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Autore: swag styles    20/06/2013    0 recensioni
Effie, ho 15 anni, sono abbastanza alta e magra, ho gli occhi marroni e i capelli biondi, adoro leggere e ascoltare la musica e come ben presto scoprii odiare la matematica è stata la cosa più intelligente che abbia mai fatto!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 35: ti amo!
La mattina seguente pur essendo ancora tutta dolorante dissi al dottore di sentirmi decisamente meglio così Louis mi accompagnò da Harry.                                                                                                                                                 
Mi affacciai alla sua camera e vidi che stava dormendo perciò mi avvicinai al suo letto lentamente per non fare rumore, vedendolo così indifeso e debole le lacrime iniziarono a scendere silenziosamente lungo il mio viso, gli accarezzai una guancia e lo baciai.                                                                                                                                          
 A quel tocco Harry aprì gli occhi e un verde smeraldo intensissimo mi ipnotizzò facendomi sentire brividi che mi percorrevano la schiena, poi mi sorrise e io contraccambiai, tutto ciò avvenne in un silenzio che urlava e nel quale ci dicemmo tutte le cose che dovevamo dirci e tutto ciò che ci passava per la testa, solo con uno sguardo.                                                                                                                                                                                     
 Lo strinsi forte a me più delicatamente possibile per non fargli male e scoppiai a piangere rumorosamente, non potevo crederci che era tra le mie braccia per un miracolo e che avrebbe potuto non essere lì con me                  
-ti prego non piangere, sto male anche io se fai così-                                                                                                                                             
-che cavolo ti è saltato in mente di venire a cercarmi e di affrontare quei bastardi?? Ti hanno quasi ucciso! Avresti dovuto lasciarmi lì e stare al sicuro! Non posso credere che tu abbia agito d’impulso e rischiato così tanto!-                                                                                                                                -stai scherzando vero?? Come puoi dire una cosa del genere?? Io ti amo Daisy ok?? Ti AMO e lo rifarei altre 100000 volte! Ti amo con tutto me stesso ed è colpa mia se ti hanno rapita e ti hanno fatto del male, solo colpa mia, non avrei dovuto appendere quei fogli ma il desiderio di vendetta era troppo forte. Ma ora ti chiedo per favore di perdonarmi, ho sbagliato ad agire d’impulso lo so e ti chiedo perdono ma quando ti ho vista lì sdraiata inerme, piena di lividi non ci ho visto più, l’ira mia ha invaso e non ho capito più niente, l’unica cosa che volevo era uccidere quel bastardo-                                                          -ok ok basta calmati, va tutto bene, è tutto passato adesso, è tutto a posto, sono arrabbiata con te, molto ma ti amo anche e ti devo ringraziare per quello che hai fatto, mi hai salvato la vita tesoro e non me lo dimenticherò mai, sei il mio angelo custode-                                                                                                                                       
  Ci scambiammo un tenero bacio e passammo tutta la giornata insieme, io Harry e Louis a chiacchierare, scherzare o anche in silenzio, a volte non c’era bisogno nessuna parola.

Tre giorni dopo fummo dimessi entrambi dall’ospedale,  Louis aveva messo al corrente di quanto accaduto i miei genitori che però non poterono venirmi a trovare: scusa ufficiale?? Troppo lavoro, scusa reale?? Non gliene fregava niente di me ma non era una novità. Dato che dovevamo stare qualche giorno a riposo ospitai Harry e Louis nella mia stanza del campus e una volta arrivati chiamai mia mamma per informarla. Le raccontai ciò che era successo e che Harry mi aveva salvato la vita, lei non disse niente, come se fosse una cosa normale, quindi mi salutò augurandomi di guarire presto. Rimasi sconvolta dalla sua reazione di assoluta indifferenza, ma lo fui ancora di più qualche giorno dopo quando mi richiamò e mi chiese di passarle Harry, lo guardai un po’ stranita e gli passai il cellullare, lui mi guardò ancora più confuso e rispose.                                                                
 Non so cosa si dissero, rimasero a parlare per circa 10 minuti che io passai nell’ansia più totale, quando concluse la telefonata gli corsi in contro preoccupata, lui all’inizio fece una faccia addolorata poi si aprì in un grande sorriso- ha detto tua mamma che puoi tornare a Londra con me!- urlò per poi sollevarmi nonostante il dolore e baciarmi mille volte – no cosa?? No aspetta non ho capito!-                                                                                                     -hai capito benissimo invece! Mi ha ringraziato per averti salvato la vita e ha detto che ha capito che con me sarebbe più al sicuro! Si torna a casa amore!-                                                                                                                                             
scoppiai a piangere, ci abbracciammo forte e lo bacia infinite volte troppo felice per quello che stava succedendo, finalmente le cose, dopo tanti casini e problemi si stavano sistemando e  noi avremmo potuto stare insieme per sempre o comunque finché ci saremmo amati.                                                                                                                           
Appena rientrò Louis gli raccontammo della novità e festeggiammo insieme, poi decidemmo di tornare a Londra, i giorni di riposo erano ormai finito quindi preparammo le valigie, salutai tutti i miei amici e in particolare Pablo, gli chiesi di venirmi a trovare qualche volta a Londra e partimmo. Londra ci aspettava.                 
Una volta scesi dall’aereo che era ormai buio prendemmo un taxi e arrivammo al college, ora non possiamo stare più di due ore senza un problema giusto? Giusto. Infatti durante la nostra assenza avevano dato la nostra stanza ad altri ragazzi per un errore e non volevano restituircela, ero furibonda e stanca, stavo per scoppiare a piangere quando ci dissero che potevamo prendere un’altra stanza di riserva.                                                               Pensai subito a quella specie di sgabuzzino dove avevo dormito per un po’ di tempo ma c’era un letto e per la mia stanchezza andava più che bene anche quello, così salutammo Louis e ci dirigemmo in quella stanza; Harry mi porse le chiavi, aprii la porta e cercai l’interruttore per accendere la luce, non appena la camera si illuminò mi ritrovai davanti un sacco di palloncini e persone che gridarono: “bentornata a casa Daisy”, sbattei le palpebre per assicurarmi di aver visto bene: tutti i miei amici erano lì, festeggiavano, si divertivano, non si erano dimenticati di me, guardai Harry consapevole del fatto che era stato lui ad organizzare la festa, gli sorrisi e corsi ad abbracciare tutti, Jen, Liam, Zayn, Niall in particolare, conobbi anche la ragazza di Zayn Perrie, di Niall Claire e di Louis che ci aveva raggiunto, Sophie, tutte ragazze davvero simpatiche.                                                                                                                                                             
 Inutile dire che ci divertimmo  per tutta la notte ( già la mia stanchezza era scomparsa) finché poi decisi di andare sulla terrazza per prendere un po’ d’aria, il cielo stellato era luminosissimo, la primavera era già arrivata e un gradevole tepore mi avvolse.                                                                          Sentii un tocco delicato sulla schiena, mi voltai e mi ritrovai faccia a faccia con Harry, gli accarezzai il volto e mi persi per la milionesima volta ne suoi occhi, ci sorridemmo, parlammo con gli sguardi finché ruppe il silenzio – sei così bella che non te ne rendi neanche conto- disse in un sussurro –non solo esteriormente ma anche interiormente, ho avuto molte ragazze lo ammetto, tutte cose non serie ,ritenevo di usarle tanto quanto loro usavano me e mi andava bene finché ti ho incontrata e ho capito di aver solo perso tempo.  Sono stato uno stronzo atroce all’inizio lo so ma mi mettevi in soggezione,  mi guardavi non giudicavi, mi studiavi. Odiavo non avere il controllo su tutto, su me e sugli altri, ora invece lo adoro, non sapere cosa accadrà, non pensare al futuro e vivere solo il presente, mi fa sentire vivo questa sensazione, tu mi fai sentire vivo. Ed è proprio per questo che ho capito che voglio stare con te, voglio sposarti, voglio avere figli da te, certo non voglio affrettare le cose, siamo giovani e diamo tempo al tempo. Ma sappi che mi piacerebbe molto trascorrere la mia vita con te, sono certo che non mi stancherei mai di te, di noi.                                            
Ti amo Daisy, ti amo più di quanto tu possa immaginare e ti amerò per sempre, grazie per avermi salvato, per aver risolto i miei problemi e avermi reso l’uomo che sono. Ti amo.-                                                                                                
 -ti amo anche io Harry, stare con te per il resto della mia vita sarebbe meraviglioso ma per il momento viviamo il presente, ti ringrazio per avermi aiutato a risolvere i miei problemi, per essere parte di me. Ti amo-                                                                                                                                                                                                      
Ci baciammo intensamente, il bacio più bello di tutta la mia vita che avrei mai dato, abbracciati stretti come una persona sola, come un’anima sola. Quello era il mio destino. Lui lo era.                                                                                 
  Ci amavamo più di ogni altra cosa e questo per il momento bastava, il futuro non importava, il presente era troppo perfetto per pensare ad altro.  
                        




                                       THE END

RAGAZZE! SIAMO PURTROPPO ARRIVATE ALL'ULTIMO CAPITOLO, VI CHIEDO SCUSA PER L'ATTESA MA LE ULTIME DUE SETTIMANE DI SCUOLA ERO IMPEGNATISSIMA E POI SONO ANDATA SUBITO IN VACANZA. OK NON VE NE FREGA NIENTE QUINDI TORNIAMO A NOI. SPERO DAVVERO CHE VI SIA PACIUTA, MI SONO IMPEGNATA MOLTO E HO CERCATO DI FARE DEL MIO MEGLIO. HO AVUTO POCHISSIME RECENSIONI PER NON DIRE INESISTENTI MA HO VISTO CHE QUALCUNO L'HA MESSA NEI PREFERITI E SONO CONTENTA LO STESSO. GRAZIE A TUTTI COLORO CHE L'HANNO LETTA. E' STATA UNA BELLA ESPERIENZA, FORSE TORNERO' CON ALTRE STORIE MA NULLA DI SICURO.
EFFIE

  
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