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Autore: Sakurachan2326    18/06/2013    1 recensioni
Una bambina correva disperata verso casa, calde lacrime uscivano da quei suoi grandi occhi neri e i capelli dello stesso colore si muovevano sinuosi nel vento: erano la sua rovina. La piccola aveva solo una colpa, se si può definire tale, il suo cognome : lei era un’Uchiha, Fumiko Uchiha.
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Saaalve gente!
Ho deciso di pubblicare un'altra ff u.u La storia sarà narrata da due persone diverse, la prima è Fumiko, l'altra....mistero.Buona lettura e recensite!
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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                     Capitolo 3

Abbiamo finito di pranzare e ora siamo tutti e quattro sul divano, anzi per precisare i grandi sono sul divano, io sono sulle ginocchia dello zio e gioco con i suoi capelli mentre lui parla con papà e la mamma legge un libro di medicina.
“Zio, un giorno mi devi spiegare come fai ad avere i capelli così lisci e morbidi. Quando me li lava la mamma sono sempre brutti.”
Mio padre sghignazza vedendo la faccia arrabbiata della mamma, lo zio mi sorride e mi passa una mano tra i capelli.
“Ma no, sono belli anche a te. Però io non faccio nulla per avere i capelli così.”
“Va beh, per sta volta ti credo. Però non è possibile che sono così per natura.”
Lo zio fa una piccola risata, io scendo dalle sue ginocchia e vado vicino alla mamma.
“Mamma, secondo te papà mi vuole bene ancora?”
La mamma mi guarda incuriosita dalla mia domanda, posa il libro e mi prende in braccio. Papà e zio Itachi continuano a parlare e non fanno caso alla nostra discussione.
“Ma certo che ti vuole bene, tu sei la cosa più importante per lui.”
“Ma mamma, ora c’è lo zio e papà gli vuole tanto bene. Non pensa più a me.”
“Ma no sciocchina, il papà ti vorrà sempre bene. Adesso che c’è anche lo zio, papà è più felice e ti vorrà ancora più bene se è possibile. Tu sarai il suo primo pensiero, sempre.”
Sorrido alla mamma che mi da un bacio sulla guancia e mi rimette giù.
Mi avvio verso l’uscita del soggiorno e vado in camera mia.
Chiudo la porta e mi siedo sul letto stringendo il cuscino tra le braccia, pensierosa.
Non voglio che il mio papà si dimentichi di me ora che c’è lo zio, però non voglio nemmeno che zio Itachi se ne vada.
Uffa, sono troppo gelosa del mio papà… devo smetterla, sono pur sempre un Uchiha !
I miei pensieri vengono interrotti da un rumore di sassolini che sbattono contro la finestra, poso il cuscino e vado ad aprirla. Guardo giù e vedo un ragazzino con i capelli neri corti e gli occhi gialli tendenti al verde.
Sorrido raggiante ed esco dalla finestra usando l’albero di fronte come scala.
“Riku-kun !”
“Ehi Fumiko-chan, tuo padre è a casa ?”
Riku è in un certo senso il mio “fratellone”, ha undici anni e da quando l’ho incontrato mi ha sempre protetta. Lui non è di questo villaggio, è del villaggio del Suono e io l’ho incontrato quando avevo tre anni. Mio padre andò in missione nel villaggio del Suono e mi portò con lui perché la mamma non c’era e non potevo rimanere da sola a casa.
Riku si stava allenando dietro una grande roccia e, mentre mio padre sistemava la tenda, io andai da lui e facemmo amicizia. Tutto normale se non fosse che Riku è il figlio di uno dei tre sannin leggendari,lo stesso che addestrò mio padre,Orochimaru; però Riku non è come lui, è buono, gentile e protettivo ed è già un ninja bravissimo. Ma se mio padre lo scopre sarebbero guai seri.
"Si, c’è anche la mamma. Riku-kun, oltre a papà però ora c’è anche lo zio Itachi. Non è morto, è vivo!"
Lui mi guarda sorpreso poi sorride e mi accarezza.
“Si ho sentito, le notizie viaggiano parecchio in fretta. Che ne dici di andare a giocare un po’? Tanto rimango in zona per qualche giorno.”
“Siii! Dai vieni.”
Prendo Riku per mano e lo porto nella mia cameretta, ovviamente lui mi prende in braccio e saltiamo nella finestra della mia stanza.
Ci sediamo sul letto e io di fianco a lui.
“Riku-kun mi racconti una storia? Come quella dell’altra volta!”
Riku mi racconta sempre le sue avventure in giro per il paese del Fuoco, va girando in cerca di sua madre ma purtroppo non l’ha ancora trovata.
“Sì. Allora, stavo camminando vicino ad un villaggio aspettando che un mio informatore arrivasse quando mi imbatto in un’anziana signora con un sacco. Io mi avvicino per cercare di aiutarla, il sacco era molto pesante, ma lei ogni volta che cercavo di avvicinarmi lo allontanava. Provai una volta e niente, un’altra volta e niente, provai di nuovo ma niente, alla quarta volta le domandai:”Signora, ma il sacco è così importante che non mi lascia nemmeno aiutarla a portarlo?” e lei “Giovanotto in questo sacco c’è una cosa molto preziosa…” poi aprì il sacco ed esclamò:”..ci sono i pomodori freschi!””
Io scoppio a ridere e Riku mi segue a ruota, ma la nostra allegria viene ben presto smorzata dalla porta che si apre.
“Fumiko, con chi sta parl-“
La figura di mio padre si blocca appena vede il ragazzo di fianco a me. Io e Riku scendiamo subito dal letto. Oho, guai in vista.
“Fumiko, chi è questo ragazzino?!”
Mio padre ha la voce fredda e pacata, lui quando è arrabbiato non urla quasi mai ma fa così.
“Ecco, papà... lui è...”
“Sono un suo amico, Uchiha-san. Mi chiamo Riku.”
Papà lo guarda attentamente, spero che non lo riconosca.
“Fumiko, perché non mi hai mai detto nulla? Lo sai che non voglio che mi menti.”
“Sì, lo so. Scusa papà.”
Dico abbassando la testa.
“Ehy, che succede Otouto?”
Zio Itachi entra nella stanza e appena vede Riku diventa serio.
“Fumiko tua madre ti sta chiamando.”
Guardo lo zio sorpresa e spaventata allo stesso tempo, lo so che la mamma non mi sta cercando. Mi avvio verso la porta e guardo Riku spaventata, lui mi sorride rassicurante. Esco dalla stanza però non vado al piano di sotto, mi nascondo dietro la porta e sbircio dentro la camera.
“Cosa vuoi da Fumiko? Ti ho riconosciuto.”
Mio padre guarda lo zio leggermente perplesso.
"Che vuoi dire Niisan?"
“Otouto questa ragazzino è il figlio di Orochimaru, lo riconosco.”
“Che cosa?!”
Mio padre sposta lo sguardo infuriato su Riku, mentre lui con lo sguardo cerca una via di fuga anche se cercare di sfuggire a mio padre e allo zio è pressoché impossibile.
“Uchiha-san, io non voglio assolutamente nulla da
Fumiko-chan. Le voglio semplicemente bene, il bene che si vuole alla propria sorellina. Sono sempre stato solo, nessuno mi parlava per paura di mio padre. Lei è stata la prima dopo anni, l’unica che ha detto apertamente che mi voleva bene e che ci teneva a me. Non voglio perderla e non permetterò a nessuno di separarci, nemmeno a voi.”
Riku-kun, che bello, pensi davvero questo?
Sorrido felice, ma mi rifaccio attenta quando mio padre riprende a parlare con il tono più arrabbiato di prima.
”E perché dovrei crederti?! Io ho ucciso tuo padre, potresti anche vendicarti su mia figlia e questo non posso permetterlo.”
“Non avrei motivo di vendicare mio padre, io lo odio. Ha usato mia madre per avere un erede, poi quando sono nato l’ha mandata via e mi prese con se solo per allenarmi. L’ha lasciata da sola contro il mondo, io odio mio padre con tutto il cuore. Più che vendetta io vi devo ringraziare per averlo tolto di mezzo.”
Mio padre lo guarda, non sa se credergli o meno.
“Otouto, a me sembra sincero. Dagli una possibilità, lo tengo d’occhio io.”
Mio padre annuisce poi si gira e viene verso la porta, io faccio un passo indietro e lui la apre.
Mi guarda arrabbiato e un po’…deluso.
“Papà io…”
“Stai zitta. Adesso non voglio ascoltarti.”
Sgrano gli occhi ormai offuscati dalle lacrime. Papà non mi ha mai parlato così, deve essere davvero molto arrabbiato. Lui mi guarda e se ne va, io corro in camera piangendo e infischiandomene dello zio e di Riku, mi butto sul letto iniziando a piangere più forte.
“Fumiko-chan non piangere, mi dispiace è colpa mia. Non sarei dovuto venire.”
Dice Riku avvicinandosi al letto ma viene fulminato da uno sguardo dello zio.
“E’ meglio che torno un’ altra volta, ci vediamo
Fumiko-chan. Scusami.”
“Sì, sarebbe meglio.”
Dice mio zio guardandolo, Riku se ne va e lo zio si siede sul letto vicino a me.
"Piccola, non piangere."
Io alzo la testa e mi fiondo tra le braccia dello zio.
“Zio Itachi, papà non mi vuole più. Sono un disonore, mi odia.”
Lo zio mi accarezza la testa, io mi stringo di più alla sua maglietta.
“Non sei un disonore e non ti odia. Stammi a sentire Fumiko, se tuo padre ha perdonato me dopo tutto quello che gli ho fatto, perdonerà sicuramente anche te che sei la cosa più bella che ha.2
Alzo il viso e guardo lo zio che mi sorride dolcemente.
“Sigh… zio, ma adesso che devo fare?”
“Vai da lui, si sarà pentito sicuramente di averti trattato male.”
Annuisco un po’ timorosa e scendo dal letto andando in camera dei miei genitori, apro di poco la porta e vedo papà seduto sul letto e con una mano si copre gli occhi.
Mi avvicino a lui che anche sentendomi non si smuove di un millimetro.
“Papà, sei ancora arrabbiato con me?”
Lui alza la testa attirandomi a se.
“No, mi dispiace piccola mia. Non avrei dovuto risponderti in quel modo. Ma mi hai fatto arrabbiare, non mi hai detto di quel ragazzino, ti rendi conto che poteva farti del male per vendicarsi di me? Se ti succedesse qualcosa io non so cosa farei.”
“Lo so papà, scusami. Ma Riku-kun non è cattivo, mi porta sempre tanti regali e mi racconta tante storie. Non mi farebbe mai del male.”
Lui annuisce anche se non convinto, poi mi prende in braccio e ci stendiamo insieme sul letto, io sopra di lui.
“Papà, papà! Ho deciso!”
“Che cosa?”
“Voglio essere allenata da te e dallo zio! Voglio diventare forte come voi!”
Papà mi sorride e mi accarezza la testa.
“Per me va più che bene,ma devi chiederlo allo zio.”
Io scatto a sedere e scendo velocissima dal letto, papà mi segue a ruota. Andiamo in giardino e vedo lo zio seduto sull’erba, gli salto addosso facendolo stendere e mi siedo a cavalcioni su di lui, papà ride divertito e si siede anche lui.
“Vedo che avete fatto pace.”
Dice lo zio sorridendo, io annuisco guardando papà, poi mi rigiro verso lo zio.
“Zio, devo chiederti una cosa. Ma sappi che dalla tua risposta ne va della mia vita.”
Okay, lo ammetto forse sono un po’ esagerata. Lui alza un sopracciglio non capendo.
“Tanto che è importante questa cosa?”
“Sì! Allora, mi vuoi allenare insieme a papà?”
Dico con voce sicura e autoritaria, per quanto lo possa essere una bambina di cinque anni.
Lo zio guarda verso papà, poi posa lo sguardo su di me e annuisce sorridendo.
“Sìììì! Quando iniziamo? Eh?”
Dico euforica, ma la mia allegria viene fermata da mio padre che mi prende in braccio.
“Adesso no, dobbiamo cenare e poi a nanna. Domani ricomincia l’Accademia.”
Giusto,mi sono scordata che domani c’è scuola. Zio Naruto l’aveva chiusa per ristrutturarla e domani riapre,non vedo l’ora.
“Okay. Zio,domani mi vieni a prendere tu?”
Dico guardandolo,lui si rialza e mi posa una mano sulla testa.
“Ma certo,Fumiko.”
Sorrido e dopo andiamo in cucina, è pronta la cena e mia mamma la sta già servendo in tavola.
Mi siedo e mangio,subito dopo papà mi prende in braccio.
“Forza, a dormire.”
“Ma papà,è presto. Io voglio stare con lo zio.”
Protesto mentre metto il broncio.
“Lo zio deve riposarsi e  tu domani hai l’Accademia. Lo sai che ci tengo molto.”
Annuisco e poi sbadiglio,a dirla tutta ho un po’ di sonno.
Lo zio e la mamma mi si avvicinano,quest’ultima mi da un bacio sulla guancia e mi da la buona notte.
“Notte, piccola mia.”
“Notte mamma.”
“Notte Fumiko, se hai bisogno sono nella camera affianco.”
“Si, grazie zio. Buonanotte.”
Dico facendo un altro sbadiglio. Mio Padre mi porta in camera mia,mi mette il pigiama e poi mi fa infilare sotto le coperte.
“Buonanotte.”
“Notte papà.”

Mio padre mi da un bacio sulla fronte e mi scosta una ciocca dal viso.
“Fumiko, grazie, sono tanto fiero di te.”
Sorrido e lo abbraccio,lui ricambia e poco dopo esce dalla camera spegnendo la luce.
Chiudo gli occhi e poco dopo crollo in un sonno profondo.




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Angolo Autrice
Sono mortificata, sono in ritardo pazzesco ma capitemi, sono in pieni esami di terza media e devo studiare.
I capitoli sono già scritti ma non riesco mai ad aggiornare, oggi ho trovato un po' di tempo.
Comunque, spero che vi piaccia il cap, fatemi sapere che ne pensate.
Ci tengo a ringraziare chi ha recensito e chi ha letto la storia.
A presto (spero)
Vostra  Esse

  
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