Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: MillyMalfoy    31/12/2007    3 recensioni
Ispirato al film "Sweet November". Se Harry si fosse dimenticato del vero significato della vita? Se fra tutti solo Draco fosse in grado di insegnarglielo?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Harry giunse a casa di Draco, ma del biondo ragazzo non vi era traccia. Incominciò a spogliarsi lentamente, rimase a torso nudo e si trovò di fronte allo specchio in camera del Serpeverde. Si accarezzò delicatamente il petto e vide Draco entrare in camera dal bagno avvicinarsi a lui, avvolgerlo con le sue braccia, incominciare a baciarlo lungo il collo gentilmente. Iniziare lievemente a passare le sue mani sulla liscia pelle di Harry.

La porta dell’ingresso si aprì e si richiuse: sbattendo. Harry riaprì le palpebre per tornare alla crudele realtà. “Draco” disse a voce alta il moro ragazzo. Nessuna risposta, ma rumore di sedie e cassetti. “Draco, ti prego parliamone, un minuto” mentre Harry pronunciava queste parole, la porta della camera si aprì.

“Charlie?”. “Harry!”. La voce del Weasley era contrariata. Harry pietrificato, osservò Charlie entrare in camera e con estrema naturalezza aprire i cassetti di Draco, estrarre vestiti e oggetti intimi, per infilarli all’interno di un enorme borsone nero.

“Dove è Draco?” chiese un sempre più spaventato Harry. “Spostati” intimò Charlie senza mai guardarlo negli occhi. “Charlie, dov’è?”. “Non sono affari tuoi, non più… fai le valigie, e vattene via, per sempre, questa volta” rispose Charlie ansimante per la rabbia che cercava di controllare, sempre con lo sguardo fisso sul pavimento della camera: “e ora spostati, levati, allontanati”.

Harry spaventato, confuso si sfece da parte, lasciando passare il ragazzo, fratello del suo migliore amico. Charlie aprì l’ennesimo cassetto rovesciandone il contenuto all’interno del borsone, per poi posarlo sul letto e dirigersi verso il bagno.

“Charlie, cosa stai facendo? Perché sei qui a fare le valigie per Draco? Ti prego digli che se vuole me ne andrò via subito anche solo questa sera, ma ti prego devo parlargli, devo spiegargli tutto, devo raccontargli ogni cosa” le parole si erano trasformate in singhiozzi, lacrime cadevano dagli occhi del ragazzo d’oro. Un pugno stretto saldamente sul petto all’altezza del cuore, chinato sul pavimento: “Charlie ti prego, fermati e dimmi dove si trova!”. Ma nessuna risposta ottenne con le suppliche, sentì allora la rabbia avvampare. Le guance si tinsero di rosso vermiglio, sentì il rompersi di vetri, probabilmente il vaso che si trovava all’ingresso della casa. “Charlie”. Il rosso ragazzo rientrò in camera buttando all’interno del borsone tutto quello che reggeva in mano. “Harry, non ho voglia di parlare con te. Vattene via”. “No, non fino a quando mi dirai dove si trova”. I due ragazzi si ritrovavano uno di fronte all’altro, pochi centimetri di spazio li dividevano. Charlie alzò il braccio destro e spinse il più lontano possibile Harry, che si ritrovò a sbattere contro il muro con la schiena. Perdette l’equilibrio e dovette posare una mano a terra, con la quale si ridiede la spinta per sollevarsi e riaffrontare il Wesley che puntando un dito verso di lui gli disse: “Stammi lontano Potter!”.

Harry avrebbe voluto picchiarlo, ma non sarebbe servito a nulla. Charlie sapeva dove si era nascosto Draco, e lui aveva bisogno di parlargli, di toccarlo, di vederlo. Lottare contro di lui non sarebbe servito a nulla, doveva convincerlo.

“Charlie, perché mi odi così tanto?”. “Potter io ti detesto. Non ti meriti il mio odio”, parole dure che il rosso ragazzo pronunciò a denti stretti.

“Ti ho visto baciarlo quel giorno!” rispose Harry affrontando lo sguardo rabbioso di Charlie. “Io a differenza tua, lo amo”. “Charlie come puoi dire una cosa del genere…”. “Come posso dire una cosa del genere? Potter hai visto un misero bacio e pensi di sapere tutto? Lui è stato mio: è stato l’amante più dolce e premuroso che abbia mai avuto, è stato il mio amico più fedele, lui si è davvero interessato a me, a cosa sognavo, a cosa volevo. Le sue labbra, i suoi occhi, le sua dita, la sua pelle… la mia maledizione. Ogni notte mi perseguitano, eppure sono il motivo per cui mi alzo al mattino, perché so che ci sarà una sera e tornerò a risognarlo, ad averlo per me, tutto per me…” ogni parola che Charlie pronunciava lo trascinava verso il basso, fino a ritrovarsi seduto per terra, con le ginocchia strette, e due braccia che le cingevano.

“Non posso perdere Draco, ti prego Charlie, lui è tutto per me. Tu puoi capirmi, lo puoi fare davvero, sei l’unico che può aiutarmi”. “Perché dovrei farlo Potter?”. “Perché lo ami, e non vuoi vederlo soffrire”. Harry disse le parole sbagliate e immediatamente se ne rese conto, perché Charlie sbarrò gli occhi e guidato da una rabbia furibonda, si lanciò su Harry e incominciò a picchiarlo. Un pugno in pancia, uno sul petto, uno in viso. Harry riverso a terra, ancora sopraffatto dalla sorpresa e dalla furia di Charlie, inerme sotto la pioggia di pugni. Mentre due possenti mani incominciarono a stringerli il collo Harry riuscì a farfugliare un incantesimo. Charlie si bloccò immediatamente e come impazzito si allontanò da Harry, e incominciò a piangere. “Charlie” disse dopo qualche attimo Harry mentre con le mani si massaggiava il collo “dov’è?”.

“Potter è tutta colpa tua, lui ha tentato di aiutarti, ma tu sei troppo stupido, troppo pieno di te, troppo egocentrico, per rendertene conto e ringraziare, come sempre, ti aspetti che gli altri siano lì per te, ma nessuno può pretendere da te la medesima cosa. Svegliati Harry, il mondo non ti deve nessun grazie, quello che hai fatto era solo il tuo dovere, nulla più. Ma Draco, come sempre, ha provato a dirti grazie per quello che hai fatto, ha provato a farti capire che non dovevi essere speciale per il mondo, ma che bastava che lo fossi per lui, e per la tua famiglia per scoprire quale fosse la vera felicità, la vera pienezza della vita. Ma tu lo hai deluso, lo hai lasciato affondare, lo hai perfino accusato, tutti vi hanno sentito questa sera, e ora lui è spezzato, e se… Potter…. Se …tu pagherai… lo giuro…. Tu pagherai”.

“Charlie” Harry sempre più confuso si era avvicinato al Weasley che dopo un’ultima spinta, un ultimo pugno in viso, un ultimo sputo tirato verso Harry, prese la borsa, e si diresse verso l’uscita, prima di richiudere la porta della camera dietro di sé, si fermò, e disse senza voltarsi indietro: “Draco ha fatto un incidente in macchina mentre scappava da quella maledetta festa. E’ al San Mugo. Lo stanno operando”. Un rumore di porta che si chiude fu l’ultima cosa che Harry sentì prima di perdere coscienza.

Ecco un altro capitolo, spero che vi possa piacere. Incomincio con il fare a tutti un grande augurio di Buon Anno! Speriamo che il nuovo anno sia pieno di bellissime nuove fan fiction!

Ringrazio come sempre chi ogni volta commenta, è sempre una gioia leggere che questa storia vi sia piaciuta.

Grazie a ximeng, a monte86, a ShortMaggot, a fra ro, e a animablu (grazie per il quattordicesimo capitolo, non me ne ero resa conto l’altro giorno!). Lo so che questo è capitolo probabilmente più triste dello scorso, ma siamo verso la fine …. Grazie ancora a tutti quelli che la leggono … Buon Anno!!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MillyMalfoy