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Autore: _Fux_    22/06/2013    4 recensioni
Harry è un ragazzo come tutti gli altri: la sua vita sono i suoi amici e la musica. Ha un sogno, bhè, più di uno a dire il vero. Vorrebbe essere un cantante famoso e visitare l'Italia. E' un sognatore, ma chissà che non capiti una svolta che faccia avverare i suoi desideri?
Chiara è una ragazza definita strana dai più, e questo le va bene...le piace essere così.
Niall a volte pensa di essere incompreso ma... troverà qualcuno che lo capirà?! leggere per sapere :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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15) You’re in my same course, aren’t you?

 
Pov Harry
 
Mi sveglio di soprassalto, stavo rivivendo le stesse situazioni di quella serata orrenda, con dei particolari cambiati, però: alla fine io non riuscivo ad arrivare in tempo per salvarla, e mi sembra di sentire ancora su di me il peso di ciò che sarebbe accaduto se li avessi persi di vista anche solo per mezzo minuto in più.
Fortunatamente però non è stato così” penso osservandola dormire tranquilla.
Poi ripensandoci faccio caso a ciò che mi deve avere svegliato: il rumore di una porta che sbatteva, sarà stata sicuramente la coinquilina di Chiara, ma preferirei non farmi vedere, perché poi penserebbe sicuramente male, e invece non è successo nulla di “quello”.
Mi alzo cautamente per non destare l’addormentata e mi avvicino alla finestra: forse, con un piccolo salto atletico potrei raggiungere il mio terrazzo, e ritrovarmi comodamente in camera mia, senza nemmeno dovere fare le scale, uscire dalla palazzina e rientrare nell’altra.
Poi però mi rendo conto scocciato di avere chiuso le tapparelle della mia finestra prima di uscire perciò tutti i miei piani da scansafatiche se ne vanno a rotoli. “Harry, ma a chi la vorresti dare a bere? Sai benissimo che ti saresti comunque schiantato al suolo!” taci, coscienza.
Apro le porta  e “Dannazione! Proprio ora doveva cigolare?!” sussurro con foga, socchiudendola poi dietro di me.
Procedo nel corridoio al buio ma “Aiha!” devo essermi dimenticato di un mobile al quale, ovviamente, vado a sbattere, incapace di trattenere un gemito.
Ed eccomi finalmente arrivato alla porta d’ingresso, quando sento qualcuno arrivare all’improvviso alle mie spalle e tirarmi una gran botta, che per fortuna riesco in parte a schivare, altrimenti a quest’ora potreste chiamarmi “Angelo Harry al Suo servizio”.
Mi tocco dolorante il punto colpito, e intanto si accendono le luci che mostrano il mio aggressore: Giada, così mi sembri si chiami la ragazza che vive con Chiara, ha ancora la padella in mano con la quale mi ha colpito, e si tiene una mano sul cuore, come se avesse ricevuto un grande spavento. “E io cosa dovrei dire?!?” penso ancora dolorante, perché non solo ho rischiato un attacco cardiaco, ma sono anche stato ferito!
Mi hai fatto prendere un accidente, e che cavolo!” esordisce poi lei. Ok, in fondo sono io “l’intruso” qui :”Oh, mi dispiace, io stavo cercando di uscire senza fare troppo casino ma…” non finisco la frase perché vengo interrotto “Ma a quanto pare il mobile assassino del corridoio ha colpito ancora una volta! Ahaha, non preoccuparti, anzi, scusa per la padellata, ma pensavo fossi un ladro o qualcosa di peggio, sai, dopo gli eventi di questa sera…” rido insieme a lei per l’epiteto che ha ricevuto il mobile e poi mi congedo, ma poco prima che mi chiuda il portone alle spalle lei mi chiede:”Ehi Harry, non è che… saluteresti Niall da parte mia?” . Rispondo con un cenno d’assenso: sono piuttosto perplesso, anzi, più che perplesso sono curioso, mooolto curioso! Il caro Niall ha fatto colpo?! Un momento… Non sarà mica quella ragazza che… Nha… Voglio dire… sarebbe impossibile! O no?
Sto ancora ragionando su questi fatti quando arrivo in camera mia e buttandomi sul letto mi rendo conto che, arcibanana, non sono riuscito a non farmi vedere!
Dovrò pensarci su, potrebbero pensare male (o bene?!) anche i ragazzzzzzzzzzzzzz….
 
Pov Chiara
 
Sono affaticata,le gambe stanche ormai sembrano correre per propria volontà, separatamente dai miei pensieri.
Sarà forse l’istinto di sopravivenza che le spinge a correre più forte e veloce di quanto non abbiano mai fatto; ma il problema è proprio questo, non ci sono abituata, e tra poco cadrò in preda ai dolori più acuti, che peggioreranno non appena sarò in sua balia.
Ho il fiatone, il petto continua ad alzarsi e abbassarsi velocemente nel disperato tentativo di immettere aria nei polmoni, che sembra mi stiano quasi per scoppiare.
Mi volto indietro, e lui è vicino, a pochi passi, anzi, pochissimi.
Miprenderàmiprenderàmiprenderà.
Nonvogliochemiprendanonvogliochemiprendanonvogliochemiprenda.
Scappascappascappa!
Inciampo in non so cosa per guardare indietro, sbucciandomi tutta la gamba, ma non ci faccio caso, mi rialzo in piedi per continuare la mia corsa, ma ho battuto male un piede, e ora sento la caviglia pulsarmi, ma non mi importa.
Continuaacorrerecontinuaacorrerecontinuaacorrere.
Mi prende per un braccio e mi fa volare in aria, sono sempre stata –troppo, stramaledettamente troppo – lenta, e ora lui mi ha raggiunta. Mi ha presa.
Può fare di me ciò che vuole, non posso nulla su di lui.
Sento che tenta di portarmi via ciò che di più casto e puro mi è rimasto “NO!” urlo, ma ricevo in cambio una sberla che mi fa uscire rivoli di sangue da naso e bocca.
Finisce il suo lavoro, e io non sono più nulla.
Potrei sciogliermi e confondermi con l’asfalto della strada e non cambierebbe ciò che provo.
Sento solo dolore, disperazione e … e voglia di lasciare questo mondo.
Una lacrima mi scivola giù, penso di essere già pronta al mio destino quando lo vedo avvicinarsi con il coltello.
Poi però ricordo che ho ancora dei motivi per cui lottare. Dei flash di immagini si susseguono nella mia mente.
Mia madre. Mio padre. Mio fratello. Le mie amiche. La mia vita. E un paio di occhi verdi.
Ho tanto per cui lottare, ma ormai è troppo tardi, e la lama mi trafigge allo stomaco. Alzo lo sguardo al cielo prima di cadere riversa per sempre sulla strada tinta di rosso.
Rosso sangue.
Il mio sangue.
 
Mi sveglio urlando in un bagno di sudore, l’incubo più orrendo di sempre, un volto ricorrente, quel maledetto di “Ben” . Mi chiedo se riuscirò mai a dimenticare quel viso, a fidarmi nuovamente di qualcuno.
E in quel momento ripenso a quegli occhi, che sarebbero stati uno dei miei motivi per continuare a combattere, a vivere, e noto l’avvallamento nel letto di fianco al pezzo dove sono io.
Vedo il cuscino con la forma di un’altra persona, e sento un odore estraneo, eppure familiare.
Sono sollevata di non averlo trovato qui, avrebbe sentito tutto, probabilmente ho anche parlato nel sonno, e avrebbe voluto delle spiegazioni.
Spiegazioni che non desidero dare a nessuno.
E’ questo il motivo per cui terrò tutto per me, possibilmente per sempre.
Nessuno deve sapere quanto debole io sia in realtà.
Ho sempre finto di essere una ragazza forte, per il bene di coloro a cui tengo, e devo continuare a farlo.
Mi ristendo nel letto, ma so che per almeno stanotte non mi riaddormenterò, perché se lo facessi, lui continuerebbe a tornare e a tormentarmi.
Se non ci fosse stato Harry… Non dovrei pensarci, dovrei piuttosto concentrarmi sul fatto che lui era lì per me… Ma ormai è diventato un pensiero fisso.
 
Pov Giada
 
Ossignore, devo ancora riprendermi dallo spavento che mi ha dato quel pazzoide del vicino di casa che fa il filo alla mia amica.
Perché diamine, è così ovvio, possibile che lei non si sia accorta di niente?! Eppure a me risulta così chiaro. Rido per un paio di minuti della mia stessa (orrida)  battuta…Forse sarà l’ora tarda, ma molto più probabilmente è stato ciò che è accaduto questa sera in discoteca.
Il mio pensiero corre a quel momento dove ho davvero temuto il peggio, ma per fortuna quel maiale non è riuscito a sfiorarmi neanche con un dito.
Sorrido al pensiero di quel porco steso sul pavimento con le lacrime agli occhi per la ginocchiata ricevuta voi-sapete-dove.
E questo mi fa collegare –ovviamente- a …Niall.
Finalmente ora so il suo nome, lo conosco, ci ho parlato!
Incredibile la fortuna che ho avuto, e io che temevo che non lo avrei mai più rivisto, e invece…
Niall. Horan. Horan. Niall. Niall Horan. Non è un nome adorabile?
Ah, e quel sorriso! Mi fa sciogliere anche solo il pensiero.
Uhm… Giada Horan… Non suona mica male!” parlo nell’oscurità della mia camera.
Sto giusto pensando che non vedo l’ora di vuotare il sacco con la mia compagna di casa per potere rivivere ancora e ancora il mio incontro con il biondo del mio cuore, quando sento un urlo strozzato provenire dalla sua stanza.
Ora, Chiara sicuramente non è un tipo chiassoso, e nemmeno una ragazza da film horror (che avrebbe potuto giustificare le urla) perciò mi ritengo in pieno diritto di potere essere preoccupata.
Mi alzo velocemente spostando il lenzuolo, e mi dirigo verso il luogo dal quale era provenuta la voce, sbircio un po’ dalla fessura che ha creato la porta socchiusa, e la vedo ansimante sul letto, mentre si dondola avanti e indietro stringendosi le braccia, con lo sguardo perso nel vuoto, mentre si tocca quasi come un tic i graffi che gli ha procurato quel ragazzo, Ben.
Le ci è mancato tanto così, e se non ci fosse stato Harry…
Scuoto la testa, sento un brivido lungo la schiena solo al pensiero. Si, io sono  stata molto più fortunata di lei, e si vede che ne è rimasta profondamente segnata.
Decido di lasciarla riposare e di parlarci a mattina inoltrata, forse si sentirà meglio.

_-_-_-

Sono le nove, direi che di tempo gliene ho dato fin troppo, perciò entro fischiettando nella sua camera con in mano un vassoio con la colazione, che mi affretto ad appoggiare sulla sua scrivania, per poi alzare le tapparelle e fare baciare il viso della mia giovanotta dai raggi solari.
Però lei non sembra essere del mio stesso avviso, perché prende il cuscino con una mano e se lo ficca sopra la testa.
Suuu pelandrona, alzati, che è tardi!” le dico mentre la muovo cautamente.
Umrfhh lasciami stare nel letto, non mi voglio alzarehh!” grugnisce lei.
Mi faccio forza e –uno,due,tre!- le tolgo il cuscino dal viso sorridendo “Buongiorno dolcezza! Dormito bene?” anche se ovviamente so che non è stato così.
Uffa, non potevi proprio lasciarmi riposare almeno di Domenica mattina, vero? Comunque ho dormito molto bene, grazie.” . Ah, ci avrei scommesso che avrebbe fatto finta di nulla! E’ tipico, proprio tipico! “Non si dicono le bugie, dai! Ti ho sentita gridare, e inoltre le tue occhiaie mi dicono altro!”. Aggrotta un momento la fronte, per poi distenderla subito:”Ahh si… E’ solo che… E’ solo che avevo sognato di essere bocciata e di dovere passare un anno in più con quella matta della mia prof. di matematica!” Nice try, ma si vede benissimo che mi sta mentendo, però decido di non indagare oltre, so io chi potrebbe aiutarla! “Mah, farò finta di crederti, solo perché muoio dalla voglia di raccontarti tutta la fine della mia serata… E’ stato magnifico, tutto grazie a Niall!” cinguetto, probabilmente con gli occhi a forma di cartellone con su scritto “I LOVE NIALL HORAN”.
Inizialmente scoppia a ridere, ma poi la mia amica pare ripensarci:”Un, momento…Ma quel ragazzo del corso di cucina, quello biondo carinissimo con gli occhi più azzurri dell’azzurro…Non sarà mica Niall il nostro vicino di  casa?!” .
Perché, lei ha mai visto un altro ragazzo con degli occhi così azzurri? Aspettate un secondo… Ma ho sentito bene? “VICINO DI CASA?!”.
Lei si limita ad annuire dicendo:”Ma come, non ve lo siete detti? Ah, se solo avessi avuto la mente un po’ più attiva ci sarei arrivata quella volta che l’ho conosciuto sul terrazzo…” .
Mi vuoi dire che tu lo sapevi e non mi hai detto NULLA??! Ma che razza di amica!” la “sgrido” dandole un buffetto sulla guancia.
E io come facevo a sapere che era lui il tuo bello? Non sapevi nemmeno il nome!” prova a difendersi sbalordita, e ha ragione, a volere essere oneste, perciò faccio cadere il discorso e la invito a mangiare la colazione.
Finisce di gustarsi la brioche che le ho comprato al bar vicino casa e la vedo inarcare un sopracciglio: “Embè? Me lo vuoi raccontare o no di questo tuo straordinario incontro con sexy biondo?” le tiro una cuscinata per avermi fatto imbarazzare e arrossire con quell’aggettivo (peraltro azzeccatissimo) e inizio a raccontare, ancora eccitata come se fosse successo tutto non più di due secondi fa, così torno con la mente ancora fresca a quei momenti magici…
 
Flashback (Pov Giada)

O porca miseria! Che mi vorrà fare sto bastardo?” lo vedo avvicinarsi ancora di più con aria minacciosa, non ho la minima idea di come difendermi.
Per ora mi sta attaccando solo verbalmente ma temo che presto passerà dalle parole ai fatti!
Ecco infatti che inizia ad alzare la mano, pronto a colpirmi così io provo a proteggermi il viso con le braccia, aspettando di sentire il dolore.
Tuttavia passano alcuni secondi e non succede nulla, così decido di arrischiarmi a guardare, e dove dovrei essere distesa io, secondo ragione, in seguito a quello schiaffone, si trova invece il mio aggressore, e i gemiti che dovrebbero uscire dalla mia bocca provengono invece dalla sua.
Non che questo mi dispiaccia, anzi, tutt’altro.
Qualcuno deve essere venuto in mio soccorso colpendolo. “Già, ma chi…” non posso finire il pensiero che vedo una chioma bionda avvicinarsi a me.
Abbasso leggermente lo sguardo e alla mia visuale oltre la capigliatura  si aggiungono due occhi meravigliosi, di un azzurro più azzurro del mare. Scendo ancora un po’ ed ecco quel fantastico sorriso che avevo già notato prima.
Oh, non posso crederci, non posso crederci, NON CI POSSO CREDERE!” sento una voce che urla come impazzita per tutta la mia testa, perché è proprio LUI, il ragazzo del corso di cucina!
Mi sorride timido presentandosi:”H-hi. M-my name i-is Niall” e che voce! Nella mia testa suonano mille trombette da stadio e vuvuzelas, nei miei occhi vedo cieli stellati coronati da fuochi d’artificio, questo ragazzo deve essere proprio speciale, per farmi questo effetto.
Mi accorgo appena in tempo di non essermi ancora presentata, persa in mille fantasticherie, così provvedo subito, evitando una figuraccia.
Ti ringrazio moltissimo Niall, senza di te non avrei saputo davvero cosa fare, ero completamente pietrificata dalla paura! Non so davvero come fare a sdebitarmi con te!”
Arrossisce imbarazzato –oh, cavolo, è carinissimo- e dice :”Ma no, davvero, non ce n’è bisogno, anzi mi ha fatto piacere dargli una lezione, non si trattano così le donne…Però, magari…Se vuoi erhm, potremmo prendere qualcosa da bere insieme?”.
Mentre parla si mordicchia leggermente le labbra, ed è già molto che mi sia rimasto abbastanza buon senso da rispondere:”Certo, molto volentieri!” con un piccolo sorriso, senza mettermi a gridare come un’imbecille, ovvero soffocando quella che sarebbe stata la mia prima –e quindi più vera- reazione.
Continuiamo a parlare per tutto il tempo, tant’è che nemmeno mi accorgo di quando la mia amica se ne va, perché troppo presa dalle parole del ragazzo che –non penso di esagerare dicendolo- sembra essere quello dei miei sogni.
E finalmente lo conosco: mi dice che è irlandese, ma che si è trasferito da diversi anni in Inghilterra, dove ha conosciuto quelli che ritiene essere i migliori amici di questo mondo “Anche se a volte sono dei veri rompiscatole senza sentimenti!” aggiunge divertito.
Sono ipnotizzata dalle sue parole, certa che i miei occhi siano diventate delle girandole che formano cerchi concentrici. Mi racconta che suona la chitarra, e che adora farlo, vorrebbe diventare un cantante famoso, così come i suoi amici, questa passione li unisce molto.
Abbiamo anche noi delle cose in comune, la passione per la cucina è una di queste, “Che bello!” gioisco dentro di me, perché non sono molti i ragazzi a cui piace cucinare.
Così in questo breve lasso di tempo scopro di tutto e di più sul suo conto, dal ristorante che preferisce al suo musicista preferito.
E lui conosce tutto di me, perché sono un fiume in piena, e non riesco ad arrestare le mie parole, ma non sembra esserne dispiaciuto, anzi, spesso lo faccio ridere, raccontandogli degli aneddoti accaduti alle mie amiche e me.
Poi finalmente pronuncia questa frase:” Tu sei nel mio stesso corso di cucina, vero?” –Ah, ma allora mi aveva notato!- gongolo soddisfatta fra me e me, mentre gli rispondo in maniera affermativa, alchè lui continua:”Infatti mi sembrava di averti vista, solo che… Io non, non avevoavutoilcoraggiodipresentarmi!” butta fuori tutto d’un fiato, tant’è che faccio quasi fatica a comprenderlo, ma quando finalmente succede sono la ragazza più felice del mondo, e se mi capitasse uno specchio davanti vedrei sicuramente sulle mie labbra un grande, immenso, gigantesco, sorriso da ebete.
Poi vediamo che si è fatto tardi, e lui certo, si offre di accompagnarmi, ma io non vorrei che si facesse idee sbagliate su di me (anche se come potrebbe farlo lui che è così fantastico e dolce e adorabile e perfetto e…) così preferisco prendere un taxi, la cui corsa insiste di pagare Niall.
Che gentiluomo!
Mi saluta con un sorriso, e ci ripromettiamo di vederci il prima possibile.

 Fine flashback

 Finisco il mio racconto, e anche se si vede che la mia amica è sinceramente felice per me, io riesco a notare anche qualcos’altro sotto tutto ciò, qualcosa che cerca di nascondermi, perciò con una scusa qualsiasi mi allontano da lei e dopo avere inviato un sms a Niall per chiedere un certo numero lo digito, aspettando il segnale di chiamata libera.
Si? Pronto? Sono Giada. Ecco, scusa se ti disturbo, lei non lo sa che ti sto chiamando, ma penso che Chiara abbia bisogno di aiuto.
Vengo subito!” mi avverte chiudendo la chiamata.
Sorrido, ne ero sicura che gli piaceva! Urlo a favore della ragazza che esco a fare un giro senza preoccuparmi di lasciarla da sola, perché presto sarà in buona –ottima, direi- compagnia.

Ehi ehi :))
'Sti mobili assassini, sempre in mezzo alle scatole u.u
Ringrazio come sempre chi legge in silenzio, chi ha messo la storia tra le seguite/ricordate/preferite e un grazie particolare va a DiDi Directioner che ha recensito il capitolo scorso *.* (una bellissima sorpresa, ho aggiornato solo per te oggi ahaha)

Devo ammettere che mi sono divertita parecchio a scrivere "l'incubo" di Chiara mbhuahahaha
Beh, non ho molto altro da dire, se volete recensire mi fa ovviamente molto piacere, se leggete e basta mi fa piacere uguale :)
Se avete voglia di leggere altre mie schifezze sono qua (spero di avere messo i link giusti, lol):

- I WANNA BE A GUITARIST:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1883735&i=1
-Single by contract: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1917191&i=1

bacioni,
_Fux_
   
 
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