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Autore: realmcguiness    17/06/2013    0 recensioni
Era la ragazza più bella del mondo. Quei capelli color miele, gli occhi scuri e quelle labbra. Dio, quanto avrei voluto baciare subito quelle labbra rosee. Invece mi trattennei. Stupido me e il mio lavoro. Ero famoso, tutti erano pronti a giudicarmi e scrutarmi, non potevo saltare addosso alla prima ragazza che mi passava davanti. Ma lei era così diversa, così bella. Che quando la sua mano mi sfiorò, e il profumo di vaniglia della sua pelle mi entrò contagioso nelle narici, non potei resisterle.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ammisi a me stessa che mi stavo già emozionando all'idea di rivedere la mia Inghilterra, la mia Londra. Ero emozionata all'idea di rivedere i miei amici, di sentire parlare inglese, la regina, piccadilly, la pioggia e tutto il resto. Stavo finalmente tornando a casa. Camminai velocemente lungo il corridoio che conduceva all'uscita dall'areoporto ma fui presto distratta da una voce ormai conosciuta che gridava il mio nome ripetutamente. Mi girai di scatto, pronta ad imbattermi nuovamente in quegli intensi occhi verdi. 
 
'Harry!' Esclamai, abbastanza sorpresa di rivederlo ancora. A dir la verità non pensavo l'avrei mai rivisto, una volta scesi dall'aereo, dato che Niall l'aveva velocemente trascinato per un'uscita poco praticata con la scusa di stare per morire di fame. Erano strani, quei due, però altrettanto dolci e simpatici. Sorrisi vedendo quelle sue fossette ricomparire dolcemente sul volto di Harry, mentre tratteneva il fiatone che gli era venuto per correre fino a me. Stringeva in una mano la sua giacca verde e nell'altra il suo zaino, pensai che fosse strano che avesse solo quel bagaglio, ma decisi poco dopo di non dare peso a quella cosa, reputandola una sciocchezza.
 
'Ehm' iniziò titubante il ragazzo, 'Mi chiedevo se ti andava di mangiare qualcosa con noi' concluse poi, passandosi ossessivamente una mano tra i capelli. Sorrisi quando incontrai di nuovo il suo sguardo magnetico.
 
'In realtà...' provai a rifiutare, convinta che il fatto di essere così stanca fosse una motivazione abbastanza forte da usare, ma Harry non sembrava volermi dare retta.
 
'Andiamo!' Esclamò. 'E' tardi, sta piovendo e qui dietro c'è un locale che fa degli hamburger forminabili, sono sicuro che in questi mesi ti sia mancato il gusto del nostro cibo.' Le sue parole erano come una cantilena. Cavolo, Harry aveva veramente una bella voce. Un po' roca e profonda, non nascosi a me stessa di averla trovata terribilmente sexy, per un frammento di secondo. Dio, Jenny, vuoi smetterla con questi pensieri? mi rimproverai, scuotendo la testa e tentando di cancellare quella parola dalla mia testa, 'sexy'. Harry se ne stava ancora lì con quell'adorabile faccina, a pendere dalle mie labbra in attesa di una risposta. Sorrisi, con quel 'E' tardi' aveva già convinto ogni mio muscolo ad accettare la sua proposta, il resto della frase era solo servita a confermare il fatto che la sua voce fosse veramente così dannatamente sex...Jenny, smettila!.
 
Seduti al tavolo io e i due ragazzi non potemmo non notare come fosse strano che il locale fosse così deserto. Okay, era quasi mezzanotte, ma un locale così prestigioso nei pressi dell'areoporto come poteva essere vuoto? 
 
'Jenny, prova queste costolette, sono la fine del mondo!' Mangiucchiando qualche parola, tra una forchettata e l'altra, Niall trovò il tempo di offrirmi ogni singola portata da lui ordinata.
 
'Ma è sempre così?' Chiesi ad Harry, indicando il suo amico. Il riccio annuì, iniziando a ridere.
 
'Guardate che cantare fa venire fame!Diglielo, Harry!' Alle parole borbottate da Niall, l'amico dagli occhi verdi iniziò a tossire, pensai che forse gli era andato di traverso un pezzo di carne.
 
'Cantare?' Chiesi incuriosita, scrutando il biondo.
 
A quel punto il viso di Niall si colorò improvvisamente di un rosso innaturale, mentre Harry bevve un grande sorso d'acqua prima di prendere velocemente parola.
 
'Ehm, si! Niall canta sempre, non l'hai sentito in aereo?' Il ragazzo non aspettò una mia risposta. 'Ecco, non l'hai sentito perchè stavi, ehm, dormendo pesantemente!' Spiegò harry, facendomi pesare nuovamente il fatto di essermi velocemente addormentata su quel volo. 'E sei bravo?' Chiesi a Niall, affascinata dalla dolcezza di quel ragazzo. Harry bevve un altro po' della sua acqua. 'Ow, no no, lui è davvero stonato, fortuna che non l'hai sentito perchè....ohw.' Pronunciò quell'ultimo verso cercando di imitare un grugnito di disgusto, non riuscii a fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata. Niall sembrava contrariato dalle parole di harry, probabimente convinto di essere un bravo cantante, che ne sapevo, magari il suo sogno nel cassetto era proprio quello di farlo come mestiere. Aspettai per qualche secondo un suo contrattacco, ma quando il biondo si alzò di corsa per raggiungere la cucina del locale gridando 'dov'è la mia banana split?' capii non solo che non gli interessava molto delle parole di Harry, ma anche che doveva sicuramente essere un cliente abituale del bar. Scrutai Niall fino a vederlo sparire nel retro, fino a quando l'evidente presenza di un paio di occhi improntati su di me non attirarono la mia attenzione. Quando mi girai erano proprio lì, a fissarmi scrupolosamente.
 
'Che c'è?' Chiesi ad Harry. Il ragazzo ci mise un po' a rispondere, mi pareva di potere sentire la presenza del suo sguardo su di me, mentre scrutava, ancora, il mio viso in ogni singolo dettaglio, in ogni singola imperfezione, per poi scendere a fissare qualcos'altro, forse un mio braccio, o le spalle.
 
'Che significa questo?' mi chiese, indicando una piccola macchia di inchiostro indelebile sulla parte interna del mio polso, proprio dove le vene si congiungevano con il palmo della mano.
 
'Si legge ài, e in cinese significa amore'. Spiegai. Il ragazzo sembrava sinceramente interessato a quel segno sulla mia pelle, tanto che ci passò sopra lentamente con il pollice sinistro, più di una volta. Non feci caso in quel momento che mentre stava compiendo quell'innocuo gesto, Harry stava involontariamente stringendo la mia mano con la sua destra, sfiorandone le dita.
 
'Hai altri tatuaggi?' Mi chiese poi, distogliendo lo sguardo dalla mia mano per fissarmi nuovaemnte negli occhi. Io annui.
 
'Posso vederli?' Mi chiese, quasi dolcemente. Mi morsi involontariamente il labbro inferiore a quella domanda. Dio, mi dispiaceva dirglielo, ma quel 'No' sicuro uscì presto dalle mie labbra.
 
'E' in un luogo sconveniente?' Mi chiese, sorridendo. Io scossi la testa.
 
'E' in un luogo che possono vedere in pochi, perchè rappresenta qualcosa su di me che possono, altrettanto, sapere in pochi'. Il ragazzo annuì, capendo. 'E' giusto, i tatuaggi devono rappresentare la propria storia, credo sia importante dargli la giusta importanza.'
 
Sorrisi, approfittando del momento per prendere il suo braccio tra le mani, segnando con l'indice una delle stelline rappresentata sul suo bicipite.
 
'E quindi questa cosa starebbe a significare?' Chiesi, pronta a prenderlo in giro.
 
'Mmh, che mi piacciono le stelline!' Rispose lui, iniziando a ridere con me. 
 
'O che sei una star!' Risposi, facendolo ridere.
 
'Sì, una pop star, magari'. Rispose lui, sorridendomi. Sembrava aspettarsi qualcosa da me a quel punto, così pensai fosse giusto prenderlo un po' in giro.
 
'Ma per favore' esclamai, 'chi seguirebbe mai una pop star con delle stelline sul braccio? Non fanno nemmeno molto da uomo, te lo dico!' Conclusi, riprendendo a ridere. Non potei fare a meno di notare che sul suo volto comparve un broncio divertito.
 
'Perchè non hai visto questi' disse, alzando leggermente la maglietta. Mi imbarazzai vedendo con quale facilità si stava praticamente denudando davanti a me. Ma è stupido? Pensai tra me e me, convinta che la risposta fosse un sicuro sì. Mi mostrò alcuni dei suoi tatuaggi, e le mie battutine sarcastiche non mancarono di certo. Dio, mi stavo davvero divertendo così tanto con uno sconosciuto? Anche in questo caso, la risposta era un sicuro sì. Mi stavo divertendo da morire, tanto che quando decisi di andarmene me ne stavo quasi dispiacendo. Volevo chiedergli di rivederci, o magari di scambiarci i contatti facebook per parlare di cazzate di tanto in tanto, ma trovai il tutto molto stupido. Infilai la giacca e mi avviai verso l'uscita del locale, vidi il riccio accompagnarmi fino all'uscita.
 
'Senti' mi disse avvicinandosi a me. La sua voce era come al solito tanto roca quanto sexy, le sue mani invece semi-nascoste nelle tasche dei suoi jeans. 
 
'Io lo so che può sembrarti stupido' iniziò, facendomi preoccupare. Come si può iniziare una frase con un'affermazione del genere?
 
'Se sai che stai per dire una cosa stupida, perchè continuare?' Gli occhi di Harry mi fissarono contrariati per un frammento di secondo, sembravano dire 'Cavolo, perchè mi interrompi?' Quindi scossi la testa, facendogli intendere di non badare al mio commento.
 
'So che, ecco, ci siamo conosciuti su un aereo, che probabilmente non ti ho nemmeno fatto una bella impressione e che ora tornerai a casa dai tuoi amici, parenti e tutto il resto...'
 
'Harry?' Dissi, interrompendo la sua tanto lunga lista di se e ma, 'Arriva al punto.' 
 
Il ragazzo annuì.
 
'Q-questo è il mio numero' disse, prendendo un tovagliolo e scrivendoci velocemente una serie di cifre.
 
'So che una volta arrivata a casa potresti non avere più voglia di spendere tempo con uno come me, ma...ecco, in caso sbattessi la testa e ti venisse una strana voglia di parlare con Harry dell'aereo, fallo.' Mi disse, visibilmente imbarazzato.
 
'Perchè non dovrei avere voglia di parlare con Harry dell'aereo con le stelline sul braccio?' Dissi, avvicinandomi a lui.
 
'Oh beh, sì, continua pure a prendermi in giro!' Esclamò, dandomi una piccola pacca scherzosa sulla spalla. Guardai il foglietto che stringevo tra le mani per tutto il tragitto dall'areoporto fino a casa. Avrei mai richiamato lo strano ragazzo dell'aereo? Rivedere i suoi occhi magnetici non mi dispiacerebbe, dissi tra me e me, ma scacciai subito quel pensiero dalla testa. Non essere stupida, Jenny, non lo richiamerai.
  
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