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Autore: Gwen Kurosawa    21/06/2013    3 recensioni
(Versione più elaborata della mia vecchia long, ripresa dopo un bel po' d'anni)
Una ragazza di quasi quindici anni intraprende, con anni di ritardo, il viaggio di formazione che la porterà in tutte le città di Johto, per conquistare tutte le medaglie ed eventualmente vincere la Lega. Il suo sogno è diventare un membro dei Superquattro nel futuro. Accompagnata da Angelo, Valerio e Chiara, tre capipalestra suoi amici, Marina scoprirà i segreti che avvolgono l'abbandono di sua madre e si ritroverà in mezzo all'avventura meno immaginata da lei.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelo, Chiara, Nuovo personaggio, Recluta, Valerio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime, Videogioco
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Adventure in Johto


L'arrivo ad Azalina
 
 
Dopo essere stata in bagno più di venti minuti, Chiara uscì dal bagno contenta e felice.
Marina si trovava sdraiata nel suo letto ad osservare la stanza dai muri bianchi e decorazioni rosa, quando vide l'amica rilassata uscire dal bagno.
-Oh, ti sei degnata ad uscire... A momenti, pensavo che fossi morta lì!- ridacchiò la castana, sfoggiando un sorriso sincero.
Stare con le amiche la metteva sempre a suo agio: se fosse rimasta in camera con Angelo, probabilmente lei non avrebbe potuto reggere la situazione.
-Sai Marina, dovresti migliorarti...- cominciò a parlare la Capopalestra, sedendosi sul suo letto e cominciò ad osservare l'Allenatrice, stupita da quella frase.
-Innanzi tutto, sistema quei capelli ribelli che ti ritrovi: ti regalo una piastra, così potrai farli sempre lisci!- continuò la quindicenne, che si alzò dal letto e si rivolse verso il suo zainetto, da dove prese una piastra e dei trucchi cosmetici.
-Poi, devi vestirti in maniera meno casuale e più particolare!- ribadì, prendendo dal suo zaino rosa dei vestiti - stranamente, di colore grigio o nero - e li fece vedere a Marina, un po' titubante da quei consigli.
-Infine, devi valorizzare la tua bellezza truccandoti!
E concluse porgendole un intero beauty case con dei trucchi all'interno.
-Da domani, dovrai cambiare: diventerai ancora più bella di ora!
-Ma Chiara... mi hai vista bene? Faccio schifo!-piagnucolò l'Allenatrice, che venne ripresa immediatamente dall'amica.
-Si deve migliorare nella vita! Farai cadere tutti ai tuoi piedi!
Passarono così la notte: Chiara dava consigli a Marina su come valorizzarsi perché, secondo lei, doveva sedurre qualche ragazzo.
 
Il fatto che nella loro stanza mancasse un letto irritò parecchio Valerio.
Aveva bisogno del suo spazio vitale e sicuramente non voleva condividerlo con Angelo, che sembrava anche divertito da quella situazione.
-Ti sei fatto i film mentali con Chiara, vero?- lo stuzzicò il giovane Capopalestra, ridacchiando tra sé e sé.
Infatti sapeva benissimo la cotta dell'amico verso la Capopalestra di Fiordiropoli.
Il ragazzo arrossì vistosamente e cominciò ad elaborare una risposta fredda e tagliente.
-Non ho fatto nessun film mentale! - gridò imbarazzato, non rispettando ciò che doveva essere la strategia iniziale - Tu con Marina?
-Io non avrei un motivo per fare film mentali su di lei...- replicò il biondo, indifferente - Alla fine, siamo solo migliori amici-
Quando disse quella frase, gli occhi viola di lui si spostarono verso un punto imprecisato della stanza bianca.
Questo particolare non sfuggì all'attento Capopalestra di Violapoli, che decise di rimanere in silenzio.
-Valerio, io vado a letto. Se tu non avessi intenzione di dormire nel pavimento, faresti meglio a non russare.-
Con quella frase simpatica, Angelo si avviò verso quell'unico letto presente in quella stanza e Valerio non poté far altro che seguirlo.
 
La mattina seguente, i ragazzi si ritrovarono ad aspettare per ore davanti la porta del Centro Pokémon, in attesa delle ragazze.
-Uffa, ma Chiara dov'è finita? Solitamente, non ci mette proprio due ore a sistemarsi!- si lamentò Valerio, cominciando a camminare avanti e indietro e sbuffando contemporaneamente.
-Non c'è solo lei: c'è anche Marina. E' così pigra che...
Angelo non finì nemmeno di completare la frase che le due fanciulle - leggermente in ritardo - uscirono dall'edificio.
Chiara sembrava felice ma, soprattutto, soddisfatta. 
"Come mai la vedo come se avesse vinto una dura battaglia?" si domandò il Capopalestra di Violapoli ma, alla fine, trovò la risposta.
Marina appariva completamente diversa dalla sera precedente. Valerio poteva anche complimentarsi con l'amica; ma il Capopalestra di Amarantopoli era rimasto fermo come una pietra, con la bocca aperta e la faccia leggermente rossa.
Lo stesso Gengar si rese visibile per controllare se il suo allenatore fosse ancora vivo o meno.
La Capopalestra di Fiordoropoli notò immediatamente la rigidità del biondo e suggerì alla castana di avvicinarsi a lui.
Lei non se lo fece ripetere due volte - anche perché voleva iniziare la giornata con un bel ceffone sulla faccia di Angelo- e andò affianco all'amico.
-Perché stai immobile come una statua?- chiese innocentemente l'allenatrice e avvicinò il suo viso a quello del Capopalestra.
Non sapeva cosa rispondere, il povero giovane. Non poteva dirle che la trovava molto più carina rispetto al solito: avrebbe detto addio alla sua reputazione.
Però doveva pur sempre dire qualcosa, anche la frase più stupida!
-Oh, sei Marina? Nemmeno ti avevo riconosciuta! Pensavo fossi un'altra!
L'errore più grande della sua vita, si disse il ragazzo dagli occhi viola. Poteva almeno farle un complimento! Perché sapeva bene che reazione avrebbe fatto la sua amica.
In mezzo secondo, un ceffone - con una forza maggiore rispetto al solito - lo colpì in pieno viso.
-Pezzo di idiota che non sei altro! Non sai cosa significhi "sensibilità", vero?- gridò Marina, annunciando l'inizio di un nuovo litigio.
-Tu? Sensibile? Guarda, non sembri tanto sensibile... sei solo violenta!
Chiara, prontamente, riuscì a fermarli e a farli rimanere zitti con una ramanzina inaspettata.
-Angelo, dovresti fare ogni tanto un complimento a Marina! Tu, invece, non essere così orgogliosa!
Dopo un "scusaci" di entrambi, Valerio fece uscire dalla sua Pokèball Pidgeot e Pidgeotto.
Sul primo Pokémon salirono Chiara e lo stesso Capopalestra; nell'ultimo salirono Angelo e Marina, anche se lei insisteva di voler stare con l'amica.
 
In poco tempo, arrivarono alla città di Azalina. 
Marina, per tutto il tempo di viaggio, era ansiosa: conosceva Raffaello di vista, ma non aveva mai visto una sua lotta.
Sicuramente era più debole di Angelo, quindi poteva avere qualche possibilità; però, se per battere il Capopalestra di Amarantopoli, ha dovuto sfidarlo tre volte; per sconfiggere Raffaello, quante sconfitte dovevano essere necessarie?
Quando i due Pokémon atterrarono al centro della cittadina, l'Allenatrice rischiava di cadere, ma la mano del suo compagno la afferrò prontamente.
-Marina, fa' più attenzione!- le disse il biondo, preoccupato.
Lei non ebbe tempo di arrossire che doveva già scendere.
Chiara, sebbene ci fosse già andata ad Azalina, era sorpresa nel vedere tutte quelle case di legno e suggerì al gruppo di andare da Franz, dopo aver finito la lotta.
I ragazzi, con questa proposta, si diressero verso la palestra di Raffaello.
Un ragazzo un po' particolare uscì dalla Palestra. Aveva una maglia nera, una giacca rossa e dei jeans.
Quando notò la presenza dei Capipalestra e di Marina, si avvicinò a loro.
-Miyazaki, anche tu qui a sfidare il Capopalestra?- domandò Roy, suscitando la curiosità di Chiara, che non si aspettava che la sua amica conoscesse quel ragazzo.
L'allenatrice si limitò ad annuire e il giovane le sorrise, dicendo solo di affrettarsi perché voleva lottare contro di lei.
Quando il castano si allontanò, Valerio chiese a Marina se gli avesse fatto simpatia al primo colpo, ma lei non gli rispose perché era già entrata in palestra.
Però, appena entrò, si fermò di colpo.
-Marina, che ti prende?- le chiese la Capopalestra di Fiordoropoli, ma la ragazza non rispondeva.
-Ha semplicemente la fobia dei Pokémon coleottero, soprattutto se hanno la forma di un ragno.- spiegò in breve Angelo.
Infatti, la quattordicenne non aveva più la voglia di andare avanti.


Angolo di un'autrice ormai dispersa

Ragazze (Di ragazzi ne vedevo pochi, tempo fa xD), Gwen Kurosawa la pazza è tornata!
La scuola si è fatta sentire ma, almeno, la missione zero debiti ha funzionato xD
In quest'estate, Oratorio permettendo, scriverò qualcosina forse decente per rimediare alla mia assenza che nessuno ha notato.
Beh, grazie a chi mi ha sostenuto e a chi mi ha dato la forza di continuare questa storia :3

Sayonara <3

Gwen Kurosawa, ancora viva.




 
   
 
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