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Autore: Mona Quiet    17/06/2013    5 recensioni
E poi arriva qualcosa,o meglio qualcuno che improvvisamente ti incasina la vita. Eppure di fronte a certe situazioni le alternative sono due: o scappi o le affronti.
Perché le cose, finché non ci sei dentro, non le capisci o non riesci a vederle.
E voi? Cosa fareste se improvvisamente,senza sapere né come né perché, apparisse Louis Tomlinson in casa vostra? Eh si avete capito bene: LOUIS TOMLINSON!
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8


LOU’S POV

Dal ritorno dalla psicologa io e Miley non ci rivolgemmo la parola,forse perché troppo imbarazzati...
Ma a chi volevo sfottere? Forse la ragione per non parlare lei ce l’aveva ed era anche più che valida,ma io...no. So per certo che tornare indietro non posso;ma rimediare? Forse quello si! Anzi,avrei fatto di tutto per rimediare,poco ma sicuro.
Così cercai di non fare casino e andai in cucina,cercando l’ispirazione.

“Louis tu cosa provi?”

Oh merda no! La vocina interiore che rompe il cazzo sempre nei momenti meno opportuni! Ma forse era una domanda più che lecita,che da quel momento in poi avrei dovuto risolvere. Cosa provavo? Cosa provo? Situazione scomoda. Più che scomoda anzi,proprio perché sono condizionato da questo maledettissimo “non essere”. Se davvero provavo qualcosa per lei come l’avrei conquistata? Come l’avrei amata? Come l’avrei baciata? Come avremo...ok il concetto è chiaro.

“Louis ti batte il cuore?”

La voce ritorna. Eh beh si,il cuore mi batte. Mi batte ogni qual volta che la vedo,che ho paura di farla innervosire,che non voglio causarle problemi...
Ogni volta che desidero abbracciarla,sentire il suo profumo e ascoltarla quando è triste o incredibilmente felice.
Ma quanto avrei dovuto aspettare per poter averla mia? E soprattutto: sarebbe mai stata mia?
Son consapevole che l'attesa aumenti il desiderio, ma aspettare di essere importante per qualcuno senza sapere se ne valga o no la pena e se soprattutto è realizzabile....distrugge,ecco la parola esatta “ DISTRUGGE”.  Chi mi ripagherà di queste distruzioni? Se dovessi dare tutto, fino a spogliarmi di orgoglio e gelosie, e non dovesse bastare? Perché io non tornerò mai quello di prima?
Poi non la biasimerei,certo che no. Come potrebbe stare con una persona che c’è ma non c’è?
Ma sai che ti dico Lou? Quando c ‘è di mezzo l’amore le persone a volte si comportano in modo stupido. Magari sbagliano strada, ma comunque ci stanno provando,ed è questo che farai!
Ora c’è solo da stabilire come...
 
 
 

 
 MILEY'S POV

 
Non dormii molto quella notte,e a svegliarmi fu la luce che pian piano invase completamente la mia stanza. La casa era stranamente invasa da una tranquillità sospetta,fin troppo sospetta. Così decisi di scendere al piano di sotto per fare colazione,magari avrei visto Louis,o qualche accenno di vita almeno.
E proprio a stile rallenty cercai di alzarmi dal letto per fiondarmi sulla prima cosa commestibile che avrei trovato. Ovviamente frigo vuoto e io fottuta: solito insomma,nulla di nuovo.
Stavo per risalire in camera-e magari buttarmi a peso morto sul letto senza pietà- prima che delle calamite attrassero la mia attenzione:
le calamite colorate che occupavano il frigo in modo più che disordinato,ora formavano un vero e proprio messaggio.
11 A.M. / OUT
Dovevo uscire alle 11? Ovvero tra mezz’ora?
Ma chi poteva mai avere l’indecenza di lasciare un messaggio sul frigo senza nemmeno firmarsi,o chiamare magari? Vivono nel paleolitico? Giusto per informazione,hanno inventato i telefoni!
In ogni caso mi vestii in fretta e furia senza badare a dove mettessi i piedi,tanto che, per la fretta, inciampai più volte nei miei stessi piedi.
 
Uscii dalla porta e non riuscii a credere ai miei occhi. Potevo aspettarmi tutto ma non ciò che stavo vedendo. Se proprio dovevo immaginare per qualche strano motivo un mezzo di trasporto avrei pensato a una macchina supernuova oppure una moto, o una bici,o uno skate ...o su un triciclo!Tutto tranne che in una fantastica limousine.
«Cosa aspetti a salire?» era proprio lui,anche se sembrava più sogno che realtà.
Tutto quello che desideravo in quel momento era non sembrare troppo stupita,o perlomeno non inciampare. Camminare su una linea retta non sarebbe stato tanto difficile,o meglio non lo era per le persone normali. Oltretutto come se non bastasse al mio essere imbranata si aggiunse una visione a dir poco paradisiaca: Louis. 
«Hey Lou mi hai fatto spaventare stamattina. Puoi dirmi che succede?»
«Vedrai. Arriveremo tra poco e soddisferò tutte le tue domande»
Eppure Louis mi sembrava tutto tranne che un ragazzo misterioso
«Ma come hai..»
«Shhhhh» mi interruppe lui bruscamente prima che potessi completare la domanda. La realtà è che volevo sapere come aveva fatto a organizzare tutto,ma evidentemente,per non parlarne non gli dava minimo peso e magari non voleva nemmeno dirmelo....
 
 
 
«Sei stata zitta tutto il tempo,davvero strano. In ogni caso, siamo arrivati» scese dalla macchina e in meno di un secondo lo trovai vicino la mia portiera che mi tendeva una mano.
«Venga principessa,la sorpresa non può attendere ancora»
Avrei giurato che era davvero elettrizzato: non riusciva a star fermo un secondo,mi stringeva la mano con forza eccessiva ed eravamo appena entrati in un edificio. Ma prima che potessi cercare di orientarmi,o almeno capire dove mi trovassi, indicò un nastro appeso al mio pantalone e mi ordinò di utilizzarlo come una sorta di benda così obbedii,ora non vedevo nulla... tranne il buio.
«Quante sono queste??» non potevo crederci,sembravamo due bambini dell’asilo
«Lou! Come faccio a vedere se mi hai coperto gli occhi?»  
«Devo assicurarmi che non vedi davvero nulla» disse come per giustificarsi. E così procedemmo,anche se a passo svelto e con la paura di cadere .
 
Dopo cinque minuti arrivammo in una sala abbastanza grande: lo dedussi dalla voce di Lou che rimbombava.
«Eccoci arrivati» detto questo mi chiese di chiudere la porta: non ci voleva molto a capire che eravamo soli,ma la cosa non mi preoccupava più di tanto.
«Adesso ti faccio sedere,pochi minuti e scoprirai tutto»
Aspettai con impazienza,non riuscivo ad immaginare minimamente cosa potesse farmi vedere, e in più non capivo perché tutta quella scena. Non che non mi piacesse ma c’era fin troppo mistero per i miei gusti e l’attesa iniziò ad essere snervante: la mia curiosità era ingestibile. Così,finalmente la mia irrequietezza venne placata,placata da una dolce melodia. Una melodia che avrei riconosciuto tra mille,perché era la MIA melodia. La canzone incompleta che iniziai a comporre subito dopo aver sognato Louis per la prima volta,o meglio dopo aver sognato i suoi occhi. Così,mi tolsi la benda e notai che eravamo in uno studio di registrazione e la musica invadeva ogni angolo di quella bellissima sala. Ma poi,a mia sorpresa, si avvicino a me e  iniziò a cantare:
I know you’ve never love the sound of your voice on tape
You never want to know how much you weight
You still have to squeeze into your jeans
But you’re perfect to me

I won’t let these little things slip out of my mouth
But if it’s true, it’s you, it’s you
They add up to, i’m in love with you
And all these little things



Non riuscivo a crederci. La mia melodia e le sue bellissime parole. Mi sentivo quasi un’idiota,ma non riuscii a smettere di piangere. Ero commossa e.... felice. Aveva registrato la mia melodia la prima volta che gliela feci ascoltare e lui aveva scritto delle parole,parole perfette per completarla.
«Ti pia..» ma io non lo feci finire di parlare
«E’ stupenda. Sul serio non ci sono parole per descriverla è perfetta»
«La melodia è tua,e le parole...si sono mie,ma sono pure sempre ispirate a te. La perfezione è stata opera tua piccola» non era così,o almeno non per me. Le parole completavano quella melodia. Sembrava quasi che da sola non avesse più senso,questa era la realtà: le parole e la musica si completavano ed erano dannatamente perfette insieme, e non sarei riuscita ad immaginare l’uno senza l’altro,parole senza musica o musica senza parole. Come non sarei riuscita ad immaginare me senza lui e lui senza me.
Mi venne vicino e a suo modo mi abbracciò. Come due pezzi di puzzle eravamo destinati a stare insieme per completarci. Un pezzo senza l’altro sarebbe stato insignificante. Ed io non riuscivo ad immaginare nessuno al di fuori di lui.



aaaaaaaaaaaaaaaaare you ready? let's go!

PRIMA voglio scusami,con tutti coloro che leggono
la storia con piacere e hanno aspettato così tanto
per un nuovo capitolo. Questo lo dedico a voi ovviamente
voi che aspettate con ansia un proseguo e continuate a
seguire con piacere. Spero con tutto il cuore più
di ogni altro capitolo che questo vi piaccia.
Voglio lasciare le considerazioni a voi,io ovviamente ho la
mia opinione di tutto ciò che scrivo ma mi piacerebbe sentire
il vostro parere tramite recensione;le aspetterò con ansia c:
beh adesso voglio dirvi solo un'ultima cosa per poi lasciarvi
in pace: ho appena fatto la cover della canzone di Harry DON'T LET ME GO
E ho bisogno di pareri: se mi considerate mi fa piacere eccola:

CLICCA QUI!!
Mona

P.S. se avete voglia di parlare,di consigli,di richieste sappiate che ci sono su ask http://ask.fm/MonasQuiet

  
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