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Autore: casstheliar    19/06/2013    3 recensioni
Duemiladieci. L'anno in cui si innamorarono.
Duemilaquindici. L'anno in cui le loro vite cambiarono per sempre.
Una storia in cui passato e presente si intrecciano inesorabilmente.

Harry/Louis
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

Louis stava bevendo la sua Coca Cola con la cannuccia, come era solito fare. Harry lo fissava con un sorrisetto: erano in pausa. Si avvicinò all'orecchio dell'altro, "Quella sera sei stato fantastico in tutti i sensi", sussurrò. Louis per poco non si strozzò con il liquido freddo e frizzantissimo, tossì un paio di volte, diventando paonazzo.
"Scusa?", riuscì a dire.
"Sai bene a cosa mi riferisco", rispose Harry, saccente.
"Sì lo so appunto stavo per morire"
"Dopo tutto questo tempo ti senti ancora imbarazzato?"
"Ovviamente - disse Louis, in un soffio - non importa quanto tempo passi tu continuerai a farmi sentire come in quella notte, in quello stesso identico modo, ogni volta che mi guardi, che mi parli, che mi tocchi. Saranno pure passati cinque anni ma io sono rimasto quel ragazzo e tu rimarrai per sempre l'Harry per cui presi un cotta spaventosa", detto ciò tornò a concentrarsi sulla sua cannuccia azzurra, mordicchiandola. Harry lo fissò interdetto per qualche istante, era davvero difficile che Louis pronunciasse parole del genere, di solito era molto riservato nei confronti dei propri sentimenti. Sentì il cuore aprirsi e lo abbracciò, strusciò la testa sul suo collo, "Sei molto sentimentale oggi, Boo"
"Mi sono fatto prendere dalla situazione, Haz. E tra l'altro sto diventando vecchio..", annuì il più grande con un'espressione seria.
"Ma smettila, ti prego", lo zittì l'altro, leggermente irritato.
Sentirono bussare e videro la giornalista fare capolino del loro camerino, "Si torna in scena tra un minuto, mi raccomando", i due annuirono e la seguirono fuori.

Liam si guardò intorno, aveva appuntamento con gli altri alle dieci, alzò la manica della camicia per dare un'occhiata all'orologio: era in anticipo di un quarto d'ora. Sbuffò e si lasciò cadere su una panchina, giocherellava con il suo trolley tentando di ammazzare il tempo.
"Liam?", si sentì chiamare, alzò la testa e vide Zayn arrancare verso di lui, con un borsone in spalla. "Liam!", lasciò cadere il bagaglio a terra e lo abbracciò con vigore, lasciando il ragazzo senza fiato. "Zayn, ciao", lo salutò lui, arrossendo.
"Mi sei mancato in questi giorni, sai? Mi ero abituato ad averti, cioè - si schiarì la voce - ad avervi attorno", sorrise.
"Anche tu mi sei mancato, Zayn", i due si abbracciarono di nuovo. Liam celò un piccolo sorriso imbarazzato nell'incavo del collo dell'altro.

"Harry muoviti, non voglio arrivare in ritardo per colpa tua!", si lamentò Louis, trascinando il trolley. Camminava a passi svelti, a qualche metro da lui c'era il riccio che lo seguiva col fiatone. "Guarda che non se ne vanno senza di noi, Lou", si lamentò, tentando di raggiungerlo, ma il più grande come lo vide appropinquarsi, camminò più velocemente.
"Non mi piace essere in ritardo". Il padre di Harry li aveva lasciati all'entrata dell'aeroporto di Heathrow, doveva andare a lavorare e non poteva intrecciarsi in quel casino di strade e parcheggi.
"Non siamo in ritardo, rilassati"
"Non dirmi di rilassarmi, Harry!", Louis si voltò e lo guardò in modo severo, Harry sospirò e chiuse gli occhi, riportando alla mente l'immagine di un altro Louis, di un Louis completamente sottomesso ed incredibilmente eccitante.
"Mi stai ascoltando?"
"Eh?", Harry cadde dalle nuvole.
"Sei uno schifoso! Muoviti", le guance di Louis arrossirono, lui riprese a camminare velocemente.

"Come ben sapete, oggi abbiamo organizzato questo evento in diretta streaming perché i qui presenti, Louis Tomlinson e Harry Styles, due quinti della boyband più famosa del mondo, hanno un annuncio da fare. Con questa intervista abbiamo avuto l'occasione di conoscerli meglio, soprattutto dopo la shockante, se così posso dire, notizia che ci è stata data dai tabloid inglesi circa sei mesi fa. Infatti come tutti saprete, Louis e Harry hanno fatto coming out come coppia, definitivamente, dopo essere stati tartassati dalla stampa di tutto il mondo.
Ci hanno contattato non molto tempo fa per questa speciale intervista, per avere un trampolino di lancio per il loro annuncio, in modo che tutto fosse fatto alla luce del sole. Oggi, 18 novembre 2015, la vita di questi due giovani ragazzi fuori dagli schemi, cambierà, di nuovo", la giornalista li guardò, i due annuirono gravemente.

"Ecco vedo Liam e anche Zayn", disse Louis con un sorriso, richiamò la loro attenzione con un braccio. I quattro si abbracciarono, sembravano non vedersi da tre anni, invece erano passati appena tre giorni.
"Ehi Harry hai una cera pessima", Zayn lo guardò alzando il sopracciglio e indicando con un dito la sua faccia.
"Ho dormito pochissimo questa notte", rispose il riccio, senza guardarlo in faccia. Intanto Liam aveva afferrato Louis per un braccio, distaccandolo dagli altri due.
"Allora?", gli domandò su di giri.
"Allora che?", Louis voleva fare il misterioso, ma il sorrisetto che gli si dipinse sul viso lo tradì.
"Conosco quella faccia! Dimmi cosa è successo!"
"Non posso scendere nei particolari, ti basti sapere che qualcosa c'è stato"
"Qualcosa di bello?"
"Se non fosse qualcosa di bello secondo te sorriderei così?", Louis si allontanò, lasciando Liam a bocca aperta.

I quattro entrarono nell'aeroporto, presero tra le mani i passaporti, erano tutti agitati perché stavano per lasciare il suolo britannico per dirigersi non solo all'estero, ma addirittura oltreoceano, negli Stati Uniti. Louis si prese una Coca Cola e mentre pagava avvertì come la sensazione di aver dimenticato qualcosa di terribilmente importante. Si accostò a Harry, "Senti se per caso ho lasciato qualcosa a casa tua, ce la ritrovo come torniamo?"
"Che hai lasciato?"
"Non lo so, ma ho questa sensazione addosso", il più piccolo lo guardò e scosse la testa.
Erano presi dalle loro chiacchiere, quando, improvvisamente Zayn scattò dalla sedia, "E Niall?"
"Oddio era lui quello che avevo dimenticato", Louis si batté una mano sulla fronte e pescò il telefono da una tasca del trolley: quindici chiamate perse tutte da parte dello stesso mittente.
Compose in fretta il numero, "Pronto?"
"Niall!", urlò.
"Louis dio mio sono due ore forse che cerco di chiamarti! Ricordami di prendere il numero degli altri la prossima volta! Ho preso il tuo perché essendo il più grande, pensavo che fossi il più responsabile, mi sbagliavo"
"Niall dove sei? è tardissimo"
"Sì lo so, ho avuto un contrattempo, parto da Dublino, ci vediamo direttamente a New York"
"Ma no - si lagnò il più grande - dovevamo fare questo primo viaggio tutti insieme"
"Mi dispiace, facciamo per il ritorno. Ora ti devo lasciare, inizio l'imbarco. A dopo".
Di lì a sette ore sarebbero finalmente stati tutti e cinque insieme nella Grande Mela.

Harry guardava fisso davanti a sé, quella telecamera lo intimoriva più che mani. Louis poggiò una mano sulla sua gamba e la strizzò dolcemente, il ricciò girò il volto verso di lui per un istante, il più grande annuì, tentava di dargli quel poco di coraggio che aveva.
"Allora - iniziò Harry - questi ultimi sei mesi sono stati davvero duri per noi, non eravamo ancora pronti per tutto questo, la nostra intenzione era quella di.. di uscire allo scoperto come coppia di nostra volontà, però non ci è stato possibile. Ed è stata colpa nostra, ovviamente"
"Abbiamo perso un mucchio di persone che credevamo di conoscere, che pensavamo ci volessero bene non per quello che rappresentiamo ma per quello che siamo. Ci siamo ritrovati per la prima volta nella nostra vita a fare i conti con la vera falsità e meschinità. Abbiamo dovuto nasconderci nonostante non volessimo farlo."
"Però abbiamo anche capito - continuò Louis - quali sono le persone che ci vogliono davvero bene, che ci accettano per quello che siamo, e tutto questo, l'amore dei fan che ci sono rimasti accanto, ci ha dato la forza di continuare e soprattutto di essere qui oggi", i due si guardarono e presero un bel respiro, fu Harry a parlare, "Tra un mese e qualche giorno, il 22 dicembre, saremo di nuovo qui a New York. Indosseremo, come oggi, due completi eleganti, io probabilmente porterò una cravatta nera mentre Louis opterà per quella bianca. Con noi ci saranno i ragazzi, gli amici più stretti, le nostre famiglie, perché per quell'occasione vorremo accanto le persone che ci amano. Il 22 dicembre sarà il giorno in cui io, Harry Styles, mi legherò per sempre a Louis Tomlinson. Metterò al suo anulare sinistro una splendida fede d'oro bianco, simbolo del nostro amore. Gli donerò tutto me stesso come ho sempre fatto fin da quando ci siamo conosciuti. Lui diventerà mio marito e io il suo. Volevamo che lo sapeste da noi, perché ve lo dobbiamo..", la voce di Harry si incrinò ma sorrise, non smise mai di sorridere verso la telecamera: quello era il sorriso che tutti dovevano vedere, tutti dovevano sapere che lui era felice così, era felice di sposare l'uomo che amava, era felice di poter condividere legittimamente la sua vita con lui.
Un piccolo applauso partì dalle mani delle poche persone che erano con loro nella stanza, Harry non resse più e un paio di lacrime gli scivolarono lungo le gote arrossate. Louis intrecciò le dita alle sue, sfoggiando per la prima volta l'anello di fidanzamento di cui andava tanto fiero e che finalmente adesso poteva con libertà mostrare in giro.

Erano appena decollati, Harry era seduto accanto a lui e a qualche fila di distanza c'erano Liam e Zayn che stavano scegliendo il film da guardare. Louis si accomodò sulla poltroncina e guardò fuori dal finestrino Londra diventare sempre più piccola. Il suo cuore batteva all'impazzata: per il volo, per la testa di un Harry stanchissimo poggiata sulla sua spalla, per quel piccolo sentimento d'amore che pian piano stava per impadronirsi di tutto il suo essere.  
____
nda
e quindi siamo giunti al termine di questa piccola storia :')
ringrazio tutti quelli che mi hanno seguita, che hanno recensito o messo tra i preferiti/ricordati. Ma anche quelli che hanno letto e basta, siete davvero fantastici chiunque voi siate.
Spero di rivedervi nelle mie prossime storie, al momento vorrei concentrarmi sullo Ziam, ma chissà che non ci scappi una Larry, chissà dipende un po' da me e un po' da loro che devono darmi la giusta ispirazione.

Vi lascio i soliti link noiosi
can i take you home
confidence
feel good now


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A prestissimo, Alexa
  
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