Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Shine_    19/06/2013    13 recensioni
Zayn Malik insegna nella scuola elementare di Bradford, è il maestro più giovane ed ha soli ventun'anni.
Ogni fine mese gli vengono recapitati dei fiori con un biglietto anonimo in cui è riportato un pezzo di ogni sua poesia preferita.
Liam Payne ha un sogno nel cassetto, frequenta la facoltà di musicologia al King's College di Londra.
Ogni fine mese torna a casa dalla sua famiglia e non manca mai di passare dal fioraio per comprare un mazzo di fiori allegando l'indirizzo di una scuola, un nome ed un messaggio anonimo.
[Ziam, ovviamente.]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le parole che non ti ho detto

 

 

 

 

 

Dodicesimo capitolo:

 

 

 

- E cosa ci faceva lì?-

- Non lo so, Zayn. Ero più preoccupato a portarlo via da quel parco che ascoltare i suoi discorsi deliranti.-

Liam si agitò nel sonno mormorando qualcosa di incomprensibile, sentì qualcosa di freddo e bagnato sulla sua fronte e tentò di aprire gli occhi.

- Sicuro che sia tutto nella norma.. gli è salita la febbre e ..-

- Ho chiamato mamma prima e mi ha detto che la febbre è il minimo dopo tutto il freddo che ha preso. Rilassati, vado a preparare qualcosa per la colazione nel caso si svegliasse e avesse fame.. immagino vuoi stare qui con lui, eh?-

Liam strofinò il viso contro il cuscino e il profumo di fresco e menta gli entrò nelle narici, sentì una risata, i passi di qualcuno allontanarsi e il rumore di una porta che si chiudeva.

- Liam?-

Mugugnò lasciandosi toccare la guancia dalle mani delicate del ragazzo, allungò quasi il collo per poter stare più vicino a quella freschezza piacevole.

- Liam, sei sveglio?-

Annuì tenendo comunque gli occhi chiusi, era troppo stanco per aprirli, e appoggiò una mano sotto al cuscino sdraiandosi su un fianco.

- Stai meglio?-

Annuì di nuovo sentendo l’altro borbottare qualcosa su un fazzoletto bagnato che era già asciutto.

- Stanotte mi hai spaventato..- sentì ancora la mano tra i suoi capelli e sorrise. -..continuavi a tremare e poi ti è salita la febbre.. fortuna c’era Harry.. non avrei saputo cosa fare e.. Liam?- fece un verso invitandolo a continuare, sentiva la gola secca e sicuramente non sarebbe riuscito a dire una parola senza tossire.

- Perché l’hai fatto?- lo sentì domandare con un filo di voce, scosse la testa e aprì piano gli occhi abituandosi alla luce.

- Insomma, so che le cose con tuo padre non vanno per niente bene ma spingersi fino a quel punto..-

La mattina Zayn aveva gli occhi ancora più luminosi, un nocciola che sembrava quasi giallo. E Liam non poteva seguire il suo discorso se quegli occhi erano puntati nei suoi e lo fissavano con quella traccia di preoccupazione data dalle sopracciglia corrugate.

-.. come l’altra volta. Mi intrometto sempre in discorsi che non mi riguardano affatto. Non voglio obbligarti a rispondermi voglio solo cercare di capirti un po’ di più. Sei così misterioso.. ci sono momenti in cui credo di conoscerti alla perfezione, strano visto che ci siamo praticamente appena conosciuti, e poi fai qualcosa di così assurdo che..- seguì il movimento della mano tra quei capelli neri e restò imbambolato per qualche secondo a fissare la mandibola su cui risaltava un accenno di barba.

Zayn Malik la mattina era particolarmente irresistibile.

Ed era accanto a lui, seduto nel letto accanto a lui, e Liam era nel letto di Zayn.

Liam era nel letto di Zayn, con Zayn, nella stanza di Zayn.

Zayn. Zayn. Zayn.

Non sapeva se stava per morire d’infarto, il cuore batteva troppo forte, o se stava per gridare dalla felicità, aveva dovuto mordersi le labbra per trattenere il sorriso.

Era nello stesso letto con Zayn! Tutto quello che aveva sempre e solo sognato poteva realizzarsi con un solo..

- Mi stai ascoltando?-

Riportò lo sguardo sul viso del moro, non sapeva né come né perché ma stava fissando da chissà quanto tempo l’elastico dei pantaloni della tuta che il ragazzo stava indossando.

 

- Vuoi dirmi che ho fatto un discorso di mezz’ora parlando praticamente da solo?- domandò non riuscendo a nascondere la nota divertita nella voce, soprattutto quando Liam lo guardò con i suoi occhi marroni incassando la testa nel collo.

- Per dir cos’hai fatto di me non ho parole.- citò Zayn sottovoce, lo sguardo assorto sulla ciocca di capelli marroni che stava spostando dalla fronte calda.

- C-Come? Cosa?- strabuzzò gli occhi riportando la sua attenzione su quello che, per la febbre o per altro, aveva le guance rosse ed era estremamente adorabile sdraiato nel suo letto con quegli occhi che lo fissavano sperduti.

- Nulla, solo una frase che mi è venuta in mente.- tentò di sviare il discorso ricordandosi benissimo la reazione che aveva avuto qualche ora prima su quell’argomento. - Ogni tanto capita a noi lettori incalliti.. ti vengono in mente all’improvviso frasi di libri che hai letto e non riesci a stare zitto e devi per forza..-

- Mi ricordo.. una volta durante l’ora di letteratura eri in un mondo tutto tuo e quando la professoressa ti ha fatto una domanda hai ripetuto una frase che hai detto continuava a girarti per la mente..- continuò a fissarlo mentre l’altro sorrideva tranquillamente. -.. era qualcosa come: ‘Ciò che non abbiamo osato..-

- .. abbiamo certamente perduto’.- concluse insieme a lui con un’espressione sempre più incredula.

- E, se non ricordo male, è una frase di Oscar Wilde dal libro ‘divagazioni sulla felicità’ o qualcosa di simile..-

Zayn annuì, la bocca leggermente aperta mentre un fiume di domande lo trascinava nella corrente.

- Lo stavi leggendo durante l’ora di pranzo, forse per questo ce l’avevi ancora in mente..- il moro continuò ad annuire non sapendo cosa dire. Erano passati anni, anni!, come faceva Liam a ricordarsi tutti quei particolari?

- Bel testo, comunque. Mi piace molto la parte in cui dice che tutti gli uomini incontrano la fortuna ma non tutti sanno riconoscerla, siamo troppo impegnati a guardare da altre parti. Con nostalgia al passato o tutti rivolti al futuro.-

- Liam..- tentò di chiamarlo quando riuscì a ricollegare il cervello alla lingua.

- Ed è vero, no? Siamo sempre così impegnati a pensare a quanto faccia schifo la nostra vita che non ci accorgiamo delle opportunità che ci vengono messe davanti..-

- Liam, posso chiederti una..-

-..e i più grandi artisti ci hanno sempre insegnato che si deve cogliere l’attimo. Carpe diem, no?-

- L-Liam?- balbettò quando incrociò gli occhi marroni del ragazzo, erano ancora più scuri e sembravano gridare qualcosa che non riusciva a capire. Che voleva capire, ma non poteva.

- Posso restare qui ancora un po’?-

- Certo.. sì.. tutto il tempo che vuoi.. finché non ti riprendi.. non posso lasciarti uscire al freddo con la febbre.- iniziò a straparlare agitando le mani mentre le labbra di Liam si piegavano in un sorriso intenerito che lo faceva sciogliere e perdere nel discorso ancora di più.

- Grazie, Zayn.- arrossì sotto allo sguardo sincero dell'altro - Grazie di avermi ospitato a casa tua e tutto il resto. Grazie davvero.-

- N-non potevo lasciarti..eri completamente ghiacciato e..- fece un respiro riprendendo in mano ogni cosa e disse - Nessun disturbo, Liam.-

Gli sorrise di nuovo facendolo arrossire e lo vide picchiettare la mano sul materasso. - Sdraiati pure, scommetto che stanotte non hai dormito per colpa mia.-

- Oh, no! No..non è che..va bene.- si arrese nel momento stesso in cui incrociò quegli occhi marroni che gli chiedevano solo di non abbandonarlo.

Si sdraiò fissando il soffitto bianco, mille e più pensieri per la testa. Sospirò e guardò di sfuggita il castano che accanto a lui canticchiava con gli occhi chiusi.

- Quindi..- si schiarì la voce e seguì il movimento delle sue stesse mani contro al copriletto pesante. -..andavamo a scuola insieme, eh?-

Tra tutto quello che voleva chiedere gli era sfuggita dalle labbra la più stupida.

- Ehm..sì..mi son dimenticato di accennartelo?-

Zayn annuì decidendo per il suo bene di non guardare il ragazzo accanto a lui.

 

 

 

 

 

 

Harry stava cercando tra gli armadietti della cucina dello sciroppo d’acero da mettere sulle frittelle. Zayn aveva una cucina piccola ma le cose sembravano sparirgli da sotto il naso. Sentì una musichetta e la seguì trovandosi in sala, veniva dal cappotto di Liam. Dopo un momento d'indecisione cercò nelle tasche e tirò fuori un cellulare che aveva smesso di squillare ma aveva almeno venti chiamate nell'ultima ora. Tolse il blocco tasti ed aprì il registro delle chiamate perse, dopo avrebbe pensato a tutti i messaggi. Riprese a squillare così all'improvviso che per sbaglio, cliccando un tasto, rispose.

- SEI UN IDIOTA!- fissò il telefono nelle sue mani stupito di poter sentire la voce dell'interlocutore da quella distanza.

- DOVE SEI, LIAM? TI PREGO DIMMELO CHE VENGO AD UCCIDERTI!-

Harry non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere portandosi il cellulare all'orecchio.

- Ora ti metti anche a ridere? Cazzo, Liam! Tua mamma mi ha chiamato disperata stamattina perché ha visto che non eri rientrato. E ho iniziato a chiamarti ma non rispondevi!-

Effettivamente potevano chiamare casa di Liam per avvisare i genitori, pensò Harry. Ma erano così presi dal cercare di fare qualcosa per fermare il tremare incessante di Liam che era sfuggito dalla mente di entrambi.

- Tu non sai come mi hai fatto preoccupare! E poi ieri sera potevi dirmelo che era successo tutto quel casino con tuo padre! Non ti avrei urlato dietro come ho fatto e..- lo sentì deglutire e avvicinò di più il telefono all’orecchio per poter ascoltare meglio.

- .. Liam mi dispiace davvero.. Lo sai che tutte quelle cose le ho dette preso dalla foga e.. e nemmeno tuo padre.. sai che non lo pensa davvero nemmeno lui..-

Harry restò in silenzio tentando di capire da solo cosa poteva aver detto di così terribile da spingere il figlio a morire congelato.

- Liam? Puoi dirmi qualcosa? Qualsiasi cosa. Dimmi che sono un idiota, che non vuoi più avermi come amico, che sono uno stronzo. Ma dimmi qualcosa.-

- Ecco..-

- Tu non sei Liam..-

Il riccio scosse la testa aggiungendo un - Risposta esatta.. Louis, immagino.-

- Chi sei e cos’hai fatto a Liam?-

Ridacchiò al tono improvvisamente protettivo che aveva assunto e sentendo l’altro iniziare ad irritarsi rispose - Io? Proprio niente.. Liam sta dormendo nel letto di..-

- CHE CAZZO HAI FATTO A LIAM?- fu costretto ad allontanare il cellulare dal suo orecchio quando l’altro gridò ancora. - Ieri poteva essere disperato, te lo concedo, ma non si scopa gli sconosciuti! È il mio migliore amico e, giuro, se gli hai fatto qualcosa ti ucciderò con le mie stesse mani!-

- Lo terrò a mente.- scherzò non riuscendo a trattenersi, quel tipo strambo lo faceva divertire con i suoi sbalzi d’umore. - Vorrei passarti Liam per farti dire direttamente da lui che non ho, in alcun modo, approfittato del suo corpo ma ora è nel letto di Zayn e starà sicuramente dormendo visto che ieri sera..-

- ZAYN? ZAYN MALIK?-

- Immagino di non doverti chiedere spiegazioni del perché conosci il mio migliore amico..-

- Non ti conviene chiedere.. quindi tu sei ricci belli?-

- Ricci belli?-

- Ricci belli, bei ricci. Un piccolo nomignolo che ho dovuto darti per evitare di continuare a chiamarti quell’Harry Styles che è sempre con il mio Zayn. -

- Geloso il tuo amico, eh?-

- E quella era la versione leggera..ti risparmio le altre.-

- Molto gentile da parte tua.- continuò con un sorriso tornando in cucina, non aveva ancora fatto le frittelle e se Zayn non mangiava la mattina diventava irritante. Erano quelle cose che sapeva dopo averci passato insieme tutta la vita.

- Senti, Louis..- calcò sul suo nome cercando di attirare completamente la sua attenzione. -.. tu sei il migliore amico di Liam, io di Zayn. Sappiamo entrambi tutto, no? Potremmo far qualcosa per quei..-

- Tanto hanno già risolto, no? Liam ha passato la notte lì da Zayn. Avranno già chiarito.-

- Ha passato la notte qui con almeno quaranta di febbre perché ha avuto la brillante idea di stare fuori al freddo per non so quante ore. - spiegò velocemente aprendo il frigorifero prendendo poi le uova.

- Quindi noi due potremmo..-

- Posso parlare con Liam?- sentì domandare con un filo di voce dall’altra parte del telefono.

- Te l’ho detto, ora starà dormendo. Stanotte non ha smesso un attimo di tremare.. e anche Zayn non è messo proprio bene. Non voglio disturbarli ma..-

- Quando si sveglia puoi dirgli che ho chiamato?- continuò l’altro con un tono completamente diverso dall’inizio della conversazione, sembrava quasi spento.

- Certo, appena si sveglia..-

- E che gli voglio bene e niente di quello che gli ho detto lo penso davvero.-

Harry annuì, stava per rispondere qualcos’altro quando lo interruppe ancora il suo interlocutore. - Ora devo andare, ricordati di dirlo a Liam. - annuì ancora - m’inventerò io una scusa con i suoi.. è stato un piacere aver parlato con bei ricci.-

- Piacere tutto mio, Louis.-

Ed il sorriso sulle sue labbra non lo lasciò nemmeno quando bruciò, per la prima volta in vita sua, le frittelle.

 

 

 

 

Angolo Shine:

…. DODICI RECENSIONI ALL’ULTIMO CAPITOLO?

Mi vien da piangere. Ma quante siete? çmç

Che poi questa storia non mi sarei mai decisa a pubblicarla se Silvia non avesse insistito tanto.. e .. non so cosa dire. Mi fate emozionare :’)

Tornando al capitolo c’è un piccolo passo avanti (per il bene dell’umanità) e Liam si frega con le parole e gli fa capire di conoscerlo dalle superiori.

Poiiiiiiii la telefonata <3

Vi giuro, mi diverto troppo a scrivere le telefonate, non si nota.

E avete un microscopico Larry e l’ultima-ultima-ultima frase ha bisogno di una spiegazione.

Non so quante di voi hanno visto “Sabrina” (non vita da strega) quello con Audrey Hepburn, quando la spediscono a Parigi alla scuola di cucina c’è una frase che dice un vecchio barone e mi piaceva l’idea di riprenderla.

Ed era qualcosa come: “Quando sei innamorata bruci le cose, se invece il tuo amore fa soffrire ti dimentichi di accendere il forno”

E quindi è un modo per farvi capire che Harry è come se si fosse già “innamorato” di Louis, no?

Vi prego ditemi che avete capito la mia idea malsana .-.

Null’altro da aggiungere, grazie (grazie grazie grazie grazie grazie) a tutti quelli che leggono e recensiscono.

Io adoro tutte le vostre recensioni <3

 


   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Shine_