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Autore: candy life    19/06/2013    0 recensioni
-Zia, quanto manca a casa? Ho sonno!- dissi sbuffando.
-Manca poco, siamo quasi arrivati Hope, non lamentarti!- disse mia zia. Guardavo fuori dal finestrino cercando di individuare casa mia,poi la vidi, era un grosso edificio bianco con un tetto di mattoni rossi. Restai a fissarla ma poi qualcosa catturò il mio sguardo. C’erano macchine della polizia ovunque. Entrammo in casa e corsi da mio padre.
-Papà che cosa sta succedendo?!- esclamai cercando di non piangere.
-Tesoro, ti devo dire una cosa molto importante- disse lui prendendomi in braccio e sedendosi sulla grande poltrona bianca del salotto – Mamma è andata via- disse.
-Oh, ma poi tornerà vero?- chiesi.
-No tesoro mio, la mamma non torna più, è andata in un posto molto lontano-
FINE FLASHBACK
Ero solo una bambina di sette anni, di sicuro non potevo correre a cercare mia madre, non sapevo neanche dove stava
-Hope piccolo mostro, vieni subito! ORA- urlò Sabrina, la mia matrigna.
-Arrivo!- urlai. Scesi le scale di corsa ed entrai nella sua stanza.
-Non hai pulito decentemente questa stanza, ci sono alcuni granelli di polvere!- Spalancai gli occhi. Quella era pazza! Quando farò 18 anni andrò via da quest’inferno!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 -La scoperta-

-Ma sono stata qui per tre ore ieri sera a pulirla e a spolverarla!- dissi urlandole in faccia.
-Come puoi parlarmi in questo modo?! Io ti ho dato una casa dove stare ,cibo e acqua. Per punizione rimarrai qui per altre sei lunghe ore-
-Ma che devo pulire più?- Quella strega di Sabrina rovesciò il secchio con l’acqua sporca e fece uno dei suoi sorrisi maligni che ti trasmettevano odio ,paura e cattiveria.
-Ora vado e quando torno voglio che tutto sia pulito- dicendo questo chiuse la porta a chiave e se ne andò.
Era in quei momenti che si chiamavano gli amici , i miei si chiamano Luca e Martina , li conobbi a scuola di musica, ma dopo l’arrivo di Sabrina mio padre non mi ha più mandata. Il lato positivo è che siamo rimasti uniti. Questa è vera amicizia.
-Finalmente ho finito- dissi sollevata . Sentii la porta aprirsi e vidi Sabrina la cretina che subito disse :
–Mostro corri a letto-
-Ma sono solo le 19.00- protestai arrabbiata.
-Stai a sentire tua madre, Hope- urlò mio padre. Sono nove anni che non lo riconosco più.
-Ma papà … – continuai.
-Non farmi arrabbiare- disse lui con il dito puntato verso la mia stanza . Corsi nella mia stanza, o meglio, l’ex scantinato della casa. Mi misi sul letto e cominciai a piangere e a pensare come abbia fatto a cambiare così.
FLASHBACK
-Speranza- così mi chiamava mio padre - vieni qui da tuo padre- Corsi da lui velocemente. Mi misi in braccio e mi fece il solletico, poi  ci raggiunse mia madre e anche lei mi fece il solletico.
FINE FLASHBACK
Mi addormentai e mi svegliò la voce stridula di Sabrina
-Oggi hai la giornata libera in fondo una all’anno va bene- disse.
-Grazie – Presi il mio i phone e chiamai Luca e Martina -Luca la strega mi ha dato un giorno libero –
-Ci vediamo al solito posto non ti preoccupare avviso io Martina-
-Grazie- Arrivati là Martina e Luca mi porsero un cappuccino con la panna.
-Sorpresa! – dissero in coro Mi fecero vedere 3 biglietti aerei per New York ,per 1 mese intero! Non ci potevo credere!
-Ma la strega?-
-Ma chi se ne frega, non le importerà !-
-Sicuri?-
-Certo-
-La partenza è oggi alle 16:00 quindi hai solo 3 ore per prepararti- disse Martina sorridendomi.
Arrivata a casa (per fortuna non c’era la strega) mi preparai tutto senza dimenticare il ciondolo che mi diede mia madre. Era un cuore spezzato di cristallo, ma io avevo solo una metà e mi chiedevo sempre dove fosse l’ altra.
Ovviamente mi sono portata anche le mie portafortuna: le supra bianche,poi per la sera mi portai un vestitino nero che arriva alle ginocchia,una gonna , poi mi portai altri 10 vestitini. Chiusi la porta e andai all’aereo porto, ovviamente dopo aver chiamato un taxi. Arrivata vidi Luca e Martina e corsi accanto a loro . Quando arrivò l’aereo ci fecero passare sotto una specie di controllore, il check, a Luca suonava sempre ma alla fine siamo riusciti ad imbarcarci. Presi il posto accanto al finestrino ,vicino Martina e ci mettemmo a parlare dei gossip delle star della scuola.
Andai in bagno, stavo cadendo e mi prese un ragazzo , non potevo fare a meno di guardarlo era bellissimo:occhi azzurri , un bellissimo ciuffo che gli scende sui capelli . Sentivo nella pancia delle farfalle,che non avevo mai sentito. Lui mi disse con tono dolce mentre mi alzava –Stai bene?- -SI grazie- risposi ancora sotto shock. Arrivati a New York,andammo in albergo e le stanze erano a quattro. Continuavamo a chiederci chi fosse stato il nuovo arrivato. Era lui ,il mio occhi azzurri,volevo morire.
-Ciao – disse entrando.
-CIAO- dicemmo in coro.
-Come ti chiami -chiese Luca curioso.
-Davide .- rispose lui sorridendo.
-Io sono Luca, loro sono Martina e Hope –disse Luca indicandoci. -Davide senti noi usciamo ,vuoi venire?-chiese Luca sorridendo gentilmente. Menomale, gli stava simpatico!
-Certo-
Ci vestimmo,io mi misi un vestitino nero con le scarpe nere con il tacco alto 50 cm,Martina una maglia e un pantaloncino ,Luca una camicia e un pantalone. Lui ,il mio Davide, si mise un pantalone , una giacca e una camicia. Andammo da Starbucks, io lo presi al caramello , Davide chiese un caramello ma era finito e lo feci bere con me .
-Ho una sorpresa,te la darò quando saremo soli- disse Davide nel mio orecchio. Andammo in una discoteca per i 16enni , ci divertimmo un sacco. Dopo siamo andati in camera,però Martina e Luca se ne andarono lasciandomi sola con Davide.
-Aspetta un attimo faccio una telefonata, faccio subito!- disse lui
-Ok-.risposi
PARLA DAVIDE
-Ciao bro-
-Tutto bene?-
-Certo ho conosciuto una ragazza adorabile di nome Hope-
-Fai conquista fratello ci sentiamo-
-Ciao-
PARLA HOPE
Ascoltai la sua conversazione da dietro la porta. Oh my good mi ha detto che sono adorabile! Io per lui sono adorabile! Urlai mentalmente.
-Hope questo è il tuo regalo- Mentre si avvicinava, arrivò una chiamata in stanza. Tempismo perfetto, pensai.
-Qualcuno ha dimenticato un telefono?- chiese una voce stridula dalla cornetta. Era la voce di un uomo con accento americano e una gran difficoltà con l’italiano. -Si ora vengo a prenderlo-risposi, poi attaccai -Scusa devo scappare!– esclamai. Lui mi venne dietro. Stavo scendendo le scale e per l’ennesima volta caddi e c’era lui a prendermi . Mi alzai di scatto . Presi il telefono alla reception e salimmo in camera.
-Questo è il mio regalo per te !- Continuò lui porgendomi una scatolina. Strano, ci conoscevamo solo da due giorni e già comincia con i regali ...
-Grazie è bellissimo- esclami con gli occhi che mi brillavano. Era la metà di un cuore . Presi la metà del cuore che mi aveva regalato mia madre, ero incuriosita e quindi ci provai, valeva la pena tentare, li unii e un bagliore forte era su di me
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