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Autore: _Kikii    17/06/2013    0 recensioni
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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17.

 


“Un giorno qualunque, un giorno che non scordi più,
le ho fatte tutte le caz*ate della gioventù.”


 
Ironia della sorte, la bottiglia aveva scelto come primo giocatore Ste. Il ragazzo, sorpreso, si alzò dal tavolo pronto a chiedere qualsiasi cosa ai compagni. Gli amici lo guardavano con punto di domanda, chiedendosi cosa mai avrebbe potuto domandare loro. Il suo sguardo si fiondò su Laura, a cui avrebbe fatto la prima domanda.

“Laura, obbligo o verità?”
“Se ti mando a cag*re è la stessa cosa, vero?” rispose lei, divertita.
“Scegli: segreto, verità o penitenza?”
“Segreto mi intriga, vada per segreto.”
“Il pensiero più perverso che hai fatto su Dani?”

Dani rimase sbigottito di fronte alla domanda piuttosto invadente dell’amico, lo guardò in cagnesco, non riuscendo però a trattenere una risata grossolana.

“Ste, ma che domande sono? Sei un pervertito!” gli urlò Stefania da dietro.
“Allora? Non rispondi?”
Pedro e Ka se la stavano ridendo come mai prima d’ora, il viso di Ka si stava facendo sempre più rosso per il troppo ridere, aveva rischiato di soffocare a furia di contenere la risata. Dani era notevolmente imbarazzato, ma al tempo stesso curioso di sapere la risposta.
“Non ve lo dico!” affermò Laura in sua difesa.
“Perfetto, allora preparati ad andare dal cameriere a versargli una caraffa d’acqua addosso, ah dimenticavo, buona fortuna!” rispose Ste.
“Eh? Cosa? Non posso…”
“Hai rifiutato di rispondere, adesso ti tocca la penitenza! Su su, non insistere!”

Ste prese la ragazza da un braccio e la spinse verso il cameriere che le si stava avvicinando per servire da bere in tavola. Come le era stato ordinato, prese la caraffa che il cameriere aveva posato sul tavolo e, con un colpo deciso, la scagliò contro di lui, bagnando notevolmente la sua camicia limpida. Finse di essere dispiaciuta col ragazzo e di ripagargli il danno qualora fosse stato così grave, il cameriere le disse di non preoccuparsi e di godersi la serata. Laura sorrise al ragazzo, e raggiunse il tavolo dei suoi amici. Ste, come al solito, aveva immortalato il tutto col suo cellulare, con tanto di registrazione video. Tutti dal tavolo stavano ridendo a crepapelle, Stefania addirittura ha dovuto bere un bicchiere d’acqua perché respirava a fatica, dopo aver visto la sua amica fare una figura di mer*a di quelle esemplari.

“Guarda che mi tocca fare per voi!” esclamò Laura indispettita. “Vi odio. Anzi, odio Ste.”
Ste si avvicino alla ragazza e le sorrise, lei gli lanciò uno sguardo maligno e si sedette immediatamente sulla sedia, con le braccia conserte.
“Cosa ti siedi? Adesso tocca a te!” esclamò Ste nell’orecchio di Laura.
“Non devi fare le domande agli altri?” domandò lei sorpresa.
“Abbiamo cambiato regolamento. Una domanda a una persona, è più divertente!” rispose Dani precedendo l’amico.
“Ok come volete. Allora scelgo…Ste!”
Ste si fermò di colpo mentre si stava sedendo e sollevando le mani raggiunse l’amica.
“Vuoi farmela pagare per la figura di mer*a di stasera?” domandò Ste ridendo.
“Sì! Allora, segreto, verità o penitenza?”
“Vediamo, siccome voglio evitare di essere mandato via dal locale, scelgo segreto. Ma a differenza tua io lo mantengo!”
“Allora vediamo..ah, una cosa che hai fatto di cui ti sei pentito?”
Il viso di Ste si rilassò di colpo. I suoi occhi si illuminarono, le pupille si dilatarono, nel giro di pochi istanti Ste era preso a fissare un punto indefinito dello spazio. Abbassò subito le braccia che aveva ancora alzate, e dopo essersi fatto serio fece un enorme respiro di sollievo, imbarazzato su quello che stava per dire.
“Aver fatto uso di droghe, qualche tempo fa.”

Laura serrò le labbra sorridenti per fissare Ste. Sara aveva messo una mano davanti alla bocca in segno di stupore, mentre Ka lo guardava malinconicamente.

“Sul serio facevi uso di stupefacenti?” domandò Sara, alzandosi di scatto dalla sedia.
“Beh, sì, un po’ di tempo fa. E’ stato un brutto periodo quello, ero diventato dipendente da quella robaccia. Poi ho cominciato a disintossicarmi, e per fortuna ce l’ho fatta.”
Elisa si passo una mano sul cuore per il dispiacere, mentre gli occhi di Stefania luccicavano per l’intensità con cui Ste stava parlando di quel momento così delicato del suo passato.
“Cambiamo argomento, comunque. Non mi va di parlarne.” continuò Ste, scuotendo la testa per scacciare dalla mente quel triste ricordo. “Piuttosto, continuiamo il gioco. Siccome io ho già chiesto, dobbiamo girare di nuovo la bottiglia e vedere chi esce.”
Dani prese la bottiglia e la posizionò al centro della tavola, la bottiglia questa volta aveva scelto Ka. Come avevano già fatto gli altri, Ka si alzò in piedi, mettendosi proprio di fronte ai compagni.
“Pedro, scelgo te!” esclamò Ka a gran voce, indicando l’amico con l’indice.
“Ne ero così convinto che mi stavo già alzando dalla sedia…andiamo, cosa vuoi?” chiese Pedro rispondendo svogliatamente.
“Segreto, verità o penitenza?” domandò Ka maliziosamente.
“Verità.”
“E’ vero che ti piace Elisa?”
Pedro diede un calcio su uno stinco di Ka, provocandogli  un piccolo livido. Si imbarazzò alla miseria,soprattutto dopo aver notato lo sguardo perplesso di Elisa rivoltogli contro.
“C-cosa? N-no!” rispose timidamente Pedro, scuotendo la testa da una parte all’altra per essere più convincente.
“D’accordo Pedretti, allora siccome ti diverti a prenderci per il c*lo ti obbligo a baciare Elisa per quindici secondi!”
“Cosa?” disse Elisa sul colpo.
“Andiamo, è solo un bacio, no? E poi, se è vero che a Pedro non piaci sarà il primo a staccarsi, non è vero Pedro?”

Con un sorriso fintissimo, Pedro sorrise al resto dei compagni, ammutolendoli. A voce bassa Pedro mandò a cagare il suo amico che l’aveva messo in quella situazione così terribilmente imbarazzate.

“Bacio, bacio, bacio!” urlava Stefania, battendo le mani. La ragazza spinse Elisa in avanti, avvicinandola di più a Pedro.
“Scusami, non è stata colpa mia.” le bisbigliò Pedro, una volta davanti a lui.
“Dai, è solo un gioco, non preoccuparti.” rispose la ragazza, accennandogli un sorrido.
Pedro rispose al sorriso della ragazza, dopodichè le afferrò il viso e, con delicatezza, avvolse le sue labbra attorno a quelle di lei. A fare da colonna sonora a quella penitenza così assurda ci pensavano Dani e Ste con i loro fischi provocatori e i commenti sarcastici delle ragazze. Ka stava cronometrando il tempo col cellulare, dopo i quindici secondi fece segno ai due di staccarsi.
“Ehi ehi ehi potete staccarvi ora! Alla faccia che non volevate baciarvi!” esclamò Ka in tono farsesco.
“Scusate, abbiamo perso la concezione del tempo.” rispose Pedro imbarazzato. “Adesso tocca a me?”
“Sì, scegli tu.”
“Scelgo Elisa.”
“Ma quanto sei originale, eh?!” esclamò Elisa con le braccia conserte. “D’accordo, dimmi.”
“Segreto,verità o penitenza?”
“Di obblighi fino a domani mattina non ne voglio più sentire! Scelgo segreto.”
“Qualcosa che nessuno sa su di te. Ma non qualcosa qualunque, qualcosa di davvero davvero imbarazzante.”

Elisa si sentì in seria difficoltà, non sapeva davvero cosa rispondere, non poteva neanche mentire visto che Pedro le avrebbe sicuramente dato una penitenza. Pertanto di fece coraggio e, inspirando lentamente, si preparò a rispondere.

“Sono ancora vergine.”
Ste rimase per qualche secondo attonito di fronte alla frase appena pronunciata da Elisa, dopodichè coinvolse allegramente Ka e Dani in una grossa e grassa risata maschile. Stefania diede uno spintono a Ka ordinandogli di smetterla immediatamente di prendere in giro l’amica se non voleva assaggiare uno dei suoi caz*otti migliori. Al solo pensiero Ka rimase traumatizzato, si fece di colpo serio guardando gli altri come un ebete.
“Che c’è? E’ così strano?” domandò Elisa con le mani sui fianchi, in segno di sfida.
“No, ma se vuoi possiamo rimediare subito…” sussurrò Pedro in un orecchio alla  ragazza, prendendola dal braccio. Le sue parole furono udite dal resto degli amici.
“Hai capito a Pedro!” esclamò Ka, mezzo sbronzo.
“Pedro, vaff*nculo proprio!” rispose Elisa, spingendo il ragazzo dall’altro lato. Pedro rimase qualche minuto a ridere, rideva di continuo, non riusciva a smettere. Il suo viso era diventato rosso a furia di ridere, e di certo guardare il suo caro amico Ka piegato sulla sedia in una posizione stranissima non poteva aiutarlo a smettere di ridere.
“Secondo me è l’alcool.” affermò poi Elisa, annusando il ragazzo ancora divertito.
“Dai, stavo scherzando.” rispose poi Pedro, rivolgendosi all’amica.
“Ma che scherzando? Come se non ti conoscessimo!” esclamò da lontano Ste, mentre osservava lo sconcertante spettacolino che stava avvenendo davanti ai suoi occhi. Pedro se la rise beatamente per poi raggiungere la sedia accanto a Ka per sedersi. Adesso era il turno di Elisa.
“No, vi prego, non ditemi che devo scegliere io!”
“Sì dai, uno a caso!” disse Dani esortando la ragazza.
“Vendicati scegliendo Pedro!” disse Ka con tono di voce rintronata.
“Che qualcuno lo faccia stare zitto prima che lo fucilo!” disse Elisa abbastanza irritata.
“Non dargli retta, quando è ubriaco dice minch*ate.” rispose Pedro.
“Se è per questo le dice anche quando è sobrio!” esclamò Stefania super sorridente.
Il resto dei compagni non potè trattenere una risata di fronte all’esclamazione della ragazza. In fondo non aveva tutti i torti, Ka raccontava cose assurde su tutti, e soprattutto i ragazzi lo sapevano bene.
“Allora, vuoi continuare sì o no? Mi sto annoiando!” disse furiosa Sara gesticolando.
“Calma calma, ora continuo!” disse Elisa facendo cenno all’amica di tranquillizzarsi. Scrutò i volti dei presenti, massaggiandosi il mento in segno di decisione. Poi puntò il suo guardo sulla ragazza seduta accanto a Ka.
“Stefania.”
“Sei proprio una str*nza!” esclamò Stefania, facendo un gestaccio ad Elisa.
L’amica si alzò dalla sedia, permettendo a Ka di stendersi sulla sua sedia.
“Visto che se dico verità ogni mia risposta equivale ad un vostro ‘ci stai mentendo’ scelgo segreto, almeno so che non mi fate fare la penitenza.”   
“Perché tu e Ka litigate sempre?” domandò l’amica curiosa, lanciando un’occhiata maliziosa verso i due amici.
“Qualcuno mi ha chiamato?” chiese Ka frastornato, alzando la testa dalla sedia con una mano.
“Come perché? E’ lui che inizia!” disse fermamente la ragazza in sua difesa, facendo segno a Ka.
“Sei tu che sei insopportabile, scusa!” rispose Ka, alzandosi dalla sedia, mentre barcollava da una parte all’altra.
“Ah, ora sono io? E allora com’è che vado d’accordo con tutti tranne che con te? Forse perché sei un cogl*one? Ops, scusa, volevo dire idiota.” continuò Stefania, dopo aver fatto una serie di smorfie al ragazzo davanti a sé.
“Smettetela di litigare! Ka, sei ubriaco!” esclamò Pedro avvicinandosi ai due amici. “Tu poi, non potevi fare una domanda diversa? Questi tra un po’ si azzannano.” domandò sempre lui, questa volta indicando Elisa.
“Ka poteva evitare di rispondere, visto che nessuno l’ha interpellato!” disse Elisa in sua difesa, guardando Pedro in cagnesco. “E adesso, puoi portare il tuo caro amichetto a posto, così continuiamo a giocare? Grazie.”
Pedro si allontanò dalle ragazze guardando Elisa con la coda nell’occhio. Ka, che si reggeva a stento, lanciò delle occhiatacce a Stefania divertito.
“Lo so che sei pazza di me e fai finta di opporre resistenza per provocarmi, le conosco le ragazze come te!” affermò Ka da seduto.
“Ma anche no, grazie ma non ci tengo!” rispose a sua volta Stefania.
Dani si alzò di colpo dalla sedia per raggiungere Stefania ed Elisa. Da lontano fece segno a Ka di smetterla, senza ottenere nessun risultato. Pedro lo stava strattonando da un braccio, ma non aveva comunque nessuna reazione.
“Ok, abbiamo capito, è meglio che smettiamo di giocare.” disse Dani, rimproverando con gli occhi Stefania. Muovendo il capo da un lato, ordinò alle ragazze di andarsi a sedere. Dopodichè si risedette di nuovo accanto a Laura, che intanto lo guardava curioso.
“Ma non è giusto, io mi stavo divertendo!” bisbigliò Laura a Dani, borbottando.
“Credimi, è meglio lasciar perdere, quand’è ubriaco Ka è peggio di un bambino capriccioso.” spiegò Dani in un orecchio alla ragazza.
Nel frattempo Elisa e Stefania, che si erano sedute da qualche minuto, stavano origliando tra loro ciò che era appena accaduto.
“Non credi di essere stata un po’ cattiva con Ka? In fondo non ti ha fatto nulla..” disse Elisa mettendo una mano davanti alla bocca per coprire il suo labiale.  
“Certo che no! Ka è odioso.”
“E’ inutile farti cambiare idea, sei cocciuta come pochi..” rispose Elisa ormai stanca. “Io me ne vado, oggi non è serata.” rivelò poi a Stefania. Non lasciò neanche il tempo a Stefania di aprire bocca che subito avvertì il resto degli amici. Salutò tutti con cenno di mano, augurando una piacevole serata soprattutto alle coppiette, lanciando loro un’occhiata malefica. Chiese a Laura di prestarle le chiavi della macchina, e dopo averle prese tornò a casa in un battibaleno, aveva preso una scorciatoia scoperta proprio quella sera. Era abbastanza turbata per quello che era accaduto, per il bacio con Pedro, per la sbornia di Ka, per come Pedro l’aveva guardata male dopo averlo attaccato. Mise una mano sulla tempia, alleviando per qualche istante il dolore persistente, mentre continuava ad avere l’altra mano sul volante.
 
  
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