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Autore: Sirio J Dawson    19/06/2013    3 recensioni
Due ragazzi follemente innamorati, un amore platonico non condiviso dal padre di lei, che dopo averla scoperta, la fa rinchiudere in un convento di clausura.
I migliori amici di lei, assieme al suo ragazzo, cercheranno di salvarla, ma hanno solo due mesi e mezzo, dopodichè il noviziato avrà inizio e Candy non potrà vedere altro che le mura ingiallite della sua stanza di clausura.
Amore, amicizia, passione, tutto in una calda estate, quando tutto sembrava andare per il verso giusto, almeno una volta.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Arrivammo dopo qualche minuto davanti a villa Ruth.
Dire che era enorme era davvero poco..era una villa disposta su quattro piani, tre piani in altezza e uno che andava in profondità.
I genitori di Marshan erano spesso via per lavoro e la loro ‘bambina’ come la chiamavano loro, inaugurava feste di ogni genere e tipo.
Per Alden ed Eireen non era la prima volta che partecipavano a queste mega-feste, ma per me era la prima volta e non sapevo come comportarmi.
La musica si sentiva fortissima già da fuori e non osavo immaginare come si potesse sentire da dentro.
Eireen mi rassicurò dandomi una lezione di ballo ‘house’ mischiato al truzzo in dieci minuti, mentre Alden stava lì piegato in due dalle risate.
Entrammo, la stanza era davvero lussuosa e quello era solo il primo piano.
C’era un casino di gente, attaccati alle pareti c’erano tavoli che strabordavano di cibi di qualsiasi tipologia, dal soffitto pendevano dei lampadari di murano e swarovski che se stavi a fissarli per più di dieci secondi saresti diventata cieca.
Al e Eireen mi spiegarono che il primo piano era adibito a buffet, e ci si poteva ‘rilassare’ senza essere spintonati dalla gente che ballava.
Andammo a visitare il quarto piano, quello in profondità.
Giuro su quello che vi pare che non si vedeva un cazzo nullo, strinsi la mano ad Alden, ed Eireen mi teneva da dietro per i fianchi.
In alto, su una balconata c’era un dj che mixava la musica e cambiava i vari cd.
- Allora Candy, a mezzanotte ci sarà lo schiuma party. Manca precisamente un’ora, cosa vogliamo fare?-
- Direi che balliamo, no?-  dissi con fare malizioso.
- Apposto, andiamo in pista bitches.- Alden ci trascinò in pista, ma dopo poco ci perdemmo tutti e tre.
Smicciai fra la folla per trovarli ma vedevo solo corpi in movimento e sinceramente non avevo molta voglia di perdere tempo e disperarmi, volevo divertirmi ed ero del pensiero che li avrei ritrovati allo schiuma party.
Ballai a ritmo per un po’con qualche ragazzo, poi andai al bar per recuperare energie e ordinai un mojito, io amo quel drink è una meraviglia, è gustoso e rinfrescante, il mix perfetto.
- Salve dolce signorina.-
Mi voltai, dietro di me c’era un ragazzo biondo, occhi color miele, fisico a dir poco scolpito e sorriso smagliante.
- Ehm ‘sera, ci conosciamo?- risposi fredda.
Di solito non sono così, ma volevo fare un po’ la preziosa.
- Sono il ragazzo con cui hai ballato prima.- disse lui senza perdere il sorriso.
- Ah, oddio scusami è che stiamo al buio e non vedo nulla.- risi dolcemente, e presi il mio mojito.
- Capisco, devi farci l’abitudine. Comunque piacere, io sono Zach Emory il cugino di Marshan.-
- Piacere, io sono Candy Caleight.- presi un sorso del mio drink e senza smettere di guardarlo gli tesi la mano.
Lui senza esitare me la strinse delicatamente.
- Aspetta..come ti chiami?- mi guardò esitante attendendo una risposta.
- Candy Calei..- mi bloccai, lo guardai di nuovo bene, alla luce del piccolo lampioncino..oh diamine era lui, Zach, il mio primo grande amore.
In primo liceo stavamo insieme, ma la nostra relazione andò a puttane per colpa dei miei genitori.
Il padre di Zach, Dwight Emory, fu arrestato per trasporto illecito di sostanze stupefacenti in un suo viaggio per lavoro in Italia, e sono due anni che lui non vede il padre e che io non vedo lui.
Mio padre, quando venne a scoprire che io stavo insieme al figlio di quel ‘drogato’ come lo chiamava lui, non mi fece uscire di casa, e per un certo periodo non mi fece vedere né Eireen e né Alden.
Lui cambiò scuola, e io rimasi delusa e disperata senza di lui e senza una parte di me.
- Che diavolo ci fai qui?- esordì lui.
- Mi ci hanno portata Eireen e Alden, ovviamente ci sono di nascosto qui.- abbassai lo sguardo sussurrando le ultime parole.
- Ah..capisco..senti Candy, ci andiamo a fumare una sigaretta insieme come i bei vecchi tempi?- mi guardò dritto negli occhi.
- Sì, certo.- distolsi lo sguardo, mi stava per venire da piangere.
Incominciammo a camminare, e quasi arrivati alla terrazza mi sentii afferrare il braccio, io strinsi forte quella mano che mi aveva accarezzata il viso, asciugata le lacrime, stretta forte e strizzato scherzosamente le guance.
Ci sedemmo su un divanetto, accendemmo le sigarette e per un paio di minuti stettimo in silenzio a guardare la luna brillare assieme alle sue sorelle stelle, poi lui ruppe quel silenzio mistico che si era creato.
- Come sei stata senza di me..?-
Io lo guardai continuare a fissare il cielo e poggiare la sigaretta fra le sue labbra.
- Male, molto male Zach..- deglutii e ciccai.
- Sai, mi ricordo quando ero indeciso sul baciarti o meno, e devi sapere che appena avevo toccato le tue dolci labbra e respirato il tuo profumo già ero innamorato..come ora Candy..- ci guardammo negli occhi, erano splendidi per come brillavano alla luce della luna, rividi in quegli occhi quel pezzo di me che due anni fa mio padre mi portò via e che ora era tornato da me, così per una semplice coincidenza.
- Devi sapere anche tu molte cose Zach..mentirei se dicessi che ormai non mi fai più nessun effetto, che sei solo un ricordo..non lo sei..- mi abbracciò forte, mentre scoppiai in un pianto silenzioso fra le sue braccia.
Ci alzammo da lì, e facemmo una lunga passeggiata per la terrazza, tirava un bel vento estivo e sotto casa Ruth, che era sulla costa della California, c’era un mare davvero strepitoso.
- Candy che ne dici se scendiamo un po’giù in spiaggia?- mi sorrise.
-  Bhè, per me va bene..!- oltrepassammo la folla danzante e uscimmo da quella stanza, salimmo al primo piano e ci avviammo verso la spiaggia che era praticamente sotto a Villa Ruth.
La spiaggia era contornata da lanternine, e la baia era illuminata.
Ci sdraiammo sulla battigia, il suo profumo era quello di sempre e anche lui era quello di due anni fa.
- Senti Candy, tu..che provi per me..?- restai abbracciata a lui, e fissai le sue labbra muoversi.
- Mi sei mancato fortemente da due anni a questa parte, e non mi sono mai fidanzata dopo che mio padre ci ha separati..mi sei mancato tanto..ed ora che siamo qui insieme, abbracciati..io non ci posso credere.- gli diedi un bacino sulla guancia, quasi all’angolo della bocca.
- E questo bacio che mi significa?- domandò malizioso.
Non risposi, ma sorrisi.
- Eh, non te lo dico..- risi allegra.
- Mh, vorrà per caso significare..questo..?- si poggiò delicatamente sopra di me e mi baciò.
Dopo due fottutissimi anni stavo rivivendo quella benedetta sensazione.
C’eravamo lui ed io, su una spiaggia, il mio cuore e il suo formavano un unico grande cuore, il mio nome e il suo creavano una sola parola: Noi.
 
 

Angolo dell’autrice.

 
Ecco il secondo capitolo della fic, dfghjkl.
Sono davvero felice di essere riuscita a scrivere un qualcosa di decente, questa sarà solo una delle prime sorprese, felici o tristi che siano, a scombussolare la vita di Candy.
Spero che la storia vi stia appassionando e che il capitolo vi piaccia.
Recensite! :*
 
Sirio J. Dawson.
   
 
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