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Autore: _Becky    16/06/2013    4 recensioni
Megan: Giornalista ventenne che sta cercando di sfondare nel lavoro, felice della sua vita e con un ragazzo che ama;
Harry: Una delle cinque star -chiamasi One Direction- più popolari e amate del momento e spirito libero.
Due caratteri forti che si scontreranno in un servizio per il giornale dove lavora lei che consiste in due mesi di convivenza, nei quali lei dovrà cercare di conoscerlo meglio e inviare ogni settimana alla redazione e pubblicare un articolo su cosa ne pensa di lui e come procede.
Riusciranno i due ad avere un rapporto professionale e a non lasciarsi trasportare dalle loro emozioni?
Dal primo capitolo:
[...] «Okay, ci sto.»
«Va bene Megan, sono così orgoglioso di te!» disse Paul allungando una mano dall’altro lato della scrivania e poggiandomela sulla spalla, poi si mise a sedere.
«Ti chiedo solo una cosa.»
«Qualunque cosa» risposi sorridente.
«Non innamorarti Meg.»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNO

Il divano di pelle a forma di L era un qualcosa di estremamente adatto per le mie povere gambe che dovevano sostenere il portatile,per un’altra serata all’insegna del lavoro.
Lo dicevo io,che fare così tanta carriera a 20 anni faceva invecchiare prima.
Paul,il mio superiore nella redazione,mi aveva chiesto di finire di trascrivere un’intervista fatta nei giorni precedenti ad una celebrità italiana,di cui il nome mi sfuggiva.
Però fuori c’era un temporale,le luci per le strade si spegnevano e accendevano continuamente,e a mio discapito dovevo dire che era una serata perfetta per lavorare.
Improvvisamente la luce del soggiorno si spense,mettendomi addosso una paura grandissima.
Avevo sempre avuto paura del buio.
Nonostante vivessi da sola,già a 20 anni,la paura per il buio non mi era mai passata.
Sbuffai e cercai di calmarmi,sperando vivamente che quel metodo funzionasse.
Qualche minuto dopo la luce ritornò.
L’acqua però continuava a scendere battendo sulle finestre,e i tuoni illuminavano ancora di più la stanza.
Scossi la testa e cercai di continuare a trascrivere quell’intervista.
‘Preferisci i soldi o l’amore per i fans?’ ‘L’amore per i fans,dei soldi non me ne faccio niente’ , mi aveva risposto la divetta,appena più piccola di me.
Pff,che grande cazzata che aveva detto.
Ma dai,chiunque avrebbe capito che stava mentendo.
Diceva così per avere più credibilità,ma ai miei occhi quella ragazza risultava solo patetica.
Se non aveva soldi come viveva?
Io per fortuna prendevo uno stipendio che mi permetteva di vivere e farmi passare alcuni sfizi.
Lavoravo per una rivista famosa “Woman and men”,e avevo scritto già parecchi articoli,nonostante la mia piccola età.
Qualcuno bussò forte alla porta d’ingresso facendomi sobbalzare.
Chi sarebbe potuto essere alle 11 e mezza di sera?
Spostai il pc sul divano e andai alla porta guardando dallo spioncino,ma quello che vidi fu solo qualcuno incappucciato.
 
«Chi è?» domandai legittimamente.
 
«Ehm..Non è il massimo spiegartelo da fuori,puoi farmi entrare? Mi sto bagnando tutto!» urlò la voce al di là della porta.

Era una voce maschile e giovane.
Non m’impaurii,però poteva essere anche un maniaco,pedofilo,nonostante l’età giovane che dimostrasse dalla voce.
Girai la chiave nella toppa aprendo la porta.
Il ‘ragazzo’? si affrettò ad entrare asciugandosi le scarpe sul tappeto per non bagnare il pavimento,ma era praticamente zuppo e ad ogni passo che faceva gli colava una marea di acqua.
Chiusi la porta alle mie spalle e lo guardai: si era tolto giubbotto e berretto e li teneva in mano.
 
«Ehm,dove li metto questi?»

Non so perché mi ricordava vagamente qualcuno..
 
«Dammi,ci penso io» dissi,affrettandomi a raggiungerlo e posandoli sull’attaccapanni li vicino.
 
«Grazie per avermi fatto entrare,sei stata molto gentile. Passavo da queste parti e questo temporale mi ha preso alla sprovvista..»

Occhi color smeraldo..Mmh..Già lo avevo visto da qualche parte..
Mi svegliai dallo stato di trance.
 
«Non preoccuparti. Comunque non mi hai ancora detto come ti chiami.» gli dissi mentre spostavo il pc dal divano per fare spazio al ragazzo.
 
«Io sono Harry. Harry Styles.» disse fiero,porgendomi la mano.
 
Lo guardai meglio..
Harry,Harry,Harry..
Ci sono!
 
«Aah,tu sei uno dei cinque  di quella famosa boyband di ragazzini mocciosi che tanto piacciono alle ragazzine! Comunque Megan,Megan Tayser.» gli risposi stringendogli la mano.
 
Lui inclinò la testa scrutandomi e socchiudendo gli occhi.
 
«Non siamo ragazzini! E neanche mocciosi!» si lagnò.
 
«Si certo,certo..» dissi alzando gli occhi al cielo. «Sei zuppo,vieni con me,ti presto dei vestiti» affermai guardandolo.
 
Dovevo ammettere che era davvero un gran pezzo di ragazzo.
Iniziai a salire le scale in parquet seguita a ruota da lui.
Arrivai nella mia camera da letto accendendo la luce e aprendo le ante di legno scuro scorrevoli dell’armadio.
Frugai un po’ e dopo aver preso un maglione e un jeans,sicura che fosse della sua stessa taglia,glieli porsi.
 
 
«Io non li metto i vestiti da ragazza!» si lamentò.
 
Sbuffai.
 
«Stai tranquillo,non ti faccio vestire da ragazza.»
 
 
«Tieni.»
 
Lui si grattò la testa.
 
«Ma sei tu che ti vesti da maschio?» chiese piuttosto perplesso.
 
Alzai gli occhi al cielo.
 
«Sono i vestiti di Josh,il mio ragazzo.» gli dissi,domandando a me stessa per quale motivo gli stessi dando delle spiegazioni.
 
«Ah,ecco il motivo del letto matrimoniale..» borbottò lui.
 
In realtà io e Josh non vivevamo insieme. Lui aveva ventisei anni e lavorava nelle telecomunicazioni; era quasi sempre impegnato al lavoro,ma appena aveva tempo libero veniva da me e qualche volta dormiva a casa mia.
 
«Non viviamo insieme» mi affrettai a spiegare.
 
«Ah,ho capito..Una cosa alla ‘stasera si fa baldoria’ e poi la mattina ritornate alla stessa vita di sempre.» disse sorridendo maliziosamente.
 
Lo incenerii con lo sguardo e gli buttai i vestiti tra le mani.
 
«Vado a preparare un tè nel frattempo che ti cambi» dissi avvicinandomi alla porta e chiudendola alle mie spalle una volta uscita.
 
Dieci minuti dopo entrai in salone con due tazze di tè in un vassoio con delle zollette di zucchero e due brioches.
 
Erano le undici e mezza passate di sera ma ci stava.
 
Quello che vidi mi fece spalancare la bocca.
 
«No ma,fa’ come se fossi a casa tua eh!» dissi sarcastica.
 
Era sdraiato sul divano con i piedi incrociati e il mio portatile sulle sue gambe,segno che stava leggendo la mia intervista.
Lui si girò a guardarmi e poi fece un sorriso che gli scoprì la dentatura perfetta e le fossette da bambino che a me avevano sempre fatto impazzire,in qualunque individuo lo avessi trovato.
 
«Certo.» rispose.
 
Appoggiai il vassoio sopra la vetrinetta dinanzi al divano,sedendomi sulla forma ad L.
Era assurdo,sembrava che stesse a casa sua ed io fossi un ospite!
 
«Che fai?» gli chiesi.
 
«Leggo questo..documento. Sei una giornalista?»
 
Annuii.
 
«Comunque so cosa pensi di questa ragazza che hai intervistato. Che mente e i soldi sono l’unica cosa a cui pensa. Ma ti assicuro che non è così,i soldi sono l’ultima di una lunga lista di cose che interessa a noi famosi. La prima cosa che amiamo incondizionatamente sono i nostri e le nostre fans. Sono loro che ci hanno portati al successo in fondo e senza loro saremmo niente. Quindi è loro che dobbiamo ringraziare.»
 
Mi aveva letto nel pensiero?
 
«Non ci credo.» dissi,prendendo il mio tè e iniziando a sorseggiarlo.
 
Lui fece spallucce. «Nessuno ci crede,ma è così.» rispose alzandosi a sedere,decidendo poi a spostare il pc e a prendere la tazza di tè e togliere la carta alla brioches inzuppandola.
Bevemmo il nostro tè in silenzio,poi guardai fuori dalla finestra: non pioveva più.
Lui guardò l’orologio alzandosi e si infilò gli scarponi che aveva rimasto vicino l’ingresso.
 
«Senti,io vado,ha smesso di piovere. Ti ringrazio per la gentilezza e l’ospitalità.»
 
«Se ora tutte quelle ragazzine assatanate sapessero che sei qui mi circonderebbero casa. Il mio spirito da giornalista vorrebbe gridare ai quattro venti ‘ho Harry Styles in casa’,ma siccome ci tengo alla mia incolumità non lo dico a nessuno e ti saluto. Ciao!» dissi sorridendo.
 
Lui che si stava infilando il cappotto rise.
 
«Meglio per te» disse.
 
Gli aprii la porta e lo salutai con la mano,poi la richiusi e decisi che era l’ora di andare a letto.
Chiusi il pc e mi avviai nella mia camera da letto per prendere il pigiama e tutto l’occorrente e pensai a Harry.
Wow Megan,tutte a te capitano!
 
Il lunedì mattina scesi da casa in perfetto orario mettendo in moto la mia Volvo e arrivando in redazione poco dopo.
 
«Buongiorno piccola!» esclamò una radiosa Katya,una donna di mezz’età alla reception.

Mi chiamava così perché ero la giornalista più piccola.
 
«Ciao Katya!» la salutai cordiale.
 
«Senti,vieni un po’ qui? Devo dirti una cosa.»
 
Io,che ero già un po’ più avanti ritornai indietro avvicinandomi al bancone.
 
«Dimmi.»
 
«Il direttore ha detto che vuole vederti per parlarti di una cosa urgentissima e che solo tu puoi fare.»
 
Aggrottai la fronte.
 
«Cioè?»
 
Lei incassò la testa nelle spalle.
 
«Non ne ho idea!» rispose.
 
La ringraziai e mi diressi all’ascensore,rotto,come sempre.
Così presi le scale e appena tre gradini dopo inciampai nei miei piedi.
Maledetti tacchi,nonostante ci avessi a che fare ogni santo giorno non riuscivo proprio a camminarci; ero stata sempre una ragazza jeans e converse,io! Per fortuna mi appoggiai al muro evitandomi una caduta.
Arrivai davanti all’ufficio di Paul e bussai.
 
«Entra pure,Megan!» urlò al di là del vetro.

Aprii la porta e la richiusi alle mie spalle.
L’uomo panciuto ma severo mi aspettava seduto sulla sua comoda poltrona.
Era lui che mi aveva scoperta,era grazie a lui se lavoravo li.
 
«Buongiorno» dissi intimidita.
 
«Siediti mia cara.» disse indicando una delle sue sedie nell’ufficio.
 
Così feci e aspettai che parlassi.
 
«Katya mi ha detto che voleva parlarmi..»
 
«Si,infatti. Allora.. Abbiamo rivisto le nostre priorità e ci siamo resi conto che ci sono dei cantanti che hanno rubato il cuore a molte ragazzine che fanno incassare molto a qualunque giornale ne parli..E quindi siamo andati a scovare i cantanti più in del momento..»
 
Quel discorso mi fece drizzare le orecchie.
 
«..E ne abbiamo trovata una,una boyband precisamente,che sta facendo successo e sta vendendo un sacco di dischi. Si chiamano Zayn Malik,Niall Horan,Liam Payne,Louis Tomlinson ed Harry Styles,il gruppo One Direction.»
 
Sussultai al nome di Harry.
Ricordavo facesse parte di quella band.
 
«..Le ragazzine farebbero qualsiasi cosa per vederli,sfiorarli,ma soprattutto conoscerli. Ma non conoscerli nel senso “Ciao,io sono tizio dei One Direction,ho Tot. Anni e sono nato a”.. Ma conoscerli nel vero senso della parola. Così visto che nessuna potrebbe mai avere questa possibilità,ovvero qualcuna,ma non tutte,ho pensato a questo servizio. »
 
«E..il mio ruolo in cosa consisterebbe?» domandai deglutendo,sperando non mi costringesse a fidanzarmi per finta con uno di loro,non l’avrei sopportato.
 
«Fuori città,due mesi. Tu e un membro della band. Farai il tuo lavoro di giornalista intervistandolo qualche volta,ovvio,e ogni settimana farai un articolo che invierai qui in redazione e penseremo noi a pubblicarlo,ovviamente con il tuo nome. Pensaci bene,questo servirà anche alla tua popolarità come giornalista e ti aprirà le porte per qualcosa di più grande.»
 
Spalancai gli occhi.
 
«Chi dei cinque membri sarà il fortunato a stare con me due mesi?»

«Harry. Harry Styles. E’il più libero dei cinque e ne abbiamo già parlato con lui ed è d’accordissimo.»

Rabbrividii a quel nome.
Per un paio d’ore passate a casa mia aveva fatto ciò che voleva,figurarsi due mesi!
Feci un respiro profondo.
 
«Okay,ci sto.»
 
«Va bene Megan,sono così orgoglioso di te!» disse allungando una mano dall’altro lato della scrivania e poggiandomela  sulla spalla,poi si mise a sedere.
 
«Ti chiedo solo una cosa.»
 
«Qualunque cosa» risposi sorridente.
 
«Non..Non immischiare la vita privata con il lavoro.»
 
«Eh?» gli chiesi accigliata.
 
Lui mi guardò dritto negli occhi.
 
«Non innamorarti Meg.»
 
Non gli scoppiai a ridere in faccia solo perché nonostante la confidenza era il mio capo.
 
«Può stare tranquillo Paul. Sono felicemente fidanzata e un ragazzino viziato e famoso contornato da ragazzine non potrà di certo sconvolgermi la vita!»
 
« E’ una cosa importantissima per la vendita del nostro giornale. Quindi se fallisci mi dispiace ma tu saresti l’ultima persona che vorranno i giornali importanti,va bene?»
 
Sognavo da quando avevo tre anni di fare la giornalista un giorno e di diventare famosa,ma tra l’immaginarlo e provarlo su sé stessi c’era una grande differenza.
Sarebbe dipeso tutto da me da quel giorno.
Se non fallivo e il giornale faceva il boom delle vendite ogni settimana con il mio articolo su come fosse uno dei ragazzi e cosa avrei conosciuto su di lui ogni settimana,sarei sicuramente divenuta la giornalista più famosa,voluta e invidiata da tutto il Regno Unito,mentre se avessi fallito sarei stata l’ultima che tutti avrebbero voluto nella loro redazione.
Dovevo provare,dovevo farcela.
 
«Va benissimo. »
 
Lui mi sorrise.
 
«Come si vede che sei giovane. 20 anni di sicurezza e determinazione. Sei sicura che ce la farai? Guarda che stare con un ragazzo della tua età,conviverci diciamo,non è facile!»
 
«Lo so,ma come ti ho già ripetuto sopporterò qualsiasi cosa. Sono disposta a tutto pur di arrivare al mio obiettivo.»
 
«Lo spero.» disse lui serio. Buona fortuna Megan,e ricordati che dipende tutto da te. Domani avrai tutti i dettagli e questo fine settimana partite. Puoi andare.»
 
Mi alzai dalla sedia.
 
«Grazie.» gli sorrisi e una volta uscita dalla porta respirai profondamente.
 
Era l’occasione della mia vita.
 
 

I'm baaack!
Si,sono ritornata a rompervi le palle con la nuova ff,e l’ i’m back l’ho scritto col colore perché mi piace di più e in questa ff voglio che ci sia coloooore,yeeeeeeep! E ho deciso di iniziare con il blu che è il mio colore preferito lkfjgnlfg
Cooooomunque: Benvenuti alle nuove lettrici/lettori e alle ragazze che invece mi hanno seguita dalla ff precedente, ovvero Stepbrothers and something else,che chi non lo sa,è la storia principale.
Si,qui ci saranno i protagonisti di s.b.a.s.e ma ovviamente avranno un ruolo secondario,ma comunque don’t worry ,non c’è bisogno di leggere necessariamente quella anche perché qua verrà spiegato tutto!
Anyway,passiamo al primo capitolo di questa nuova avventura! –sono super esagitata,lol e per chi è nuova,ragazze,dovrete imparare a sopportarmi perché sono un po’ stramba e sclero molto! U.u-
Dicevamo? Ah già,il primo capitolo,sisi.
Allooooora,la storia è appunto dal visto di Megan,una ragazza che possiamo definire felice,visto che ha tutto! Una casa sua,un lavoro fisso a soli venti anni e un fidanzato che ama…e di questo si parlerà più avanti.
In questo primo capitolo c’è l’incontro casuale (ehm,ehm) con Harry,che passa di li e viene sorpreso da un temporale..
Poi il lunedì mattina va in redazione e boooooom ,un servizio pronto per lei che le può aprire la strada per dei giornali più importanti diciamo,e non può fallire..
I protagonisti già si conoscono and anyway chissà se ci riesca ad essere un rapporto professionale o meno..
Vorrei precisare che questa storia si svolge dopo due anni dall’ultimo capitolo di Stepbrothers and something else,quindi Harry ha 21 anni,e l’epilogo invece,si collega al capitolo dieci di questa qui (eh si,ho già scritto 15 capitoli,sono orgogliosa di me).
Come in tutte le altre ff che ho scritto preferisco non mettere immagini della protagonista (Harry già lo conosciamo! Lol) perché penso che ognuno debba immaginarla a modo suo,però vi dico che io la immagino castana,capelli mossi e occhi castani,però ognuno è libero di immaginarla come vuole :33
Bene,per oggi ho parlato troppo,ci vediamo la prossima settimana quindi!
 
Un bacio,la vostra rompipalle preferita,Giusy.
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