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Autore: Yasha 26    21/06/2013    14 recensioni
Questa ff nasce dalla mia one-shot "Vivo Per Lei"
InuYasha è un pianista che non riesce a trovare un lavoro a causa della sua natura ibrida.
Malgrado la moderna società, i mezzo demoni non sono ancora ben visti né da umani né da demoni.
Un giorno incontra Kagome, ragazza ricchissima in cerca di un maestro che le insegni a suonare il piano in meno di un mese, e chiederà proprio ad InuYasha di insegnarle a farlo, anche se lui all'inizio rifiuta. Inizierà così una sorta di sfida tra i due.
Tra loro non correrà buon sangue i primi tempi...ma poi...si sa...chi disprezza compra...
STORIA IN REVISIONE
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Naraku, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Adesso che faccio? Maledizione proprio ora doveva aprire gli occhi? Accidenti a me!
-Kagome scusa io…-          dico allontanandomi dal suo viso ma lei mi interrompe con uno strano gesto
Mi sarei aspettato di tutto…un urlo, un ceffone, perfino un calcio…invece ancora una volta questa ragazza mi ha sorpreso. Prima che mi allontanassi del tutto mi ha avvolto le braccia attorno al collo, riavvicinandomi alle sue labbra e guardandomi negli occhi, anche se credo le sia impossibile potermi vedere al buio. Solo la luce dei lampioni che filtra dalla finestra può farle vedere se non altro il contorno del mio viso. Eppure sembra proprio mi stia guardando dritto negli occhi.
Le nostre bocche si sfiorano appena. Sento il suo respiro addosso.
È un richiamo troppo forte il suo, mi sta praticamente chiedendo di baciarla ancora…cosa che faccio più che volentieri.
Un bacio leggero a fior di labbra inizialmente, ma che diventa qualcosa di più quando lei, stringendo le braccia attorno al mio collo, mi spinge delicatamente contro la sua bocca.
Non resisto così. Voglio di più. Voglio la sua bocca. Ne voglio sentire il sapore. Così inizio a leccarla con la punta della lingua, facendole schiudere le labbra, dandomi il permesso di baciarla davvero.
Non mi sembra nemmeno vero che la stia baciando. Non riesco a credere a quello che sto facendo! Sono totalmente perso in questa assurda situazione.
E più la bacio, più voglio baciarla!  
La sento rispondere al mio bacio, in modo ancora inesperto, e la cosa mi fa sorridere. Sono il primo uomo che la bacia. Il primo che abbia assaporato il sapore della sua bocca, dolce e fruttato, e la cosa mi eccita tremendamente! Perché mi piace questo pensiero possessivo nei suoi confronti?
Mi chiedo anche perché abbia risposto al bacio. Forse le piaccio?
Anche se prima di questo mi chiedo perché “io” la stia baciando.
Quando restiamo senza fiato siamo costretti a dividerci, e già mi sento morire lontano da quelle labbra.
-Sei una strega?-         le chiedo poggiando la fronte sulla sua
-Come scusa?-        mi chiede lei confusa
-Tu devi essere senza dubbio una strega e mi devi aver lanciato un sortilegio! Non riesco a starti lontano!-        le confesso ritornando a baciarla con impeto
Stavolta risponde al bacio più sicura e preparata di prima.
La sollevo dal letto tra le mie braccia, incapace di averla ancora tanto lontana da me. E’ seduta di fronte a me adesso. Con una mano le tengo la nuca e con l’altra le accarezzo la schiena, la quale è quasi nuda data la scollatura della camicia da notte sul retro. Sento la sua pelle percossa da brividi.
Attratto da questo lascio le sue labbra e scendo a baciarle il collo. La sento sussultare quando le labbra vengono sostituite dalla mia lingua, che si sofferma nell’incavo invitante del suo collo.
Oh Kami, se non me ne vado subito da questa stanza credo non potrò più fermarmi! Sto perdendo la testa!
Di scatto mi allontano da lei, cercando di riprendere il controllo. Il sangue mi scorre veloce nelle vene. Lo sento. Dominarlo non è facile. Questa è la disgrazia di essere un mezzo demone. La ragione viene sopraffatta dai sensi e dal desiderio.
Dannazione! È questo il problema. La desidero. Io desidero Kagome!
-Tutto bene?-         mi sento chiedere dalla sua voce titubante
Sicuramente si starà chiedendo perché mi sono scostato da lei così.
Ma che le rispondo? “Sai Kagome se continuo a baciarti finisco col farti mia?”
No, di certo questo non glielo dico! Il fatto che abbia ricambiato un bacio non vuol dire accetti anche quello.
-Forse è meglio che me ne vada.-
-Perché? Ho fatto qualcosa che non dovevo?-         mi domanda insicura
-Eh? Assolutamente no! Perché lo pensi?-
-Perché ti sei staccato come se fossi stato colpito da una scarica elettrica. Forse, la colpa è mia,  non dovevo costringerti a baciarmi prima…-       dice triste
-Quand’è che mi avresti costretto scusa? Se non sbaglio sono stato io il primo a baciarti. Finiscila coi sensi di colpa per favore! Lo stai prendendo come vizio forse?-
-Beh no…allora perché volevi andartene così all’improvviso?-
E che caspita le dico adesso? In fondo non ha tutti i torti.
-Lascia stare dai…resto qui se vuoi!-        le dico arrendevole e abbracciandola dolcemente
-Sì…-          risponde lei appoggiandosi comoda al mio petto
Mi stendo, con lei tra le braccia, tirando le coperte e coprendola bene per non farle prendere freddo. Presto inizierà a nevicare. Ne sento l’odore nell’aria in questi giorni.
Non ho potuto fare a meno di restare. Se l’avessi lasciata sola adesso di sicuro avrebbe pensato che era per colpa sua che andavo via, e non capisco il perché, non voglio proprio che lo pensi. Da quando mi interessano i pensieri di Kagome? Soprattutto perché dovrebbe dispiacermi che lei stia male per un qualcosa che possa provocarle io?
Incapace di dare risposte a tutti i miei perché decido che è meglio provare a dormire. Kagome dorme già da un po’. Sento il suo respiro caldo sul mio petto. Che faccia tenera che ha quando dorme. Non riesco a fare a meno di stringerla di più a me.
Ma come cavolo siamo finiti qui sul letto ad abbracciarci come una coppia di innamorati mi chiedo.
Solo adesso un lampo mi passa nella mente rendendomi le cose più chiare…coppia di innamorati? Io mi sono innamorato di Kagome forse? In sole due settimane? E’ mai possibile?
 
 

 
                                                               *************************
 

 
-Oh Kami-sama!-

Un urlo mi fa svegliare all’improvviso dal piacevole sonno in cui mi trovavo. Che succede?
Tento di alzarmi ma mi sento stretta in una morsa. Oh cavolo solo ora mi ricordo di InuYasha!
Anche lui come me si è svegliato e fissa truce qualcuno alle mie spalle.
-Non poteva bussare prima di entrare Kaede?-        gli sento dire scocciato
-Scusate!-         sento rispondere alla mia tata
Quando mi giro vedo la sua espressione sconvolta.
-Ehm, buongiorno Kaede. Senti non è come sembra…-          mi affretto a spiegare credendo abbia pensato qualcosa che non c’è stato
-Ah no? E perché lui è nudo nel tuo letto?-         mi domanda lei
-Non sono nudo Kaede…vede? Ho ancora i boxer, non si scandalizzi!-        le risponde InuYasha alzandosi e fermandosi dietro la porta
-I miei genitori sono in casa?-         chiedo intuendo che voglia giustamente uscire e andare a vestirsi
-No sono usciti da un’oretta. Mi hanno avvisato che anche oggi torneranno tardi.- 
-Capisco…hai il via libera quindi.-        dico rivolgendomi ad InuYasha che esce subito dalla stanza
-Kagome…ma che accidenti combini piccola? Perché quell’uomo era nel tuo letto e dormivate abbracciati? Per di giunta mezzi nudi! Cosa avete fatto?-
-Assolutamente nulla Kaede! Ieri al ritorno a casa la macchina ha forato una gomma, così ho chiesto ad InuYasha di restare a dormire qui. Proprio mentre andava in bagno sono tornati mamma e papà e lui è stato costretto a rifugiarsi qui. Non potendo stare tutta la notte in piedi ha dormito nel mio letto. Solo questo…-       le spiego arrossendo
-Solo questo? Sicuro? Non c’è stato niente?-       insiste lei
-Non quello che credi tu…-         rispondo imbarazzata
-E allora cosa?-
-Ecco…ci…ci siamo baciati!-
 
Oh mamma! Al pensiero divento tutta rossa! Ma che mi è preso??
Ieri, quando l’ho sentito alzarsi mi sono svegliata. Mi sono ritrovata stranamente sul suo lato di letto. Come c’ero finita non lo so. Mi sarò mossa nel sonno come mio solito. L’ho visto vicino alla finestra intento ad andarsene anche se non ne capivo il motivo. Poi ho capito, starmi accanto lo infastidiva molto. In effetti non mi ha mai sopportato.
Mi sono sentita tristissima a quel pensiero. Mi odia così tanto da preferire andarsene fuori al freddo piuttosto che vicino a me? Tenevo a stento le lacrime, conscia del fatto che lui avrebbe capito subito che stavo piangendo. Me perché poi avrei dovuto piangere per lui?? Cosa mi importa se mi odia o meno??
Poi, nella penombra della stanza l’ho visto rientrare e l’ho sentito sedersi sul bordo del letto vicino a me. Io tenevo gli occhi chiusi.
Quando mi sono sentita accarezzare il viso il mio cuore ha iniziato a battere velocemente, tanto che temevo lo sentisse. Invece pareva distratto.
-Hai un animo troppo buono Kagome…-        mi è sembrato avesse detto in un flebile sussurro
Poi ho sentito una strana sensazione sulle labbra. Era qualcosa di morbido e freddo, che subito però è diventato caldo. Solo dopo ho capito che erano le sue labbra, inizialmente fredde per il gelo preso fuori dalla finestra. Il cuore sembrava volesse scoppiarmi.
Aprendo gli occhi me lo sono ritrovata proprio di fronte. Anche se il buio mi impediva di vedere chiaramente, riuscivo ad intravedere il suo viso, e i suoi occhi d’oro, che sembrava brillassero di luce propria.
-Kagome scusa io…-     
Quando si è staccato mi sono sentita strana. Mi mancava già quel contatto mai provato prima. Così per istinto ho allacciato le mie braccia intorno al suo collo per non farlo allontanare da me.
Poi tutto il resto sembra così confuso. Le sensazioni che ho provato erano così nuove da sconvolgermi. Il mio cervello non esisteva più. Il mio corpo faceva tutto da sé come spinto da chissà quale forza.
Mi sentivo così felice al pensiero che non se ne fosse andato, e che forse non gli stavo poi così antipatica come dimostrava.
Il mio primo bacio. Ed è stato magnifico! Mi sentivo tra le nuvole. Più ci baciavamo più volevo continuasse. Quando poi la sua mano mi ha accarezzato la schiena ho provato dei forti brividi, ma non per il freddo, ma per il piacere che provavo ad ogni suo tocco. Ma la cosa che più mi ha sconvolta è stato sentirgli passare la lingua più volte nell’incavo del collo.
Mi sentivo persa tra le sue braccia. Avrei voluto non finisse mai, invece, si è staccato improvvisamente, lasciandomi spiazzata.
Nonostante abbia detto che la colpa non fosse mia, mi sono sentita comunque la causa di quel gesto, ma non ne capisco il motivo. Forse si è pentito di avermi baciata…
 
 
-Kagome…davvero non capisci il perché quel ragazzo volesse andarsene?-        mi domanda Kaede dopo che le ho confidato tutto quello che era successo
-No, tu lo hai capito?-
-Ah bambina mia…fortuna che InuYasha non ha voluto approfittarne. Sei ancora molto ingenua su questo genere di cose.-
-Che intendi dire Kaede?-
-InuYasha, avrà sicuramente temuto di spingersi oltre il punto di non ritorno con te, e per evitare di perdere il controllo e fare qualcosa di cui poi avresti potuto pentirti si era allontanato.-         mi spiega lei lasciandomi sbalordita
-Ovvero, lui…lui voleva….con me??-          dico balbettando  sorpresa
-Già. Oltretutto, così conciata bambina mia, sarai stata una bella tentazione. Ha avuto un ottimo autocontrollo devo dire.-
-Oh Kami Kaede…dici avrà pensato male di me che l’ho quasi costretto a restare qui invece di andarsene?-
-Ma no che dici? Se avesse pensato male sarebbe stato felice di vedermi poco fa, per potersi defilare subito. Invece mi stava incenerendo con gli occhi per avervi disturbati.-        mi spiega lei sorridendo
-Mi auguro sia così…-
-E perché? Bambina, ti stai forse innamorando di quel ragazzo?-         mi domanda lei guardandomi seria
-Che? Ma…ma cosa dici?  Lo conosco appena. E poi lui non mi sopporta te lo sei scordata?-
-Ma se ti teneva stretta come il più prezioso dei tesori…-
-Beh forse ha sbagliato tesoro mentre dormiva. Mi avrà confusa con un'altra. Magari la sua ex…-       dico intristendomi un po’
-E perché mai lo pensi?-       chiede Kaede incuriosita dalla mia affermazione
-Perché ho saputo che il mio odore è molto simile a quello della sua ex. Forse mentre dormiva mi ha scambiato involontariamente per lei.-
-Mmmh, mi sembra improbabile. Comunque stai attenta a ciò che fai Kagome. Sai come la pensano i tuoi genitori. E non accetterebbero mai un ragazzo così come tuo fidanzato, povero e mezzo demone per giunta.-
-Sì lo so Kaede…so come la pensa questa famiglia riguardo le unioni tra due persone tanto diverse. Ne è stato un  esempio lo zio Noboru purtroppo…-      dico ricordando tristemente quella storia
-Infatti. È stato diseredato da tuo nonno perché ha sposato senza il suo permesso una donna povera invece di quella scelta da lui. Non la considerava all’altezza della potente famiglia Tama. Se non fosse successo tutto questo adesso tua madre non avrebbe ereditato l’azienda che gestisce tuo padre, anch’egli scelto a sua volta da tuo nonno. La stessa cosa si sta ripetendo con te. In mancanza di Sota erediterai tu tutto, ma solo se sposerai un uomo scelto da loro…in questo caso Hojo.-
-E chi ti dice che io voglia sposarmi proprio con Hojo Kaede? Se rimanessi zitella per tutta la vita sarebbero costretti a lasciarmi ugualmente tutto alla loro morte no?-
-Ma Kagome…le aziende della Tama Building e Co.  non sono cose di cui una ragazza possa occuparsi. Tu non capisci nulla di affari. Al tuo fianco ci vuole un uomo che sappia come gestire i capitali e gli affari.-
-Uffa! Soldi soldi e ancora soldi! Sono stanca di sentire nominare solo quelli!-
-Tutto ruota intorno a quello in questo mondo..-
-Non mi importa Kaede! Perché devo sposare per forza qualcuno che non conosco? Perché non mi posso scegliere io con chi condividere la mia vita? In pratica mi si chiede di fare la macchina stampa figli per mandare avanti l’azienda di famiglia! Chi dice che io non possa essere in grado di occuparmene di persona? Studierò se servirà! Non vedo perché devo rinunciare alla mia vita per questa mentalità stupida!-        mi lamento uscendo fuori dal letto arrabbiata
-Tesoro…ma cosa ti prende? Non ti ho mai sentita parlare così!-
-Succede che sono stanca Kaede! Sono vent’anni che vengo istruita per gli altri, per servire gli altri. Mi sono scocciata. Voglio vivere la mia vita! E sai che ti dico? Se mi innamorassi di InuYasha, stai pur certa che sceglierei lui ai soldi! E chissà forse sono pure sulla buona strada per essere libera!          dico uscendo fuori dalla camera dopo aver messo la vestaglia

Sono stufa di essere comandata a bacchetta! A me i soldi non interessano! Non mi hanno dato nulla in questi anni a parte la solitudine!
Ho avuto più da quel ragazzo e i suoi amici in pochi giorni che dalla mia famiglia in tutta la vita!
Non voglio più essere sola, senza amici, senza parenti, senza amore. L’unico che mi amava era Sota, e lui non voleva questo per me.
Stare chiusa  in questa casa comincia a pesarmi adesso.
-Kagome che succede?-      mi chiede InuYasha aprendomi la porta dopo che gli ho bussato
-No nulla…volevo solo chiederti se dopo che avranno sistemato l’auto hai da fare…-
-Perché? Che vuoi fare?-
-Mi piacerebbe andare di nuovo al locale dei tuoi amici. Sango mi è sembrata molto simpatica e…-
-Ok non c’è problema. Però…-       mi dice interrompendomi e avvicinandosi
-Però?-
-Mi spieghi perché stavi per piangere? Che ti ha detto quella vecchia? Ho sentito che gridavi prima di venire qui, con ancora la camicia da notte. Era perché mi trovavo nella tua camera vero?-        mi chiede guardandomi negli occhi
Accidenti al suo fiuto! Le ho trattenute il più possibile ma lui ha sentito ugualmente l’odore delle mie lacrime.
-Diciamo che mi ha ricordato che i miei genitori mi hanno programmato la vita con un uomo che non conosco.-        rispondo triste
-Capisco…va bene vai a prepararti. Io vado a cambiare la gomma e poi andiamo.-         mi dice prendendo le chiavi
-Ma non devi farlo tu, posso chiedere al meccanico di farlo.-
-Chiamare il meccanico per sostituire una ruota? Tsz…ricchi! Non ce n’è bisogno la cambierò in un secondo. Vai a vestirti se non vuoi uscire così.-        mi dice uscendo dalla camera e dirigendosi verso le scale
-Va bene, come vuoi.-       rispondo un po’ dispiaciuta
Come al solito ho fatto una gran brutta figura con lui volendo risolvere tutto chiedendo ad altri. Forse ha ragione a chiamarmi viziata.
-Ah…comunque…io non ti ho scambiata per nessun altra ieri notte. Avevo ben presente chi stavo baciando e tenendo tra le braccia.-         mi dice prima di scomparire dalla mia visuale
-Eh?-         dico confusa
Solo dopo capisco il significato delle sue parole. Oh cavolo! Allora ha sentito tutto quello che ho detto a Kaede???
Accidenti che vergogna! Allora avrà anche sentito che ho detto che ero sulla buona strada per innamorarmi di lui??
 
 

                                                               **************************
 
 
 
È stata una notte strana, ma devo dire molto bella. Non mi sono mai sentito così nel tenere tra le braccia una ragazza. Mai con nessuna delle mie ex è capitato. Era magnifico avere il suo fiato addosso.
Ho dormito poco, ma la soddisfazione di poterla guardare dormire così beatamente mi rilassava. Sentire l’odore dei suoi lunghi e morbidi capelli che mi ricadevano sulle braccia e sul petto era qualcosa di indescrivibile.
Quando poi è entrata la sua tata l’ho vista svegliarsi di soprassalto. Voleva giustificare la mia presenza nel suo letto. Chissà se si è pentita…o se lo ha scambiato per un gioco quello che c’è stato ieri sera.
Anche se comunque dovrei prima spiegarlo a me stesso cosa è successo ieri. Io non sono tipo da una botta e via. Ho sempre provato qualcosa per le donne con cui avevo una relazione. Quindi è da escludere si trattasse di sola attrazione per il suo abbigliamento. La voglia che avevo ieri non era solamente fisica, c’era altro…l’ho sentito. Era lei che mi attirava, come se mi chiamasse. Era un richiamo che va oltre il mero piacere sessuale.
Quando sono uscito dalla sua stanza l’ho sentita discutere con quella vecchia rimbambita. E menomale che le voleva bene! Invece di incoraggiarla a ribellarsi ai suoi genitori la esorta ad accontentarli. Questa casa è un covo di vipere pronte ad ucciderla col loro veleno. Di tutta la discussione una cosa mi ha colpito più di tutte…lei credeva l’avessi baciata e stretta a me per il suo odore simile a quello di Kikyo. Non sa quanto si sia sbagliata. In quel momento la mia ex era l’ultima persona al mondo che avrei pensato. Questo suo pensiero però mi lascia intendere che lei…sia gelosa? Ma se fosse gelosa vorrebbe dire che le piaccio.
Maledizione. Tutti questi ragionamenti non sono da me. Non ho mai pensato tanto quanto in questi giorni. Questa ragazza mi sta sconvolgendo la vita! Mi sembro uno di quei filosofi che si interrogano sul perché del senso della vita…nel mio caso il mio riflettere è rivolto solo a lei…perché? Possibile che la risposta sia davvero che me ne sia innamorato senza nemmeno accorgermene?
Se così fosse è un bel guaio. Non è una ragazza alla mia portata. Non potrei mai avere speranze con lei. E se anche le avessi le rovinerei la vita, facendola diseredare. Ma forse mi sto costruendo solo castelli immaginari.
Quando l’ho sentita bussare alla mia porta per chiedermi di portarla al locale di Sango e Miroku ho sentito l’odore delle sue lacrime. Sembrava così sicura quando ha risposto alla sua tata, e adesso sembra un cucciolo abbandonato. Sembra così bisognosa d’amore da straziarmi l’anima.
Dopo averle detto di prepararsi le ho fatto ben presente che non l’ho scambiata affatto per la mia ex, lasciandole capire che avevo sentito la sua “chiacchierata” con quella Kaede. Non so perché mi comporto così, ma ho voluto tranquillizzarla sul fatto che per me era lei la ragazza che volevo stringere tra le braccia.
Uffa! Lei, lei, lei, lei! Tutti i miei pensieri sono occupati da lei ormai!

-Eccomi sono pronta!-        mi dice avvicinandosi a me che ripongo il cric in auto dopo aver sostituito la ruota
Anche oggi tiene i capelli legati in una treccia morbida laterale. E’ vestita molto semplicemente con un dolce vita bianco e dei jeans neri. Ha un paio di stivali lunghi fino al ginocchio color tortora con tacco alto e un basco alla francese dello stesso colore degli stivali, il cappotto lo tiene in mano insieme alla borsetta, anch’essa in tinta con le scarpe. Il leggero trucco la rende ancora più bella di quanto non sia.
-Perché mi guardi così? Sto male forse? Troppo vistosa?-        mi chiede notando il mio sguardo fisso ad osservarla
-Affatto. Ti guardavo perché stai benissimo.-      le confesso vedendola arrossire
-Dai sali principessa…quei due già ci aspettano. Li ho informati che ti portavo di nuovo e quasi Sango non mi spaccava un timpano per le urla di felicità.-
-Davvero? Era davvero felice di rivedermi?-       chiede stupita
-Certamente, perché, lo trovi strano?-
-Beh, il fatto è che mi sono sempre considerata una persona noiosa. Non ho mai avuto delle amiche.-
-Non hai amiche perché stai sempre chiusa in casa Kagome e di certo la gente non viene a bussarti a casa per fare amicizia non credi?-
-Hai ragione. Senti riguardo ieri sera… io…-      dice imbarazzata cercando le parole
-Sei pentita?-         domando curioso e anche un po’ intimorito dalla risposta
-No!-       risponde subito sicura
-Allora cosa?-
-Ecco…vorrei sapere, perché mi hai baciata…-
Perché ti ho baciata?  Me lo chiedo pure io.
-Forse per lo stesso motivo per cui tu hai risposto al bacio…-         rispondo non sapendo cos’altro dire
-Non è una risposta.-      mi fa notare lei
-Lo so, ma sinceramente non ne ho altre da darti al momento.-       dico mentendo, facendole credere che non abbia contato nulla per me
-Ah…capisco…-
 
Dopo quella breve chiacchierata in macchina siamo andati dai miei amici. Anche oggi siamo rimasti fino a tardi. Io e Kagome non abbiamo più ripreso l’argomento. A dir la verità non ci siamo quasi rivolti la parola.
Ogni volta che tentavo di parlarle mi bloccavo incapace di dirle qualcosa di sensato. Perché mi succede questo con lei?
-Che succede amico?-         mi chiede Miroku sedendosi accanto a me
-Nulla perché?-
-Hai l’aria dell’innamorato afflitto!-
-Cheee? Ma ti sei rincretinito? Primo, io non sono innamorato…e secondo, perché dovrei essere afflitto?-
-Perché ti piace qualcuno che già sai non potrai avere. Così neghi a te stesso che ne sei innamorato.-
-Non ho mai detto che mi piace Kagome!-
-E io non ho mai fatto il nome di Kagome…lo hai fatto tu.-          risponde ridacchiando
-Ma brutto….tsz! Comunque sia non sono innamorato di quella ragazzina ricca! Sarebbe una cosa impossibile pur volendo…lei è di un altro mondo…-
-Io non credo proprio. Per tutto il giorno non ha fatto altro che guardarti di nascosto sai? Un po’ come hai fatto tu con lei.-
-Mi ha davvero guardato di nascosto?-          non me ne sono nemmeno accorto
-Già. Le piaci amico mio! Cosa c’è stato tra di voi? Vi siete baciati vero?-
-Ma tu come fai a sapere tutte queste cose???-         domando sbalordito dal suo intuito
-Mio caro, non dimenticare che sono un conoscitore del mondo dell’amore! Ho imparato a conoscerne pregi e difetti prima di sposare la mia Sango. Certe espressioni non mi sfuggono!-
-Wow…complimenti allora! Potresti aprire una scuola su come diventare amanti perfetti e maniaci provetti! Comunque non è facile come la fai tu….dimentichi i suoi genitori…-
-Divertente! Ma io parlo seriamente InuYasha. Quella ragazza sembra speciale, solo che non sa di esserlo. Da quello che ho potuto capire ha un carattere forte e deciso ma allo stesso tempo fragile. Può diventare vulnerabile, ha bisogno di qualcuno che la sproni a essere se stessa, e quel qualcuno credo sia tu. Se la sua famiglia non accetta la cosa pazienza. Non credo le serva avere qualcuno che non la rispetta.-
-Ma che ragionamento serio ha fatto il mio maritino!-        interviene Sango
-Ci hai spiato eh? Pensavi dicessi cose sconce ammettilo!-
-In effetti sì lo pensavo ma non vi stavo spiando, ho ascoltato per caso. Così il nostro InuYasha si è innamorato…-
-Non sono innamorato! Finitela! Magari è vero che mi piace ma dire amore mi sembra esagerato!-
-Ok se lo dici tu…-
 
Dopo averla riportata a casa ho ripensato alle parole di Miroku. Forse è vero che ne sono innamorato. Quella ragazza ha qualcosa che mi attrae. Forse proprio la sua fragilità mi spinge a volerle stare accanto per proteggerla. È decisamente diversa da come l’avevo immaginata.
Tutta la notte ho suonato al pianoforte per scaricare la tensione accumulata in questi giorni. Suonare mi apre la mente e mi rilassa.
Solo che come i miei sentimenti anche la mia musica in questo momento rispecchia la mia tristezza, suonando una  canzone   non molto allegra. Mi è venuta così, al momento, pensando a Kagome, alla sua storia, alla sua vita. 
Devo dirle quello che ho saputo su suo fratello e del testamento dei suoi nonni? Non so che fare. Se le dicessi tutto odierebbe i genitori per il resto della vita e rimarrebbe totalmente sola. Ma quelli possono essere chiamati genitori?
Se non le dicessi niente però potrebbe decidere di sposare un uomo che non ama, e questo non lo voglio.
E sia! Le dirò quello che ho sentito. E’ giusto che si senta padrona della sua vita una volta per tutte.
Io vorrei sapere quanto orrendi siano i miei genitori e se mi stanno nascondendo qualcosa. Sarà lei a decidere che fare.
Domani andrò a parlarle.
 
La mattina seguente mi reco da lei, purtroppo però trovo una spiacevole sorpresa ad attendermi. Vengo accolto dal padre di Kagome in modo poco gradevole.
-E’ pregato di non farsi più vedere o chiamerò la polizia se la rivedrò qui ad importunare mia figlia! Ha capito?-
-Io importunare sua figlia? Ma è impazzito? Quando mai l’avrei importunata?-     chiedo confuso a queste accuse assurde
-Ho saputo quello che è accaduto l’altra notte! Come ha osato infilarsi nel letto di mia figlia? Oltretutto mia moglie mi ha raccontato di come lei stia plagiando Kagome mettendola contro di noi!-
Ah sì? La mettiamo così allora? Beh non aspettavo altro che questo io.
-Certo mi piacerebbe sapere chi l’ha informata della cosa visto che lei e sua moglie eravate occupati a discutere del quasi fallimento delle vostre aziende. Comunque, anche se la cosa non la riguarda non ho sfiorato Kagome. Cos’è ha venduto anche la sua verginità alla famiglia del suo promesso sposo?-
-Ma cosa…-
-Sa avere un udito dieci volte più sviluppato degli esseri umani torna molto comodo ai demoni. Ho sentito che ha praticamente venduto Kagome per fare una fusione con le aziende della famiglia Hojo visto che quelle della Tama hanno subito un duro colpo dalla recente crisi che ha colpito diversi stati in questi anni. Ha usato sua figlia come merce di scambio. Non solo…avete ignorato il testamento dei suoi nonni che vi obbliga a dividere col fratello diseredato di sua moglie i vostri beni, essendosi pentiti di quello che fecero anni fa. Ma voi avete tenuto stretto tutto il vostro patrimonio. E con i sensi di colpa che Kagome nutriva verso voi e il fratello avete fatto in modo di costringerla ad accettare un matrimonio che lei non voleva solo per accrescere le vostre ricchezze!-
Vedo il padre di Kagome nero di rabbia. Certo non si aspettava che qualcuno scoprisse la verità.
-Maledetto mezzo demone! Va via da casa mia! Subito!-   
-E’ mia intenzione farlo, non prima di aver parlato con Kagome di questa storia. Deve sapere chi ha per genitori.-
-Tu non capisci! Sei solo un poveraccio! Non puoi capire i problemi che devono affrontare quelli come noi! Non appartieni al nostro mondo quindi non immischiarti in cose che non ti riguardano!-
-Invece mi riguarda! Tengo a sua figlia e non voglio vederla soffrire!-
-Ma che diavolo ti importa? Mica sarai innamorato di lei?-
-E se anche fosse?-
-Ahahahaha ora ho capito! Tu vuoi avvicinarti a mia figlia per avere i suoi soldi! Ora mi è tutto chiaro! Vuoi impedirle di sposarsi per prendertela tu ed entrare nella nostra famiglia. Beh scordatelo perché non te lo permetterò mai! Un poveraccio come te non metterà le mani sui miei soldi!-       
-Per me i suoi soldi sa dove può metterseli? A me interessa solo il bene di sua figlia! Ora mi scusi ma vado a parlarle!-         dico avviandomi verso la sua stanza
-Mi spiace per te ma Kagome non è qui! Ha accettato il fidanzamento così ha deciso di andare a conoscere il futuro marito prima di Natale. Non ritornerà prima di una settimana, ovvero il giorno della vigilia, quando sarà reso ufficiale il suo fidanzamento. Ti consiglio di non intrometterti oltre. O  a pagarne le conseguenze non sarai solo tu, stolto pianista da quattro soldi, ma anche la piccola impresa di tuo fratello! La farò fallire schiacciandola coi debiti. Ho abbastanza conoscenze per poterlo fare.-      minaccia lui
-Bastardo! Comunque non credo che Kagome abbia davvero accettato il matrimonio. Dove si trova veramente?-        chiedo non credendo a ciò che dice
-Sei cocciuto? Ok allora ti dirò cosa mi ha riferito mia figlia prima di andar via. Ha detto che hai provato a sedurla, che l’hai baciata approfittando della sua ingenuità. Si è spaventata e ha deciso di non vederti più. Quindi te lo ripeto…non farti più vedere nella nostra casa o saranno guai per te! A mia figlia non interessi o sarebbe qui a contraddirmi non credi? Immagino avrei già sentito col tuo olfatto che non è in casa no?-
E’ vero. L’ho notato che in casa non si sente il suo odore. Ma non può essere davvero andata a conoscere il fidanzato che le hanno scelto i genitori. Diceva di non volersi sposare così. Ma come faceva il padre a sapere che l’ho baciata e ho passato la notte nella sua stanza? Glielo avrà detto la vecchia…o è stata davvero Kagome?
-Allora? Vuoi andartene o devo farti buttare fuori dai miei servi?-
-Me ne vado stia tranquillo. L’ha avuta vinta lei per adesso, ma si ricordi che prima o poi la pagherete per quello che avete fatto a vostra figlia.-          dico andandomene, ma lasciando prima le chiavi dell’auto di Kagome sul tavolino all’ingresso
Dannazione Kagome…dove sei? Perché te ne sei andata? Non puoi essere davvero andata da quel riccone!
Kagome….
 
 

                                                                              ********************
 
 
 
-Sono davvero carini Koga…ma come li ha trovati?-
-Stavo passeggiando per il giardino quando ho sentito miagolare. La madre deve averli abbandonati.-
-Poveri piccoli. Meglio portarli in casa, fa freddo fuori per loro. Certo che ha scelto proprio uno strano posto per partorire la loro madre…proprio nelle parte più isolata del giardino dove non viene mai nessuno, tranne Jinenji quando pota l’erba una volta al mese. Andiamo piccoli…avete trovato una casa adesso, mi occuperò io di voi.-        dico ai piccoli avvolgendoli col mio cappotto
Stamane Koga è venuto a chiamarmi dicendo che nella parte più lontana del nostro giardino c’erano quattro cuccioli di gatto affamati. Senza pensarci sono corsa fuori a vedere.
E caspita…sono davvero lontano da casa mia. Non li avrei mai potuti vedere senza addentrarmi fra tutti questi cespugli.
-Chissà se InuYasha è già arrivato…-          mi chiedo ad alta voce
Ho chiesto a Kaede di informarlo che arrivavo subito, tempo di prendere i gattini.
-Prendi ancora lezioni di piano con quell’han’yō?-
-Per favore Koga non chiamarlo in quel modo con tono tanto spregevole, lo sai che non lo sopporto!-
-Ok scusa…-     dice sbuffando
-Kaede sono qui, dov’è InuYasha? Ho visto l’auto fuori!-        dico entrando in casa
-Kaede non è qui Kagome. E’ in cucina.-
-Papà? Come mai sei qui?-       chiedo stupita di vederlo
-Oggi andrò in ufficio più tardi, aspetto dei documenti che dovrebbero arrivare qui da un momento all’altro. Per quanto riguarda il tuo maestro di pianoforte… si è licenziato.-
-Cosa???-      chiedo spalancando gli occhi dallo stupore
-Sì…ha lasciato le chiavi dell’auto che gli avevi prestato dicendo che non gli serviva più perché non ti avrebbe dato altre lezioni.-        mi spiega dispiaciuto
-Ma perché? Perché lo ha fatto?-
-Questo dovresti spiegarmelo tu Kagome. Quel ragazzo mi ha raccontato una storia che non mi è piaciuta per niente! Ha detto che gli sei quasi saltata addosso la scorsa notte mezza svestita, baciandolo e provocandolo facendolo dormire nel tuo letto. Si può sapere cos’è questa storia?-        mi chiede severo
Io sono scioccata da questa parole…davvero lui ha raccontato a mio padre che gli sono saltata addosso?
-Te…te lo ha detto lui… questo?-         chiedo ancora incredula
-Certo. Mi ha detto che non è abituato a questo genere di cose da parte di una ragazza così giovane come te, povero ragazzo. Sembrava quasi sconvolto quando me ne parlava. Diceva che potresti essere la sua sorellina minore e che mai si sarebbe aspettato questo comportamento tanto lascivo da parte tua. Mi hai fatto profondamente vergognare di te figlia mia! Che ti è saltato in testa?-
Lui…ha detto davvero queste cose a mio padre? Mi considera una sorellina?? Non può essere vero! No! Non può avermi fatto questo!
Se n’è andato e senza nemmeno salutarmi…dicendo quelle cose a mio padre. Come ha potuto? Mi fidavo di lui invece mi ha tradito in quel modo…perché?
Incapace di dire o fare altro corro in camera mia in lacrime, perdendomi così una conversazione di mio padre e Koga…
-Mio caro Koga, come diceva quell’han’yō, è davvero utile che voi demoni abbiate un udito dieci volte più sviluppato degli esseri umani. Mi è tornata molto utile la conversazione che hai sentito tra mia figlia e quella vecchia inutile di Kaede ieri mattina. Ottima l’idea di allontanarla con la scusa dei gatti! Avrai quell’aumento in settimana!-
-La ringrazio signore. Mi sembrava doveroso informarla di ciò che accadeva tra sua figlia e quello sporco mezzo demone.-
-Eccellente! Puoi andare!-
 
 
 
 
 
 
 






 
 
 
Ciao  ^_^  come va?
 Alcuni pezzi cominciano a mettersi insieme…i due sembrano chiedersi se siano o meno innamorati, ma vengono divisi  dal dolce papino di Kagome e da Koga…cosa succederà adesso? i due riusciranno a chiarirsi o Kagome deciderà, per disperazione di fidanzarsi con Hojo pesce lesso???
Al prossimo capitolo ^_^   grazie infinite per la pazienza che avete ^_^   sono una ritardataria pazzesca nel rispondervi…..chiedo venia e perdono ma quando ho tempo preferisco scrivere nuovi capitoli ^_^
Al prossimo aggiornamento ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3
 
P.S.    la musica che suona InuYasha è l’ost del film “Lezioni di piano”    film un po’ palloso in alcuni punti però carino ^_^   io amo più la musica che il film comunque ^_^
   
 
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