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Autore: salutandotiaffogo111    17/06/2013    0 recensioni
"Trama sintetica di una giornata storica! Tutto è perfetto, tutto somiglia a te!"
Non chiedetemi la trama, non sono capace di prevedere cosa le mie dita batteranno. Magari uscirà fuori un racconto o forse, come nella maggior parte dei casi, racconterò di me. Non sono una che riesce ad identificarsi, non so come descrivermi. Spero riusciate a capirlo almeno voi e spiegarmelo.
Posso anticiparvi che amo la musica, non ricordo un solo giorno nei miei quasi quattordici anni senza musica, ma non un genere soltanto, non un cantante solamente, io amo quello che riesce a trasmettermi, e amo anche il modo in cui la musica sa cambiare le mie emozioni. Forse è per quel modo indescrivibile che ha Tiziano Ferro di cullarmi e avvolgermi, come un abbraccio paterno che non ho da anni. Sono una fan di Tiziano Ferro, mettiamola così.
Ecco, adesso lo so di cosa parlerò. Racconterò della mia vita che "mi fa perdere il sonno sempre!"
Un bacio, Valentina.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ieri sera ho scritto a mia madre.. dopo tanto tempo avevo bisogno di parlargli.

Forse è vero che la parte più complicata di una lettera è l'inizio; questa è una lettera che vista la distanza, non posso lasciare in cucina come ho fatto quelle rare volte che ho trovato il coraggio di scriverti, e premetto che se se la leggi da sola e senza rischi è meglio! Prendiamolo come un messaggio questo, un messaggio delle 00:54 di una notte che non riesce a darmi sogni.

Ho paura di farti tante domande, troppe, e forse neanche tu sai la risposta. Sai come sono fatta, sai che non riesco a combinare nulla se non ho certezze, se non riesco a prefissare degli obbiettivi. Non posso premettermi degli obbiettivi se non so che ne sarà di me, di te, di mio fratello, di noi. Mi sento una vagabonda, un fantasma che girovaga alla ricerca di un senso per la sua vita e un fottuto motivo per continuare a combattere una guerra contro sé stessa. Vorrei solo capire se la mia vita ed io stiamo combattendo contro o se siamo alleate, perché davvero non lo capisco. Vorrei sapere se è normale che è una bambina di poco più di appena quattordici anni si fa questi problemi; vorrei sapere se è normale non essere capace di essere felice, vorrei sapere se è l'età. Sono sicura che non è tutto che va per il verso sbagliato, non è che non mi va bene niente, no. L'unica sbagliato sono io. Quella strana, qualla diversa, quella che non riesce a darsi pace invece di divertirsi sono io. Non è quello che succede che è sbagliato. È che sono marcia dentro, e mi faccio schifo. È che sono rimasta sola, perché tutto quel che mi fa del bene lo rimpiango quando ormai l'ho perso. È che mi sei rimasta solo tu e Francesco, e vi tratto male. È che respingo tutti, respingo chi forse vuole solo aiutarmi, e hai ragione quando dico che rimarrò sola, perché lo sono già. È che sono troppo orgogliosa, ma fondamentalmente non valga nulla! È che mi monto la testa se mi riesce un quarto di una cosa e poi metto da parte tutto il resto, come adesso. È che forse sono così vuota e insignificante che non riesco a dire le cose in faccia, e dalla vergogna mi savo con questo inutile messaggio che non risolve nulla! Quando adesso che avrei bisogno di un tuo abbraccio, abbraccio il cuscino inzuppato, e quando ti ho vicina, ti respingo. Perché respingo tutti. Sono così marcia dentro che mi tengo lontana da tutti mi avvicino solo quando mi conviene. Quando ne vorrei parlare con qualcuno, prendo le porte in faccia anche se quando loro avevano bisogno di me, io ci sono sempre stata. La colpa è solo mia, perché scelgo le persone sbagliate da avere vicino, e chi invece potrebbe aiutarmi, mi sta lontana. È così. Mi stanno tutti lontani perché è quello che merito. Perché ormai ho perso la speranza e non voglio davvero più nessuno accanto, voglio isolarmi perché non importa a nessuno, voglio stare sola con la mia musica, le mie cuffie e i miei libri. Io e il mio mondo. Nessun altro. E se per caso qualcuno prova ad avvicinarsi, trova la porta chiusa, per ripicca di tutte quelle che ho trovato chiuse io. È per questo che preferisco Tiziano Ferro a chiunque altro. È per questo. È perché lui mi descrive in tutto e per tutto. È perché siamo uguali. È perché abniamo un modo di vedere la realtà identica. E a chi non piace tutto questo, che se ne vada pure a 'fanculo. Ho smesso di cercare di allacciare i rapporti, l'unica cosa che allaccio sono le scarpe per andarmene lontano da tutto e tutti tornare a casa, casa mia, perché casa è dove c'è carta, penna, cuffie e qualcosa che emetta una delle mie melodie. Potrò stare ovunque, se ci sono loro io mi sento casa.
Alcune cose che questa sera ti sto svelando, sono sicura che ti deluderanno. Perché io so solo deludere. Sono la più grande delusione di tutti, io per prima! Mi sono rivelata debole, quando mi sentivo forte, cagasotto quando credevo di essere coraggiosa, ignorante quando mi credevo intelligente, obesa quando pensavo di poter mantere un peso giusto! Una cosa che forse non delude me, ma tutto il resto del mondo è la mia tristezza che cresce in maniera direttamente proporzionale a quello che mi succede.
La consapevolezza che il mio destino dipende da una tua decisione mi innervosice, non so spiegarlo. Forse hai solo bisogno di una spinta, e adesso farò il possibile per darti quella giusta!
Il nostro posto non è qui. Non è a Pachino! Non mollare mamma, io ti scongiuro! Non mollare, fallo per me. Se stai per cedere pensa a questo. Pensa a quanto male ci ha fatto, ci sta ffacendo e ci farà per sempre se non lo abbandoniamo, questo posto. Non mollare mamma, neanche quando non reggi più in piedi. Non mollare. E ti prego, non ascoltarmi quando ti parlo, perché faccio solo male. Ascoltami solo adesso che ti chiedo di non mollare. Non farlo per me, fallo per te. Ho imparato a cavarmela un po' da sola, e a badare a me stessa, ma non so badare agli altri. Ascoltami solo quando ritieni che ti dica qualcosa di buono, poi lasciami parlare al vento.
Sono stremata. Avrei altri miliardi di cose da dire, ma il silenzio lo preferisco a tante inutili parole.
Buonanotte. E scusa.

E al mio ragazzo..


ti scrivo nella notte del mio compleanno, non lo so perché sto trovando il coraggio solo adesso, dopo cinque mesi che stiamo assieme, però apprezzalo perché forse appena invio me ne pento.

sai, forse tu non te ne sei mai accorto, ma quando tu sorridi io muoio. hai quel sorriso strano, di un ragazzo spensierato, tranquillo e felice, con un velo di tristezza che una ragazza gli ha procurato. hai uno di quei sorrisi che mi fanno mancar l'aria, e quando mi mancano impazzisco. l'idea che quel bellissimo sorriso delle volte sparisce per colpa mia, mi uccide. tutti i giorni, a tutte le ore, qualsiasi cosa faccia. ogni volta che mi sveglio e guardo il cuscino che mi hai regalato mi fai tornare la voglia di alzarmi e combattere. io faccio la guerra tutti i giorni, e se non te ne sei accorto io mi batto solo per te e il tuo sorriso. se non ho mandato tutto a puttane da un bel pezzo è solo per vederti sorridere, un'altra volta e tante altre volte. se non sono ancora scappata lontano da qui è per te. se non l'ho fatta finita tutte le volte che volevo è perché mi veniva in mente il tuo sorriso, e la voglia di fare la guerra mi tornava. se non ti ho lasciato tutte le volte che cercavo di allontanarmi da te è perché mi sono accorta che senza di te non sarei durata a lungo. è per questo che ci sto male. perché avrei potuto allontarti dalla mia vita, ma tu non hai voluto, e nemmeno io. mi faccio schifo perché ho perso una battaglia. mi ero promessa di non innamorarmi mai più, per non fare né ricevere del male. ma non ci sono riuscita. da una parte sono distrutta, all'estremo delle forze, afflitta e persa nel buio, ma c'è una parte che ancora ci spera, che non ha mollato, è ancora viva ed è quella parte che tu vedi e che è ancora viva grazie a te. mi odio ogni volta che il tuo sorriso scompare per colpa mia, mi odio. ma assieme a tutto il male che ho ricevuto e che sempre farò, c'è quella cosa schifosa e riluttante che chiamiamo orgoglio che complica le cose, più di quanto siano già incasinate. perciò credimi quando ti dico che sei la mia vita, perché è vero. credimi quando ti dico che mi manchi, perché io senza vederti sorridere muoio. abbracciami forte quando ti chiedo di farlo e non staccarti mai da me, adesso non dobbiamo staccarci più.

lo sai, io tra poco devo partire, ma tu, tu non ti abbatterre. combatti come sto combattendo io da quando ho perso mio padre. credimi quando ti dico che so cosa si prova, perché lo so! non mi sto comparando ad un padre, non avrebbe senso. io so cosa vuol dire perdere una persona importante. e sai, mi sento come quando mio padre stava in ospedale.. mi sento allo stesso identico modo. sapevo che stava per morire, ma io ci speravo ancora.. adesso anch'io ci spero ancora! 
io non credo che i sentimenti possano seguire l'andamento del rubinetto di casa per cui quando non vogliamo più l'acqua calda passiamo a quella fredda e quando non vogliamo più l'acqua chiudiamo e basta.. io credo nelle fasi.. credo nelle sfumature.. credo che piano piano il rubinetto saprai chiuderlo e riaprirlo per un'altra persona! ti chiedo solo questo. non smettere di sorridere, MAI. fallo per me. fallo per la persona che spero alcune volte te lo abbia lasciato in faccia per ore il sorriso. ti ho detto che vivo per il tuo sorriso e sapere che hai smesso di sorridere a causa mia mi ucciderà più della distanza, più della voglia matta che mi verrà di abbraciare te e dovrò accontentarmi di abbracciare un cuscino. più dell'aria che mi mancherà ricordandomi che ti ho ferito. NON SMETTERE MAI DI SORRIDERE, E QUANDO TI CAPITERÀ DI NON FARLO PIÙ RICORDATI CHE C'È QUALCUNO CHE VIVE PER VEDERTI RIDERE, ANCHE SE NON SAI PIÙ NIENTE DI LEI E NON LA VEDI DA TEMPO. È L'UNICA COSA CHE TI CHIEDO.
NON DIMENTICARLO MAI.
NON DIMENTICAR(M)TI.

e adesso dedico a me le mie stesse parole..


Quando mi dici quanto sono bella, 
mentre mi guardi come sai solo tu, 
non riesco a crederti, mi viene naturale, 
non mi piaccio abbastanza 
quando sto' con me stessa, 
io la odio questa insicurezza. 
Il mondo sembra sempre cosi forte, 
mentre mi parli magari vuoi di più, 
non te la prendere se metto in dubbio tutto, 
devi avere pazienza, forse domani passa con una carezza. 
Sempre cosi, è da quando sei nata che è sempre cosi 
e ti senti sbagliata da tutta la vita, non sei mai abbastanza 
e vivi a fatica con questa apparenza. 
Sempre così, hai paura di tutto, 
sempre cosi, ti trovi sempre un difetto, 
non riesci a capire che cosa ti manca, 
fai finta di niente ma sai che non basta, 
non basta mai, non basto mai. 
Quando mi dici che ti rendo felice, 
è sempre meno di quanto fai tu, 
dovrei fidarmi, si, ho questa sensazione, 
non mi piaccio per niente, è un problema costante. 
E' sempre cosi, è da quando sei nata che è sempre così 
e ti senti sbagliata da tutta la vita, 
non sei mai abbastanza e vivi a fatica con questa apparenza. Sempre così, hai paura di tutto, 
sempre cosi, ti trovi sempre un difetto, 
non riesci a capire che cosa ti manca, 
fai finta di niente ma sai che non basta, 
non basta mai, io non basto mai, è sempre cosi, è sempre cosi. Sempre così, hai paura di tutto, 
sempre cosi, ti trovi sempre un difetto, 
non riesci a capire che cosa ti manca, 
fai finta di niente ma sai che non basta, 
non basta mai, io non basto mai, non basta mai, è sempre cosi.

E' una canzone di Ylenia Morganti, una cantante che ha partecipato all'ultima edizione di Amici.
Non mi hanno mai dedicato tantissime canzoni, ma io sì, lo faccio sempre quando il nodo in gola è così grande da non lasciarmi parlare, né scrivere. Quindi dico: "Ascolta questa canzone, è bellissima". Poi sta all'altra persona capire che gliela sto regalando. Devve essere capace di ascoltarla, non di sentirla. C'è molta differenza! Deve essere capace di cogliere il messaggio. 
Non sono molto brava a parlare davanti a delle persone, gli occhi della gente che mi guarda, mi mettono a disagio. Quindi parlo così: lettere, canzoni, messaggi, testi, poesie, abbracci..
Adesso mi sono decisa, mi dedico una canzone.
Voglio farlo perché non riesco a consigliarmi nulla, non ce la faccio. E' come quando mi guardo allo specchio, mi faccio così schifo che guardo da un'altra parte. La mia vita però non è riflessa in uno specchio, ma nei miei sentimenti. 
Oggi mi voglio bene un po' di più. Anche se l'odio che provo nei miei confronti cresce sempre, di giorno in giorno, di ora in ora.


Quando sono triste non riesco a dire molto, ma pubblico lo stesso, perché so che un'altra volta me ne pentirò e cancellerò tutto.

BACI, VALENTINA.
 

  
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