Spazzola
Il caldo, la gente in mare, l’afa, il sole. I cavalloni.
Palloni per aria, materassini colorati sulla superficie del mare. Castelli di sabbia, conchiglie, granchi che scorrazzano veloci in cerca di riparo. Bambini, adulti, lavoratori, pensionati, tutti sotto gli ombrelloni o sparsi per la spiaggia. Delle casse poste in cima al piccolo gazebo su cui il bagnino vige, fanno risuonare la musica del momento per tutto il litorale.
Poi, all’improvviso, le onde si fanno sempre più alte.
I più accorti si allontanano. I temerari non fanno in tempo. L’onda più alta di tutte, veloce come uno squalo, si abbatte sulla spiaggia rompendo il legno del gazebo, gli ombrelloni, le vite.
E quando l’onda si ritira, vi è solo devastazione.
Come una manata, l’onda ha spazzato via tutto e non c’è stato il tempo d’urlare aiuto.