ALEXYS

Mancano due giorni alla semifinale. Merda.
 Harry mi tormenta di messaggi perché per qualche oscuro motivo che non mi va di sapere ha il mio numero. Merda.
Bella giornata, eh? Comunque, ricominciamo.
Appena mi alzo mi rendo conto che non è suonata la sveglia, sono in ritardo clamoroso. Per cosa? Beh, Jake mi aveva chiesto di fare una passeggiata oggi, alle 10. E sono le 11, spero solo capisca che non era un modo per evitarlo. Mi lavo, mi vesto e mi lancio per le scale, mezz’ora dopo sono sulla porta ma di Jake non c’è la minima traccia, aspetterò, ma non molto.
J-Buongiorno Lexy!!
A-Ehii!! Scusa il ritardo ma non è suonata la sveglia e..- comincio a parlare a raffica per scusarmi, ma mi blocca prima che possa finire.
J-Che coincidenza! Anche la mia non è suonata, quindi…facciamo che usciamo ora?
A-Ok!- esclamo sorridente.
Camminiamo ridendo e prendendoci a spintoni, poi di punto in bianco comincio a fare la finta offesa e mi diverto da morire quando, seriamente preoccupato, cerca di capire cosa è successo. Continuiamo così anche dopo pranzo ma,ovviamente,è troppo perfetto e qualcosa dovrà pure andare storto. Infatti, come non detto, arriva la sorpresa non gradita.
Sono circa le 16, fa caldo nonostante sia dicembre e stiamo morendo di sete. Ci sediamo ad un tavolino in un bar molto figo nel pieno centro, ordiniamo e dopo un po’ ci arrivano i nostri frullati.
Mentre parliamo tranquillamente, qualcuno avvicina una terza sedia al nostro tavolo e, molto rumorosamente, ci si siede, poi per attirare l’attenzione fa un colpo di tosse.
Quando mi giro mi ritrovo l’ultima persona sulla faccia della terra che vorrei vedere…Styles.
A-Scusa? Che ci fai qui?
H-Oh niente, volevo passare del tempo con te…
Faccio finta di non sentirlo, altrimenti sarebbe capace di continuare con queste cose da film almeno per qualche ora di seguito.
Mi rivolgo a Jake, che sposta lo sguardo da me a lui e viceversa senza capire niente. Giusto, ora mi ricordo, lui non sa niente della lotta tra me e il riccio.
Colgo una frase del discorso che ha cominciato a fare da quando, purtroppo, mi ha vista.
H-Jake, potresti andare per favore? Devo parlare con Lexy.
Lui annuisce e io gli chiedo scusa, ma meglio chiarire ora e fare in modo che non gli venga mai più in quel misero cervello che si ritrova l’idea di pedinarmi per tutta Londra solo per darmi fastidio.
Quando Jake, senza capire, esce, rivolgo a Styles lo sguardo più truce che riesco a fare e, per esperienza, posso assicurare che potrei desintegrarlo.
A-Che vuoi?
H-Sapere cosa ti ho fatto.- afferma deciso.
A-Cosa? Che stai dicendo?
H-Non hai letto i messaggi?
A-Scusa, mi dispiace tanto, ma avevo di meglio da fare e casualmente li ho eliminati senza leggerli.- Gli dico con un tono da finta dispiaciuta.
H-Senti Lexy…- lo blocco bruscamente
A-Alexys, fà finta di non conoscermi.
H-Alexys, smettila! Perché ti comporti così solo con me? Che ti ho fatto?- Va avanti con altre domande ma mi rimane impressa una “cosa ti ho fatto?”
In effetti, pensandoci, lui cosa mi ha fatto perché io mi comporti così? Non lo so, ma se lo faccio un motivo ci sarà e al momento sono più che determinata a continuare così. Mi fido del mio istinto e al mio istinto Styles non va per niente a genio.
Continua la sua patetica messa in scena indisturbato, fino a quando decido che mi ha scocciata e tiro fuori il cellulare per fargli capire che deve evaporare ora.
Non lo capisce, o fa finta di non capirlo, perché continua imperterrito a blaterare, a mali estremi estremi rimedi, no? Infatti mi alzo e sto per uscire ma non ho calcolato la velocità con cui mi blocca e mi costringe ad ascoltarlo.
H-Lexy, Alexys o quello che..-fa una pausa, so cosa sta per dire ma poi si accorge che ci hanno riconosciuti quindi sorride a tutti e ricomincia il discorso.
H-Alexys, per favore, vieni con me?
La gente ci fissa come se avesse avuto una visione…ma i fatti loro no? Comunque appunto perché ci hanno trovati dei fotografi rivolgo al riccio un sorriso, fintissimo ma è pur sempre un sorriso…forse. Usciamo e, una volta lontani da occhi indiscreti, ricominciamo a litigare.
A-Senti basta, non ne posso più di sentire le tue stronzate. Fammi un favore, dimenticati della mia esistenza, fà come se non ci fossi, come se fossi invisibile e lasciami in pace una volta per tutte. Adesso davvero basta.
Ho parlato con tono calmo, come se l’accaduto non mi toccasse minimamente, quando in realtà vorrei urlargli di sparire dalla mia vita, di arrendersi una buona volta. Non sono mai arrivata a tanto con nessuno, ma lui davvero ha superato il limite di sopportazione.
Nel frattempo si è fatto tardi, devo andare a provare quindi mi giro e me ne vado.
Mentre cammino comincia a piovere. Che palle. Corro sotto la fitta pioggia di Londra e appena arrivo in camera mi cambio.
Scendo in sala prove dove mancano solo due persone. Robyn entra trafelata e si siede a terra lungo la parete, insieme a tutti noi. C’è chiasso, ma appena entra Simon cala il silenzio.
Annuncia un cambiamento poi legge i gruppi.
Quando nomina Robyn la guardo, chissà con chi andrà avanti.
S-Alexys, tu e Robyn da adesso siete insieme in gara.
Non ci credo, ci guardiamo poi corriamo una addosso all’altra per la felicità.
 



HOLAAAA
Allora, scusatemi per il tremendo ritardo ma fino a stamattina sono stata impegnata
con gli esami, per fortuna ho finito! :D
Grazie a tutti quelli che continuano a sopportare la mia lentezza nell'aggiornare
e leggono questa e le altre ff.
Se vi va, vi lascio i link:
-Even if you're not with me, i'm with you   http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1637000&i=1
-Surf, sun and love   http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1892554&i=1
A presto :)