Arianna Fontana
IL RITORNO DEL BARACLE
CAP.2
-Ciao,Bell…
Arabella
stava servendo
boccali di birra dal pomeriggio : i pirati si erano rintanati presto
nelle
taverne, quando il tempo era peggiorato (rendendosi conto
che,probabilmente,
sarebbero stati loro a subire un arrembaggio, e probabilmente da Davy
Jones,
dove avrebbero dovuto sfacchinare per cento anni
sull’Olandese Volante),e
perciò la richiesta di birra (e , ovviamente, rum!!!) era
andata alle stelle,
insieme all’umore di suo padre.
Bell,
invece, avrebbe anche
potuto fare a meno di tutti quei marinai ubriachi che le tiravano la
gonna e le
urlavano in faccia, scambiandoli volentieri con tutti i banani e i
doveri del
suo amico Fitz (a differenza di quello che aveva detto un anno prima).
Al
pensiero di Fitz si era
rabbuiata : -ma perché ho lasciato quella nave?-
pensò, sbattendo un boccale su
un tavolo,con la forza che poteva avere un qualsiasi uomo navigato
(effettivamente… J).
Aveva
lasciato quelli che
erano stati i suoi amici, anzi, i suoi unici amici,e per cosa? Per
ritornare da
sua padre e dai marinai puzzolenti e ubriachi fradici.
Inizialmente
aveva pensato
che avere la sua parte di tesoro fosse una fortuna : grazie ad esso era
riuscita ad impedire che sua padre la inseguisse brandendo un
coltellaccio.
-Ricorda,Arabella-
aveva
detto suo padre,senza neanche staccare gli occhi dall’oro,con
una sottile
minaccia – Ricordati,questa volta ti sei salvata,ma se scappi
ancora una volta
e poi ti azzardi a ritornare, ti caccio direttamente sulla strada!!!- .
A
quelle parole la ragazza
era rabbrividita,ma ora voleva solo non avere avuto quell’oro
: senza di
esso,suo padre l’avrebbe certamente cacciata e lei sarebbe
potuta ritornare al
Barnacle…
… da Fitz …
…da Jean e Tumen...
...e
,sì, anche da
Constance , nonostante l’avesse graffiata più
volte di quanto non fosse stata
picchiata gli avventori della taverna…
…da
Jack…
Scacciò
quei pensieri dalla
testa e,accorgendosi che non aveva più pinte sul vassoio di
peltro (l’unico che
avessero abbastanza “intero” da
“presentarlo” ai clienti senza
“vergognarsi”),
si affrettò ad andarne a prendere altre…
…all’improvvisò,sentì
due
braccia che le circondavano la vita…
-Eh,no-
pensò Arabella, che
si stava infuriandosi improvvisamente–Non bastavano solo gli
ubriachi, ora c’è
anche il MARINAIO MOLESTO!!!-
Stava
per girarsi e dirne
quattro a quel “farabutto”, quando una voce che
conosceva fin troppo le
sussurrò all’orecchio :
-Ciao,Bell…
Jack
sentì la ragazza che
si irrigidiva tra le sue braccia, così, mentre si voltava
lentamente, la lasciò
andare.
-Jack?-
sul volto della
ragazza si dipinse un’espressione di pura sorpresa,che non
tentò neanche di
mascherare.
-Beh,a
meno che non sia un
fantasma…-
Bell
lo osservò,per
accertarsi che non lo fosse davvero : capelli ispidi, un ridicolo
copriabiti,
la bocca schiusa in un ghigno… no,era proprio
Jack…
-Pensavo
che Constance non
ti avesse mangiato la lingua,quando sei ritornata a Tortuga…
…
era decisamente Jack!!!
-Beh,
non mi aspettavo che…
a proposito… ma perché diavolo sei tornato qui?-
disse, improvvisamente agitata
–Se ti becca mio padre, come minimo ti fa fare “Il
valzer del Debitore”…
-Mai
sentito…- disse
Jack,senza eccessiva preoccupazione
-Ti
spara con lo schioppo
ai piedi,e tu tenti di schivare le pallottole…per lui un vero
divertimento…soprattutto perché ha pochi
debitori…-
-Oh-
Jack sembrava un
filino preoccupato –Comunque- disse,riprendendo
l’aria tranquilla di prima (più
o meno) -…Ti andrebbe di rimbarcarti sulla gloriosa
Barnacle?-
La
ragazza era tentata, Jack
lo vedeva, ma era visibile che stava tentando di resistergli…
…cosa
impossibile,anche per
lei…
-Ti
prego,ci serve un
marinaio esperto e un compagno pieno di risorse come te…-
Jack
tentò di fare l’aria
più docile e tenera che potesse fare –Ti
prego…- .
È
così la fama di
“irresistibile” di Jack potette dirsi salva :
-Ok…-
fece titubante
Arabella (anzi,Bell).
Un
sorriso compiaciuto si
dipinse sulla faccia del capitano del Barnacle.
-Ma
a due condizioni…-
riprese la ragazza, perdendo l’esitazione e facendo perdere
anche il sorriso
sulla faccia di Jack – Primo : la sottoscritta non
è il tuo compagno , Secondo
: azzardati a chiamarmi “fanciulletta” (Bell aveva
la memoria lunga;-) ) e ti
spedisco dritto a far compagnia alle sirene (che vi
dicevo?…)- .
Jack
ostentò un’espressione
offesa,ma in realtà era …felice : -ecco
perché mi mancavi… Bell- pensò.
Le
tese la mano :
-
Ok… di nuovo soci?-
Arabella
non esitò e gliela
strinse :
-Di
nuovo soci!!!-
Proprio
in quel momento si
materializzò accanto alla ragazza suo padre.
-Bell…-
esordì, con un
sorriso abbastanza sdentato sulle labbra. Si bloccò.
Osservò Jack, con l’aria
di voler ricordare qualcosa –Io… io ti
conosco…-
Jack
fiutò aria di guai :
-Lei?
Ma no…non ho ancora
avuto il piacere di vederla, grande mastro…- disse,con il
sorriso più innocente
e convincente del mondo.
Troppo
tardi…
-Tu!-
ululò
l’uomo,puntandogli contro il dito –Tu! Sei stato
quello che l’anno scorso mi ha
demolito il locale!!!- .
Jack
lo squadrò :
sicuramente aveva intenzione di infilzarlo con la sciabola che aveva
appesa al
fianco… cosa non difficile pensò Jack,
deglutendo,a causa della sua gigantesca
mole!
-E
tu!!!- ora il dito era
puntato contro Bell (suo padre non aveva proprio il dono della
favella!!!)
–Tu!L’hai fatto entrare nel mio locale!!!- concluse
rabbioso, gli occhi che
dardeggiavano rabbiosi.
Arabella
era impietrita,non
riusciva a muovere un muscolo : Jack si accorse che il padre stava per
prendere
la sciabola (quella di prima…avete presente?).
Il
ragazzo fece saettare
gli occhi intorno, alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarli :
niente,
nonostante i clienti non si perdessero (anche i più ciucchi)
una battuta di
quello “spettacolo”,non avevano l’aria di
volerli aiutare… d’altronde,le loro
armi erano più scarse di quelle dell’uomo
infuriato.
-Via,Bell!!!-
urlò
Jack,agguantando la ragazza per un polso e trascinandola via : giusto
in tempo!
La spada era saettata rapidamente, fendendo l’aria dove un
secondo prima stava
la ragazza.
Il
ragazzo la guidò tra i
tavoli,e, senza neanche infilarsi il copriabito per proteggersi dal
freddo,
uscì dalla taverna, venendo subito avvolto da una nebbia
fumosa, dove non
riusciva quasi a scorgere Arabella.
Iniziarono
a correre a per
di fiato, senza neanche voltarsi per vedere il padre di Bell, che
ansimava
furiosamente.
-Allora?-
ansimò Jack- Dove
andiamo?-
Arabella
si svegliò dallo
stato di trance di poco prima.
Volse
la tesa in tutte le
direzioni,come un uccellino sperduto :
-Per
di qua!- disse infine,
facendo strada a Jack.
Dopo
un po’ si accorsero
che suo padre non li inseguiva più,così smisero
di correre.
-Dove
hai attraccato il
Barnacle?- gli domando Bell
-Al
porto,no?- le rispose
stupito Jack
La
ragazza alzò gli occhi
al cielo :
-Intendevo
dire, in che
ormeggio l’hai attraccata!-
-Oh-
si limitò a dire Jack
– Credo… al terzo ormeggio dopo il quarto molo -.
Si
incamminarono finche non
giunse a loro l’aria salmastra del porto : stando attenti a
non scivolare sulle
assi di legno bagnate e ricoperte di alghe,contarono gli
ormeggi…
…ma
la nave non c’era!!!
-Jack…-
disse la ragazza,
con il tono di chi vuole una spiegazione.
Jack
era più confuso di lei
:
-Ma
ero sicurissimo…- si
illuminò improvvisamente – Forse… era
al quarto ormeggio dopo il terzo molo…!-
.
-Deficiente-
.
Ritornarono
sui loro passi
… e finalmente la gloriosa Barnacle li attendeva in tutta la
sua “fulgida
gloria”!!!
-Sai
Jack…- disse la
ragazza,commossa nel rivedere la nave che aveva tanto sognato da quando
lei e
la ciurma si erano separati –Mi siete mancati- .
Bell
osservò Jack :
sembrava intento ad avviarsi sulla passerella che avevano posizionato
per il
loro arrivo (ondeggiando al ritmo delle onde che scuotevano quel pezzo
di
legno), eppure avrebbe potuto giurare di sentire :
-Anche
tu Bell mi sei
mancata…-
Spazio
dell’autrice :
salve!
Sono riuscita a
scrivere questo nuovo capitolo un po’ più lungo
del precedente!
I
miei ringraziamenti vanno
a ilaera e DJ Kela per le recensioni e a Giù, il mio critico
più feroce (a cui
devo però far ancora leggere questa fanfiction!!!) Grazie!!!
Scribak
J