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Autore: Cloudy    16/09/2004    9 recensioni
Tutto cominciò con un ballo e un bacio dato alla persona sbagliata... E' la mia prima fanfiction, vi prego leggetela!!
Genere: Avventura, Commedia, Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Love is in the air… Capitolo 17

Love is in the air… Capitolo 17

By Cloudy

LOVE IS IN THE AIR

 

 

L’abito giallo canarino della ragazza frusciò dolcemente mentre quest’ultima si faceva largo tra le coppie guardandosi disperatamente intorno nella speranza di scorgere, tra quel centinaio di individui, il suo “accompagnatore”. Accompagnatore è un po’ forte come parola! Rifletté tra se e se la ragazza. Non le aveva nemmeno chiesto di andare al ballo insieme; erano una coppia e che lo sarebbero stati anche per il ballo di fine anno (A quanto pareva Silente ci stava prendendo l’abitudine! A detta sua era un ottimo modo per rendere gli studenti più uniti e tenere su il morale di tutti in quei periodi incerti…) era scontato ma da quando avevano varcato la porta della Sala Grande, lui aveva perso ogni interesse sia per lei che per il ballo. Avevano fatto non più di un paio di giri di danza durante i quali era stato tutto il tempo sulle nuvole, lo sguardo fisso su un punto imprecisato anche se per lei proprio imprecisato poi non era poiché ormai si era accorta che un'altra dama occupava la mente del suo ragazzo. Aguzzando la vista riuscì a vederlo. In piedi, dritto vicino a una delle grandi finestre intento a scrutare attentamente il parco sottostante.

 

“Ehi!” lo saluto dolcemente attirando la sua attenzione una volta che gli fu affianco.

 

“Ehi!” fece lui sorridendole ma senza troppo entusiasmo.

 

“Ho preso un po’ di burrobirra…”

 

“Grazie Hannah” fece prendendogli dalle mani il calice colmo di quella sostanza frizzantina e bevendone subito un sorso.

 

“Sai stavo pensando  quest’estate…”

 

“Quest’estate cosa?” fece lui soprapensiero senza smettere di guardare fuori dalla finestra.

 

“Sì, sai… Mi dispiacerebbe non vederti per tutto il periodo quindi se tu volessi venire a stare un po’ di tempo da me…”

 

“Ne abbiamo già parlato. Lo sai che non è possibile, ti metterei in pericolo e basta!”

 

Non fu la risposta del ragazzo che feri Hannah, bensì il tono in cui lo disse; piatto, come se non gliene fregasse nulla dell’argomento… Nulla di lei…

 

“E se venissi a stare io un po’ a Privet Drive?” fece lei speranzosa con un sorrisone che le serviva a nascondere come poteva quel groppo in gola così grande.

 

“Hannah…”

 

“No ascolta! Potrei stare dalla tua vicina!”

 

“Chi?”

 

“Ma sì! Quella di cui mi hai parlato che ti ha sempre sorvegliato… La magonò fissata coi gatti che ti preparava le torte al cioccolato e…”

 

“Hannah!”

 

La ragazza si zittì all’ennesimo richiamo del ragazzo che si era finalmente deciso a voltarsi e a guardarla negli occhi.

 

“Senti io…”

 

“No, non dire niente!” la biondina lo interruppe all’improvviso. Si aspettava un discorso del genere... “Era da un po’ che le cose fra noi non andavano più bene… O forse sono sempre andate così ma io facevo di tutto per non accorgermene”

 

“Hannah io…”

 

“No, lasciami finire!” Hannah sospirò profondamente prima di riprendere “Credo che sia meglio finirla qua! Tu sei troppo incasinato per me… Hai bisogno di qualcuno che stia al tuo passo, che possa combattere al tuo fianco e io mi farei venire un infarto al primo combattimento!” aggiunse tra il serio e l’ironico con una leggera scrollata di spalle.

 

“Lo pensi davvero?”

 

“Ma sì dai! E’ andata così! E’ stato bello finché è durato! Io sono stata molto bene con te ma credo che sia meglio fermarci qui prima di rovinare quello che c’è stato fra noi, non credi?”

 

“Sì… Immagino di sì”

 

“D’accordo allora!” fece lei energicamente distogliendo lo sguardo dagli occhi chiari del giovane e facendo per andarsene via. Poi si girò, c’era ancora una cosa da dire! “Sai… Ho come l’impressione che un certo Serpeverde di nostra conoscenza rimarrà single molto presto!”

 

Il ragazzo le sorrise, era un sorriso vero questa volta, genuino… “Ti voglio bene Hannah!”

 

La ragazza gli si avvicinò un’ultima volta scoccandogli un bacio su una guancia “Buona fortuna, Harry Potter!” detto questo si voltò e si allontanò dalla Sala Grande, per lei quel ballo era durato fin troppo! Appena in tempo… Nessuno, specie quel moretto dagli occhi smeraldo, avrebbe potuto scorgere quell’unica lacrima che le solcò il viso candido.

 

***

 

La luce che filtrava dalle alte finestre della sala grande si rifletteva sul parco di Hogwarts illuminando seppur fiocamente quelle due figure sedute su una panchina.

A vederli da lontano, seduti l’uno accanto all’altra ma in modo da potersi guardare negli occhi,  non si sarebbe esitato a definirli una bella coppia ma se solo quell’ignoto spettatore si fosse avvicinato abbastanza per udire quello che i due si stavano dicendo, avrebbe presto cambiato idea…

 

“Con questo cosa vuoi dire?” la voce di del ragazzo sembrava estremamente tesa, come quella di un condannato in attesa di una condanna a morte “E’ ancora per quella storia che ti ho mentito?”

 

“No, no… Quella l’ho dimenticata, ormai!”

 

“E allora si può sapere cosa c’è?”

 

La sua dama sospirò. Per quanto avesse provato e riprovato quel discorso, per ore, davanti allo specchio nel bagno delle ragazze, le parole non sembravano volerle uscire dalla bocca. Meglio prendere il discorso alla larga…

 

“Perché avevi detto di amarmi?”

 

Il ragazzo sembrò non capire. “Che?”

 

“Quel giorno… Nel bagno dei prefetti hai detto di amarmi!” la ragazza aveva gli occhi fissi a terra e giocherellava nervosamente con un lembo del suo elegante abito da sera “Perché lo hai detto se non era vero?”

 

“Ma io ti amo veramente!”

 

“Non è quello che hai detto a tuo padre, settimana scorsa!”

 

“Ginny, ci teneva sotto tiro! Che altro potevo fare, maledizione?!” ora il ragazzo sembrava arrabbiato.

 

Non era l’unico, comunque. “Potevi rimanere fedele a quello che provi invece di comportarti come un codardo!”

 

“Ah io sarei un codardo?!”

 

“Bè, sì se lo vuoi proprio sapere!”

 

Draco sospirò profondamente cercando di calmarsi e di abbassare il tono di voce che avrebbe potuto attirare orecchie indiscrete. “Ginevra, cerca di ragionare! Tra poco iniziano le vacanze e io dovrò tornare a casa… Tu non hai la più pallida idea di cosa significhi farlo arrabbiare!”

 

“Potresti non tornare a casa! Potresti chiedere aiuto a Silente, lui ti nasconderebbe da tuo padre e…”

 

“Frena, frena, frena! Chi ti ha detto che io non voglio tornare a casa mia?”

 

Ginny aggrottò le sopracciglia. “Draco non ti capisco…”

 

“Gin… Io non posso rinunciare a tutto!”

 

“Ma tutto cosa?! E’ così importante per te la ricchezza?”

 

“Ma no. Non è solo per quello…” mormorò il biondino a disagio.

 

“E allora per cosa? Non vorrai mica diventare mangiamorte?!” chiese Ginny d’un tratto allarmata.

 

Draco si voltò di scatto nella sua direzione, spaventato. “No, no, che dici?”

 

Ginny sospirò. “Eppure mi parevi di un altro parere quando tuo padr…”

 

“CI TENEVA UNA BACCHETTA PUNTATA CONTRO; CAZZO!” sbottò Draco all’improvviso “IN CHE LINGUA TE LO DEVO SPIEGARE?!”

 

“E QUANDO TE LO CHIEDERA’ TU-SAI-CHI, ALLORA? ACCETTERAI DI DIVENTARLO PERCHE’ AVRAI TROPPA PAURA A DIRGLI DI NO?!”

 

“COSA DOVREI FARE? FARMI UCCIDERE PER I TUOI IDEALI?”

 

Ora erano entrambi in piedi, grondanti rabbia. Rossa lei e cinereo lui. Fu la volta di Ginny a sospirare per darsi una calmata.

 

“Senti. Non mi importa cosa pensi ne del fatto che hai paura… Anch’io ne ho, cosa credi?” Ginny abbassò gli occhi stringendo i pugni come per farsi forza ad andare avanti a parlare “Non ho una sicurezza, dico una riguardo al futuro! Nessuno ne ha… Ma una cosa la so. Non intendo stare con una persona che ha anche un minimo di possibilità di diventare mangiamorte, e nel tuo caso la possibilità e un po’ più che un minimo, mi pare!”

 

“LO SAPEVI FIN DA QUANDO CI SIAMO MESSI INSIEME QUELLO CHE ERO!” urlò Draco che a quanto pareva non aveva nessuna intenzione di calmarsi.

 

“Speravo che col tempo saresti cambiato…” disse Ginny debolmente.

 

“Bè, speravi male! Per quanto ti ami non posso diventare quello che non sono!”

 

“Non diresti così se mi amassi davvero!”

 

“Se TU mi amassi davvero, lo faresti incondizionatamente! Te ne fregheresti se diventerò o no un mangiamorte!”

 

Ginny aprì la bocca ma fu solo per richiuderla un attimo dopo. Le parole di Draco l’aveva colpita più di quanto non si sarebbe mai immaginata. Che avesse ragione lui? Ma no! Lei amava Draco di questo era sicura! Fu proprio mentre pensava questo che un paio di sfavillanti occhi smeraldo si sovrapposero all’immagine del biondino furioso che aveva davanti a se. Tutta la sicurezza provata un attimo prima si sciolse come neve al sole.

 

“Draco io…”

 

“Ginny!” una voce si sovrappose alla sua. Si voltò e si ritrovò a fissare quegli stessi occhi che fino a un secondo prima altro non erano che un miraggio, un ricordo…

 

“Cosa diavolo vuoi Potter?” Draco non aveva preso bene l’entrata in scena del moretto.

 

Harry non lo degnò di un’occhiata; si limitò a rivolgersi a Ginny, premuroso. “Va tutto bene, Gin?”

 

Doveva averli sentiti urlare e si era precipitato ad accertarsi che tutto andasse bene. Ginny arrossì ancora di più alla domanda di Harry, lo guardò poi si girò a fissare Draco, mordendosi un labbro con aria colpevole.

A Draco bastò.

 

“Perfetto… Perfetto… Sai cosa ti dico Ginevra? Tra noi è finita, per sempre! Tanto non aspettavi altro così ora ti può mettere col tuo bell’eroe pazzo suicida come hai sempre voluto!” Draco aveva sputato quelle parole con una rabbia controllata, lucido e altero come sempre… Ma Ginny avrebbe potuto scommettere di sentire la sua voce tremare leggermente e i suoi occhi di ghiaccio farsi lucidi come mai era accaduto nella vita di Draco Malfoy.

 

“Draco, aspetta…” singhiozzò Ginny mentre le lacrime iniziavano a scendere copiose dai suoi occhi scuri.

 

Ma Draco se ne era già andato. Questa volta fu lui a ignorare palesemente il suo rivale, troppo preso ad allontanarsi il più velocemente possibile da quei due, da Ginevra… Era successo quello che mai nella vita avrebbe pensato che sarebbe potuto succedere; si era innamorato! Lei lo aveva illuso per poi scegliere Potter come lui aveva sempre saputo che sarebbe successo. Aveva aperto il suo cuore a una ragazza, aveva superato i suoi preconcetti, aveva cercato di essere una persona migliore… E ne era rimasto fregato! Ma questo non sarebbe dovuto accadere mai più! Avrebbe accettato di entrare nelle truppe di Lord Voldemort, di farsi tatuare il marchio nero, di votarsi eternamente al male più profondo, di diventare un mangiamorte… Sentiva tutto l’amore che aveva provato per quella pezzente dai capelli di fiamma trasformarsi dentro di lui in un odio bruciante. Gli pareva di avere la figura del suo nemico perennemente dinnanzi a se, vedeva Ginny che gli buttava le braccia al collo per poi baciarlo appassionatamente. Gli sembrava quasi di sentirlo, mentre gli si rivolgeva con quell’espressione di scherno. Ha scelto me! Ti ho battuto, un’altra volta… E a Draco sembrava di impazzire tant’era la voglia di prendere a pugni quella visione fino a farla sparire dalla faccia della Terra. Un pensiero si faceva largo nella sua mente confusa, oscurando tutti gli altri… E Draco si aggrappò a quel pensiero traendone sollievo immediato.

Gliela avrebbe fatta pagare! Gliela avrebbe fatta pagare a tutti e due!

 

***

 

“Balli?”

 

Hermione guardò stupefatta il suo migliore amico, in piedi davanti a lei, che le porgeva il braccio elegantemente.

 

“Stai scherzando?” chiese alzando le sopracciglia senza alzasi dal tavolino a cui era rimasta seduta per tutta la serata.

 

Ron non sembrò averla a male. “Bè, sai com’è… Di solito è quello che si fa durante i balli…” la prese in giro senza accennare a spostarsi.

 

Hermione fece per inoltrare un'altra obiezione ma fece l’errore, l’enorme errore di guardare negli occhi blu oltreoceano del rosso. Perdeva sempre la capacità di ragionare quando si rifletteva in quegli occhi… Fu così che pochi secondi dopo si ritrovò senza nemmeno ricordare come nel mezzo della Sala Grande, le braccia intorno al collo del suo cavaliere e le gambe che si muovevano da sole a ritmo di musica.

 

“Non sapevo fossi capace ballare!” fece sempre più stupita una volta ripresasi “Voglio dire; non ti aveva mai visto ballare in sei anni che ti conosco!”

 

Ron sorrise malizioso. “Ci sono molte altre cose di me che non conosci, signorina Granger!”

 

“Bè, ho ancora un intero anno per rimediare alle mie lacune, no?” fece sempre scherzando la bella bruna.

 

Questa volta Ron la guardò allarmato. “Come?! Non resteremo amici anche dopo la scuola?!”

 

Hermione gli scoccò uno sguardo dolce prima di rispondergli; gli era parso così tenero e indifeso mentre pronunciava quelle parole! “Ehi! Tranquillo, lo dicevo così per dire!””

 

“Bene! Perché io non voglio perderti…”

 

Sul viso di Hermione spuntò un sorriso di pura gioia. “Perfetto! Perché io non ho intenzione di smetterla tanto presto di romperti le palle!” fece accarezzando dolcemente la nuca del rosso.

 

“Sì, sì, dillo piuttosto che non riusciresti a fare a meno di me nemmeno per un giorno!”

 

Hermione sbuffò. Le pareva strano che fosse rimesto così serio così a lungo! “Forse hai ragione…”

 

Arrossì appena si rese conto di quello che aveva mormorato un po’ troppo ad alta voce e socchiuse gli occhi aspettando la risata dell’amico che però non giunse. Al suo posto solo poche parole che le allargarono il cuore “Allora siamo in due! Nemmeno io potrei andare avanti senza di te!”

 

“Ron, io…”

 

“Herm, senti…” incominciarono entrambi nello stesso istante per poi zittirsi e scoppiare a ridere genuinamente.

 

“Vai prima tu!” disse la bruna in fondo aspettandosi quello che il suo eterno nemico-amico aveva da dirle.

 

“Noi… Saremo sempre amici, vero?”

 

Hermione simulò rapidamente la delusione. In fondo forse Ron aveva ragione; dopo tutto quello che gli era capitato era meglio fare le cose con calma! Intanto, tra tante incertezze, era bello sapere di poter sempre contare su qualcuno che l’aveva accompagnata per gran parte della sua giovane vita e che lo avrebbe fatto ancora per molto, molto tempo! Con un sorriso si avvicinò al giovane e appoggiò la testa alla sua spalla abbracciandolo forte. Chiunque, dall’alto avrebbe potuto notare quelle due figure, due semplici puntini in mezzo a centinai di altre coppie ma che si differenziavano dagli altri in quanto circondati da un aurea di felicità e amore. Si amavano! Lui lo sapeva, lei lo sapeva! Dovevano solo dirselo e il gioco era fatto! Ma non accadde… Continuarono a ballare abbracciati per tutta la notte senza più fiatare. Troppo timorosi di rompere quell’incantesimo che era sceso su di loro. Solo quattro parole…

 

“Sì, Ron. Per Sempre!”

 

***

 

“Gin… “ Harry si avvicinò imbarazzato alla ragazza che dopo l’uscita di scena del biondo, era rimasta immobile, in piedi, gli occhi che piano piano le si riempivano di lacrime.

 

Lei evitò il suo sguardo continuando a puntare i suoi occhi a terra. “Scusa Harry non ho voglia di parlarne” mormorò allontanandosi da lui.

 

Harry le si fece ancora più prossimo tendendole la mano tentando di apparire rassicurante. “Ginny, calmati!”

 

“No, davvero Harry, è maglio se vada!” fece la bella rossa mentre correva via lasciando Harry da solo nella radura.

 

Harry sospirò frustato. Si era lasciato sfuggire l’occasione… Di nuovo! Ancora solo… Ancora dubbi…  Tante cose erano capitate in quella sera! Hannah lo aveva lasciato. Non riusciva ancora a crederci! Non che ne fosse particolarmente rattristato… Semplicemente gli sembrava strano! Sapeva che era brutto anche solo pensarlo ma doveva ammettere almeno a se stesso che questa notizia l’aveva vissuta un po’ come una liberazione! Si sentiva più leggero, ora! Era corso in giardino e aveva sentito quelle due voci, tanto odiata l’una quanto tanto amata l’altra.  Aveva ascoltato la loro conversazione, nascosto dietro dei cespugli, deciso a non intervenire. Ma tutti i suoi buoni propositi li aveva buttati al vento quando aveva visto Ginevra così turbata, i suoi occhioni diventare lucidi mentre quel viscido di Malfoy le urlava contro! Non sapeva più cosa pensare… Cosa significava quelle parole di Malfoy? E la reazione di Ginny? Era in crisi per aver perso Draco o semplicemente turbata dalla sua scenata esagerata? Harry era stanco, confuso… Da una parte non vedeva l’ora di buttarsi sul letto per riflettere un po’ e cercare di riordinare i suoi pensieri incasinati; dall’altra aveva una voglia matta di cercare Draco e prenderlo a cazzotti come nemmeno Ron aveva mai fatto prima! Aveva fatto piangere la sua Ginny! Ma come si era permesso?! Poi ripensò a quante lacrime aveva dovuto versare per lui, in tutti quegli anni in cui lo aveva amato senza venire ricambiata. Lui lo aveva sempre saputo ma non ci aveva mai dato peso, non gli era mai importato! Non era riuscito a capire, a suo tempo, quale tesoro avesse fra le mani e ora che aveva aperto gli occhi era troppo tardi! O no? Di una cosa era sicuro: non avrebbe saputo vivere con questo dubbio ancora a lungo! Era ora di prendere in mano la situazione!

 

***

 

Ginny arrestò la sua corsa solo quando la punta sottile delle sue scarpe toccarono le acque del lago. Si asciugò le lacrime che scendevano copiose dagli occhi con una manica dell’elegante abito da sera turchese che indossava quella sera e si diede mentalmente della sciocca. Non era forse proprio quello che voleva quando aveva iniziato quel discorso? In fondo non gli aveva nemmeno mentito; era vero non sarebbe mai potuta rimanere fidanzata con un mangiamorte, con qualcuno che non condivideva le sue idee su quel particolare ma fondamentale argomento! Ma Draco aveva saputo cogliere la vera ragione… Non era più innamorata di lui! Non sapeva nemmeno lei quando aveva smesso di provare quel brivido caldo che accompagna la vista del biondino da quel viaggio in montagna. Forse da quando aveva abbracciato Harry quella sera, dopo l’attacco a Hogwarts? O da quella chiacchierata in cui l’aveva visto così triste e indifeso? Oppure da quei pomeriggi a Grimmauld Place in cui avevano passato ore e ore a ridere e parlare di tutto con una semplicità e rilassamento che non aveva provato con nessuno dei suoi precedenti ragazzi? Oppure ancora dall’attacco ai “Tre Manici Di Scopa” quando le aveva salvato la vita per la quindicesima volta? Aveva sempre saputo che, intimamente, non aveva mai smesso di amare quello era stata la sua prima cotta! Aveva cercato di sopprimere il sentimento che provava per quell’egoista del miglior amico di suo fratello, fidanzandosi prima con Michael e poi con Dean; ma lei sapeva fin troppo bene che quei due erano solo dei rimpiazzi! Ma con Draco non era stato così! Era entrato nella sua vita come un uragano; improvviso e sconvolgente, e lei aveva pensato di aver finalmente dimenticato colui che l’aveva fatto tanto soffrire! Aveva ragione! Ma verso Pasqua successe una cosa che non si era aspettata; ebbe modo di conoscere il vero Harry Potter… E se ne innamorò! Non come l’altra volta. Questa volta non si era infatuata per un nome, per un corpo, per un eroe… Si era infatuata del vero Harry Potter, quello dietro agli atti eroici, dietro al mitico terzetto, alle partite di Quiddich… Non se ne accorse subito; le ci volle del tempo prima di accorgersi di vedere i suoi tristi occhi verdi quando guardava lo sguardo di Draco, di sognare di trovarsi tra le sue braccia ogni volta che era con quest’ultimo… Non poteva più stare con Draco; gli voleva troppo bene per restare con lui senza amarlo! E ora? Ora Draco, il suo Draco, l’odiava e Harry… Harry stava per dirle qualcosa e lei da brava scema se ne era andata!

Che stupida che era stata! Basta! Doveva tornare indietro per parlare con lui! Si voltò e quasi urlò nel ritrovarselo davanti.

 

“Harry!”

 

Il ragazzo non perse tempo. “Ginny, so che ora sei confusa e triste e che probabilmente l’unica cosa che vuoi è stare da sola ma ti devo parlare!”

 

“Oh, Harry! Io…”

 

“No, non dire nulla! Io ti amo Ginevra, ti amo da impazzire e mi detesto per non averlo capito prima!”

 

“Ma io…”

 

“No, senti, lo so che tu sei sicuramente innamorata di Malfoy e probabilmente ce l’hai ancora con me per averti fatta soffrire quando… Bhe… Sì… Quando mi venivi dietro” Harry si bloccò un momento leggermente imbarazzato.

 

Ginny fece una lieve smorfia che Harry interpretò, logicamente in modo sbagliato!

 

“Sì, lo sapevo che avrei fatto male a dirtelo! Però non ce la facevo a tenermi questo rospo dentro quindi te l’ho detto e cia…”

 

La voce gli morì in gola quando sentì le labbra di Ginny posarsi delicatamente sulle sue; chiuse gli occhi e quando li riaprì, lei si era staccata e lo guardava sorridendo dolcemente mentre le sue guance si tingevano dolcemente di rosso.

 

“Co-Cosa… Cosa significa questo?” balbettò Harry il cui colorito poteva facilmente competere e vincere con quello di Ginevra.

 

“Stavo venendo da te… Anch’io ti amo Harry, ti ho sempre amato!”

 

Harry e Ginny si guardarono a lungo, gli occhi che brillavano e le labbra che si stendevano in sorrisi di pura felicità come nessuno avrebbe mai potuto dire di aver visto sui volti di entrambi. Si avvicinarono lentamente l’uno all’altra, i loro nasi si sfiorarono… Risero piano consci del tempo sprecato ma che avrebbero potuto recuperare. Soffocarono le risa nel bacio più che avessero mai dato ma che, allo stesso tempo, gli sembrò durare troppo poco. Si guardarono ancora un istante, giusto il tempo di rispecchiarsi negli occhi dell’altro, prima di abbracciarsi dolcemente beandosi alla vista che quello scorcio di mondo offriva. Agli occhi dei due innamorati; la luna pareva più grande quella sera, il lago più lucente, il profumo delle rose più dolce che mai, il frinire delle cicale il più bel suono che avessero mai udito. Ma non c’era niente di strano in tutto ciò! Del resto… L’amore era nell’aria, quella sera!

 

 

THE END

 

 

L’ho finita!!!!!!! Non ci posso creeeeedereeeeeeeee!!!!! No, davvero, ho scritto il mio primo chap spinta da amiche e con l’intento di mettere per iscritto uno dei miei tanti “Filmini mentali”… Non avevo nemmeno intenzione di continuarla, al massimo pensavo che avrei scritto due o tre capitoletti e di certo non pensavo che li avrei messi su internet! Poi mi sono fatta coraggio, ho raggruppato tutta la fiducia che ripongo in me stessa e mi sono buttata! Pensavo che non avrei ricevuto nemmeno mezza recensione ma non è stato così… Niente di particolare ma quel tanto che mi bastava per farmi felice e andare avanti a scrivere. 17 capitoli… Bel numero ho scelto per fermarmi! Che dite? Porterà sfiga? Bè, questo dipende più che altro da voi e da quello che mi direte nelle vostre recensioni anche perché ho già una mezza idea di poter pensare a un seguito ma questo dipende molto dai pareri che mi darete… Spero! Ed ora, per l’ultima volta (Per quanto riguarda questa fic, s’intende!), passo alla parte che ho sempre preferito e sempre preferirò… THANKS!!!!!!!

Paddy: Ops… Mi dispiace deluderti; sono rimasta indecisa fino all’ultimo ma alla fine ho deciso che non era ancora arrivata il momento per Ron e Hermione di mettersi insieme! Sarebbe stato tutto troppo perfetto, non so se mi capisci… Comunque se deciderò di scrivere il seguito ci sarà sicuramente anche il loro momento… Per ora sono tornati amici o forse qualcosina di più e già è un bel passo in avanti, no?

Kia: No non è assolutamente troppo!!! Come avrai già letto avevo già pensato anch’io a un seguito ma il fatto che tu me lo abbia chiesto mi ha fatto fare dei salti di gioia (Naturalmente a discapito del mio letto che ormai stà cedendo^^) Grazie, sei sempre dolcissima e preziosa! Un bacio enorme!

Delia: Eh, cara la mia Delia, hai visto che facevi bene a preoccuparti per Drakie?! Bè, ora più che mai la coppia ha fatto passi avanti (Anche se non ho ben capito di quale coppia parli!)! Grazie mille! Un  baciotto grande grande

Daisy: Ma quanto mi sono divertita a parlare con te oggi??!!! Se penso che ripeteremo l’esperienza per tutto l’anno (Cara vecchia scoliosi!)… Bè, un po’ mi preoccupo, dici che le nostre condizioni mentali possano peggiorare? Domani ti faccio sapere per il week-end… Anche se hai già letto il capitolo in anteprima, vedi di recensirlo, ok? Tvtttt…. B!

 

Ed ora ciao, ma ciao per davvero! Allora mi raccomando fatemi sapere che ne pensate sia di questa fic sia della possibilità che ne scrivi un’altra! Non si sa mai che nel frattempo non mi faccia sentire o con piccole One-Shot o con le mie (E di Daisy) “Interviste Malate, ovvero…” A proposito, se avete del tempo e non vi dispiacciono le fics demenziali, vi consiglio di farci un salto! Eh, eh, l’auto-pubblicità^^! Ok ora vi lascio veramente (E finalmente, direte voi!)…

 

VVB

 

Cloudy

 

  
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