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Autore: lottahs    19/06/2013    11 recensioni
Mi hai distrutta, completamente, mi ha resa come volevi tu, poi mi hai gettata. E adesso sono qui, chiusa nella mia stanza ad urlare il tuo nome a delle pareti troppo bianche per i miei gusti, su quelle stesse pareti rimbalza il mio odio, il mio rancore, il mio stupido, stupido amore.
Su quelle pareti rimbalzano i nostri baci, le nostre carezze, i tuoi sguardi lascivi, la tua risata roca, i nostri gemiti durante la mia prima volta.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I can fly.


I can fly.





Grazie Harry, grazie per tutto.
Grazie per avermi spezzato il cuore, per avermi aperto gli occhi, per avermi fatto capire che non sei chi pensavo.
Non sei il ragazzo dolce della porta accanto, quello che ti aiuta se la macchina ha la batteria a terra, quello che ti presta gli ingredienti per una torta, quello che ti sorride sempre, qualsiasi tempo faccia.
Tu sei cattivo, aggressivo, maligno e, purtroppo, troppo bello per chiunque, o almeno lo sei stato con me.
Io, io stupida, io ingenua, io troppo innamorata per capirti realmente, troppo presa da quegli occhi dolci, quel sorriso sbarazzino e quel piccolo tic al labbro superiore per accorgermi dei tuoi sguardi maliziosi, delle tue risatine dispregiative, delle tue parole taglienti.
Mi hai distrutta, completamente, mi ha resa come volevi tu, poi mi hai gettata. E adesso sono qui, chiusa nella mia stanza ad urlare il tuo nome a delle pareti troppo bianche per i miei gusti, su quelle stesse pareti rimbalza il mio odio, il mio rancore, il mio stupido, stupido amore.
Su quelle pareti rimbalzano i nostri baci, le nostre carezze, i tuoi sguardi lascivi, la tua risata roca, i nostri gemiti durante la mia prima volta.
Ricordi come fu la prima volta che facemmo l'amore?
Raccontamelo allora, Harry, raccontamelo ti prego; non risparmiarmi nessun particolare, nessun sospiro, nessun sussurro, nessuna lacrima, non risparmiarmi neanche un dettaglio, però raccontamelo, come vuoi tu, perché io non ricordo niente, troppo ubriaca per essere presente.
Troppo innamorata per poter pensare male di te, per poter credere che mi avresti trattata in quel modo, che mi avresti tolto l'unica cosa che ancora era mia, me stessa.
Però ne ho tanti altri di ricordi, sai?
Ricordo il motivo dietro alla cicatrice che ho sul labbro, quando, per uno stupidissimo scatto di rabbia, mi hai dato una gomitata in pieno viso, 'non l'ho fatta apposta, scusami amore.' mi hai detto subito dopo, toccandomi il labbro sanguinante.
Ricordo di quando abbiamo litigato, avevi bevuto troppo e mi hai dato della sgualdrina, mi hai detto che non mi avevi mai amata, che era tutto un gioco, e io incredula con le lacrime agli occhi sono corsa via, tacchi in mano e trucco sbafato sono tornata a casa, convincendomi del fatto che fosse colpa dell'alcol, che non fossi realmente tu a parlare, anche se papà me l'ha sempre detto, 'in vino veritas', ma io lo odio il latino, e amavo troppo te per poterci credere. 
Ricordo quando sei uscito dal bagno del bar in cui avevamo appuntamento con la camicia tutta sgualcita, le labbra gonfie e dei segni rossi sul collo, lo ricordo bene quel giorno, la prima volta che mi hai detto 'ti amo', l'ennesima bugia per tenermi buona.
Ricordo i 'devi dimagrire, amore' che mi convincevano di essere grassa,  i 'mi piacciono di più le bionde' costringendomi a tingermi o i 'ma che cosa ascolti? Ma come ti vesti? Ma come ridi?' che mi sotterravano, mi facevano credere di essere meno, meno di te, meno di chi mi circondava.
Ma perchè poi, Harry, perchè?
Perchè me? Perchè hai scelto me per divertirti?
Io che non dicevo parolacce, io che non bevevo e non fumavo, io che andavo in chiesa, io che tenevo alla scuola, io che rendevo felice mio padre e che mi aspettavo una storia d'amore al pari dei libri, che mi aspettavo un futuro migliore.
Tu sei stato la mia rovina, tu mi ha distrutta e io lo sono veramente, distrutta.
Ormai tutto mi fa paura, ci credi? Uscire di casa è diventato impossibile, ovunque guardi vedo il colore dei tuoi occhi, o le magliette che indossavi sempre tu. Non riesco a mangiare, il dottore dice che è stress, dice che mi riprenderò, il dottore sbaglia però, lui non può guarire i cuori spezzati, non può guarire il mio. Non parlo, dentro di me ci sono solo urla, grida strazianti.
L'unica cosa a cui posso aggrapparmi sono le lacrime che mi fanno sentire viva, quelle lacrime che la notte scendono svelte sul mio volto per ricadere sul cuscino, creando una pozza in cui vorrei annegare.
Sono stanca ormai, stanca di tutto.
Stanca di vedere mio padre torturasi l'anima, stanca di aspettare che le cose si sistemino, stanca di amarti ancora nonostante tutto, stanca di essere debole e vigliacca, stanca di aspettare le tue scuse, un tuo sorriso, una parola dolce.
Stanca di dover sopportare il ricordo dell'ultima volta, i tuoi occhi che mi trafiggevano, il tuo sorriso cattivo stampato in faccia e le tue parole, 'adesso non mi servi più, puoi anche andartene, stupida.' dopo aver fatto l'amore per l'ennesima volta.
'Non sei per niente forte, pensavo che potessi sopportare tutto, e invece.' Mi hai detto una volta, assottigliando gli occhi, quando volevi che sniffassi cocaina.
Ma adesso mi accorgo che avevi ragione, Harry, Charlotte non è forte, per niente.
Sono indifesa, ingenua e abituata a sofferenze diverse da quelle che mi hai procurato tu, quelle che mi hanno segnato a vita, quelle che ho impresse sulla pelle.
E sono stupida, perché pensare al suicidio è stupido.
E' stupido perché gli occhi gonfi di mio padre non tornerebbero più quelli di prima, prima di te.
E' stupido perché il sorriso dolce di Niall mi fa capire che valgo ancora per qualcuno.
E' stupido perché tu non meriti tutta questa importanza, non meriti le mie lacrime, non meriti la mia disperazione, la mia distruzione.
Per questo ho deciso di andarmene prima che il dolore mi consumi piano piano, prima che mi spenga portando con sé tutte le poche persone che ancora mi restano.
Mi hai tolto tutto, ma non questo, la mia vita ce l'ho ancora io, per quanto possa essere a brandelli è ancora nelle mie mani.
Vado lassù, Harry, magari mia madre saprà consolarmi, magari lei lassù potrà capirmi e rendermi meno triste.
Perciò, grazie Harry, perché mi hai insegnato a soffrire, perché adesso mi hai insegnato a volare.





Non so perchè abbia scritto questa OS, non mi sono quasi neanche accorta di starla scrivendo, è perchè Harry mi ispira troppo. HAHAHAHA
Fatemi sapere che ne pensate, baci.
Charlotte.




  
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