Una mega ringraziamento a tutti! Ringrazio infinitamente chi
ha recensito, come potrei non farlo, e anche chi ha solo, purtroppo, letto.
Questo capitolo introduce grandissime novità. Per prima cosa è molto più lungo
dei precedenti, come richiesto da HermioneWeasley e Cho89, e introduco alcune
novità che si riveleranno importanti nel corso della storia. Posso dirvi che
questa parte, comunque, resta una delle parti più tranquille della mia ff. Non
ci saranno ne attacchi sconvolgenti ne morti premature, o almeno non per il
momento. Sarà un lento riadattamento alla vita ad Hogwarts, con tutte le
conseguenze portate dall’Oscuro Signore, comunque. Verranno proibite delle cose
e ne verranno permesse altre. Si scoprirà infine che corso ha scelto Hermione!
Nessuno indovinerà mai che corso ha scelto. Infondo se ci pensate è abbastanza
facile da capire ma… insomma lo scoprirete leggendo.
Un’ultima anticipazione che vi lasciò, e che sono sicuro vi
turberà, sarà la morte, molto più avanti nella trama, di un personaggio importante:
sono indeciso se far morire Ron o Hermione… sì, forse morirà proprio Hermione!
( COSAAAAAAAAAAAAAAAA? Io ti uccido. Perché vuoi farmi morire? ND Herm ) (
Perché sono l’autore e io decido ND Nightmare ) ( Protesterò con la Rowling,
brutta specie di bip bip bipbip bip e ancora bip ND Herm ) ( Signorina Granger,
mi aspettavo un comportamento migliore da parte sua; 20 punti in meno a
Grifondoro ND Mcgranitt ) ( Ma professoressa… ND Herm ) Comunque stavo
scherzando, Hermione non morirà di sicuro. E’ il mio personaggio preferito
dopotutto! Un personaggio importante comunque morirà.
Adesso passiamo ai ringraziamenti personali:
-
HermioneWeasley and Cho89: vi ringrazio infinitamente per il
commento e vi invito a continuare. Non potreste fare commenti separati? Sai
vedere aumentare il numero delle recensioni, può essere salutare, a volte.
-
Elizabeth Potter : mi fa piacere che tu mi capisca!!! La
scuola… oddio!| Commenta sempre… ti prego!
Angolo del lettore: dico soltanto due parole. Semplicemente
fantastico!
Non dovete perdere assolutamente una storia così!
Vale – Il risveglio dell’Anima
Capitolo 9 Benvenuti ad Hogwarts
Scesero dal treno con qualche difficoltà. Era diventata una
bolgia. La gioia e soprattutto il sollievo per l’arrivo ad Hogwarts, aveva
scatenato tutti gli studenti. Molti di essi, per la fretta di giungere alla
metà, si erano accalcati in massa sulle carrozze. Alcuni invece, solo quelli
che ne erano capaci, avevano addirittura pensato di smaterializzarsi. Harry,
Hermione e Ron, al contrario degli altri, decisero di fare le cose con calma
concludendo che prima o poi sarebbero arrivati e che quindi non c’era alcun
bisogno di fare tutta quella confusione. Al che, sentendo la familiare voce di
Hagrid gridare “ Primo anno, venite da questa parte. Primo anno” si
avvicinarono in tutta tranquillità al poderoso mezzogigante.
Quando li vide ci manco poco che li stritolasse, tanto era
forte il suo abbraccio.
“ Harry, Ron, Hermione come siete cresciuti! Come state, eh?
Non vedevo l’ora di rivedervi!” disse stringendo ancora di più la presa su di
loro “ Temevo che vi potesse essere accaduto qualcosa. Maledetti dissennatori!
Ero disperato!” concluse poi liberandoli, con loro gran sollievo.
“ Non preoccuparti. Stiamo bene. Siamo felici di rivederti,
Hagrid ” disse Harry con un gran sorriso
E in effetti lo erano. Vedere Hagrid, così possente ma buono
in quella selva di studenti, li confortava. Se lui era lì significava che tutto
era a posto e che, perlomeno, una delle persone a cui tenevano di più stava
bene. Significava, o almeno si poteva credere, che la vita ad Hogwarts sarebbe
trascorsa normale… anche se sapevano che non era così. Ad ogni modo, vederlo
lì, in buona salute, chiamare a gran voce gli studenti, aveva infuso loro nuovo
coraggio.
“ Mi racconterete tutto più in là… Devo correre, ragazzi. La
cerimonia di inizio è già stata rimandata anche troppo… Ci vediamo al castello
“ concluse Hagrid allontanandosi, conducendo i ragazzi del primo anno lungo il
sentiero.
I tre, congedatesi con un gran sorriso,
salirono su una carrozza libera.
Il viaggio dalla stazione di Hosgmeade a
Hogwarts era relativamente breve, ma mai Harry si sarebbe aspettato di giungere
al castello così in fretta. Era come se il tempo volesse trascinarlo avanti,
senza esitazione, con foga inaudita. Si ritrovò davanti all’immenso portone di
pietra che li separava dalla sala grande. Finalmente era a casa. La sua casa.
Con trepidazione entrò all’interno della stanza e restò colpito da parecchie
cose. Prima di tutto mancavano parecchi insegnanti all'appello, eccezion
fattasi per la professoressa Mcgranitt, che li stava scortando all’interno, per
il professor Piton, con suo gran dispiacere, e naturalmente per il professor
Silente; poi, come se fosse già stato deciso da tempo, i 4 tavoli che di solito
accoglievano gli alunni delle loro rispettive case, non c’erano più. Al posto
di essi c’era un grande tavolo a spirale. Era enorme. Intorno a questo erano
accuratamente sistemate centinaia di sedie, molte delle quali adornate di
simboli speciali.
Cosa può voler dire tutto questo? Harry se
lo chiese.
Cercò la risposta alle sue domande con lo
sguardo. Silente era là, seduto imperiosamente di fronte a loro. Sul suo volto
uno sguardo carico di significati. Sembrava preoccupato ma si sforzava di dare
conforto, con quel suo sorriso pacato, a coloro che ne avevano bisogno.
E sempre con quell’espressione sul viso si
alzò. Con un gesto fluido della mano richiamò l’attenzione dei presenti. La
sala si ammutolì all’istante. Prese la parola:
“ Cari e amati studenti” iniziò l’anziano
preside “ penso, e anzi ne sono sicuro, che siate molto stanchi e soprattutto
molto affamati. Credo, e a ragione, che vogliate soltanto mettervi seduti a
gustare un lauto pasto. Non temete, arriveremo anche a quel momento.”
Le sue parole vennero accolte con dei
bisbigli abbastanza insistenti, ma ad un suo cenno della mano la sala tornò nel
silenzio.
“ Adesso è necessario, però, parlare di
altri fatti e soprattutto chiarire alcuni aspetti che incontrerete in questo
nuovo anno “ riprese Silente
“ Quest’anno sarà un anno molto duro,
ragazzi. Lo avrete capito, ormai con il ritorno di Voldemort…” un tremito
percorse la sala “ si farà tutto più difficile. Sarà necessario prendere misure
di sicurezza che molti di voi giudicheranno intollerabili, ma non ho altra
scelta. Per prima cosa, come avrete già saputo dalle vostre lettere, le gite a
Hosgmeade sono sospese. So che ci tenete molto, ma non si può fare altrimenti.
“
Molti volti erano tristi. Voldemort gli
stava togliendo quanto di più bello ci fosse ad Hogwarts e molti sapevano che
non si sarebbe fermato lì.
“ Un’altra misura di sicurezza che devo
prendere e che so scatenerà un’accesa protesta in tutti voi… “ l’anziano mago
parve esitare nel formulare la frase “ è che il campionato di Quidditch non si
terra”
Silente aveva azzeccato la situazione
anche stavolta. Un tumulto generale era scoppiato nella sala. Espressioni
furibonde, facce ribelli e il caos generato dalla frustrazione erano solo il
contorno dell’insurrezione che veniva creandosi. I componenti di tutte le
squadre avevano addirittura formato un coalizione contro questa orrenda nuova
notizia, che sembrava avesse sconvolto l’intero corpo studentesco della scuola.
Sembravano decisi a tutto. Anche i Serpeverde erano insorti insieme alle altre
casate. Testimonianza di quanto la situazione stesse degenerando.
Silente era rimasto immobile, calmo,
imperturbabile…
Avrebbe aspettato che gli animi si fossero
sfogati, calmati poi avrebbe ripreso a parlare. Quando vide però, che tutto ciò
non era possibile, decise di prendere la parola:
“ Ragazzi, calmatevi, vi prego “ nel suo
tono si leggeva più una richiesta che un ordine “ so che è difficile, ma…”
provò a parlare il preside.
“ Non potete toglierci anche questo! “
scoppiarono molte voci
“ Non è giusto! “ urlò qualcun altro
“ Vogliamo il Quidditch “ esplose la sala
Tutti gli studenti, in coro, intonavano a
gran voce quelle tre semplici parole:
“ Vogliamo il Quidditch. Vogliamo il
Quidditch. “
Sembravano non fermarsi mai. Silente provo
più volte a riportare la calma, ma non riuscendoci fu costretto ad intervenire.
“ Silencio “ gridò e la sala ritornò quieta per via del potente
incantesimo
“ Adesso mi ascolterete senza fiatare, va
bene? Vi libererò dall’incantesimo, ma dovrete lasciarmi finire, chiaro? “ il
suo volto anche se aveva assunto un atteggiamento deciso era triste e stanco “
Mi dispiace, ragazzi. Ma l’attacco al treno avrebbe dovuto insegnarvi qualcosa.
Siete in pericolo. Siamo in pericolo. So che è dura, ma dobbiamo farcela “
concluse con un’espressione notevolmente raddolcita
“ Adesso vi sciolgo dall’incantesimo. Silencio Evanesco “ grido Silente e
la voce venne restituita a tutti.
Nonostante questo, non fiatava più nessuno
e i minimi sussurri che si sentivano venivano da fuori. Dal vento.
“ Bene “ riprese Silente con tono
incalzante “ devo comunicarvi altre cose. Ci sono notevoli cambiamenti
quest’anno… Per prima cosa, come avrete già notato, non esistono più i 4
abituali tavoli, ma bensì questo unico grande tavolo a spirale. Gli studenti si
siederanno in circolo intorno ad esso per i vari pasti e gli eventuali esami.
Tutto ciò è stato fatto per unirvi ancora di più tra voi. Dovete collaborare.”
“ Naturalmente esistono ancora le 4 casate
“ precisò vedendo la faccia disgustata di Malfoy, che al solo pensiero di dover
mangiare accanto ai mezzosangue aveva ceduto a i conati di vomito “ non
preoccupatevi. La coppa delle case si svolgerà come sempre “
“ Un ultima cosa e poi potrete dedicarvi
al cibo “ riprese il preside “ come avrete notato mancano alcuni insegnanti…
Molti di essi in questo momento sono occupati per la sicurezza del castello e
stanno svolgendo compiti che al momento non vi devono interessare. Tutto questo
mi permette di introdurre l’ultimo argomento prima delle tante agognate
pietanze.”
“ Come avrete notato anche quest’anno
manca il professore di Difesa contro le arti oscure e visto che la
professoressa Umbridge non è più disponibile…” spiegò Silente con appena
l’ombra di un sorriso “ sono felice di presentarvi il vostro nuovo insegnante!
“
Gli studenti guardavano in tutte le
direzioni per capire chi fosse, ma oltre a loro non c’era nessuno.
Silente vedendo gli sguardi persi
concluse:
“ Il professore di Difesa contro le Arti
Oscure… sono io!”
Un boato. Questa volta non di rabbia ma di
giubilo. Silente avrebbe insegnato loro la difesa. Hermione aveva due occhi
tondi come galeoni:
“ Ma è fantastico “ esclamo rapita dalla
contentezza “ Silente ci insegnerà tutto, ma proprio tutto… Non vedo l’ora d
cominciare. Sono così in ansia. Quando inizieranno i corsi…?” esclamò in totale
sindrome da ragazza più felice del mondo.
“ Hermione sei irrecuperabile “ soggiunse
Ron con un ghigno
Harry sorrise. Era contento di
quest’ultima notizia ma non disse niente. In realtà non aveva mai parlato;
neanche quando erano insorti tutti per il Quidditch. Si sentiva strano.
Spossato. Voleva solo riposare. I discorsi di Silente gli avevano dato ancora
più cose a cui pensare.
Come sarebbe stato il nuovo anno?
Sarebbe servito sigillare Hogwarts, e
proibire ogni uscita, per evitare attacchi dall’Oscuro Signore? No, si disse. E
Silente lo sa.
Lo guardò ancora. Sembrava sempre ogni
giorno vecchio. Sembrava che ogni volta che lo rincontrava fosse invecchiato di
10 anni. Avrebbe resistito ancora a lungo? E quando sarebbe caduto cosa sarebbe
successo ad Hogwarts?
Si sentì triste e perso. Solo…
Mai poi… fu un lampo. I loro sguardi si
incrociarono. Harry lo fissava in cerca di un sostegno e la sua richiesta fu
accolta.
Serenità. Lo sguardo del preside gli dava
serenità e gli faceva anche piacere visto che glielo aveva negato per tutto
l’anno passato.
Poi il preside riprese la parola.
“ Credo di dovervi dire un’altra cosa
prima del banchetto… “ accennando un lieve sorriso “ Benvenuti ad Hogwarts “