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Autore: _Ash    20/06/2013    3 recensioni
MOMENTANEAMENTE SOSPESA, SCUSATE!
Conan, Heiji e Kaito Kid verranno accusati di un omicidio....i tre dovranno impegnarsi a fondo per scoprire chi è il vero colpevole...
riusciranno a scoprire la verità?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Heiji Hattori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Shinichi Kudo, Kaito Kuroba/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Il bambino con gli occhiali fu colto di sorpresa, perché rimase imbambolato a fissare una ad una quelle facce sorridenti che conosceva molto bene.
“Bè, Non dici nulla?” chiese il giovane dalla pelle scusa con l accetto di Osaka.
“Heiji? Cosa ci fai qui??” chiese indicando l’interessato col ditino.
“Hehe, è lei la colpevole” rispose lui sorridente, indicando la ragazza dai capelli lunghi.
Lui si girò verso di lei
“Ultimamente mi sembravi un po’ giù e così abbiamo deciso di organizzare questa bella rimpatriata. Ti è dispiaciuto?” chiese lei con un tono dolce  cui Conan non sapeva resistere; la sua risposta fu un leggero “No, altroché!” cercando di essere più convincente possibile.
“Bene, allora io e Kazuha prepariamo la cena, voi sedetevi!” disse lei, prendendo l’amica sotto braccio e dirigendosi verso la cucina.
I due detective si sedettero per terra, di fianco ad un Goro intento a guardare la Tv davanti alla tavola.
La serata trascorse piacevolmente, tra buoni piatti a base di pesce, risate, battibecchi tra Heiji e Kazuha, e chiacchere di ogni genere.
Per la notte le ragazze avrebbero dormito insieme nella camera della Karateka, mentre Conan e Heiji avrebbero dormito in camera insieme a Goro, per la gioia di quest’ultimo:
“Vedete di non fare baccano e andare a letto presto!” fu il suo commento alla notizia.
"Vaaa benee!” risposero in coro i due ragazzi.
“Che bella la tua stanza Ran, è molto ordinata!” si complimentò l’amica.
“Grazie Kazuha!” rispose lei, lievemente imbarazzata.
Ran le sistemò un futon per terra di fianco al suo letto, si misero il pigiama e rimasero a chiacchierare al buio come non mai.
“A volte Heiji è proprio insopportabile! Pensa sempre a casi, casi casi…” si lamentò Kazuha sbuffando.


In quello stesso momento ad Heiji scappò uno starnuto.
“Raffreddore?” chiese il piccolo amico.
“No no, non credo..” ripose lui.
“Ti capisco, anche Shinici è così, sempre preso a fare il detective.”
“Già come va con Shinici? Si è più fatto vivo?”
“Mi chiama ogni tanto, ma è da tanto che non torna a casa.” Disse lei con un velo di malinconia.
“Cosa??”
“Be, ma a me non interessa, che giochi pure a fare il detective!” cercò di mascherare il suo dispiacere.

“Novità sull’organizzazione?” chiese Heiji, mentre si stava sistemando nel suo futon di fianco a quello di Conan.
Goro era già nel mondo dei sogni e russava come un trombone.
“Macchè, nessuna traccia…” rispose sconsolato il bambino già comodo e sdraiato sul suo futon, le braccia dietro la schiena e sguardo al soffitto.
“Ed è per questo che sei così?”
“Eh?” chiese voltandosi ed Heij prese a stuzzicarlo
“Ma come? La tua ragazza ti vede triste e ci invita qui per tirarti su, e tu fai il finto tonto?” a quelle parole il bambino divenne rosso .
“Ma…ma che dici? Non è la mia ragazza, smettila!” rispose scocciato voltandosi dall’altra parte per non farsi vedere.
“Lo sai, ora che siamo qui, da soli, io e te…” riprese in tono serio Heiji.
Lui si girò verso di lui, il suo sguardo piuttosto scocciato.
Delle risate povennero dalla stanza di Ran e così i due guardarono il muro.
Heiji si alzò dal materasso, aprì piano la porta della camera e a tentoni si diresse vero la porta della camera di Ran in punta di piedi, cercando di far  meno rumore possibile.
“Heiji..” cercò di chiamarlo il bambino sussurrando, alzandosi anche lui e avvicinandosi all’amico.
Con molta calma il liceale appoggiò l’orecchio alla porta per poter origliare, mentre Conan stette a fissarlo a braccia incrociate, imbronciato.

“In effetti anche Shinici si da un sacco di arie!” disse Ran con tono beffardo.
“Però come ti confessai, adoro quel suo sguardo quando riesce a risolvere un caso…” disse poi sorniona, pensando al suo solito sguardo soddisfatto.

Quest’ultima frase fece avvampare il piccolo Shinici rimpicciolito, che non sapeva se starsene fermo li impalato, oppure avvicinarsi alla porta per poter sentire meglio, mentre Heiji gli lanciò un occhiata maliziosa.

“Ti capisco! Anche Heiji è così. Però proprio non lo sopporto quando si da un sacco di arie e mi risponde male!”
poi si schiarì la voce:
“Hem hem…Secondo le mie deduzioni, il colpevole è senz’altro lui!” disse, facendo un imitazione del ragazzo del Kansai alla quale Ran si mise a ridere.
“…Si, e poi fa così: Sono Heiji Hattori, il miglior detective del mondo, hahaha!”  sentì Kazuha che  lo stava imitando, mentre Ran rideva.

La cosa lo fece infuriare parecchio e senza pensarci afferrò la maniglia della porta, quando Conan lo fermò tirandolo per i pantaloni.
“Heiji, fermo!”
“Ma sentitela!” disse alzando la voce.

Le ragazze smisero immediatamente di parlare, ma al posto del loro vociare allegro si sentirono dei passi e la porta si aprì quasi subito, rivelando una Kazuha furente, con Ran a suo seguito.
“Che-stai-facendo??” scandì bene quella domanda.
“Io? Niente, passeggiavo, perché?”
“Che?? Passeggiavi? Dì la verità, ci stavi spiando!!” urlò lei.
“Ho <> sentito quello che stavi dicendo su di me!”
“Si, e io ci credo…spione!” disse facendogli la linguaccia.

‘Oi oi, qui le cose si mettono male.’  Pensò Conan, così cercò di sgattaiolare via, ma fu fermato da una voce autoritaria
“Conan!? Dove stai andando?”
Lui si girò con uno sguardo misto tra l’innocente e pauroso, iniziando a sudare.
“Ranne-chan…” balbettò lui.
“Ci stavi spiando anche tu?”
“N-No, io…”
Lei s chinò a guardalo meglio e il bambino iniziò a sudare ancora di più.
“Dì la verità!”
“E’ stata colpa sua!” disse indicando l’amico, cercando di essere più innocente possibile.
Heiji sentendosi tradito si girò verso Conan fulminandolo con lo sguardo.
Lo prese per il pigiama e mise la sua faccia davanti alla sua.
“Hey, tu!”
“Ok, adesso basta.” Esclamò Ran prendendo il bambino e mettendolo a terra per la felictà di quest’ultimo.
“Filate-a-letto!!” urlarono le ragazze furiose ai due e loro ubbudirono correndo in camera, prima di assaggiare qualche colpo di karate.
“Questa me la paghi, lo sai vero?”
Il bambino si sistemò nel suo futon, dando le spalle all’amico.
“Ringrazia che siamo tutti interi.”
Heiji sbuffò, si sistemò sotto le coperte e cercò di addormentarsi.

   
 
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