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Autore: SamuelRoth93    19/06/2013    2 recensioni
N.B. LA PRIMA STAGIONE è COMPOSTA DA 22 EPISODI.
Aria aveva un sogno: Viaggiare per i sette mondi. Per tutta la vita aveva immaginato attraverso i libri di una biblioteca, come potesse essere il mondo fuori dal suo villaggio, un mondo misterioso, fantastico e con creature e luoghi che vanno oltre l'inimmaginabile. Un giorno, conobbe il viaggiatore e da lì iniziò la sua avventura verso l'ignoto!
(IN ATTESA DI COMMENTI, GRAZIE!)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO SEI

“Godliness”

 

Cit. “Sono affascinanti, manipolatrici e amano la ricchezza. Nessuno poteva resistere ai loro occhi e alla loro voce incantevole; erano donne perfette. La loro bellezza era conosciuta a tutti, ma non a loro stesse, questo perché, se si fossero viste riflesse in uno specchio, anche per un solo secondo, avrebbero visto chi erano in realtà”.

 

“Non posso credere che siano andati via così!” esclamò Aria sconvolta, mentre guardava la caverna dalla ringhiera della nave. “Il viaggiatore e Ben non l’avrebbero mai fatto di proposito!” suppose Moonflower. “Intendi dire che qualcuno gli ha costretti? Ma come? le chiedeva Aria. “Dev’essere stato quel canto!” esclamò Moonflower. “Senti, questa storia non mi piace per niente. Dobbiamo andare a riprenderli e uscire subito da questa grande caverna!” Aria corse giù nella stiva della nave. “Ferma Aria? Cos’hai in mente? Non vorrai raggiungerli a nuoto spero!” la rincorse Moonflower. Aria si era fermata davanti alla cabina di Annabelle. “Aria?? Lo sai che il viaggiatore non vuole che entriamo dentro quella cabina! Che vuoi fare?” chiese Moonflower, mentre Aria appoggiava la mano sul pomello della porta. “Bhè, lui non è qui! Perciò seguimi, forse so come raggiungere i ragazzi!” esclamò Aria aprendo la porta ed entrando. “No! Aria!” cercò di fermarla Moonflower, ma era troppo tardi. Le due erano già dentro ed erano ferme ed immobili a guardare Annabelle distesa nel letto. “Poverina!” esclamò Moonflower. “Sapevi che era sua sorella? È stata avvelenata!” le disse Aria. “No, non sono così intima con il viaggiatore. Sapevo dell’esistenza di questa ragazza all’interno di questa cabina, ma lui non mi ha mai raccontato nulla!” esclamò Moonflower, mentre Aria alzava libri e frugava per l’intera cabina. “Ma cosa stai cercando?” le chiese Moonflower guardandola perplessa. “Ricordi quando siamo stati attaccati dai pirati? Il viaggiatore mi disse che dovevo venire qui e portare in salvo sua sorella!” rispose Aria. “Quindi?” chiese Moonflower. “Come potevo portare in salvo sua sorella? Non c’è una via d’uscita in questa cabina…poi mi sono ricordata di quel marchingenio con le leve; quello che il viaggiatore ha usato per far uscire quel ponte che ha collegato le navi!” spiegò Aria, mentre Moonflower la seguiva nel suo ragionamento. “Intendi dire che il viaggiatore ha costruito una via d’uscità, proprio da questa cabina?” chiese lei. “Io credo di sì!” disse Aria facendo scricchiolare il pavimento che c’era al di sotto di un tappeto. Le due si guardarono e poi si chinarono a terra per rimuovere il tappeto e Aria aveva ragione; c’era una specie di porta. “Ma perché non si apree!” gridò Moonflower con la faccia rossa per lo sforzo. “Inutile, non si apre!” disse Aria sedendosi affaticata sul pavimento. “Adesso cosa facciamo?” chiese Moonflower altrettanto stanca. “Forse ci sono! Aspettami qui!” esclamò Aria uscendo dalla cabina. “Ma dove vai? Aria??” gridò Moonflower. Improvvisamente, poi, la porta nel pavimento si aprì con un click. “Incredibile! Come ci sarà riuscita?” disse Moonflower tra sé e sé, mentre Aria ritornò in cabina. “Sì! Ci sono riuscita!” gridò Aria sorridendo di contentezza. “Ma come??” si chiedeva Moonflower. “Ho tirato una delle leve, non è stato difficile! Ho pensato che se era andata così per il ponte, avrebbe funzionato anche con questa porta chiusa!” spiegò Aria, mentre le due aprivano quella porta.

Sollevata la porta, al di sotto di essa c’era il fondale marino e una piccola barca di emergenza per la fuga, attaccata alla nave con delle corde. “Incredibile, il viaggiatore ha progettato davvero tutto!” disse Moonflower stupita. “ Forza scendiamoci dentro e andiamo a cercare il viaggiatore e Ben!” disse Aria, mentre le due si calavano dentro, chiudendo la porta al di sopra di loro.

Le due iniziarono a remare per il piccolo tunnel costruito appositamente per far uscire la barca dalla nave. Uscite dalla nave, si ritrovarono davanti alla caverna in cui avevano visto il viaggiatore e Ben avventurarsi. “Hai paura?” chiese Moonflower. “No. Sono che ci sono i miei amici in quella caverna, perciò non ho paura; qualunque cosa ci sia lì dentro!” disse Aria con determinazione, mentre le due iniziavano a remare e ad inoltrarsi in quella caverna.

Passarono diversi minuti, le ragazze iniziavano ad annoiarsi e ad essere stanche di remare. “Secondo me ci siamo perse!” disse Moonflower sbuffando. “Non ci siamo perse, questa caverna è a senso unico!” precisò Aria. “Dimenticavo che sei la saputella del gruppo!” esclamò Moonflower facendo una smorfia con la faccia. “Non sono una saputella, ho semplicemente usato il cervello!” disse Aria innervosita dal commento. Improvvisamente, si udirono delle voci. “Hai sentito?” chiese Aria a Moonflower. “Guarda c’è una riva!” le indicò Moonflower. “Attracchiamo e andiamo a vedere da dove provengono queste voci!” disse Aria scendendo dalla barca e tirandola a riva. “Piano, Aria! Rischio di cadere in acqua, non sono mica alta come te! E non so nemmeno nuotare!” si lamentò Moonflower. “Forza, sono solo due centimetri d’acqua! Scendi!” la tirò giù Aria. “ E va bene, sono scesa!” esclamò Moonflower, mentre Aria tirava la barca fuori dall’acqua.

Intanto, le voci, erano sempre più vicine. “Sono voci di donne!” le riconobbe Aria, mentre le due camminavano all’interno della caverna. “Già, hai ragione!” esclamò Moonflower. Poi, improvvisamente, videro intravidero proprio delle donne insieme ad altre persone. “Oh, no! Nascondiamoci!” Aria tirò Moonflower dietro ad una roccia. “Ehì?? Potevi almeno avvisarmi!” disse Moonflower stordita per le maniere di Aria. “Smettila di lamentarti e guarda!” le disse Aria sconvolta per quello che stava vedendo.

C’erano donne bellissime ovunque, che sdraiate, venivano adulate e venerate da uomini. Alcuni imboccava loro dell’uva, altri le facevano vento con una palma e, altri ancora, spostavano grossi sacchi pieni di ricchezze di ogni genere.

“Ma è terribile!” esclamò Aria. “Guarda! Ci sono anche Ben e il viaggiatore!” le indicò Moonflower. “Sembra quasi che siano sotto il loro controllo!” notò Aria il comportamento di tutti gli uomini che c’erano in quella caverna. “Che cosa facciamo?” chiese Moonflower ad Aria, mentre lei stava fissando una delle sirene. “Hai visto? Una di quelle donne porta sulla fronte, una di quelle pietre di cui parlava il viaggiatore!” notò Aria. “Hai ragione è identica a quella che ha il viaggiatore, solo che la sua è azzurra!” disse Moonflower, mentre Aria tirava il suo libro dalla borsa. “Ma ti sembra il momento di metterti a leggere un libro?” la guardò storto Moonflower. “C’è una pagina dedicata alle pietre arcobaleno. Voglio sapere quali sono i poteri di quella posseduta da quella donna!” disse Aria sfogliando le pagine. “Allora…eccola! Si tratta della pietra della persuasione, essa rende , a chi la possiede, il potere di crontrollare ogni creatura vivente, senza che si ribelli al suo volere. Si trova nel profondo dei mari, luogo raggiungibile solo dalle…sirene!” lesse Aria per poi guardarsi con Moonflower. “Quindi quelle sono sirene? E dove sarebbero le loro code?” chiese Moonflower. “Non lo so, ma dobbiamo trovare il modo di salvare tutte quelle povere vittime e anche i nostri amici!” rispose Aria pensando a come fare. “E una parola. Siamo noi due contro una dozzina di donne-sirene con annessi schiavi! Sul libro non c’è scritto come fare per contrastare le sirene o l’effetto della persuasione?” chiese Moonflower. “Purtroppo no! Ma sento che per porre fine a tutto dobbiamo staccare la pietra incastrata nella fronte della sirena!” spiegò Aria, mentre Moonflower era prossima a fare uno starnuto. “Moonflower che ti sta succedendo? Non dirmi che stai per starnutire?” le chiese Aria preoccupata del fatto di essere scoperte. “Ho paura di si! Sono allergica alle alghe che ci sono su questa roccia!” disse Moonflower non trattenendosi più.

Fu così che lo starnuto rimbombò per tutta la caverna. Le due ragazze, a quel punto, si nascosero ancora di più dietro a quella roccia, e ad occhi chiusi speravano di non essere state scoperte, ma la fortuna non girava da quella parte.

“Ma guardate chi abbiamo qui…delle intruse!” si affacciò dietro a quella roccia una delle donne. “S…s…salve!” esclamò Moonflower terrorizzata. “Avete fatto un grande errore decidendo di venire qui!” disse la donna prendendole e trascinandole dalle altre. “Lasciami, brutta strega!” si lamentò Aria per la brutalità con cui veniva trascinata. Poi, le due povere malcapitate, finirono al cospetto del gruppo di sirene e quella seduta su un trono fatto di perle, sembrava esserne la regina. “Che cosa ci fate qui, voi due? Come osate?” chiese la regina. “Rivogliamo i nostri amici, ecco cosa vogliamo! Cosa avete fatto e questi poveri uomini!” disse Aria, mentre le sirene scoppiarono a ridere. “Ai chiamato questi miseri servi: Uomini?” chiese la regina, quasi divertita dalle parole di Aria. “Aria, ti prego! Abbassa i toni!” la avvertiva Moonflower preoccupata. “La tua amica a ragione…farai meglio ad abbassare i toni con noi! Siamo belle, ma possiamo essere molto perfide e crudeli!” esclamò la regina iniziando a parlare con tono serio. “Cosa avete fatto a tutti loro?” chiese Aria senza paura. “Loro sono i nostri servi è semplice! Ci venerano, obbediscono ai nostri ordini…sono i nostri giocattoli!” rispose la regina. “Siete solo delle imbroglione! Questi uomini sono vittime di un incantesimo…se solo tornassero alla ragione, le cose sarebbero ben diverse!” disse Aria con arroganza, mentre la regina, infastidita, si alzò e la prese per il collo. “Come osi lurida ragazzina? Non hai idea di quello che potrei farti per aver detto una cosa del genere!” le disse la regina stringendole la gola. “Ariaaaaaa! Lasciala andare!” gridava Moonflower terrorizzata.

Ormai, nessuno poteva aiutarle ad uscire da quella situazione; forse solo un miracolo poteva farlo…

 

                                                 CONTINUA NEL SETTIMO EPISODIO

 

 

 

 

 

 

  
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