Matsuri si accarezzava la pancia con fare premuroso, ma la mano, sempre più
piccola e pallida, si muoveva con dolorosa lentezza.
Temari, seduta ai piedi
del letto, intenta nel mescolarle il piatto di minestra, sospirò.
- lo so che
è noioso per te prenderti cura di una povera inferma…- sussurrò la moglie del
kazekage, rivelando, nelle pieghe del sorriso, la sua giovane età.
- Non è
per questo…- Temari lasciò cadere il cucchiaio nel piatto, mentre gocce viscose
di minestra cadevano sul copriletto pulito. L’altra alzò lo sguardo sul corpo
solido della cognata.
I fianchi, già morbidi, non avevano ancora dimenticato
la gravidanza di tanti anni prima e la pelle, una volta così luminosa, sembrava
ora tela grigia.
- vuoi chiedermi qualcosa, Tem-chan?-
La bionda portò lo
sguardo ad incrociare quello di Matsuri, socchiudendo la bocca
-
com’è…?-
Matsuri si illuminò, portando entrambe le mani sul piccolo
rigonfiamento del ventre, dove, ancora minuscolo, già scalciava il futuro erede
dei Sabaku.
- tu lo sai, com’è essere madri…- le sorrise - …perché non hai
mai smesso di esserlo -
L’altra si rabbuiò, mordendosi le labbra
- essere
madre vuol dire anche rinunciare a sé stesse per la propria creatura…non ho
conosciuto nessuna più madre di te, Temari…- le sussurrò, lentamente.
Temari
riprese a mescolare la minestrina, con gli occhi socchiusi.
- riposati
Matsuri...- le mormorò, avvicinandola il piatto tiepido - …io devo
andare…-
- fermati, Temari…- Ino era apparsa nel corridoio, avvolta dal suo eterno
abito troppo corto, ondeggiando su quelle che erano state le gambe più fischiate
di Konoha, anni prima.
L’altra ingoiò la battuta amara che le era salita alle
labbra.
Ricordava quella scena, come fosse accaduta solo poche ore
prima.
Ino che la fermava.
Ino che le si avvicinava.
Ino che le
diceva di voler essere felice.
Ino che le chiedeva scusa per averle portato
via Shikamaru.
Ino che la guardava con quegli occhi chiari, che sembravano
non accorgersi, o non importare, del suo cuore che andava in frantumi.
-
Io torno a Konoha – disse, avvicinandosi a piccoli passi.
Temari le osservò
le labbra, chiedendosi, con un dolore allo stomaco, quante volte, in quegli
anni, lei le avesse poggiate contro la fronte di Karura o contro quelle di
Shikamaru.
- Karura?- le sfuggì, come un sussurro
Ino abbasso lo sguardo
mentre la ciocca che continuava a portare libera sulla fronte le sfiorava la
punta del naso.
- resterà fino all’esame di selezione…- gli occhi le si
arrossarono di lacrime -…devi finire di allenarla…e di conoscerla-
Temari
ruppe il suo usuale gelo, portando una mano a cerchiare la bocca
- perché?-
chiese, stupita.
Ino si accarezzò le lunghe ciglia – Abbiamo parlato…è la
decisione migliore…- sospirò.
-promettimi una sola cosa, Temari – aggiunse
titubante – non osare più pettinare Chono in quel modo orribile!- la sgridò,
sorridendo.
Temari annuì, tirando un sospiro – promesso…- annuì, tirando le
labbra in un sorriso innaturale.
Ino le porse la mano bianca, stringendo
quella fredda dell’altra
- datti un’altra occasione…- le disse, in un
sussurro, fissandola negli occhi verdi - …ti sei punita abbastanza -
Temari
spalancò gli occhi, annuendo – si…-
- umh umh…-
Ino sorrise,
voltandosi e sparendo nel corridoio, mentre Temari incrociava lo sguardo di
Shikamaru, poggiato alla porta della stanza di Chono, ancora la mano davanti la
bocca, fingendo di tossicchiare.
La donna indietreggiò di un passo, prima di
ritrovare l’usuale sicurezza
- l’hai mandata tu?-
- voleva parlarti…non
potevo negarglielo…-
Temari si portò la ciocca dietro l’orecchio,
meccanicamente
- anche tu hai preso qualcosa da Karura –
Shikamaru
l’osservò lentamente, soffermandosi sulla curva delle gambe, sulla pancia appena
accennata, sul seno prosperoso, sulle labbra morbide…
Avvertì il respiro
appesantirsi come mai, da tempo, gli capitava
- sei ancora bellissima…- le
disse, mentre lei lo guardava furente - …scordavo che tu non c’hai mai creduto,
seccatura – aggiunse, sbuffando.
Temari fece scattare il mento, incrociando
le braccia
- Tem…- lei gli si avvicinò, poggiandogli un dito sulla
bocca.
La bionda gli fissava interrogativa gli occhi scuri, accarezzandogli
le labbra secche
- baciami…- chiese infine, con voce roca.
E solo quando
le labbra di lui si premettero sulle sue, con violenza, che cominciò a
ricordare.
Come era essere donne.
Come era essere Sabaku no Temari.
La folla urlava incitando alla lotta.
Gli sguardi lucidi dal sangue
brillarono feroci, quando la ragazzina si sollevò dall’arena, ondeggiando sulle
gambe tornite, facendo cadere, stancamente, la marionetta che teneva sulle
spalle.
- Ayumi!- urlò Kankuro, entrando nell’arena, spostando a lato i
ninjia medici venuti a prelevare l’avversario della Sabaku no, riverso a terra,
spossato.
L’uomo afferrò la figlia per la vita, scuotendola.
- l’ho
colpito, pa'?- chiese, con un filo di voce, socchiudendo gli occhi con le
palpebre impiastricciate di sangue.
- L’hai quasi ammazzato! – scoppiò in una
risata il padre, sollevandola da terra.
Sakura, presa a tastare il polso del
ragazzino, avvolta nel suo camice chiaro, alzò lo sguardo su quella strana
coppia, ritrovandosi a arrossire, incrociando gli occhi verdi dello shinobi di
Suna.
Temari sorrise, osservando il fratello ridere poi sguaiatamente con la
figlia, ormai semisvenuta, tra le braccia.
Ino, seduta accanto a lei sugli
spalti, sorrise nervosa, portandosi nuovamente la mano alla bocca, riprendendo a
sgranocchiare le unghie.
- Il prossimo è il suo turno?- chiese, mentre
nell’arena, qualche metro sotto di loro, Lee, giudice della competizione,
entrava a passo svelto.
- Già…- rispose l’altra, cercando stizzosamente tra
la folla di aspiranti chunnin una chioma bionda e un ventaglio troppo
grande.
- prossimo turno: Nara Chono Karura e Sabaku no Masahiro- annunciò la
voce pimpante di Lee dall’amplificatore.
Ino si alzò, alzando un pugno,
ondeggiando nei corti calzoncini
- vai Cho!- urlò attirando su di sé gli
sguardi di adoranti uomini e rispettive inferocite mogli
- dai sempre
troppo spettacolo, Ino-chan…- Shikamaru si avvicinò alle due donne,
sedendosi accanto a quella di Suna, stringendole una mano.
Ino li osservò
sorridendo serena, ricadendo seduta sulla sedia dello spalto.
- allora....è
il turno di tua figlia, cry-baby…- sussurrò Temari all’orecchio del Nara che,
poggiando la bocca sul suo orecchio sibilò – è il turno di tua
figlia…mendesuke…-
Naruto, di fronte a loro, nella tribuna dei kage, sbatté
violentemente una mano sulla spalla di Gaara, sicuramente commentando il giovane
dai capelli rossi che aveva fatto ingresso nell’arena, facendo sfuggire una
risata al Nara.
Nessuna piccola Matsuri accanto al Kage di Suna.
Troppo
debole, giaceva su un letto pulito nella sua stanza, accanto la sua minuscola
bambina, nata prematura.
Prematura ma viva.
- Fatti valere…- sussurrò
Shikamaru, quando la figlia, planando sul grande ventaglio, atterrò sulla rena
arrossata dal sangue degli altri incontri.
Temari gli strinse la mano appena
lei alzò lo sguardo sui suoi genitori, salutandoli con un cenno rapido del
capo.
Una nuvola oscurò il sole, filtrando rapida i suoi raggi.
Una sola
voce ruppe l’aria del meriggio.
- Potete iniziare!-
Ecco a voi…l’ULTIMO capitolo. Ebbene si, sai conclude questa ficcy nata da
una giornataccia al paese e che mi è rimasta attaccata addosso.
Ovviante
termina con Shika/tema, non c’erano dubbi, XD ma spero di aver comunque reso
evidente i contrasti e le sofferenze che rimangono.
Spero vi sia piaciuta, naturalmente tutti i miei più profondi ringraziamenti
vanno a Arwen, la dolcissima Camilla.
Senza lei questa e molto altro non
sarebbe mai stato scritto.
E senza lei io sarei meno felice.
Grazie Cami
per quella che sei.
E ora… Ino è un personaggio che non mi piace ma che mi affascina molto. Spero
di averlo reso in quella profondità che ho voluto accennare.
Amo le
Shika/Tema, ma non esito a difendere le autrici che se lo meritano. Chiaro
riferimento a ciò che è successo.
Pregherei solo di non ritornarci più.
Non vi preoccupate, comunque, lunedì sta arrivando una cosina nuova, una raccolta per chi ama le AU. E stavolta vi assicuro che è un Au molto originale…vero Cami?! XD
I miei più profondi ringraziamenti vanno a coloro che mi hanno recensito, a coloro che hanno letto e a coloro che l’hanno messa tra preferiti. Sperando che un giorno idilliaco le cose coincidano perfettamente XD.
Saluterò velocemente perché è tardi…ma sappiate che siete tutte/i nel mio cuore, grazie.
Un bacio a:
Shikatema
Arwen5786
Krisy
Talpina Pensierosa
NinfaDellaTerra
Spinosa89
Himawari
Lily_90
Stefy90
_Eleuthera_
aggiornerò un capitolo per ringraziarvi ad una ad una…un bacio…
Roberta