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Autore: Bellas    18/06/2013    2 recensioni
Lana Gray sogna di diventare una promettente pianista, ma degli eventi inaspettati la porteranno a percorrere una strada tortuosa.
Pur di raggiungere il suo obbiettivo è disposta a tutto, perfino a travestirsi da ragazzo ed entrare a far parte di una delle idol boy band più famose al mondo, interpretando il ruolo di Leo Anderson.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Chapter 3
Cuore di Pietra
♂  ♀




 

Sì, decisamente quegli occhi mi hanno stregata.
Per un momento, uno soltanto rimango ad osservare quelle pozze di giada, chiedendomi cosa mi affascinasse tanto di quel colore particolare.
Sbatto, uno, due, tre volte gli occhi per spezzare quell'incantesimo particolare, fatto di: silenzio, palpitazioni e uno strano formicolio sulla bocca dello stomaco. Ci vogliono sei minuti esatti prima che la mia povera mente capisca in che strana situazione sono andata a cacciarmi.
« Non mi aspettavo un incontro così ravvicinato... Ad ogni modo, sono Harry Styles, piacere.»
Mi manda un altro sorriso smagliante, prima di porgermi la mano destra che manco a dirlo, resta invano sospesa nel nulla.
Ancora scioccata da quell'inusuale presentazione, assottiglio gli occhi e con uno spintone poco carino, mi libero immediatamente da quel peso sgradevole e a fatica mi alzo dal freddo parquet, spolverando il retro dei mie pantaloni, senza degnare di uno sguardo Harry.
« Quale incontro ravvicinato? Mi sei saltato addosso, razza d'idiota!» sbotto arrabbiata, andando a tastare nuovamente il mio povero cranio, che dolente continua a mandarmi atroci fitte ad ogni minimo tocco. Riavvio con frustrazione e un misto di imbarazzo i miei corti capelli intanto che inizio a guardare lungo il corridoio chiedendomi dove diavolo si trovasse quel bagno infernale; anche se sotto sotto, nella mia mente una vocina maligna mi sussurra l'amara verità, ovvero: che stavo cercando un pretesto qualunque per non guardare ulteriormente quel ragazzo nudo. Scaccio dalla testa quella spiacevole visione e impreco in ogni lingua conosciuta verso Mr-non-ricordo-il-tuo-nome per la sua eterna sbadataggine.
“Dannazione, perchè queste cose devono accadere solo a me?”
Sbuffo per la milionesima volta in quella giornata e ritorno sui miei passi, capendo che ormai la toilette fosse da dimenticare, perchè di certo non mi sarei girata nella direzione del riccio per chiedergli indicazioni.
« Hei, che caratteraccio! Non mi dai nemmeno uno straccio d'aiuto?» urla con la sua voce profonda, che ormai ho imparato a riconoscere alla perfezione. Faccio qualche passo avanti dirigendomi nella mia nuova stanza, quando sono abbastanza vicina alla mia meta, mi fermo in mezzo al corridoio sollevando il dito medio, senza nemmeno curarmi di girarmi e immergere lo sguardo in quello di Harry, perchè sapevo perfettamente di avere i suoi occhi puntati addosso, ma la conferma la ottengo nel momento in cui una risata cristallina arriva alle miei orecchie.
Apro la porta della mia camera e mi ci fiondo dentro, pensando, che no, decisamente non ce l' avrei mai fatta a raggiungere il mio obiettivo, come potevo resistere per tre interi mesi in questo modo se già il primo giorno si era concluso in un completo disastro? Solo un miracolo avrebbe potuto salvarmi. Chissà magari era arrivo il momento buono per mettermi in ginocchio e iniziare a pregare, perchè sicuramente ne avrei avuto bisogno!

 


♬♫♪



Una luce fastidiosa mi abbaglia gli occhi costringendomi a voltarmi dal lato opposto dove sono solita dormire, contenta della mia nuova posizione, ritorno pacificamente tra le braccia di Morfeo, almeno fin quando un ammasso di ferro, non incomincia a strillare, avvertendomi che sono le 7.30 in punto. Con un grugnito, -che farebbe concorrenza ad un grizzly piuttosto inferocito- cerco a tastoni la sveglia e dopo svariati tentativi la spengo con un colpo secco.
Vorrei tanto starmene rintanata nel mio bel cantuccio, ma semplicemente non posso, perchè ora come ora mi ritrovo con un'agenda fitta di impegni, che a detta del nostro managar/tiranno Paul sono improrogabili.
Sembra incredibile, ma sono arrivata a sopravvivere per un intera settimana nel mondo dello showbiz, nonostante l'inizio non fosse effettivamente dei migliori, dopo due giorni sono riuscita in parte a fare amicizia con Niall Horan alias Mr-non-ricordo-il-tuo-nome, a scambiare battutine taglienti con Louis Tomlinson, ad ignorare Harry Styles dopo quello spiacevole incidente, anche se il ragazzo si è dimostrato piuttosto affabile nei miei confronti, tralasciando ovviamente il fatto che continua a chiamarmi “piccoletto”...
Tsk, di certo non ero io ad essere un piccoletto, piuttosto era lui ad avere un'altezza fuori dal normale!
Logicamente Zayn Malik è l'unica persona con la quale i miei rapporti sono rimasti freddi e carichi di indifferenza. Appena un piede spunta fuori dalle calde coperte di cashmere, un forte brivido mi assale, mentre mi preparo mentalmente per le attività di quest'oggi, ovvero un terribile meeting con miliardi di paparazzi e giornalisti pronti a farmi a pezzi.
Al solo pensiero mi si ghiaccia il sangue nelle vene, detesto essere sotto i riflettori, alla mercé di un branco di fotografi. Per quanto odi questa situazione è un male necessario a cui non posso sottrarmi. Proprio come ha detto il presidente è ora che il mondo sappia della mia comparsa al fianco dei One Direction.
Chiudo gli occhi cercando inutilmente di cancellare dalla testa quello che mi aspetterà a breve e incomincio a dirigermi verso il bagno, dopo pochi minuti mi ritrovo pronta per iniziare la giornata. Quando lentamente scendo la lunga ed elegante scalinata mi ritrovo assordata da un continuo chiacchiericcio proveniente dalla cucina; come un' ameba mi muovo verso quella direzione e non appena arrivo davanti all'ingresso, guardo incuriosita i restanti membri del gruppo. Ognuno di loro è seduto su un modernissimo sgabello posto davanti al tavolo: Niall osserva con aria corrucciata il proprio piatto, infilzando più e più volte le salsicce mezze bruciacchiate, senza avere il coraggio di metterle in bocca; accanto a lui, Harry cerca furtivamente di buttare la sua colazione dentro un basso vaso di ceramica; sul lato opposto del tavolo Zayn tenta -invano- di nascondere una risata dietro una tazza bollente di caffè; e infine Louis con una spatola in mano fissa soddisfatto il proprio operato, annuendo di tanto in tanto compiacendosi dell'ottimo lavoro svolto. Appena il più grande nota la mia presenza i suoi occhi si illuminano e un grande sorriso spunta dalle sue labbra.
« Leo! Siediti, ho preparato la colazione, non essere timido accomodati! C'è né per tutti! » dice Louis con la sua voce squillante.
Mi avvicino arricciando di un poco il naso e vado a sedermi sull'unico posto libero, ovvero quello vicino a Zayn. Coraggiosamente prendo una forchetta in mano e infilzo quelle che sembrano essere delle uova strapazzate, lentamente le porto in bocca mentre quattro paia di occhi mi fissano con una certa aspettativa. Una volta inghiottito il boccone, non lascio trasparire nessuna emozione dal mio volto.
« Allora, com'è? » mormora il castano in trepida attesa.
Inclino il capo di lato per poi rivolgere la mia piena attenzione al cuoco « Se devo essere sincero... Era immangiabile » rispondo con voce incolore non prima di aver bevuto una sorsata d'acqua per togliere almeno in parte quel sapore disgustoso. Gli occhi di Louis si abbassano delusi, a differenza degli altri che rimangano sconvolti dalla mia più totale franchezza. Mordo il labbro inferiore con i denti, sentendomi in colpa per aver ferito i sentimenti del castano, infondo aveva preparato il cibo con cura e impegno sperando il gradimento di tutti. Con lo stomaco in subbuglio sussurro « Passami quella spatola » rivolgendomi a Louis e producendo al contempo un fracasso infernale quando mi alzo dal mio sgabello. In assenza di una sua risposta prendo l'utensile da cucina iniziando a preparare velocemente dei pancakes e delle uova strapazzate in due padelle separate; i miei movimenti sono veloci e sicuri come quelli di uno chef professionista mentre pian piano l'ambiente prende un piacevole odore. Una volta finito, depongo il cibo nei piatti che vanno a finire sul tavolo.
« Mmnnn! Diamine!... É buonissimo! » Il primo ad aver aperto bocca ed essersi fiondato sul cibo è Niall, seguito subito a ruota dagli altri componenti della band, naturalmente tutti tranne Zayn che esplicitamente ha fatto intendere che il cibo di prima mattina è insopportabile da digerire, preferendo di gran lunga una tazza fumante di caffè o un tradizionale tea British.
Dopo nemmeno un minuto tutti i piatti si sono svuotati, lasciando nel mio animo una genuina gratificazione, comincio a recuperare le stoviglie sporche per metterle nel lavello quando due forti braccia mi circondano la vita sottile. Allargo gli occhi sorpresa da quell'intensa manifestazione d'affetto, del tutto inaspettata che mi trasmette uno strano calore proprio all'altezza del mio cuore di pietra. Sollevo lo sguardo per incontrare due intensi occhi color smeraldo dalla quale mi ci posso specchiare benissimo, ed è forse quello che ci trovo dentro che mi costringe ad appoggiare ancora una volta le mani contro il confortevole petto di Harry per spostarlo, troppo spaventata da quel miscuglio di emozioni rimaste sopite per un tempo indefinito nel centro del mio essere.
« Fantastica colazione piccoletto » bisbiglia al mio orecchio mandando mille brividi lungo la schiena.
« Tzè, levami le mani di d'osso, e TU! Non ci provare nemmeno! » punto il dito contro Louis che si stava avvicinando di soppiatto dietro le mie spalle per soffocarmi a sua volta in un altro abbraccio che in quel momento avrei volentieri fatto a meno.
« Ma... Non è giusto Harry l'ha fatto! E poi come diavolo hai fatto a vedermi? Hai gli occhi anche dietro la testa?! »
Fulmino con lo sguardo il riccio per avermi messo in questa situazione imbarazzante e con un alzata di spalle esco dalla stanza divenuta fin troppo soffocante; al riparo da tutti quegli sguardi appoggio i palmi delle mani sulle mie guance evanescenti urlando nella mia testa “Cosa diavolo mi sta succedendo?”


 


Zayn Malik



È incredibile.
Quel ragazzino non riesco proprio a comprenderlo del tutto.
Ci sono delle volte, anzi, mi correggo, per la maggior parte del tempo sul suo volto appare perlopiù uno sguardo serio e freddo, dove raramente emergere un sorriso e ancor di meno una vera e propria risata; altre volte invece si dimostra perfino “gentile” a modo suo. E poi... ha dello sbalorditivo, chi mai l'avrebbe detto che fosse un cuoco provetto?
Mentre osservo il fondo del bicchiere con ancora qualche rimasuglio di caffè, scuoto leggermente la testa per scacciare dalla mente l'immagine di quella minuscola figura intenta a preparare con dedizione la colazione, dopo aver combinato un'enorme gaffe con Louis, che poveretto in ventun anni non ha mai scoperto di essere un pessimo chef, mi assale un brivido al ricordo dell'ultimo pranzo preparato da lui... Con l'arrosto completamente crudo e le patate che sapevano solo di aglio. STOP! Meglio non pensarci!
Strizzo gli occhi e non so per quale strano scherzo del destino, mi ritrovo in testa uno strano flash:

Un collo sinuoso come quello di un cigno, delle clavicole sporgenti e terribilmente delicate che vengono esposte senza nessun ritegno dalla scollatura a U di un maglione largo e un dannatissimo neo situato sulla base della giugulare che mai come adesso mi appare così seducente.

Chiudo gli occhi di scatto, perchè non può essere vero, non posso aver attribuito a Leo Anderson la parola attraente.
“Cosa diavolo mi sta succedendo?” grido mentalmente allargando con orrore gli occhi.


 

To be Continued...








Bellas' SPACE

Sono terribilmente in ritardo?
Lo so, e infatti me ne vergogno molto, ma davvero, è un impresa titanica cercare di combaciare la mia passione per lo scrivere e la scuola, per me quest'anno è stata davvero dura, tra lo studiare e l'ispirazione che è venuta a mancare, semplicemente non c'è l'ho fatta, per cui ho preferito rimandare la pubblicazione durante questi mesi estivi.
Forse qualcuno di voi avrà visto che i capitoli precedenti sono stati revisionati e inserite delle gif animate in fondo alla pagine, in più ho cambiato la trama della fanfiction:


Lana Gray sogna di diventare una promettente pianista, ma degli eventi inaspettati la porteranno a percorrere una strada tortuosa. Pur di raggiungere il suo obbiettivo è disposta a battere qualsiasi ostacolo gli si presenti nel suo cammino , perfino a travestirsi da ragazzo ed entrare a far parte di una delle idol boy band più famose al mondo, interpretando il ruolo di Leo Anderson.
Purtroppo i guai arrivano e la piccola Lana si ritroverà a dover condividere una dimora sfarzosa con quattro ragazzi affascinanti, ma per quanto a lungo riuscirà a mantenere il suo segreto?

Spero davvero di trovare qualche incoraggiamento tra i lettori che mi portano a continuare questa storia, perchè io ad essere sincera la amo e mi piacerebbe concluderla.
Buona lettura, 
Bellas
  
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