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Autore: PhoenixQuill    18/06/2013    9 recensioni
Fred Weasley non è mai morto. O meglio, ci è andato molto vicino.
Dal capitolo 6:
"Cosa vuoi, Fred?"
"Non lo puoi neanche immaginare"
Altra Fremione, io li adoro :3
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                                                   10 - Epilogo.


"Fratello, sei perfetto. Ora, finiscila." 
George osservava il fratello, che attraversava a grandi falcate l'intera stanza della cucina. 
Angelina, stretta in un abito rosso fuoco, in memoria della squadra di Quidditch, aiutava il marito con il papillon. 
"Facile per te. Tu non hai sposato la strega più brillante della sua età." 
Angelina gli lanciò alcuni insulti che fecero arricciare gli angoli della bocca a George, ma non scalfirono un nervosissimo Fred. 
"E se poi mi lasciasse? Ho sentito di una cosa, babbana, ovvio... Si chiama pivorzio o ditozio..." 
"Vuoi dire divorzio?" Chiese Angelina, con aria di superiorità. 
"Sì, proprio quello! Come lo conosci?" Le chiese, distogliendo per un momento il pensiero da Hermione. 
"Ho il G.U.F.O. in Babbanologia, Fred. Sai, quello che né tu né il tuo gemello avete mai studiato, perché lo reputavate una cosa inutile." 
"Ma, insomma, non è stupido? Se due persone si amano, non inventano qualcosa per lasciarsi, no?" 
Fred si mangiava la testa. Il divorzio, la prova per antonomasia della stupidità dei babbani.
"Su, andiamo. E' quasi ora." Concluse Angelina, prendendo la borsa dal divano del salone.
Il panico invase la mente e il corpo del gemello. 
"Di già?" Fred passava nervosamente un dito nel colletto della camicia. "Non pensi che potremmo aspettare un altro po'? Sai, casa tua è così accogliente!" 
Si sentì un crak!, subito dietro di loro. 
Una donna piuttosto alta, piazzata e vestita in un abito blu, guardava a destra e a sinistra, come se fosse un cacciatore in cerca della preda. 
"Frederick Weasley!" Sillabò, urlando. "Non aspettiamo altro che te! Ci sono centocinquanta persone che chiedono dello sposo e tu sei qui a gingillarti con tuo fratello?" 
Molly fuoriuscì la bacchetta e minacciò il figlio. 
"Hermione?" Chiese, una volta fatto in modo che il cervello potesse ragionare di nuovo. 
"No, non è ancora arrivata, per tua fortuna. Ora, vieni via da qui e ti pianti nel padiglione in cui ti aspettano tutti gli invitati!" Molly afferrò il braccio di Fred e scomparì via, lasciando George e Angelina a ridere come due bambini. 
 
In casa Granger, la situazione non era delle migliori. 
Hermione era pronta, ma non aveva la minima intenzione di alzarsi da quel divano. 
"Ginny!" Urlò Harry, per richiamare la fidanzata dalle scale. 
"Sono qui, sono qui!" Quella, inciampando per un attimo nei pantaloni lunghi, arrivò vicino al fidanzato. "Cosa c'è?" Gli chiese.
Harry fece un cenno col capo e indicò Hermione, immobile e pallida  come un cencio. 
"Hermione?" Ginny le sfiorò una spalla. 
La ragazza, voltandosi impercettibilmente, incontrò lo sguardo sicuro dell'amica. 
"E se si pentisse?" Biascicò. 
La ragazza sospirò. "Non te l'avrebbe chiesto, se non fosse stato sicuro." 
"E se poi si accorge di non amarmi davvero?" 
"Lui ti ama, Hermione."
Hermione si voltò ancora, verso la finestra. Un qualcosa le attanagliava lo stomaco e quasi non riusciva a parlare. 
La giornata era delle migliori. Il sole splendeva nel cielo, coperto, a tratti, da alcune nuvole. 
"Se vuoi, ti faccio un Incantesimo Rallegrante." Propose Harry. "Agli esami del terzo anno, ne ho fatto uno a Ron che lo fece ridere per un'ora intera. Dovettero chiuderlo in una stanza per non far deconcentrare gli altri." 
Hermione abbozzò un sorriso. Sentiva che quella cosa in fondo allo stomaco si stava lentamente dissolvendo. 
"Andiamo?" Chiese Ginny, porgendole una mano. 
La ragazza, non del tutto sicura, prese la mano dell'amica e si alzò.
"Sono pronta." Sussurrò, più a sé stessa che agli altri due. 
 
Ginny e Harry si sistemarono alle loro sedie. Tranquillizzarono Molly, che tremava come una foglia -"Come ad ogni matrimonio, d'altronde!" Aveva detto Bill- ed Harry fece un segno di successo a Fred, anche lui pallido. 
Il posto che sarebbe dovuto essere occupato da Ron era vuoto. 
Victoire, la figlia di Bill, e Teddy correvano intorno al padiglione, smorzando la tensione dello zio Fred. 
Il bambino dai capelli color blu acceso si affacciò dietro al tendone ed esclamò: "Arriva qualcuno!" 
Tutti si misero ai loro posti. 
Fred avrebbe voluto correre via e prenderla, per portarla lontana, senza tutte quelle pomposità. 
Una mano scostò la tenda bianca. 
"Comodi, comodi. Sono un Auror, ma non vi Schianto mica se non vi alzate al mio ingresso." 
Un uomo alto, dai capelli rossi e alcune cicatrici sulle mani avanzò per il corridoio del padiglione. Si levò un chiacchiericcio da alcuni di loro. Tutti sapevano che Hermione Granger aveva avuto una storia col fratello dello sposo, anni prima. 
Ron, avvicinatosi a Fred, gli tese una mano. 
Il gemello, però, invece di stringergliela, lo abbracciò. 
"Grazie." Disse. "Grazie." 
Harry non credeva ai suoi occhi. Molly era ormai scoppiata a piangere, vedendo la riconciliazione dei due fratelli. 
"Trattala bene. Ok? All'Ufficio Auror mi hanno insegnato alcuni trucchetti davvero utili." Ron abbozzò un sorriso. 
"Non ce ne sarà bisogno, Bilius. Non ce ne sarà bisogno." 
Ron si sedette al suo posto. 
"Ron! Pensavamo non venissi!" Ginny lo abbracciò stretto. Nessuno, nelle settimane di preparazione al matrimonio, aveva osato pronunciare il suo nome, tanto che George lo chiamava "Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato". Fred e Ron si erano sempre ignorati, dal matrimonio di Percy, anche se avevano condiviso lo stesso tetto per anni. Fred non esisteva per Ron e, a malincuore, Ron non esisteva per Fred. 
Molly, la figlia piccola di Percy, iniziò a piangere. 
"Teddy!" Harry richiamò a sé il figlioccio. Quello, senza alcun lamento, si avvicinò al padrino. 
Una musica partì dall'organo che suonava Lee Jordan. 
Hermione, accompagnata dal padre, fece il suo ingresso. 
"Guarda Fred." Sussurrò Ginny ad Harry. 
Quello voltò lo sguardo e notò gli occhi del gemello. Erano pieni di gioia, commozione e gratitudine. 
Non ci sarebbe potuto essere marito migliore per la sua amica. 
E Hermione... Hermione aveva gli occhi pieni di lacrime. 
Aveva visto Ron e aveva capito. Avevano fatto pace. 
Niente poteva andare meglio di così. 
 
"Chiudi gli occhi." Le sussurrò Fred. 
La festa era finita da poco. Tutti avevano salutato i due sposi, perfino Ron. 
"Perché?" Hermione gli diede un bacio. 
"Dai..." Fred glielo disse con uno sguardo malizioso. 
"Altrimenti?" Chiese ancora. 
"Altrimenti incanto la McGranitt e le dico di toglierti tutti i M.A.G.O." Fred fingeva di minacciarla, passandole una mano sulla schiena e affondando il viso nell'incavo della sua spalla. 
"Oh, no, per carità!" Hermione fece finta di essersi spaventata alla minaccia, abbracciando Fred. 
Il suo profumo la incantava. Avrebbe voluto affondarcisi e non riemergere più. 
Ma, in un attimo, si sentì mangiare da un tubo che la stringeva e, qualche secondo più tardi, le sue scarpe poggiavano su un terreno più soffice delle mattonelle su cui poggiavano prima. 
Hermione aprì gli occhi. 
"Questo è il mio regalo per te." 
La ragazza non poteva credere ai suoi occhi. "Fred!"
Davanti a lei, si ergeva una casetta dal tetto rosso e le pareti bianche. Sui balconi, c'erano alcuni fiori che davano colore al tutto. 
E, di fronte, un lago. 
Un lago punteggiato di bianco grazie alla luce della luna. 
"Ti piace?" Le chiese. "Non sapevo cosa regalarti, perché so che non indossi gioielli e, allora, ho pensato che... Hermione?" 
La ragazza aveva una mano intorno alla bocca e gli occhi chiusi. Non aveva detto neanche una parola. "Hermione?!" 
"E'... E' meravigliosa, Fred!" La ragazza gli gettò le braccia al collo, lasciandosi sfuggire un singhiozzo. 
"E' il nostro lago, Hermione. Ricordi? Il nostro lago." 
Le affondò una mano tra i capelli. 
In lontananza, si sentirono ancora una volta delle note. 
"Da queste parti sono soliti divertirsi." Disse Fred, con la bocca curvata in uno dei suoi sorrisi. "Balla con me." Disse ad Hermione, porgendole una mano. 
Hermione rise di piacere e iniziò a danzare con lui. 
Fred ed Hermione erano lì e si bastavano. Avevano tutto ciò di cui avevano bisogno e sapevano che si potevano fidare l'uno dell'altro. Sapevano che il loro amore sarebbe stato ciò di cui si sarebbero nutriti per tutta la vita.
L'unica cosa che non sapevano, e che non seppero mai, è che il loro lago non era un lago qualsiasi. Era uno dei più rari al mondo. Quando questo sentiva la presenza di due persone innamorate, come Fred ed Hermione, iniziava a suonare, per concedergli un'atmosfera che mai avrebbero avuto altrove.
 
-SPAZIO AUTRICE-
E' finita. Piango. Piango, piango. Peggio dell'altra. 
Ringrazio tutti quelli che hanno inserito la mia storia tra le preferite, le ricordate e le seguite. 
Un ringraziamento speciale va a quanti hanno commentato:
-Julia_Fred Weasley
-Paddy_Remmy
-Sweet_Truffle
-Hoon21
-Ginny_98
-itsbrie
-imcecy
-Waasp_ 
che mi hanno fatto capire che le mie storie sono apprezzate. 
Grazie, grazie di tutto. 
E chissà, l'ispirazione (sembro tanto la Cooman, mah o.o) potrebbe portarmi a scrivere un'altra ff su questi due piccioncini. 
A presto, 
vostra affezionatissima
PhoenixQuill  
   
 
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