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Autore: mylittlebird    19/06/2013    1 recensioni
- Perché mi hai baciato ieri sera?
- Perché lo desideravo.
- Ma tu non mi hai mai desiderato prima d'ora...
- Tu dici?
- Non mi avevi mai baciata cosi.
- Non sempre faccio tutto ciò che voglio! - fu la sua secca replica.
- Credevo il contrario - osservai con noncuranza.
- Mi stai provocando per caso?
- Non so,non ci sono abituata,però potrebbe essere divertente.
- Sta attenta a dove metti i piedi! - mi avvertì corrucciato in viso - E' un campo minato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Di che sostanza sei fatto tu,
che milioni d'ombre seguono?
Ciascuno non ha che un'unica ombra
e tu,unico,presti la tua ombra a tutti.
Sonetto 53, Shakespeare


Sonetto 53, Shakespeare
La mattina dopo,appena sveglia - credo che fosse quasi l'ora di pranzo - mi sentivo come intontita. Qualcosa, un episodio che chiedeva di essere ricordato,si faceva largo nella mia coscienza. Mi rigirai sul letto,sperando di riaddormentarmi ma non ci riuscii. Improvvisamente le mia mente fu inondata dalla consapevolezza della sera prima.
Il suo profumo,il suo calore,la sua dolcezza,il suo respiro che mi accarezzava il collo e la sua voce vellutata che mi confortava.
Era stato cosi premuroso. Per me, tutto ciò era nuovo. Nessuno,a parte la mia famiglia,si era preso cura o preoccupato per me.
Tastai le coperte in cerca del suo corpo caldo,a vuoto:se n'era andato. Comprensibile,mica potevo pretendere che si svegliasse con me anche la mattina dopo,già aveva fatto abbastanza. 
Mi alzai di colpo tanto da avere le vertigini. 
Mi risedetti di nuovo sul bordo del letto a recuperare quel che ne era rimasto del mio equilibrio,intanto i miei occhi divagavano per la stanza. E sorrisi nel notare i segni della sua presenza: c'era ancora il bicchiere di plastica rosso che aveva posato sopra la scrivania. Al che non potei che pensare che il resto della casa doveva essere in condizioni pietose.
Riacquistato l'equilibrio,mi diressi in bagno a farmi una lunga doccia. 
Non c'è niente di più rilassante dell'acqua calda che ti puntella la pelle per poi scivolare su essa accarezzandoti.
E' una sensazione impagabile.
E se poi ci si mette anche l'immaginazione a giocare 'brutti scherzi' non hai via di scampo. E se invece dell'acqua fossero le sue mani affusolate ad accarezzarti la pelle,a spostarti i capelli bagnati di lato e torturarti il collo con morbidi baci partendo balla base di questo, scendendo alla clavicola e con le dita scendere alla schiena,per poi attirarti alle spalle e farti sentire il suo desiderio. Mi colse una miriade di brividi tanto che mi ritrovai a supplicare che tutto ciò fosse vero.
Persa com'ero nella mia fantasia perversa,con i sensi immersi in quella sensazione paradisiaca non sentii né la porta del bagno aprirsi – che tra l'altro pensavo di aver chiuso a chiave – né quella del box ,per cui quando rinvenni da quell'appetibile situazione e mi ritrovai la faccia compiaciuta di quello sfacciato del mio coinquilino che mi osservava con occhi languidi e famelici mi scappò un urlo dalla paura oltre che dallo sdegno.
- HARRY! - urlai mentre con braccia e mani cercai di coprire le mie parti intime che ormai non erano sfuggite al suo sguardo.
- ESCI IMMEDIATAMENTE DI QUI! - ma fu come se non avessi parlato,perché il signorino ghignò divertito ed entrò nel box come se niente fosse.
Mi guardava dall'alto dritto negli occhi mentre intanto spegneva l'acqua.
Non osavo disperdere lo sguardo altrove dato che per quel poco che avevo visto era a petto nudo e avevo la sensazione che fosse completamente nudo e ciò mi metteva in imbarazzo,già lo era la situazione che lui stava incrementando.
Cominciava a fare caldo lì dentro e a mancarmi l'aria,ormai satura.
- Spero di essere io quello a cui stavi pensando cosi maliziosamente! - chiese attirandomi a sé.
Aveva colto nel segno al primo tentativo sbagliando soggetto.
Avvampai,e lui lo colse come una risposta affermativa.
Non volevo le sue attenzione,non in questo modo. Non sapevo fino a dove si sarebbe spinto,il mio cuore cominciò ad accelerare e la mente a viaggiare verso idee malsane,spaventose. La paura si stava impadronendo di me.
- No, Harry! Per favore esci! - dissi col magone che si stava facendo sentire in gola.
- Non voglio farti del male. Solo dimostrarti quanto mi sei mancata. - disse con voce roca ancora impastata dal sonno.
Che intendeva con ciò? Che diavolo aveva intenzione di fare?
Reclinò la testa a lato prima di abbassarsi più vicino al mio viso. Credo che nei miei occhi ci potesse leggere lo smarrimento,sbigottimento e il terrore per le sue azioni,ma ciò non lo fermò dal voler raggiungere il suo obiettivo.
A dispetto di quello che mi aspettavo posò delicatamente le sue labbra sulla mia guancia le quali si modellarono perfettamente mentre con un movimento repentino mi spinse contro le piastrelle fredde del muro,bloccandomi ogni possibilità di movimento. Sentii dei brividi percorrermi tutta la schiena dal freddo e una punta di dolore sulle spalle dovuta all'azione brusca,mentre delle roventi labbra lasciavano baci umidi sul collo. 
Solo qualche secondo più tardi realizzai che ci separava un sottile telo,da dove fosse uscito poi non so. Ringraziai il cielo,almeno qualche rotella gli era ancora rimasta. Lo speravo,perché era proprio su quella che avrei cercato di fare affidamento una volta che avesse finito con questa bravata. 
Non reagii,ogni mio muscolo era teso.
Avvertii la sua mano posarsi sulla mia nuca e attirarmi più a sé mentre con l'altra accarezzava lievemente la mia spina dorsale risvegliando quelle sensazioni che fino a qualche secondo fa nella mia immaginazione avevo riservato ad un altro ragazzo. Lui in pochi secondi aveva scoperto il mio punto debole,anzi i due punti deboli:il collo e la schiena.
Mi trovavo in un limbo emozionale;se da una parte volevo ucciderlo per essersi introdotto in bagno e aver agito in modo irruento,dall'altra non potevo negare che queste attenzioni stavano cominciando a piacermi.
Cominciò a depositare piccoli baci sulla bocca;era strano,quasi dolce.
In balia delle mie percezioni schiusi le labbra e la sua lingua si fece strada nella mia bocca ,il suo sapore m'invase completamente.
Da quanto non baciavo un ragazzo? Troppo,e Harry sapeva baciare veramente bene,anche se non l'avrei ammesso neanche in punto di morte.
Divenni anch'io partecipante attiva di quel bacio,tanto attiva che mi ritrovai ad attorcigliargli i capelli tra le dita,cosa da lui gradita a giudicare dal gemito emesso.
Con cervello mezzo sconnesso e mezzo connesso,dovetti farmi forza per trovare lucidità e porre fine al rave party organizzato dai miei ormoni,reso ancora più difficile con lui che mi massaggiava i fianchi scoperti. 
Gli mordicchiai il labbro inferiore e questo piccolo gesto mi diede il tempo di scostarmi da lui e riprendere fiato.
- Harry! - ansimai. 
– Harry,io … - e mi morse il lobo dell'orecchio.
- …tu … - scese al collo baciandolo.
- … smettila,per favore! - posò l'ultimo bacio sulla clavicola e si scostò qualche centimetro da me preoccupandosi di stringere il telo intorno al mio corpo. Questa premura mi sorprese.
Ma fu solo l'espediente per non lasciami andare del tutto.
- Quando sei tornata? - chiese poi come se non fosse successo nulla,come se stessimo seduti sul divano del salotto davanti la tv a parlare come due persone civili.
- Ieri sera,ma tu eri troppo occupato per accorgertene. Ora mi fai uscire? - chiesi stizzita,quasi infastidita dalla mia stessa voce,da tutta quella situazione del cavolo che non mi sembrava reale. Forse stavo solo facendo un brutto sogno.
Il mio umore aveva subito un brusco cambiamento.
- Non ancora. Perché sei sparita senza dire niente? E perché non rispondevi al telefono? Mi hai fatto preoccupare.
Ho visto quanto era preoccupato il signorino,talmente preoccupato da organizzare una festa. Insomma che voleva da me?
- Avevo il cellulare scarico. - mentii.
- Per una settimana?
- Ho dimenticato il carica batteria qua. E comunque non ti devo nessuna spiegazione.
- Si,invece. Abitiamo nella stessa casa e …
- E cosa? Tu mi tratti come un estranea,come se la mia presenza ti nauseasse e poi vieni qui e a momenti mi violenti e, vorresti che io ti dia anche delle spiegazioni su quello che faccio o non faccio? Io non ti devo niente,Styles! - dissi alzando il tono di voce - Io non ti capisco! - mi arresi poi.
Mi strinsi il più possibile nel mio telo e feci per andarmene ma con un colosso del genere che ti sbarra la strada,non è facile.
- Violentare? Mi sembra che ti sia piaciuto e non provare a negare – aggiunse appena vide la mia faccia. - E comunque se una tua coinquilina scompare per una settimana senza avvisare significa solo una cosa:le è successo qualcosa di brutto. Non sapevo a chi chiedere e ho addirittura pensato di denunciare la tua scomparsa,con tutto quello che sta succedendo negli ultimi tempi in questa città,c'è da stare attenti. Che ne sapevo io che non ti avevano uccisa o rapita o … 
Gli tappai la bocca con una mano,stava divagando. Forse si era davvero allarmato. Ultimamente le violenze erano aumentate,in particolare quelle alle donne,e sembrava di vivere in un clima di terrore dove ognuno faceva quello che voleva poiché le forze dell'ordine faticavano a trovare la pista giusta,un colpevole e se pure veniva fuori,dopo due giorni era a piede libero. OK! Forse gli potevo lasciare almeno un bigliettino con su scritto che sarei partita in giornata. Ma invece di dimostragli che potevo capire la sua preoccupazione gli rivolsi solo la mia stizza. 
- Bé ora sono qui,viva e vegeta e sto bene. Grazie per l'interessamento, ma la prossima volta aspetta che io esca dal bagno e che sia vestita,e possibilmente copriti anche tu,che non ti si può guardare.
Oh,io l'avevo guardato,eccome se l'avevo guardato e non era niente male,ma non glielo avrei mai confessato.
Si accigliò;forse sono stata troppo dura o offensiva. Si era offeso?
Si mise a lato liberandomi l'uscita e proprio mentre stavo per varcarla mi afferrò il polso,cosi mi girai di scatto guardandolo interrogatoria.
Che voleva ancora? 
- Non capisco se sei acida o ci fai? Perché questa parte ti riesce cosi bene. 
- Va all'inferno Styles.
Strattonai la sua presa liberandomi e uscendo di lì correndo come se stessi scappando da un mostro.
Non ero acida,tutto dipende da come mi prendi e tratti. Forse a momenti ero stronza ma non acida.
Non lo capivo,non capivo il suo comportamento,non capivo il suo bizzarro modo di dimostrare le cose. Anche perché non me lo aveva mai permesso d'intrufolarmi nella sua vita,anche solo con la punta dei piedi.
Una volta in camera mi assalì un tremendo senso di colpa e le lacrime cominciarono a rigarmi il viso. Mi assicurai di aver chiuso la porta a chiave e mi accasciai sul pavimento priva di forze.
Non mi spiegavo come mai stessi in quelle condizione e sinceramente non volevo neanche andare a scovare il perché.
Forse erano solo troppe emozioni provate in un lasso di tempo brevissimo. Forse dovevo metabolizzarle una ad una senza accumularle;portavano solo confusione. 
Sentii tre colpi secchi alla porta dopo non so quanto, avevo perso la cognizione del tempo. Mi prese un colpo,tratteni il respiro e il singhiozzo  mi stava strozzando infatti pochi secondi dopo tossii.
- Stai bene? - chiese da dietro la porta.
No che non stavo bene idiota,mi stavo strozzando.
Non risposi e come risultato continuò a bussare alla porta chiedendomi di aprire finché non lo sentii più. Finalmente si era arreso e se n'era andato.
Io però stavo veramente soffocando e necessitavo di acqua,dovevo andare in cucina. Cosi aspettai più che potevo per essere certa che se ne fosse andato e aprii piano la porta per non farmi sentire. Ma non feci neanche due passi che lo vidi appoggiato al muro - con l'accappatoio addosso – mentre mi porgeva un bicchiere d'acqua. Lo presi e lo bevi tutto a piccoli sorsi ma quell'irritante fastidio alla gola non se ne andava,continuava a pizzicare.
- Prenderai freddo se non ti asciughi.
In effetti stavo gelando,ma questi non erano affari suoi. Mi sarei vestita una volta finito questo bicchiere,cioè all'istante.
- Hai pianto! - constatò quasi abbattuto.  
Non era una domanda,aveva notato i miei occhi arrossati e gonfi.
Allungò la mano verso il mio viso ma mi ritrassi cosi come il suo braccio tornò a lato dei fianchi.
- Grazie. - dissi atona indicando il bicchiere e tornai sui miei precedenti passi dandogli le spalle.
E mentre chiudevo la porta mi è sembrato di aver sentito un 'mi dispiace'.
Mera illusione probabilmente. Styles che si scusava con qualcuno,con una ragazza poi.
I miei rapporti con lui non sono mai stati ottimi,nè buoni,nè normali.
Non si può dire che si sia instaurato il classico rapporto di rispetto tra persone civili,anzi abbiamo avuto sempre discussioni,sempre qualcosa da ridire su ogni piccola cosa  e negli ultimi mesi non c'era neanche questo. Anzi era dall'episodio avvenuto in terrazza che si limitava solo al buongiorno/buonasera se ne aveva voglia. Era come se vivessi da sola. 
Mi vestii alla bel e buona col primo pigiama trovato,i capelli gli lasciai bagnati. 
Pur essendomi svegliata da poco ritornai a letto,era come se avessi tutto il fardello del mondo sulle mie spalle,mi sentivo spossata e mi serviva riposo.
Appena infilata nel letto,pronta ad abbandonarmi al mondo dei sogni,sentii il cellulare che vibrava,un messaggio da parte di … ma chi diavolo era? Non avevo nessuno nella mia rubrica con questo nome.

Da: Coglione
'Come va oggi?Dormito bene?'

In quel momento mi venne solo una persona in mente:Zayn.
L'unico arcano era come avesse avuto il mio numero e perché l'avevo registrato con quel nomignolo. Insomma non poteva essere nessun altro …credo!

A: Coglione
'Meravigliosamente!Solo che stamattina ho accusato dei dolori al addome,tu ne sai qualcosa! :P ps. Come hai avuto il mio numero?'

Non potevo dirgli che il mio coinquilino mi aveva appena rovinato la giornata.
Anche se ora stava prendendo una buona piega.


Da: Coglione
'Io? No,niente. E il numero me l'hai dato tu o meglio dal tuo telefono è partito casualmente una telefonata verso il mio . Che stai facendo ora?'


'Si certo,casualmente. Mi fa strano che ti sia registrato con questo nomignolo,te ne devo trovare un altro! Comunque attualmente mi sto annoiando,perché?'

'Perché mi chiedevo se ti andasse di fare una passeggiata?'

'Volentieri,ma qui da me piove e anche da te penso visto la distanza. :)'

Non sapevo dove abitava,ma essendo che vivevamo nella stessa città si presume che piova in tutta la città non a zone. Giusto?

'Si anche da me. Bisogna trovare un rimedio.'

Il rimedio non l'abbiamo trovato ma in compenso siamo stati tutto il pomeriggio a messaggiare. E per un po' mi sono alienata dal mondo,lasciando dentro questo tutti i miei problemi. Mi sono concentrata solo su quel bellissimo ragazzo che la sera prima era stato cosi premuroso verso di me e che ora mi stava facendo sorridere con la sua semplicità e dolcezza. Lui era particolare,unico nel suo genere. Un momento era schivo,taciturno,tenebroso e in quell'altro era divertente,gioioso,cristallino,il perfetto ragazzo della porta accanto.
Peccato che il reale ragazzo della porta accanto che avevo era un'incognita,a volte stronzo fino al midollo a volte solo lontanamente gentile. 
Come sarebbe stato bello avere Zayn e non Harry come coinquilino.
In quel pomeriggio trovai anche il sopranome adatto a lui 'sweetie' - per ora almeno – ma non glielo dissi,probabilmente avrebbe frainteso.Quindi per ora sarebbe stato solo Zayn.


Ciao :)
Avete che caldo? Io sto morendo e ho il cervello fuso.
Inoltre dovrei studiare invece mi sono ritrovata a scrivere questo nuovo capitolo per mancanza di volontà.
Qui ritovate Harry,il suo coinquilino che ha uno strano rapporto con la ragazza,che sarà più chiaro nei prossimi capitoli.
Anche se visto lo scarso interesse per questa storia,non so se vale la pena di continuare.

Anyway.... ringrazio di cuore Directioner_Is a promise per averla messo nelle preferite e chi ha recensito.
E un'ultima cosa:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1902190&i=1
Questo è il link di una OS che ho scritto se vi va di passare e di lasciare una vostra opinione mi farebbe piacere.
Detto ciò ora mi dileguo e vedo di combinare qualcosa.
Buona lettura.
Baci <3

  
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