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Autore: Yasha 26    17/06/2013    11 recensioni
Questa ff nasce dalla mia one-shot "Vivo Per Lei"
InuYasha è un pianista che non riesce a trovare un lavoro a causa della sua natura ibrida.
Malgrado la moderna società, i mezzo demoni non sono ancora ben visti né da umani né da demoni.
Un giorno incontra Kagome, ragazza ricchissima in cerca di un maestro che le insegni a suonare il piano in meno di un mese, e chiederà proprio ad InuYasha di insegnarle a farlo, anche se lui all'inizio rifiuta. Inizierà così una sorta di sfida tra i due.
Tra loro non correrà buon sangue i primi tempi...ma poi...si sa...chi disprezza compra...
STORIA IN REVISIONE
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Naraku, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Kagome insomma…mi dici perché reagisci così?-       domando spazientito ai suoi silenzi
-Ho ucciso io mio fratello va bene? Ecco ora lo sai sei contento?-        urla lasciandomi sbigottito dalle frasi pronunciate
-….che….?-       riesco solo a dire
Ha ucciso il fratello? Cosa? Ma come è possibile? Non è morto in un incidente in moto??
-Spiegati…che..che significa che lo hai ucciso tu?-
-Significa che è morto per colpa mia!-      ripete lei tra le lacrime
-Non capisco…non è stato investito mentre era in moto?-
-Sì, ma lui quel giorno non sarebbe dovuto uscire. Lo ha fatto per me. Per evitarmi una punizione.-       mi spiega lei alzandosi e andando vicino al piano accarezzandolo
-Che punizione?-
-Vedi…quando ero piccola, i miei genitori non mi consideravano molto. Il loro pupillo era Sota in quanto primogenito maschio. Gli unici che mi volevano bene in famiglia erano mio fratello e mia nonna Kikyo venuta a mancare tre anni fa. Lei ci ha trasmesso l’amore per la musica perché in gioventù prima del matrimonio combinato col grande imprenditore Hiroshi Tama, mio nonno ovviamente, era il primo violino della più importante orchestra esistente in Giappone. Mio fratello si affezionò in modo viscerale al suo pianoforte fatto realizzare appositamente dai nostri genitori per lui. Era molto bravo tanto da fare dei piccoli concerti già all’età di sei anni. Una volta adolescente cominciavano i primi amori per lui, che io non capivo essendo solamente una bambina di appena cinque anni. A volte quando lo seguivo in giardino, lo vedevo incidere nei tronchi degli alberi più nascosti una S e una K dentro un cuore. Io sciocca e ingenua com’ero, e non conoscendo di certo sentimenti diversi oltre quello fraterno, pensai che la K stesse per Kagome, credendo che mi volesse così tanto bene da inciderlo negli alberi…-
-Ovviamente la K stava per il nome di una ragazza che gli piaceva vero?-       le domando curioso
-Già, anche se non ho mai saputo chi. Fatto sta che io credendolo rivolto a me decisi di ricambiare, facendo la cosa più stupida e idiota che potessi fare…-         dice interrompendosi e sedendosi per terra sotto al pianoforte, accarezzando un punto del piede in legno
-Cosa?-       domando stranito da quel gesto
-Presi un coltello dalla cucina e incisi su questo piede le stesse iniziali fatte da mio fratello sugli alberi. Incidendo una K e una S…-
-Un vero sacrilegio!-         mi scappa pensando alla cosa terribile che ha fatto
-Infatti. Quando lo feci vedere a mio fratello lui mi diede uno schiaffo. Era arrabbiato come non mai. Mi disse che avevo rovinato il suo pianoforte sfregiandolo con quelle iniziali mal fatte. Eccole sono ancora qui guarda..-           mi dice lei mostrandomele
Nella parte alta del piede ci sono le due iniziali che mi aveva detto, e tutto intorno si è formato un brutto alone scuro, da cui sicuramente è passata umidità e polvere intaccando, anche se lievemente, il pregiato legno.
Il legno di questi strumenti è delicatissimo. Non va nemmeno scalfito, figuriamoci inciso. Non va neanche rovinato il rivestimento lucido perché anche questo creerebbe danni al legno e al suono. Per fortuna ha inciso solo il piede.
-Non credevo si sarebbe arrabbiato così. Mi diede anche della stupida perché le iniziali non erano per me ma per una ragazza che gli piaceva. Ci rimasi malissimo e scoppiai  in lacrime temendo anche un rimprovero dei miei genitori. Malgrado fosse molto arrabbiato non disse nulla a nessuno dei due. Sapeva che mi avrebbero punito duramente. Gli venne l’idea di coprire quei segni con un pennarello speciale che ricoprire i graffi sul legno. Ma noi in casa non avevamo quello del colore giusto rispetto al pianoforte, così decise di andare a comprarlo lui di nascosto in città. Da quel momento non rividi più  mio fratello…-         spiega continuando a piangere
-Perchè è stato investito mentre andava in centro giusto?-          dico ripetendo le frasi dette da Kaede
-Già…-
-Ma allora mi spieghi per quale cavolo di motivo hai detto di aver ucciso “tu” tuo fratello?-           domando più confuso che mai
-Possibile non ci arrivi? Se io non avessi fatto quella cosa tanto stupida lui non sarebbe dovuto uscire in moto. È stata tutta colpa mia! Se non fosse andato a comprare quel maledetto pennarello adesso lui sarebbe qui con me! Sono stata io la causa della sua morte! Solo io!-         ripete urlando
-Kagome non è vero! Non è colpa tua. Calmati adesso!-
-Invece è colpa mia! Io ho tolto il figlio tanto amato ai miei genitori! E adesso devo pagare per questa colpa facendo tutto quello che vogliono lo capisci? Glielo devo almeno questo. Se sapessero che ho ucciso io Sota non mi guarderebbero più in faccia!-          strilla come impazzita e piangendo dispearata
Mi spiace farlo però…quando ci vuole, ci vuole! Senza ripensarci su due volte le do uno schiaffo. Se con le parole non si calma vediamo così!
-Ma…-        dice lei calmandosi e portando la sua mano sulla guancia schiaffeggiata guardandomi triste
-Scusa ma dovevo calmarti! Ascoltami Kagome…tu credi davvero che tuo fratello avrebbe voluto per te questa vita? Lui ti amava, tanto da sgattaiolare fuori di nascosto per non farti rimproverare dai vostri genitori. Credi avrebbe voluto per te una vita fatta di sottomissione e tristezza? Credo anche lui conoscesse il carattere di quei due, tanto da preoccuparsi per te malgrado avessi rovinato il suo amato piano. Questo non ti dice niente?-        le dico sollevandola da terra e prendendola in braccio
-Co…cosa dovrebbe dirmi?-
-Che tu eri più importante dei vostri genitori e del suo amato pianoforte Kagome! E che mai avrebbe voluto vederti punita da loro. Figurati se avesse voluto questa vita per te. Priva di libertà, di amicizie, d’amore. La tua non è vita lo capisci? Sembri solo una marionetta che esegue ordini. Ma Sota non avrebbe voluto questo per sua sorella. Lo capisci adesso?-
-Tu…credi?-
-No non credo…io sono sicuro! Devi smetterla di renderti colpevole per un incidente che sarebbe potuto capitare anche il giorno prima o quello successivo. La colpa è di chi lo ha investito non tua. Riprenditi la tua vita Kagome. Rispetta le ultime volontà di tuo fratello di proteggerti da loro!-
 
 

 
                                                               ***************************
 

 
 
“Riprenditi la tua vita Kagome. Rispetta le ultime volontà di tuo fratello di proteggerti da loro!”
Queste sue parole echeggiano nella mia testa come se fossero dette da Sota.
Le diceva anche lui. Ora le ricordo!
Rammento ancora oggi quando cercai di attirare l’attenzione di mamma dicendole che da grande volevo fare la modella e l’attrice come lei. Mia madre fu contenta e mi mise subito a dieta ferrea togliendomi ogni tipo di dolce. Mi faceva vestire e muovere sempre in un certo modo. Sembravo una bambola nelle sue mani.
Sota mi disse di non assecondare mai i desideri altrui ma di vivere solo i miei di desideri e che era sbagliato cercare l’amore di mamma in quel modo.
Ma io non conoscevo altro modo per stare vicina a mia madre se non quello di fare come lei voleva.
Che stupida sono stata! Lui sapeva che sarebbe successo questo! Sapeva che avrei cercato di assecondare ogni loro desiderio pur di avere il loro amore e le loro attenzioni…per questo mi diceva sempre “vivi la tua vita e non quella che vogliono altri”.
Ma come ho fatto a dimenticarmi queste parole?
-Kagome? Tutto bene?-         mi richiama InuYasha notando il mio lungo silenzio
-Sì…adesso sì!-         rispondo sorridendo col cuore leggero, dopo quindici anni di dolore
-Ne sono felice!-          replica lui ricambiando il mio sorriso
-Grazie InuYasha!-       gli dico dandogli un bacio sulla guancia
Lui rimane stupito dal mio gesto e mi guarda con occhi spalancati.
-Pre…prego…-         dice imbarazzato
Che carino che è sotto questa luce. Imbarazzato sembra un altro.
Rimaniamo qualche istante a guardarci negli occhi. Che strana sensazione stare tra le sue braccia mentre mi osserva così. Il cuore mi sta battendo fortissimo…perché?
-Forse è meglio che vada…si sta facendo tardi, e mi sembra tu sia più calma…-         mi dice ripoggiandomi a terra con una delicatezza e lentezza incredibile
-Eh? Ok…grazie ancora per le tue parole InuYasha. Credo mi abbiano aperto gli occhi.-
-Non ho fatto nulla veramente. Ho solo espresso il mio parere mettendo insieme la storia che mi hai raccontato. Anche io, se fossi stato tuo fratello, avrei cercato di proteggerti da quei due aguzzini.-
-Beh aguzzini è una parola grossa non credi? Sono pur sempre i miei genitori.-
-Sì ma cerca di non farti più mettere i piedi in testa da loro adesso che hai capito. Meriti una vita migliore di questa. Una ragazza come te non può sprecare la sua vita così…pensaci.-
-Lo farò! Allora a domani maestro?-         gli chiedo scherzando
-Vuoi… ancora prendere lezioni per quando ti fidanzerai a Natale… con quel ragazzo?-         mi chiede quasi deluso
Che tono strano il suo.
-Assolutamente no! Anzi dubito che avrò un fidanzato il giorno di Natale. Voglio solo suonare il pianoforte di mio fratello.-           confesso allegra e osservando un leggero sorriso, come di sollievo, sul suo viso
Può mai essere?
Forse mi starò sbagliando io. Ormai la stanza è quasi al buio. Sono più i riflessi dei grandi lampioni del giardino che illuminano la stanza che la luce del sole, ormai quasi scomparso. Magari è stata una mia impressione.
-A domani Kagome.-       mi dice aprendo la porta
-A domani InuYasha.-
 
La notte trascorsa è stata la più serena di tutta la mia vita. Ho sognato mio fratello, finalmente felice e sorridente. Ovviamente è solo autosuggestione la mia. E’ stata la mia mente a farmelo sognare felice. Però è stato comunque un gran sollievo non vederlo arrabbiato con me, come invece credevo.
Oggi farò una sorpresa ad InuYasha. Sono sicura rimarrà a bocca aperta quando la vedrà!
Oh ecco la macchina entrare nel viale. Corro a raggiungerlo!
-Kagome?-       mi sento chiamare prima di uscire fuori
-Oh buon giorno Koga e buona domenica, come va?-    
-Bene grazie. Senti mi spieghi per quale ragione hai dato la tua auto a quel “mezzo demone”?-        mi chiede indagatore e con tono sprezzante, a me poco gradito
-Ti sarei grata se lo chiamassi col suo nome Koga! -          rispondo infastidita
-Ma è quello che è, no? Un mezzo sangue, un ibrido. Non capisco perché passi tutto questo tempo con lui! Prima stavi sempre con me e adesso non ti vedo quasi mai!-         si lamenta alzando la voce
-Koga cos’è questo tono? Sai che voglio imparare il pianoforte, quindi è normale che passi tutto quel tempo con InuYasha. E comunque te lo ripeto, non chiamarlo mai più in quel modo capito? O sarò costretta a rivedere la nostra amicizia! Non mi piacciono le discriminazioni, lo sai bene!-
-E tu sai bene che io non provo solo amicizia nei tuoi confronti! Kagome io ti amo perché ti ostini a non darmi una possibilità, sposando un tizio che nemmeno conosci?-
Rieccolo che ricomincia con la solita storia! Koga è cresciuto qui dall’età di dieci anni. La madre lavorava per noi e ha portato il figlio a vivere qui con sé. Io avevo sette anni quando lo conobbi e diventammo subito amici. Poi, alla morte prematura della madre ha continuato a vivere qui lavorando come autista. Sono anni che dice di essere innamorato di me, ma io lo vedo solo come un secondo fratello e niente di più.
-Koga lo sai come la penso. Per me non potrà mai esserci altro che affetto tra noi due. Fattene una ragione!-       rispondo girandomi per uscire
-Ma almeno provaci ti prego!-       insiste bloccandomi e afferrandomi un polso stringendolo forte, facendomi male
-Koga mi fai male lasciami!-       
-No! Prima dimmi che almeno ci penserai a quel che ho detto!-      continua lui furioso stringendo ancora più forte
-Mi sembra di essere stata già abbastanza chiara al riguardo! Lasciami!-         urlo in preda al dolore
Accidenti mi sta rompendo il polso a forza di stringere! Lui è un demone fortissimo. Forse nemmeno si rende conto della forza che ha.

-Ehi lupastro l’hai sentita? Lasciala!-            gli intima InuYasha entrando e afferrando la mano che stringe la mia, facendogli finalmente mollare la presa
-Ahi…-        gemo tenendomi il polso che pulsa dolorante con l’altra mano
-Cagnaccio non immischiarti tra me e Kagome! Va via subito!-         ringhia minaccioso Koga
-Perché altrimenti che fai? Mi attacchi lupacchiotto addomesticato?-         lo provoca InuYasha scrocchiando le dita e mettendo ben in evidenza gli artigli
-Proprio così! E’ da quando hai messo piede in questa casa che muoio dalla voglia di darti una lezione mezzo demone! Il tuo odore sulla mia Kagome è disgustoso!-
-La tua Kagome? Da quando sarebbe tua scusami? A quanto mi risulta il suo fidanzato è un riccone e non un misero autista!-
-A chi hai detto misero autista, sporco han’yō?-           strilla Koga preparandosi in posizione d’attacco
-Adesso basta! Finitela! Non tollero altri insulti da nessuno dei due!-         intervengo parandomi di fronte InuYasha, e Koga di scatto si ferma per non colpirmi
Se non fossi intervenuta di sicuro sarebbe scoppiata una brutta rissa tra questi due.
-Kagome togliti di mezzo!-          si lamenta InuYasha ringhiando
-Ho detto basta!-
-Ma Kagome lui ha detto…-
-Hai cominciato tu Koga! Ora vai a fare il tuo lavoro! Subito! Credo tu abbia delle commissioni da fare no?-         lo interrompo prontamente, dandogli per la prima volta in vita mia degli ordini
-Va bene ho capito…-         risponde sottomesso e andando via
Non mi piace fare questo al mio amico. So di averlo umiliato profondamente. Mi sento io la cattiva della situazione ma non posso fare altrimenti. Se non avesse insultato InuYasha questo non sarebbe accaduto.
-Stupido lupo! Guarda che ha combinato!-         dice InuYasha prendendomi la mano e guardando il mio polso
Si è formato un alone tutto rosso, già tendente al viola. Mi fa un male…
-Ahi non stringerlo così. Mi fai male!-         mi lamento quanto gli sento premere le sue dita sul già evidente livido
-Sto controllando che le ossa siano a posto. Stava per spezzarti il polso quell’imbecille! Non c’è niente di peggiore per un pianista che spezzarsi le ossa della mano…per una fragile umana come te poi…-
-Non sono una fragile umana! Siete voi demoni che siete coriacei!-         ribatto irritata
-Tsz, vedila come vuoi! Comunque è tutto a posto. Un paio di settimane di riposo e dovrebbe tornare come nuovo. Vieni mettiamoci del ghiaccio!-          mi dice trascinandomi in cucina
-Ehi aspetta che hai detto? Un paio di settimane? Ma io devo imparare a suonare! Non posso stare ferma così tanto o sarà come se non avessi fatto nulla!-
-Vuoi provare a suonare in queste condizioni?-           chiede piegandomi leggermente il polso in giù, facendomi talmente male da farmi uscire una lacrima e un verso di dolore
-Ecco appunto! Ora sta zitta e tienici su questo pacco di piselli surgelati!-      mi ordina poggiandomi i piselli sul polso
-Grazie…-        rispondo io
-Di nulla, ho solo preso un pacco di piselli nulla di più.-
-Non mi riferivo a questo, ma a prima. Grazie per avermi difesa, anche se non credo che Koga volesse farmi del male…-
-Non voleva ma l’ha fatto! Comunque dimmi, hai ancora intenzione di fare quel concerto per il tuo fidanzato?-          mi domanda all’improvviso
E’ già la seconda volta che me lo chiede. Perché è così interessato a saperlo?
-Non lo so veramente. Dovrei prima conoscerlo e poi vedere se mi piace o meno, e non fare il contrario.-
-Quindi… lo vuoi conoscere ugualmente?-      
Perché mi chiede queste cose? Non l’ha mai fatto. E poi perché ho l’impressione che il suo tono, a questa domanda, sia cambiato??
 
 

 
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Non capisco perché ma sapere che vuole ancora vedere il suo promesso fidanzato mi infastidisce. Oltretutto quando l’ho sentita urlare e ho visto quel lupo maledetto stringerla a quel modo non ho resistito dall’afferrare e stritolare la sua mano per fargli lasciare la presa.
Dopo quello che mi ha confessato ieri la vedo sotto una luce diversa. Mi sono quasi sentito protettivo nei suoi confronti. Ieri mi sono trattenuto a stento dal tenerla tutta la notte tra le braccia per consolarla, costringendomi con forza ad andare via. Ma che accidenti mi prende? Non è da me comportarmi così.
Non posso affezionarmi ad una ragazza del genere. Se me ne innamorassi sarebbero dolori! Eppure da quando la conosco non riesco a starle lontano. C’è qualcosa che mi attira a lei. Ma forse è solo la leggera somiglianza del suo odore con la mia ex. A ben pensarci anche sua madre ha quasi lo stesso odore.
Che coincidenza strana.

-Mi ascolti InuYasha?-         mi richiama Kagome
-Eh? Cosa? Parlavi con me?-
-E con chi sennò? Mi hai fatto una domanda e ti ho risposto…-
-Ero sovrappensiero scusami. Puoi ripetere?-
-Dicevo che non  so se voglio conoscerlo. Non sono molto interessata ad avere un ragazzo al momento.-
-Ah no? E perché?-      chiedo incuriosito
-Chi mai vorrebbe stare con me per amore e non per i miei soldi scusa? Perfino Hojo, per quanto abbastanza ricco ha accettato di sposarmi per le mie aziende!-         mi dice triste
-Ci sono uomini non interessati solo ai soldi guarda. Non fare di tutta l’erba un fascio!-
-E chi? Oltre te io non conosco nessuno che sia così sai?-        
Io? Perché ha preso ad esempio proprio me???
-Ecco…non sono l’unico posso assicurarti…-         rispondo imbarazzato
-Scommetto che se avessi voluto regalare la mia Bentley ad un altro, l’avrebbe accettata senza tanti complimenti. Ah a proposito di soldi….stavo per dimenticarmene!-            dice cercando qualcosa nella tasca dei pantaloni
-Questo è il tuo compenso fino al giorno di Natale. Poi ne avrai un altro quando riprenderemo le lezioni se ti va di continuare a farmi da insegnante quando mi passerà il polso.-           mi dice dandomi l’assegno
Quando vedo la cifra quasi non mi viene un infarto!
-Ma…sono 115 milioni di yen! (875 mila € circa) Sono troppi Kagome! Non ho nemmeno finito tutte le lezioni prestabilite mancando undici giorni a Natale! E date le circostanze nemmeno potrò portarle a termine!-
-Lo farai dopo tranquillo! Ho intenzione di continuare le lezioni per me e nessun altro! Allora accetti di continuare a farmi da maestro?-         mi dice sorridendomi dolcemente
Come fare a dire di no, a lei, al suo sorriso, e al suo assegno???
-E va bene accetto!-         rispondo sospirando
Non sono convinto sia una buona idea starle ulteriormente accanto, ma non posso farne a meno.
 
-Mi spiace averti fatto venire qui oggi senza motivo. Dato che non posso far nulla ridotta così…-       mi dice mentre le fascio il polso
-Non preoccuparti. E poi se non fossi arrivato in tempo quell’imbecille ti avrebbe rotto il polso.-        rispondo bloccando la fasciatura
-Kagome?-           la chiama una voce detestabile
-Koga? Che c’è?-         risponde lei voltandosi a guardarlo
-Volevo chiederti perdono per prima. Mi spiace non so cosa mi sia preso. Non ho saputo trattenere la mia forza. Ti fa molto male il polso?-
-Tu che dici? Glielo hai quasi staccato! Non riesce nemmeno a piegarlo!-          rispondo io impedendo a Kagome di rispondere
Al contrario di quel che credevo il lupastro non risponde alla mia provocazione abbassando la testa. Forse è davvero dispiaciuto. Ma non credo Kagome lo perdonerà tanto facilmente dopo quello che le ha fatto.
-Non preoccuparti Koga…passerà. Accetto le tue scuse tranquillo.-        risponde lei sorridendogli, il che mi provoca un certo fastidio
Lo perdona??? Ma come può??
Ma è quando lui si avvicina e l’abbraccia e ringrazia che sento una vena pulsare furiosa sulla fronte.
Prima la maltratta e poi con un semplice “scusa” lo perdona? Tzs… donne volubili!
La scena mi disturba così tanto che decido di andarmene. E io che mi sono perfino occupato di lei….idiota!
-Io vado. Ci vediamo tra qualche giorno allora! Quando stai bene fammelo sapere!-         le dico secco senza attendere una sua risposta e avviandomi spedito  verso la porta
Non sopporto di vederli abbracciati! Mi urta i nervi.
Ma perché accidenti mi comporto così? Sembro quasi gelos……oh no! Non posso pensare davvero di essere….geloso? Di lei? Kagome? La riccona? O porca miseria sono nei casini!

-InuYasha aspetta!-        mi chiama lei raggiungendomi
-Che c’è?-      rispondo un po’ troppo sgarbatamente
-Perché sei scappato via così?-         mi chiede parandomisi di fronte
-Io non sono scappato. Ho solo da fare adesso, e poi non volevo rovinare il vostro “rappacificamento”!-
-Ma che rovinare…figurati. Comunque Koga è come un fratello per me. Siamo cresciuti insieme quindi è normale che lo perdoni. Perché la cosa ti ha dato fastidio?-
-Che?? A me non ha dato nessun fastidio! Perché dovrebbe?-         rispondo nervoso
-Sarà…mi avevi dato quest’impressione…-       insiste lei
-Affatto! Non montarti la testa ragazzina! Una come te non è certo il mio tipo! Non vedo perché dovrebbe darmi fastidio chi abbracci!-          dico brusco, forse troppo perché la vedo intristirsi
-Una come me dici? Già io sono “diversa” dagli altri in effetti…-         risponde con voce quasi rotta dal pianto, spezzandomi il cuore
Accidenti a me e alla mia boccaccia! Io che odio chi mi giudica per la mia natura ho fatto lo stesso con lei. Maledizione non volevo ferirla.
-Kagome, scusami io non volevo…-      le dico avvicinandomi
-Lascia stare. Ci sono abituata. Anche questo è un motivo per cui non esco spesso.-        confessa voltandosi e dandomi le spalle
L’odore delle sue lacrime comincia a pungermi il naso. Mi trafiggono come tanti spilli, perché?
Incapace di altre azioni più sensate, come scusarmi ancora, l’abbraccio da dietro, sentendola irrigidirsi prima, e rilassarsi dopo al mio improvviso abbraccio.
-Ti prego non piangere. Non volevo offenderti. So cosa si prova a essere giudicati dagli altri per colpe che non hai. Perdonami!-            le dico con la testa poggiata alla sua spalla, sussurrandole quasi ad un orecchio
Ma che mi prende dannazione? Perché reagisco così con questa ragazza? Sarà mica una strega che mi ha lanciato un maleficio addosso? È già la terza volta in poche ore che la tengo tra le braccia.
La sento annuire e smettere di piangere, ma l’odore delle sue lacrime è ancora persistente. Non lo sopporto! Così la volto delicatamente e le asciugo il viso ancora umido con un fazzoletto.
Ha gli occhi arrossati. Mi spiace esserne stato la causa. Quasi quasi…mi è venuta un’idea!
-Hai detto che non esci mai per paura dei pensieri della gente giusto?-
-Eh? Beh sì anche…-
-Allora vieni con me!-       le dico portandola vicino la sua auto e facendola salire, mentre io salgo alla guida
-E dove scusa?-        mi chiede curiosa
-In un posto dove non ti giudicherà nessuno!-         le dico avviando il motore e partendo per la città
 
 

 
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Quando ha detto che mi portava in un locale dove non mi avrebbe giudicato nessuno non credevo certo mi avrebbe portato in una…
-Birreria S&M?-         ripeto leggendo il nome dell’insegna
-Sì, è di due miei grandi amici, vieni te li presento!-         mi dice prendendomi per mano
Lui è voltato in cerca di qualcuno in mezzo a tutta la confusione di ragazzi che c’è, quindi non vede il mio imbarazzo per questo gesto così intimo come tenersi stretti per mano. Ammetto che la cosa non mi spiace proprio per niente.
Ma come fa a esserci tanta gente già alle dieci del mattino? Anche se è domenica vengono già a bere a quest’ora?
-Ehi InuYasha!-         lo chiama una ragazza molto bella con lunghi capelli castani
-Ciao Sango! Come va? Dov’è quell’idiota di tuo marito? Voglio presentarvi una persona…-
-E’ in giro a fare sicuramente il pesce lesso con qualche ragazza, lo conosci!-
-Ovviamente! Hai già rotto il nuovo servizio di piatti che ti ho regalato?-
-Mi mancano ancora un paio di piattini da tiragli dietro! Dovrò comprarne altri temo.-
Ascolto i loro discorsi come se stessero parlando in chissà quale codice…ma che accidenti stanno dicendo?
-Questa bella ragazza chi è? La tua nuova ragazza vero? Finalmente ti sei deciso eh Inu-chan?-      gli dice la ragazza rivolgendosi a me che arrossisco spaventosamente
-Ragazza? No no per carità! Lo sai che non voglio palle al piede adesso! Sono single e ci sto bene! Lei è…la mia datrice di lavoro.-        spiega avvicinandomi di più
-Datrice di lavoro?-        ripete la ragazza
-Sì esatto…Kagome Higurashi, piacere!-         mi presento allungandole la mano
-Sango Taijiya, piacere mio!-        risponde sorridendomi e ricambiando la stretta di mano
-Lei e il marito sono i proprietari.-       mi spiega InuYasha
-Toh guarda chi c’è…il musone!-       strilla un ragazzo che ci viene incontro
-Ciao maniaco depravato! Scommetto che quel bel tatuaggio rosso sul viso te lo hanno appena fatto eh?-         lo saluta InuYasha
-Infatti…eheheh. Ma non mi presenti questa bellissima donzella?-       dice prendendomi la mano fasciata
-Ahi!-         non riesco a fare a meno di gemere dal dolore quando la tira a sé per baciarne il dorso
-Attento imbecille non vedi che è fasciata? Non tirarle il polso. Le serve per suonare!-        lo rimprovera InuYasha prendendomi la mano e massaggiandola delicatamente
-Va meglio così?-        mi chiede sotto lo sguardo stupito di tutti
-Sì grazie….-      rispondo più imbarazzata che mai
Questa sua premura mi lascia così sorpresa che dimentico perfino di presentarmi al ragazzo che ho di fronte.
-Ah…comunque io sono Kagome, piacere!-
-Scusami non avevo notato la fasciatura. Io sono Miroku, il marito di questa splendida Dea che vedi qui e che credo tu abbia già conosciuto.-
-Non credere che adularmi serva a salvarti dalla punizione per averci provato con quella biondina!-        gli risponde lei dandogli un colpo di vassoio in testa
-Ahia! Violenta!-
-Vuoi il resto Miroku?-          lo minaccia con uno sguardo più pauroso di quello di un demone
-No no tesoro! Ehm, ragazzi venite a bere qualcosa, offre la casa ovviamente!-        dice Miroku portandoci al bancone
-Ciao zio! Che ci fai qui?-       lo saluta una ragazzina che gli somiglia incredibilmente. Occhi dorati, buffe orecchiette bianche e capelli argentei lunghissimi
-Shiori, tu piuttosto… sei troppo piccola per stare qui!-
-Feh…non sono una bambina zio! Ho quasi dodici anni. E comunque sono con degli amici.-        spiega la nipote, che vedo fissarmi in modo strano
-I tuoi sanno che sei qui?-
-Certo che sì. Vuoi chiamarli e chiederglielo?-       domanda scontrosa la ragazzina
-No mi fido. Però mi raccomando, niente alcool intesi?-
-InuYasha questo dovresti dirlo a noi più che a Shiori non credi?-       interviene Sango
-Ecco appunto. Piuttosto zio, lei chi è? Perché puzza come quella strega della tua ex?-        chiede guardandomi malissimo
Io? Puzzare…come  la ex??? Ma se mi sono fatta il bagno stamattina!
-Shiori! Quando ti ci metti sei peggio di tuo padre e di me messi insieme! Il tatto sai cos’è? Comunque né lei né Kikyo puzzano!-        risponde InuYasha innervosendosi
-In quanto a lei hai ragione, il suo odore sembra migliore, ma quello della strega era nauseante! Solo tu non lo sentivi!-
-Shiori insomma ma che modi sono? Non vedi che la stai mettendo in imbarazzo?-        la rimprovera Sango
-Tsz!-          dice lei andandosene
-Quando vedo suo padre devo farci quattro chiacchiere! Sesshomaru mi sembra fatto troppo permissivo con quella nanerottola che si atteggia a donna!-         ringhia InuYasha
-E’ la figlia di tuo fratello se ho capito?-
-Sì. Ti prego di scusare la sua maleducazione! Di solito non è così!-
-Non preoccuparti. Piuttosto che ci fanno tutti questi ragazzi così giovani in una birreria di primo mattino?-
-E’ una birreria solo alla sera. Di giorno è un ritrovo per i ragazzi, e possono prendere solo bibite analcoliche fino ai 21 anni.-       mi spiega Sango
-Ah ora capisco…comunque, mi spieghi che intendeva col fatto che ho lo stesso odore della tua ex?-      chiedo ad InuYasha
-Ma niente, solo che il tuo odore somiglia al suo. Una semplice coincidenza.-
-Mi è sembrato di capire che a tua nipote non facesse molta simpatia.-
-Infatti Shiori la detestava. Come tutti noi del resto! Mai conosciuto un’ asociale come quella!-        mi spiega Miroku
-Dovete per forza rinfacciarmelo a lungo vero?-        chiede InuYasha sbuffando scocciato
-Sì!-     rispondo in coro i coniugi
Mentre quei tre si battibeccano io non posso far altro che sorridere. Queste finte liti sono una novità per me. Anzi uscire è una novità per me! E poi gli amici di InuYasha mi sembrano molto simpatici. Mi sto divertendo tantissimo.
Per non parlare delle volte in cui Sango picchia il marito ogni volta che fa gli occhi dolci a qualche ragazza.
Non ho mai riso tanto in vita mia!
Passiamo tutta la giornata nel loro locale. Pranziamo tutti insieme, e nel tardo pomeriggio mi sono immedesimata per qualche minuto in cameriera aiutando Sango a servire alcuni tavoli stra-colmi.
InuYasha gli ha detto quanto sono ricca ma loro non hanno fatto una piega. Sembrava non interessargli minimamente.
Ho avvisato Kaede di non preoccuparsi se avessi fatto tardi, e quando ho chiesto se i miei erano a casa mi ha detto che sono stati fuori tutto il giorno. Meglio così.
Verso mezza notte sento gli occhi che mi si chiudono da soli. Non sono abituata a questo genere di cose quindi mi sento stanchissima. Senza contare che la mezza birra che mi sono scolata mi sta facendo pagare il conto con fastidiosi capogiri.
-Kagome, andiamo. Ti riporto a casa.-       mi dice InuYasha notando la mia difficoltà a stare sveglia
-Va bene. Mi spiace andare via però. Mi sono divertita tantissimo.-
-Puoi venire tutte le volte che vuoi Kagome-chan! Sei la ben venuta.-      mi dice Sango sorridente
-Ti ringrazio!-        le dico abbracciandola
 
-Allora, che mi dici…ti sei divertita?-       mi chiede InuYasha quando arriviamo a casa mia
-Non mi sono mai divertita così tanto in vita mia! E lo devo a te. Non so come ringraziarti!-
-Non devi farlo. L’ho fatto con piacere. Piuttosto mi chiedo come la prenderanno i tuoi sapendo che hai passato tutto il giorno fuori.-
-A dir la verità loro non sono nemmeno in casa.-       rispondo un po’ triste
-Come fai a saperlo?-
-Ho chiamato Kaede per avvisarla che avrei fatto tardi e quando ho chiesto dei miei genitori mi ha detto che non rincasavano.-
-Ovvero ti hanno lasciata da sola?-        
-In parole povere. Ma ci sono abituata. Lo fanno molte volte.-
-Certo tanto c’è la servitù. Mah…-
-Pazienza…ancora grazie per la bella giornata. Allora quando sto meglio ti chiamo ok?-
-Anche prima se vuoi ritornare da quei due pazzi, infondo ho io la tua auto e con quella mano non potresti guidare-
-Magari…non mi dispiacerebbe!-
-Il numero ce l’hai! Ci si vede!-        dice mettendo in moto l’auto, che però si ferma subito lungo il viale
-Ma che è successo?-     gli chiedo vedendolo scendere a controllare l’auto
-Sì è bucata una ruota, mi tocca cambiarla.-
-Cosa? A quest’ora? Ma lascia perdere lo farà domani il meccanico.-
-E io come torno a casa furbacchiona?-        mi domanda lui
E’ vero non ci avevo pensato…però…
-Fermati a dormire qui per stanotte. Domani si vedrà, è quasi l’una, non puoi cambiarla adesso.-
-Restare qui dici? Ma se i tuoi mi scoprissero qui credo mi farebbero la pelle!-        dice perplesso
-Ma loro non ci sono. Dai vieni entra, seguimi.-       gli dico facendogli strana e portandolo nella camera degli ospiti accanto la mia
-Se vuoi nell’armadio ci sono anche dei pigiami per gli ospiti. Vedi la tua misura. Se hai bisogno di qualcosa sai dove trovarmi. Notte!-        
-Buona notte a te Kagome.-
 
Sapere InuYasha nella stanza accanto mi rende terribilmente nervosa! Perché? E poi oggi è stato così strano. Non capivo perché fosse così premuroso per me. Mi sopporta appena, eppure mi ha fatto conoscere i suoi amici. Mi ha fatto divertire tantissimo.
È un ragazzo difficile da comprendere.
Proprio mentre sto per infilarmi sotto le coperte e spegnere la luce mi vedo piombare in stanza InuYasha come un razzo…ed è solo in boxer!
-Ma che accid…-
-Sssh sta zitta! Ci sono i tuoi!-       mi avvisa mettendomi una mano sulla bocca per bloccare il mio urlo mancato
-Che cosa? Sono tornati adesso? Comunque questo non spiega perché sei nella mia camera mezzo nudo!-        gli chiedo togliendomi la sua mano dalla mia bocca e parlando a bassa voce
-Stavo per andare in bagno quando ho sentito le loro voci, e non avevo tempo di ritornare in camera mia o mi avrebbero visto così, e chissà che avrebbero pensato! L’unica porta vicina era la tua ma pensavo fossi già sotto le coperte…e non…alzata e in biancheria…-         mi dice guardandomi dalla testa ai piedi
Solo ora mi ricordo di indossare solo una camicia da notte bordò trasparente.
-Accidenti non guardarmi così!-       gli dico afferrando la vestaglia e indossandola al volo
Che imbarazzo maledizione!
-Tieni mettiti questo davanti per favore!-        gli dico tirandogli un cuscino
-Non dirmi che ti scandalizzi per un uomo in boxer vero?-
-Sai, solitamente la gente sono abituata a vederla vestita e non in biancheria intima!-        rispondo infastidita
-Ah ma allora…non lo hai nemmeno mai visto un uomo nudo tu!-
-Complimenti…come siamo perspicaci eh? Ma non ero io la stupida?-     
Lui mi guarda con sguardo truce senza rispondere e poi mi da le spalle.
Che razza di situazione si è venuta a creare?
 
-Vai a dormire sempre “così” la notte?-        mi dice rompendo il silenzio che si era venuto a creare
-“Così” come scusa?-      chiedo vedendolo voltare
-Così…beh…sexy!-        dice arrossendo
-Sexy dici? -     chiedo confusa. E’ solo una camicia da notte no?
-Con quella cosa trasparente non passi certo inosservata ad un uomo sai?-        si limita a rispondermi
Oh…solo ora capisco cosa intende…
-Sono sempre andata a dormire così e a quanto vedo lo fai anche tu. O ti aspettavi forse di vedermi avvolta nei pigiamoni?-       spiego imbarazzata
-Ti avrei immaginata con dei pigiami con gli animaletti…-      confessa divertito
-Con una madre come la mia ti sembra possibile scusa?-
-In effetti…scommetto ti volesse perfetta anche al risveglio magari…-
-Indovinato.-
-Ah…c’era da aspettarselo da lei.-
-Ovvio no? A proposito controllo se sono andati via così ritorni in camera tua.-       
Aprendo la porta controllo dove sono i miei genitori. Li vedo discutere proprio di fronte la camera degli ospiti.
Dannazione come faccio a farlo uscire da qui adesso? Io ho sonno e voglio dormire.
-Stanno ancora discutendo davanti la porta della camera?-         mi chiede lui quando richiudo la porta
-Sì, ma tu come sai che stanno discutendo?- 
-Perché li sento ovvio! Il mio udito è molto sviluppato, non lo sapevi?-
-Ah davvero? E cosa si stanno dicendo?-        chiedo incuriosita
Dalle facce che avevano sembrava qualcosa di serio. E anche quella di InuYasha lo è in questo momento.
-Non così sviluppato da sentire cosa si dicono. Mi spiace!-        dice lui dandomi nuovamente le spalle
-Mmmh diciamo piuttosto che non vuoi dirmelo.-       rispondo finendo la frase con uno sbadiglio 
Sto crollando di sonno e non riesco e ribattere alla sua bugia.
-E’ meglio che ti metta a letto. E poi fa anche freddo per stare a lungo così svestita come sei.-       
 
 

 
                                                               **************************

 
 
 
Quando ha chiesto cosa si dicevano i suoi genitori per poco non sbiancavo!
Non avrei dovuto dirle che riesco a sentire così bene. Ovviamente poi le ho mentito dicendole che non potevo capire cosa si dicevano, anche se lei non ci ha creduto. Ma non potevo certo dirle che stavano parlando di lei e di come farle sposare quel tizio che hanno scelto come fidanzato.
Non li sopporto! Se potessi uscirei fuori da questa stanza per farli a pezzi!
Continua a sbadigliare. Deve essere molto stanca.
-E’ meglio che ti metta a letto. E poi fa anche freddo per stare a lungo così svestita come sei.-       più che svestita direi mezza nuda!
Mi è preso un colpo quando me la sono ritrovata davanti con quella camicia da notte trasparente. Non ha lasciato spazio all’immaginazione quasi!
Mi sono trattenuto a fatica da reazioni, diciamo , fuori luogo. Certo la presenza improvvisa dei suoi genitori ha aiutato molto in questo.
Ritornando a loro, non capisco perché questa ostinazione a farla sposare con quel tizio. Sono sicuro che hanno un motivo per reagire così, ma quale?
-Ma come faccio con te qui scusa?-
-Tranquilla non ti disturberò. Appena i tuoi andranno via uscirò.-
-Non è molto rilassante addormentarsi con qualcuno in piedi vicino al tuo letto sai?-
-Uff…mi metterò in un angolo va bene? Guarda che non ti mangio!-      rispondo spazientito
Cerco di essere gentile e si lamenta pure?
-Lo so non intendevo quello…solo che mi dispiace mettermi comoda mentre tu stai lì in piedi, con questo freddo senza niente addosso.-
-Non preoccuparti, non è un problema questo per me. Non mi ammalerò di certo!-
-Senti, se non hai il brutto vizio di allungare le mani come il tuo amico Miroku, possiamo dividere il letto per stanotte, anche perché credo ne avranno per molto i miei.-      propone diventando più rossa della sua vestaglia di seta
-Non credo sia il caso…comunque certo che non ho il suo vizio o lo avresti già notato da un pezzo!-       rispondo infastidito per il paragone
-Allora non vedo perché non dividerci il letto. E’ abbastanza grande come vedi. E’ a due piazze e mezzo. Io da un lato e tu dall’altro. Almeno se dormi anche tu mi sento più rilassata senza sentirmi osservata…-        insiste lei
-E va bene. Basta che la smetti di parlare. Inizia a venirmi mal di testa.-         dico mentendo
Più che altro sono interessato ai discorsi dei genitori, che non mi piacciono per niente.
-Ok, allora buonanotte! E mi raccomando, resta nel tuo lato!-         mi avvisa mettendosi di corsa sotto le coperte
-Sì sì va bene!-          dico sbuffando e facendo altrettanto sul lato opposto
Dopo nemmeno dieci minuti sento il suo respiro più lento e regolare, di sicuro si è addormentata.
Perfetto, così ascolto meglio. Sto ascoltando una discussione alquanto interessante Kagome, che credo ti tornerà utile un giorno.
 
All’improvviso la sento muoversi tra le coperte. E’ scivolata con tutta la testa sotto. Ma non soffoca così?
E poi quanto è irrequieta accidenti! Non fa altro che muoversi!
Poi quando sento qualcosa sul mio fianco sobbalzo sentendo le sue braccia che mi stringono. Ma che cavolo sta facendo?
Sollevando la coperta la vedo totalmente rannicchiata al mio fianco, con un braccio sulla vita che mi abbraccia e la testa appena appoggiata sul mio petto.
E menomale che ha detto a me di tenere le mani a posto!
Però così è troppo vicino. Troppo maledizione! Sento il suo seno schiacciato sul mio fianco. Ho resistito anche grazie alla mia natura da mezzo demone ma non ce la faccio più così!
Senza contare che non tocco una donna da anni ormai, e lei non è certo una tentazione da niente.
Aaaah  accidenti!  Devo trovare il modo di andarmene o temo di non rispondere di me stesso!
Ma certo, la finestra! Meglio passare la notte fuori al freddo su un albero che qui nel letto con lei accanto!
Dopo averla spostata delicatamente prestando attenzione al polso e a non svegliarla, esco fuori dalla finestra. Resto un attimo fermo sul davanzale. L’aria fresca dell’inverno mi fa calmare. Non avrei resistito oltre in quella situazione.
Era davvero bella con quella camicia da notte. Non mi ero mai soffermato tanto a guardare il suo corpo. Ha un fisico davvero niente male. Altro che mocciosa…quella è una donna bell’e fatta!
Ma cosa ti metti a pensare InuYasha? Datti una calmata o sembrerai davvero quel maniaco di Miroku!
Comunque prima o poi devo farmela una chiacchieratina coi genitori di Kagome. Dovrebbero spiegarmi un paio di cosette che adesso credo di aver capito su di loro.
Poco prima di fare un balzo giù, mi sento come trattenuto…inspiegabilmente ho voglia di rientrare e vederla. Perché quella ragazzina mi attira così tanto a sé?
A meno che, non è semplice attrazione…può essere. Infondo non ci sarebbe nulla di strano.
Ma porca miseria…in cinque anni non ho avuto desiderio nemmeno di guardarla in foto una donna e adesso devo lottare contro me stesso per non rientrare dentro? Mi sono bevuto il cervello o è l’influenza di Miroku?
Però magari un’ultima occhiatina potrei dargliela…così magari me ne vado a letto pure io finalmente!

Avvicinandomi piano la osservo al buio. I miei occhi non hanno difficoltà a vederla…com’è bella quando dorme. È perfino meno antipatica vista così. Ma io, la trovo davvero antipatica questa ragazza?
Infondo anche se ricca ha avuto una vita più brutta della mia. Io sono sempre stato amato dai miei genitori, lei no. Hanno solo saputo sfruttare i suoi sensi di colpa per la morte del fratello. Già…sfruttare, è questa la parola giusta. Loro sanno benissimo ciò che è accaduto quel giorno a loro figlio, l’ho sentito chiaramente. Eppure lo hanno taciuto a Kagome per tutto questo tempo. Povera ragazza, mi fa una gran pena.
Forse sarebbe giusto dirle la verità sui genitori. Non meritano l’amore di Kagome, perché sono sicuro che lei malgrado tutto li ami ugualmente.
-Hai un animo troppo buono Kagome…-         sussurro appena accarezzandole il viso e osservandola più da vicino

Inaspettatamente, vengo colto da una voglia che non avrei dovuto avere e alla quale cedo…così poggio le mie labbra sulle sue. Perché la sto baciando? Perché?
Il contatto dura pochissimo però, tanto basta a farmi salire il cuore in gola perché…Kagome ha gli occhi aperti.
 
 
 
 
 
 





 
 
Ciao a tutti ^_^  ad un segreto svelato se ne aggiungono altri ^_^
Chissà cosa nascondono i genitori di Kagome.   E le tre Kikyo? Ora le conosciamo tutte e tre… non resta che conoscerle meglio.
Piccolo incidente, diciamo così, al polso di Kagome, che quindi interrompe le lezioni. Ma il piccolo concerto di Natale a casa sua per il fidanzamento con Hojo si terrà?
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3
 
 
 
   
 
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