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Autore: _Astrea7469_    20/06/2013    4 recensioni
James e Lily non sono mai andati d'accordo, a scuola. Eppure, si sono sposati, in barba a tutti coloro che scommettevano sul loro odio eterno.
Lily e James si sono sposati...Ma i guai sono forse finiti, con questo matrimonio? Lily riuscirà davvero a vivere una Luna di Miele come si deve? James sarà capace di essere abbastanza maturo da fare il marito? E Sirius riuscirà, in questo viaggio, a non comportarsi da Sirius?
Scopritelo leggendo questa mia fanfiction!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Dopo la sconcertante rivelazione di Lily in merito alla propria fobia, la suddetta venne fatta accomodare nella suite ordinata per la Luna di Miele.

-Pronto, Alice?- chiese Lily, parlando al telefono fatto installare in ogni cabina a mo' di souvenir vintage.

-PRONTO? LILY? QUI ALICE, PASSO!- urlò Alice dall'altra parte del ricevitore.

-Ma che ca...Alice, non sono sorda smettila di strillare come un'orca assassina!- protestò Lily.

-OH, CERTO...cioè, scusa. Allora, come stai tesoro?- chiese adesso apprensiva Alice.

-Uno schifo, un vero schifo. Mi sento come, come...-

-Come una comune sposa in ansia per la sua prima notte di nozze?-

-No, come una persona che si è riempita di purghe per tutta la notte e che, al mattino, deve fare colazione con budino alle prugne.-

-Wow, sei davvero la regina delle analogie, Rossa-

-Mary?- chiese Lily, sentendo una nuova voce al telefono

-Oh, sì, dimenticavo, c'è qui anche lei...Saluta, Mary- disse Alice.

-Certo, e perchè non "Dai la zampa" o "Fa' il morto" ?- disse in risposta alla signora Paciock, Mary.

-Oh, fa' quello che ti pare. Ma scusa, Lily, npn capisco il tuo problema, sii più chiara-

E così Lily spiegò alla sempre più emotivamente coinvolta Alice ed alla sempre più ciucca Mary gli avvenimenti verificatisi in quel breve, ma significativo intervallo che andava dalla fine della cerimonia di nozze fino all'inizio della conversazione.

-Oddio, James è un vero, un vero...-iniziò Alice, irata.

-...Cazzone avariato?- suggerì Mary.

-Non volevo dirlo con questi termini, ma sì. Oh, tesoro, mi dispiace così tanto!-

-Ah, lascia stare Alice, risparmiati la compassione per quando l'effetto del sedativo sarà svanito e la mia mente sarà abbastanza lucida da cercare uno svago per non farmi uccidere mio marito.-

-Giusto- intervenne Mary - E poi, se ti va, ti mandiamo un bel sacco si canapa per occultare il cadavere!-

-Oh, Mary, smettila di scherzare!-

-Sì...scherzare...certo...-

-Comunque, ragazze- prese nuovamente la parola Lily - Cosa dovrei fare, secondo voi?-

-Versare del veleno nel cocktail caraibico di James e poi aggiungerci molto zucchero. Vedrai che non se ne accorge-

-MARY! Comunque, secondo me devi parlare a tu per tu con tuo marito. Sei sua moglie, è un dato di fatto, e questa dovrebbe essere la vacanza che coronerà la vostra relazione spirituale e fisica-

-Alice sta cercando di farsi affibbiare la direzione de "La posta del cuore" della Gazzetta del Profeta-

-Oh, Mary, sta', zitta! Il punto è, Lily: dì a James cosa ti dà fastidio e vedi di fargli trovare una solzione!-

-Oppure trovati un amante. Non ci credo che su una nave da crociera non c'è neanche un mozzo che faresti etrare volentieri nella tua Jacuzzi...-

-MARY!- urlò un ultima volta Alice, prima che la comunicazione s'interrompesse.

********************

-Oddio, oddio, oddio, oddio, oddio...-

-James, mi stai facendo venire il mal di testa.-

-Oddio, oddio, oddiiiiiio...-

-James, ti vuoi fermare?!-

-OOOOddio, Oddiooo, Oddi-oddi-oddio...-

-JAMES FINISCILA!- strillò esasperato Remus, frenando la marcia circolare frenetica di James e, allo stesso tempo, i suoi esercizi vocali di dubbio gusto.

-Tu non capisci Rem, non capisci!- disse isterico James - Non solo ho sposato una torta nunziale con gambe, braccia e la capacità di dare di stomaco, ma l'ho anche portata in un posto in cui vi è anche una maniaca sessuale che a breve pretenderà di chiudersi con me in qualche tugurio ed approfittare della mia vitù- concluse come una colleggiale spaventata, il Signor Potter.

-Ok, problema risolto! Il vostro bellissimo ed aitante amico Sirius ha appena trovato la soluzione!- disse il suddetto, facendo la sua gloriosa entrata in scena scendendo dalle scale principali del salone della nave, accompagnato da fantastiche fanciulle più simili a Bond Girl che a semplici turiste.

-E cosa avrebbe di grazia trovato, Mr Modestia?- ironizzò Remus, con i suoi modi di fare da comare centanaria.

- Semplice, usciremo da questo problema col vecchio, ma sempre eterno metodo del "Chiodo scaccia chiodo"!-

-Wow, sei un genio amico! E chi sarà il povero disgraziato a cui affibbiamo Betty la Pazza?-

-Peter-

Silenzio.

-Come, scusa? Devo avere del pus di bubotubero nelle orecchie...-

-No, James, hai capito benissimo. Peter, il nostro Codaliscia-

Ancora silenzio.

Cinque minuti dopo, Peter cercava di buttarsi in mare, mentre quattro guardie cercavano di trattenerlo sul ponte, Remus cercava di consolare un James in lacrime e con gli occhiali appannati e Sirius, be', Sirius faceva il Sirius: era avvinghiato ad una delle sue accompagnatrici, mentre gli risucchiava la faccia e non si fermava lì.

-Buuu, non dovevo fidarmi di uno come il mio migliore amico/unico fratello!- pianse James, terrorizzato all'idea di finire tra le mani di colei che già un tempo rappesentò uno dei suoi più acuti incubi.

-James, non vorrei agitarti, ma se continui a piangere in questo modo finirai del tutto disidratato.-gli fece presente Remus.

-Già, e poi sembri Lily- precisò Sirius, staccandosi da una delle sue "amiche" mentre il personale placcava a terra l'aspirante kamikaze-Peter.

- Cosa, sembro Lily? Ho i capelli rossi e sono un gigantesco ammasso di tessuto bianco?-

-No, James, mi riferivo al comportamento-

-Buuuu, guarda! Sono sposato da appena un giorno e già ho preso da mia moglie tutti i suoi difetti!-

-Signori, ehm...cosa ne facciamo del vostro amico?- intervenne un aitante responsabile della sicurezza che si era occupato di salvare/fermare Peter.

-Gli dia una o due zollette di zucchero ogni tanto e vedrà che starà bene- rispose spiccio Sirius.

- Lo liberi pure, non è pericoloso, è solo...ehm...traumatizzato- disse educatamente Remus.

-Mi dica che non sono grasso!- pianse James.

-Bene, ragazzi, lasciate andare il signore. Per qualsiasi problema, non mancate di comunicarcelo...E, no, non è grasso, Signor Potter. Buona giornata- e con questo, il responsabile si congedò.

-Be', è stato gentile- fece notare Remus.

-Io non l'ho sentito, ero perso nei suoi grandi occhioni blu- sospirò James, rimasto piacevolmente colpito dalla rassicurante affermazione dell'uomo sul suo fisico.

-Fantastico, ha preso moglie da sì e no 24 ore ed ha già cambiato sponda: Lily deve essere una vera ciofeca di moglie!- concluse Sirius, dopo aver mandato momentaneamente via le sue vallette.

-Ah, credo che abbia una specie di esaurimento nervoso. Vado nella sua stanza a vedere se riesco a trovare tra la scorta delle pozioni, qualcosa che possa farlo rinsavire. Tu, Sirius, occupati di slegare Peter- ordinò Remus, adducendo a Codaliscia, legato con polsi e caviglie dietro la schiena, come un trofeo di pesca.

-Uffa, ok- sbuffò annoiato Sirius, mentre con un elegante movimento di bacchetta concedeva la libertà al suo amico.

-Bene, e ora che Remus non c'è...Via con il mio piano!- e Sirius proruppe nella sua risata malvagia, tanto simile al latrato di un cane allo stadio terminale di una terribile e dolorosissima malattia ai bronchi.

Ovviamente, Peter si fiondò ad abbracciare James, col cuore in gola, mentre James debellava dal suo vocabolario personale la parola DIETA.

 

***********************

Il motivo per cui Mary ed Alice si erano ritrovate con il telefono sbattuto in faccia dalla loro migliore amica risiedeva in un palestrato torace color mogano e in un paio di zigomi ben definiti.

Mentre Lily era al telefono, infatti, qualcuno bussò alla porta e la sposa andò ad aprire al servizio in camera che aveva chiamato, nonostante la nausea ed i pesanti sedativi che aveva ingerito sotto ferreo ordine di Remus.

Il cameriere che gli si parò davanti, tuttavia, la lasciò a dir poco senza parole.

Brian Goodrich era un venticinquenne afro-americano, virile con il suo 1,90 d'altezza e con un paio di occhi scuri come pozzi e dolci come gattini.

Immediatamente, Lily, perse la concezione del tempo, dello spazio e del suo status di donna con un marito nuovo di zecca.

-Ha chiamato, Signora?- chiese cordiale Brian, con il suo accento americano e la sua voce bassa e profonda, terribilmente sexy.

A Lily sembrò che la stanza avesse preso a girare.

-Ehm, Signora, si sente bene?- chiese incerto Goodrich, mentre Lily Potter, in vestaglia color fragola, fissava estasiata il corpo muscoloso e prestante di quel bel giovanottone che si era presentato nella sua stanza.

In realtà, la mente di Lily era ossessionata da tre voci: quella di Alice che le ripeteva "Parla dei tuoi problemi con James"; quella di Mary, che, tra un signhiozzo ed un'altro, le suggeriva "Trovati un amante! Non ci credo che non c'è neanche un bel maschione in tutta la nave"; quella di James che le diceva, per qualche strana ragione "Lontra marina !".

Mentre queste tre voci rimbombavano nella mente di Lily, quest'ultima aveva iniziato a gorgogliare risate isteriche, spaventando non poco Brian.

-Signora, vuole che chiami aiuto?- chiese l'uomo preoccupato, posando una mano sulla spalla della donna.

Questo neutro, e tuttavia incancellabile contatto fisico, riaccese gli ormoni di Lily, da tempo assopiti, oscurando completamente la parte razionale del suo cervello, ossia quella piccola parte del suo subconscio, con la voce di Remus Lupin, che le suggeriva "Sei mezza drogata dai farmaci, indossi una discutibilissima giacca da camera rosa com un chewingum e porti una fede al dito da neppure ventiquattro ore: reprimi i bollenti spiriti e manda via Big Jim".

Quando Remus entrò nella suite matrimoniale del suo migliore amico, non avrebbe mai e poi mai immaginato di trovarsi di fronte una Lily dall'aria famelica, che stava mettendo all'angolo un povero cameriere della nave.

Quando Lily vide entrare Remus nella sua suite, non avrebbe mai pensato di odiare a tal punto l'indiscreta presenza di qualcuno.

Quando Brian Goodrich vide un uomo sulla porta della suite in cui si trovava, mentre era schiacciato in un angolo, con un lampadario in mano e con una pazza che lo puntava a vista, non avrebbe mai immaginato che quel tale sconosciuto, con un sospiro di rassegnazione, senza proferire parola, se ne andasse, lasciandolo nelle mani di colei che aveva tutta l'aria di una violentatrice incallita.

  
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