Così il suono
freddo e brutale della campanella riportò
Daisy alla triste realtà scolastica. Erano finite le calde
giornate sotto il
sole, tra un bagno e l’altro, le granite che in un sorso ti
gelano il corpo
intero, le nottate sotto le stelle a discutere tra amici dei propri
sogni, del
futuro, la sabbia bollente, l’odore di creme, gli occhiali da
sole… ma
in realtà non aveva la minima idea di
quello che la stava aspettando, di quello che stava aspettando
solamente lei.
Entrò
svogliatamente nell’aula di scienze, la prima materia
della giornata. Il suo sguardò scrutò velocemente
i banchi, e con suo grande
dispiacere c’era un solo posto libero. E quel posto era
proprio accanto al ragazzo
dagli occhi color nocciola. Daisy era attratta da quel ragazzo, ma allo
stesso
tempo il suo fare misterioso la spaventava. Aveva un’aria
così solitaria, da
sembrare una cattiva persona, forse
era
questo il motivo per cui era rimasto l’unico senza compagno
di banco.
Con suo malgrado si
avvicinò al suo nuovo posto,
con gli occhi di tutta la classe
puntati addosso, compresi quelli del professore. Quelle occhiate le
penetravano
le ossa, come mille spilli. Odiava le attenzioni delle persone,
sentirsi
osservata, era timida, ma non tipo quel genere di persone che urlano al
mondo
la loro timidezza, quelle non sono davvero timide, lei, lei lo era
davvero.
Il ragazzo le
lanciò un’occhiata maliziosa, Daisy avrebbe
voluto morire, le sua guance assunsero un colore rossastro e al che lui
si
lasciò scappare una leggera risata, la ragazza avrebbe
voluto essere
invisibile, avrebbe voluto scappare via, non essere sottoposta a tutte
quelle
attenzioni.
Odiava
già quel
posto, odiava le risatine beffeggiatrici delle compagne che la
guardavano
dall’alto al basso, odiava doversi sedere vicino a un ragazzo
che odiava, sì lo
odiava non lo conosceva nemmeno e già rideva di lei, odiava
che lui le facesse
quest’effetto come mai nessun altro le aveva fatto.
Si
sedette su quella
sedia gelida e appoggiò pesantemente lo zaino. Dopo essersi
seduta il suo gomito
urtò quello del suo nuovo compagno, si girò di
scatto e i suoi occhi si
incontrarono con quelli del ragazzo e per la seconda volta nel giro di
pochi
minuti una scarica elettrica le percorse tutto il corpo.
«Ciao
bellissima, io sono Zayn ». Disse con una voce
profonda, e cavolo, aveva proprio una bella voce.
« Io.. io sono
Daisy ». Aveva la voce tremolante, le sue
guance si tinsero nuovamente di rosso e i suoi occhi si abbassarono,
improvvisamente
le sue vans blu, divennero interessanti come non mai.
Zayn le prese il mento tra
le mani, costringendola a
guardarlo negli occhi e gli rivolse un sorriso dei più dolci.
« Immagino che
non sei di qui, non ti ho mai vista.
Benvenuta ». Le sue parole trasmisero sicurezza alla ragazza,
e le
preoccupazioni di poco prima sembrarono svanire.
Daisy scese dalle nuvole
scossa da un rumore brusco, il
professore sbattè pesantemente il registro sulla cattedra e
lanciò uno sguardo
innervosito verso i due.
« Signorino
Malik e… uhm signorina… Russel, possiamo essere
resi parte della vostra conversazione? »
Il suono della campanella scosse nuovamente Daisy, era davvero già passata un’ora?! Raccolse lo zaino e corse velocemente fuori dalla classe, cercando di scappare da tutte quelle emozioni.
Ciao bellissime/i lettrici! So che i capitoli sono un po' corti, ma sono i primi che scrivo ci devo ancora prendere la mano lol. Fatemi sapere se vi piace la storia e vi chiedo scusa se ci sono errori :)
A presto xoxo