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Autore: Mycs_    18/06/2013    3 recensioni
Be' vi immedesimerete in una ragazza con un'infanzia difficile che cerca di ritrovare la sua vitalità voltando pagina dopo la morte dei suoi genitori.Da bambina per quanto negasse l'evidenza,veniva sempre maltrattata a casa e soffriva già di quella solitudine a quella tenera età...,ma aveva degli amici 'speciali' e molto strani, gli unici con cui sentiva di essere davvero felice.Un giorno però devono separarsi e sono costretti a lasciarla in balia della sua famiglia. Da quel momento non se la sente più di sorridere genuinamente come le veniva spontaneo con loro.
Crescendo si rende conto che era tecnicamente IMPOSSIBILE che avesse amici del genere e si convince che siano solo stati frutto della sua infantile immaginazione e che se la sia sempre cavata da sola.
Questa storia coinvolge diversi Idols e avvenimenti sovrannaturali (poteri,volare ecc..),ma non rientra nella categoria guerra alla Harry Potter o cose simili,è semplicemente una storia che parla di vicissitudini un po' fuori dalla norma e con la costante crescita 'mentale' della ragazza.
Godetevi la storia e commentate per favore,è la prima che faccio e ho bisogno di migliorare^^
Genere: Comico, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Daehyun, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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-Minhee…-
-Junhongeee Jae-ah!Perfavore..-
-Mianae…ti vogliamo bene spero di rivederti..-
-Kai..Hyunnie…Dae..!!Non andate..-
piango... ***
 
-Hee..-
-…-
-Minhee-ah…-
-……..-
-Su dormigliona svegliati…Minheee!!!!-
-Ehhh!? Ah uh, cosa c’è???E’ successo qualcosa??? Dove sono????- Chiesi senza fiato dal brusco risveglio
-Ah Henry sei tu…-  mi rilasso stropicciandomi gli occhi dopo aver focalizzato la persona china davanti a me.
-Non c’è tempo per i convenevoli ,sono le 08:37...- mi dice e fa una pausa –Lavoro- aggiunge a mo’ di spiegazione.
“Oh cavoli!! LAVORO!!!!” –Aish, sono in un ritardo madornale!!!- Urlo come una pazza per la stanza in cerca di vestiti.
Henry ,il mio coinquilino,è il mio unico amico o comunque l’unico di cui mi fido ciecamente.
…ci siamo incontrati in Italia 3 anni fa ,quando i suoi sono venuti per lavoro. Anche se è considerevolmente più grande *di 7 anni* si prese cura di me come se fossi sua sorella e lui divenne immediatamente il mio migliore amico. Da quando i miei sono morti per un incidente, la sua famiglia prese la responsabilità di prendersi cura di me. Da quel giorno Henry divenne anche più protettivo,ma dico moooolto protettivo ,anche per quando mi vedevo con dei ragazzi e quando mi veniva a prendere da scuola,era come un cane in posizione di allerta e pronto a mordere,lo trovo buffo ed esagerato a volte ,ma nei miei confronti è sempre stato dolce, divertente e allegro, lo adoro.
-Non dar la colpa a me ,sei tu che hai voluto trovarti un lavoro per l’estate e in più ieri sei stata fino a tardi con i tuoi compagni per festeggiare la fine della scuola- mi accusa in tono scherzoso sdraiato comodamente sul mio letto con le braccia incrociate sopra la testa.
–Scusa se ho bisogno di mantenermi per pagare l’affitto di questo appartamento e la scuola!!- Ribatto dunque. Lui si acciglia osservando ogni mia mossa –Ti ho già detto,che a quelle idiozie ci penso io,mamma e papà mi hanno affidato a te apposta. Almeno io ho un lavoro stabile e i soldi non mi mancano- mi guarda esasperato,mi fermo dal rovistare nel mio gigante armadio e mi volto a guardarlo–Possono sembrar idiozie a te!Ma io mi rifiuto di lasciare che paghi tutto tu…-La mia voce si affievolisce –Tu e la tua famiglia avete già fatto troppo per me,se non per aiutarti ,lascia che lo faccia per far sentire meglio me…Per favore…- Il suo viso si addolcisce,ma per poco –Aish, è inutile discuterne ,ormai questo lavoro ce l’hai già e a proposito, fallo bene: sono le 8:57-
“oddio”I miei occhi si spalancano e corro in bagno. Riesco a sentire le risate dalla mia camera.
-Oddio devo correre come faccio???- “Cavoli cavoli cavoliiiiii” Sento una mano darmi una forte ma allo stesso tempo dolce,pacca sulla spalla. –Tsk tsk…piccola sei una tale esasperazione a volte…- mi dice fintamente stanco –Ti accompagno io con la macchina- dice in modo dolce e gli sorrido per ringraziarlo,ma non ce la faccio e lo abbraccio,mentre lui ride. –Grazie oppa!!-
Henry ed io ci troviamo in korea ,perché entrambi siamo d’accordo sul fatto che è un bel paese dove stare ,allora i suoi mi hanno concesso di frequentare qui gli studi,sotto la sua sorveglianza e gli hanno addirittura concesso di prendersi l’auto.La sua famiglia è cinese,ma lui è cresciuto in Canada ed ha un’ottima pronuncia in inglese ,ma sa parlare anche Taiwanese,giapponese, koreano e per quanto ne so alle medie ha studiato francese,è davvero incredibile.E’ sempre così gentile e scherzoso e quando si accorge di esagerare fa retromarcia e inizia a ‘coccolarmi’ per farsi perdonare e una cosa che lo avvantaggia è il fatto che ha una voce notevole,infatti spesso gli chiedo,anzi lo supplico la sera quando non riesco dormire di suonare al piano e cantare per me,non mi interessa anche se sembro una bambina ,ma adoro addormentarmi con le sue canzoni e lui cerca sempre di accontentarmi “come faresti senza di lui..?” mi rammenda la mia vocina interiore.
Adoro lavorare qui alla caffetteria anche se c’è tanto da fare, perchè emana un’ambiente familiare e tranquillo le ragazze sono gentilissime e disponibili,in più imparo a fare ogni giorno dolci buonissimi ,che preparo ad Henry insieme al suo pranzo da portar via per il lavoro perchè so che apprezza molto quello che cucino,anche se spesso quando siamo entrambi a casa è lui che cucina.
Ricordo che da bambina ,mi piacevano tanto i dolci ,ma non perché erano buoni,ma perché ero in compagnia di quei miei amici con cui mi divertivo tanto, di cui ora i volti mi sono vaghi; ricordo che i miei sorrisi migliori li sfoggiavo solo quando ero con loro. Se non sbaglio molti erano ghiotti di dolci e mi veniva naturale sorridere alle loro faccie compiaciute dopo aver assaggiato il primo boccone di torta.
“Accidenti!” Mi sta capitando di nuovo …Questa cafetteria mette a galla questi ricordi inventati dalla mia mente malata…Non è possibile che abbia avuto amici come…loro.E se anche li avessi avuti quelle cose strane che succedevano quando ero con loro …no non è possibile … non sono normali…è probabile che fossero amici immaginari…O no?
Mi passano per la mente immagini .
-Daehyun-ah...Luhan...-
Ricordo di una volta.. ero salita su un albero per dimostrare che sapevo arrivare fino in cima,non riuscivo più a scendere dalla paura…so che è impossibile,ma 2 di loro hanno…cioè..si sono messi a..a volare per venirmi a prendere e io piangevo tra le loro braccia impaurita ma grata che mi abbiano fatta scendere “Sai che è impossibile vero?” La mi vocina interferisce con i miei pensieri.Certo che lo so per questo cerco di dimenticarli,sono solo stati degli amici immaginari e a salvarmi da quell'albero…saranno stati degli adulti ,o forse i miei. Al pensiero mi viene un non so che di amaro e puntiglioso al cuore.
-Minhe-ah!- Una voce mi interrompe irritandomi.Oh cavoli sono a lavoro! –Nae Unnie?- corro da Eunji che incrocia le braccia aspettando che arrivi al bancone “accidenti!!” –A volte non so cosa ti salta in quella testa,eppure sei sempre efficiente ,educata e impari in fretta,hai solo la testa che vaga altrove,non si sa dove- mi rimprovera ,mentre abbasso il capo mortificata –Ma comunque, non posso permettermi di perdere una così brava lavoratrice..poi tra tutte sei quella che maneggia meglio la cassa- Mi dice cogliendo il mio sguardo –e poi…da quando sei qui la clientela maschile è nettamente aumentata…- Aggiunge volgendo lo sguardo prima ai tavoli e poi a me.Io arrossisco sorridendo nervosa –Su vai e prepara i primi dolci della giornata e poi passa alla cassa- mi dice ricomponendosi –Nae unnie grazie- chino leggermente il capo e corro in cucina. A volte fa davvero la maliziosa!! “Non parlare come se non ti abbia compiaciuta” Alzo gli occhi al cielo alla mia vocina e mi metto a lavoro.Davvero però non riesco a togliermi dalla testa quei bambini con cui goicavo da piccola ,continuo a dirmi che loro non esistono e che sono immaginari,ma il ricordo di loro sono così vividi ,ma allo stesso tempo astratti e inoltre…c’è …questa collana ,credo..credo che me l’abbiano regalata loro ,ma com’ è possibile..?Credo di essere pazza quando lo penso ma credo che sia questo piccolo ciondolo ,che mi abbia salvata dall’incidente e ad uscirne senza graffi e lesioni,al contrario dei miei defunti genitori… Ho anche pensato che a tirarmi fuori dai guai ,quando Henry non c’era,è sempre stata questa collana.Che sciocca sono..Il cielo ha semplicemente pietà di me oppure sono dopotutto baciata dalla fortuna. "Sì è così."
Non mi rendevo conto che tutta la mia infanzia era realtà e dunque oltre alla morte dei miei anche quei ragazzini.Ma l’avrei scoperto molto presto a mie spese.
   
 
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