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Autore: EvyTheStrange    21/06/2013    6 recensioni
Manuale di sopravvivenza al Liceo Artistico. Agitare bene prima di qualsiasi uso. Tenere lontano dalla portata dei bambini.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Analizziamo in questo capitolo i mezzi di trasporto tipici che utilizzano gli studenti:

Treno:
Il treno è il mezzo di trasporto tipico di chi vive più lontano dalla scuola. Lo studente che ne fa uso si sveglia alle 5 di mattina, esce di casa assonnato e probabilmente con ancora addosso le ciabatte di peluche a forma di coniglietto rosa per recarsi in stazione e salire sul treno. Qui viene stipato come una sardina in mezzo ad altri pendolari sudati con riscaldamento bloccato a millemila gradi d'estate e aria condizionata bloccata a meno millemila gradi di inverno. Nel migliore dei casi il treno in questione accumula solo 20 minuti di ritardo, facendo in più TUTTE le fermate esistenti (anche quelle dove scende UNA SOLA PERSONA, che mi fanno personalmente salire il sangue al cervello). Esistono una quantità infinita di tipi di treni: Treno regionale, Treno regionale veloce, Treno merci (Si, quel treno che cerca di uccidere le persone troppo vicine alla linea gialla passando in stazione alla velocità di 900.000 km/h senza essere annunciato), Treno intercity, Treno intercity plus, Treno Eurostar, Treno eurostarcity, Treno espresso, Treno Nespresso (con George Clooney che ti serve il caffè), Treno Galaxy express 3000 (mosso dall'energia delle stelle, così veloce da infrangere il continum spaziotemporale ed entrare nell'iperspazio infrangendo il muro del suono), Frecciarossa, Frecciabianca, Frecciargento,, Frecciarcobaleno (trainato da unicorni)

Moto:
Gli studenti del liceo artistico che vivono lontani-ma non troppo dalla scuola, amano spostarsi in moto/motorino/scooter. La più grande passione di questi studenti è acquistare un qualsiasi motorino (sia quelli di ultimissima generazione, sia quelli provenienti direttamente dal garage di Fred Flinsotne) per poi far sfoggio della loro maestria nell’antica arte delle modifiche scooteristiche. Quindi al liceo artistico non si punta su amenità del tipo “Il mio motorino ha mille cavalli!” “invece il mio è così aereodinamico che sfonda il muro del suono”. Qui si vogliono operare le più strambe modifiche a moto e casco, ricolorandolo con bombolette spray, pennarelli Giotto rubati alle elementari... dipingendolo interamente in piena modalità art attack. Anche il casco verrà brutalmente martoriato, e vi verranno attaccati sopra adesivi, etichette, ritagli, foto, cartoline… All’uscita da scuola l’utilizzatore di moto si fa notare, tipicamente passando con il rosso, contro mano, e girandosi a salutare gli amici dalla fermata dell’autobus.

Macchina:
L’arrivo a scuola in macchina si differenzia principalmente in tre punti: l’auto è di un amico, l’auto è dei tuoi, l’auto è tua.
Se l’auto è di un amico, tu non ti tratterrai minimamente dal mangiarci sopra la focaccia unta, chiedere di mettere la musica a tutto volume e ballare la macarena (soprattutto quando siete fermi ai semafori) o intimare all’amico di andare più veloce puntandogli un fucile alla tempia. Tanto le multe per disturbo alla quiete pubblica e velocità elevata le prenderà lui, quindi…
Se l’auto è dei tuoi non c’è problema, tranne per il fatto che loro ti lasceranno minimo ad un isolato di distanza dalla scuola perché sono troppo spaventati e disgustati dalla mandria di drogati che frequentano il Liceo Artistico. Meglio così, perché rischierebbero di metterti in imbarazzo con il loro essere “gggiovani”.
Chi è così figo da avere un’auto sua, solitamente si esalta non poco. Gli amici lo prenderanno per il culo perché solitamente l’avrà attrezzata con: cinture di sicurezza personallizzate, Dadi di peluche bimbomikiosi, sobri disegni di fiammate ai lati del veicolo, tappetini dai gusti discutibili, arbre magique all’aroma di sterco equino e altro ancora.

Autobus:
Eccoci al luogo di tortura giornaliero più diffuso: l’autobus. In mancanza di mezzi propri gli studenti sono costretti a farne uso. L’autobus viaggia abitualmente alla velocità di un lemure in avanzato stato di decomposizione. Gli studenti del Liceo Artistico hanno la particolarità di viaggiare su questo mezzo (stipati come sardine) con la cartellina 50x70 infilata nel culo di qualche sventurato passeggero. I tipici frequentatori dell’autobus sono: studenti (che si distinguono in ragazzini saltellanti e casinisti delle medie, e poveri martiri depressi delle superiori), vecchiette sclerotiche che ti chiedono il posto anche se l’autobus è vuoto, uomini grassi puzzolenti e sudati, maniaci (che, in caso voi siate ragazze, si apposteranno affianco a voi tentando di palparvi il culo). Se pensate che manchi qualcuno vi sbagliate. Ehe?! Il controllore? In pochi credono nella sua esistenza. Le sue apparizioni sono più rare di quelle della Madonna di Fatima. E solo quando TU ti sei dimenticato a casa il biglietto/abbonamento.

A piedi:
A piedi?! Cos’è, hanno chiuso il traffico?? Fare uso delle proprie gambe è pericoloso!! Voglio dire… dove sono i freni?!






Angolo dell'autrice:
Salve a tutti! Quest'angolo dell'autrice non ha senso, perché serve solo a ringraziare chiunque ha letto il capitolo, chi ha inserito la storia tra le preferite, ricordate o seguite ecc... Vi ringrazio davvero di cuore e spero continuiate a seguirmi!
Poi gradirei sapere che minchia vuol dire "ultimo capitolo" scritto affianco al titolo della storia, visto che questo NON è decisamente l'ultimo capitolo. E il bello è che sta' cosa è scritta in tutte li mie storie o.O Qualcuno mi spiega il perché?
Baci a tutti :)
Evy
P.S. Se vi va date un'occhiata anche alle mie altre storie, e se avete qualche commento da fare recensite o mandatemi un messaggio. Anche le critiche costruttive sono ben accette!! :D
  
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