-Daaaarcy lacia stare tuo fratello!- predo in braccio il piccolo William che ormai ha già due anni, metre Darcy cinque.
-Sono a caaaaaasaaaaa!- finalmente pensavo che oggi non tornasse più, i ragazzi stavano registrando ormai il loro sesto album e fra poco avrebbero iniziato il tour e questo era l’ultimo periodo in cui potevamo stare tutti tranquilli a casa senza fare sue giù da un aereo ad un altro.
Diiiiiiiiiinnnn
Suonano alla porta e appena mi avvicino per aprire sento Harry correre verso di me
-ehm amore spero che ehm non ti arrabbiare ma ho invitato tutti a mangiare qui-
Lo guardo incrociando le braccia al petto per poi scoppiare a ridere e apro la porta salutando tutti, sono proprio tutti Kess con Niall e il loro piccolo Labrador nero Lucky, aveva appena tre mesi, Maddie e Zayn, Liam e Danielle con Brit e Loki ed infine Louis ed Eleanor con la piccola Sophie, aveva due anni come William erano nati lo stesso mese e da allora erano sempre stati insieme, insomma si può dire che l’amicizia tra i padri si è trasmessa ai figli.
Ci dirigiamo tutti verso la grande porta finestra che si affaccia al giardino sul retro.
I ragazzi iniziano subito a cucinare al barbeque mentre io e le altre siamo dentro casa.
- è passato così tanto tempo – sospiro mentre guardo Darcy, William e Sophie che giocano in salotto.
- già sembra quasi l’anno scorso, Milano, il concerto, i ragazzi, Londra- mi dice avvicinandosi a me Kess con gli occhi lucidi.
- e grazie a dio siete arrivate voi ahah- Eleanor ci abbraccia da dietro e andiamo a sederci sul divano insieme a Maddie e Danielle che stavano giocando con i tre cuccioli.
- è prooooontooooo!- sentiamo la voce di Niall che urla da fuori e prendiamo i bambini andando verso il giardino per pranzare, ci sediamo a tavola e in quel momento realizzo la sensazione più bella della mia vita.
Harry è seduto accanto a me con in braccio Darcy e William, gioca con loro sorride e quando guarda nella mia direzione perdo un battito e mi torna alla mente la prima volta che ho incrociato i suoi occhi così da vicino, 5 anni fa in un albergo a Milano sulle scale il momento in cui stava per baciarmi per la prima volta e poi gli altri erano sbucati fuori dall’ascensore, in quel momento avevo sentito tutto l’amore che pensavo di provare per lui e che ora sto provando. Mi avvicino a lui e gli lascio un leggero bacio sulle labbra, continuo a guardarmi intorno e mi soffermo su quel ragazzo biondo seduto davanti a me e non posso fare a meno di sorridere quando lui si avvicina a Kess sfiorandole la guancia con un bacio, poi c’è Liam, mi ricordo che lo avevo sempre visto come un fratello ancora prima di conoscerlo e così è adesso, lui c’era sempre se avevevo bisogno. Dellle risate attirano la mia attenzione, Zayn e Maddie, loro quelli che sembravano i più timidi e calmi ora si stavano rincorrendo per il giardino, era incredibile come questi ragazzi a 25 anni fossero ancora così ragazzini, non sono mai cambiati interiormente sono sempre loro.
- ehi Love, tutto ok?- una voce cristallina mi distrae ancora è Louis.
Mi volto e mi perdo in quegli occhi color ghiaccio, e no ancora, è stato grazie a loro che sto vivendo tutto questo ora grazie a loro e alla mia imbranataggine o meglio dire bravura nell’inciampare sulle persone, su Lou soprattutto.
-ehm si si Lou è tutto perfetto- gli sorrido e ricominciamo a mangiare.
La giornata trascorse lentamente, fino a quando non arrivo sera e tutti tornarnarono a casa, misi a letto Darcy e William e raggiunsi Harry in camera, mi stesi accanto a lui.
-ti amo Hazz- gli dissi avvicinandomi ancora di più a lui.
-ti amo anche io Love- mi baciò dolcemente per poi abbracciarmi, mentre io come facevo sempre affondavo le mani tra i suoi ricci prima di addormentarmi ripensando ad ogni singola cosa che mi è successa in questi ultimi anni…
I primi messaggi.
Le prime telefonate.
I primi baci.
Le prime mani che si cercavano.
Le prime notti passate insieme.
I primi buongiorno.
I primi pianti.
I primi pomeriggi  passati a non far niente sdraiati sotto la stessa coperta.
I primi occhi lucidi.
Le prime paure di perdersi.
I primi “non lo so”.
I primi “vorrei dormire con te”.
Le prime gambe intrecciate.
I primi “ti amo” chiusi tra i denti per paura di farsi sentire e il terrore di non essere capiti.
L’amore degli inizi è qualcosa di indimenticabile.