Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Shine_    22/06/2013    12 recensioni
Zayn Malik insegna nella scuola elementare di Bradford, è il maestro più giovane ed ha soli ventun'anni.
Ogni fine mese gli vengono recapitati dei fiori con un biglietto anonimo in cui è riportato un pezzo di ogni sua poesia preferita.
Liam Payne ha un sogno nel cassetto, frequenta la facoltà di musicologia al King's College di Londra.
Ogni fine mese torna a casa dalla sua famiglia e non manca mai di passare dal fioraio per comprare un mazzo di fiori allegando l'indirizzo di una scuola, un nome ed un messaggio anonimo.
[Ziam, ovviamente.]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le parole che non ti ho detto

 

 

 

 

 

 

 

Tredicesimo capitolo:

 

 

 

 

- Zayn?-

Brontolò quando una mano continuò a scuotergli il braccio, Harry sapeva benissimo che odiava essere svegliato ma continuava ad insistere nonostante tutto.

- Ti ho fatto le frittelle che ti piacciono tanto.- si raggomitolò ancora di più contro al materasso strizzando gli occhi e sperando di potersi così riaddormentare. - E te le ho anche portate qui in camera, non sono un bravo amico?- scosse la testa contro alla superficie morbida respirando subito dopo in un profumo che non aveva mai sentito ma che non gli era del tutto estraneo.

Sorrise stringendo le dita attorno alla stoffa del lenzuolo, o almeno così pensava, e rispose tenendo il viso premuto contro alla cosa da cui proveniva quell’odore particolare. - Voglio dormire, Harry. Lasciami dormire. Poi faccio tutto quello che vuoi.-

- Molto più comodo il letto oggi, vero?- non badò al divertimento nella voce dell’amico e annuì contro a quello che credeva fosse il cuscino.

- Sentito, Liam? Sei più comodo del letto.- inarcò un sopracciglio confuso tenendo comunque gli occhi chiusi.

- Cosa c’entra ora L..- tentò di parlare venendo interrotto sempre da Harry

- Zayn non vuole dormire nel letto, non è così Zay? - si strinse ancora di più contro al profumo e sbuffò sentendo un dito pizzicargli la guancia. - Vuole dormire stretto stretto al suo ragazzo. Come sei carino così tutto abbracciato a lui.-

- Smet..-

- Non sono il suo ragazzo.- sentì la cosa sotto di lui vibrare al ritmo con le parole, spalancò gli occhi staccandosi un po’ e accorgendosi così che Harry non scherzava per nulla.

Non era più sdraiato accanto a Liam ma sopra di lui: con una gamba gli circondava il fianco, il viso era premuto contro al suo petto, con una mano stringeva la stoffa della maglietta mentre l’altra era appoggiata sul cuscino, le dita che sfioravano quei capelli marroni che non riusciva a smettere di toccare.

E fortunatamente non era eccitato perché quella parte del suo corpo era completamente schiacciata contro alla gamba di Liam.

Le cose si sarebbero fatte ancora più imbarazzanti con un’erezione da spiegare.

- Il mio amico Zayn sembra pensarla diversamente da..- si allontanò di colpo cadendo quasi dal letto, non fosse stato per Liam che gli circondò la vita appoggiando le mani contro alla sua schiena. Perché all’improvviso aveva incredibilmente caldo? Quei palmi appoggiati sulla sua maglietta emettevano troppo calore.

Sollevò timidamente il viso incontrando gli occhi di Liam a metà strada. Da quella distanza erano così intensi che gli veniva voglia di baciarlo. Arrossì immediatamente al solo pensiero e si sedette riuscendo a mettere più spazio tra loro e, soprattutto, a liberarsi di quella braccia che lo stringevano.

Si schiarì la gola fingendo una calma che non aveva, dentro di lui era tutto un vortice di pensieri che andava dal “cosa devo fare, devo scusarmi, come faccio a scusarmi” al “Liam la mattina è ancora più bello”.

- .. Louis ma non volevo disturbarti quindi..- non stava seguendo per nulla il discorso di Harry, era troppo concentrato a guardare la mano di Liam accanto alla sua, le loro due tonalità risaltavano così bene insieme che avrebbe voluto stringerla per vedere di più il contrasto.

-.. sempre così la mattina, credimi. E questo non è ancora niente, ci son quelle volte in cui fissa il muro e..-

Strinse i denti sul labbro inferiore per non far notare il sorriso quando si ricordò che quella mano l’aveva stretta la sera prima, e Liam non l’aveva lasciata neppure quando si era addormentato.

- Zayn?- sbatté velocemente le palpebre scuotendo il capo,  quando ritornò in sé due persone lo fissavano in attesa.

- Liam stava dicendo che dovrebbe tornare a casa quindi..-

- sì, sì..giusto..certo..- iniziò a straparlare alzandosi dal letto e muovendo le mani sui pantaloni non sapendo bene cosa fare.

- Zayn? Dove hai messo i vestiti di Liam? Sei tu che..-

- ah, sì.. è vero.. sono..sono nella lavatrice ma..ci sono quelli dell’altra volta..e..- evitò di guardare Harry e si concentrò su Liam che era arrossito come lui. -..non sapevo come fare a portarteli visto che non so nemmeno dove abiti..- si tenne occupato a cercare nell’armadio i vestiti di Liam, consapevole di avere due paia di occhi puntati sulla schiena.

- Ecco, tieni.- gli porse il paio di pantaloni e la maglietta arrossendo ancora di più quando l’altro li prese sfiorandogli accidentalmente le dita.

- Vado a cambiarmi e poi.. vado.- Zayn annuì non sapendo cos’altro fare e fissò la schiena di Liam che si allontanava dal letto ed usciva dalla camera.

- Hai tenuto i suoi vestiti nell’armadio?- si buttò a peso morto sul letto nascondendo la testa nel cuscino, il profumo di Liam che ormai era ovunque. - Ci mancava solo che ti facevi trovare con quelli addosso.-

All’ultima frase di Harry seguì il silenzio e Zayn arrossì ancora di più desiderando solo di sprofondare nel materasso.

- Ti prego dimmi che non li hai indossati sul serio.-

- N-non è che.. non li ho tenuti per molto.- riuscì a spiegare dopo qualche minuto sentendo la risata di Harry alle sue spalle.

- Erano comodi, va bene?- si alzò di scatto cercando di fare valere la sua opinione. - Ed avevano anche un buon profumo.- concluse sollevando il mento.

- Hai dormito bene, eh?-

Non ci pensò due volte, prese il cuscino e lo lanciò contro al riccio che scoppiò di nuovo a ridere.

 

 

 

 

 

 

 

 

Liam si era cambiato in fretta, aveva salutato velocemente Zayn ringraziandolo altre mille volte ed aveva rifiutato la colazione, che dal profumo doveva essere squisita. Ma l’unica cosa che voleva fare era tornare a casa, perché più tempo passava fuori più l’agonia si prolungava. Ed era molto meglio per tutti non rimandare troppo, non aveva la forza di un’altra discussione con suo padre che gli ricordava quando fosse inutile sprecare i suoi anni nella facoltà di musica.

Non era però riuscito ad evitare di farsi accompagnare fin sotto casa da quell’Harry che non aveva fatto altro che insinuare cose. Ma era troppo stanco per rispondere o per negare ed aveva quindi fatto tutta la strada chiuso nel suo silenzio.

Lo salutò un’ultima volta e lo ringraziò sinceramente, poteva anche non sopportarlo per il legame che aveva con Zayn ma si era comunque dimostrato una persona con un gran cuore.

Non solo non l’aveva abbandonato in quel parco, come gli aveva più volte chiesto, ma ora l’aveva accompagnato fin sotto casa nonostante abitasse dall’altra parte della città.

- Liam!- si voltò con la mano sul cancellino pronto ad entrare in quella casa e a difendere ancora una volta le sue scelte. - Cerca di non cacciarti nei guai ora o Zayn non me lo perdona.-  Harry gli fece l’occhiolino e lui sorrise salutandolo ancora una volta.

Prese un respiro e percorse a grandi passi il viale. Aprì la porta, si voltò un’ultima volta verso l’altro ragazzo ed entrò.

-..fuori e noi non sappiamo nemmeno dove sia!- le urla di sua mamma venivano dalla cucina. Non aveva bisogno di controllare per capire che stava discutendo ancora con suo padre per colpa sua.

- Se non riesce ad accettare le mie opinioni come credi potrà accettare..- e suo padre, ovviamente, era calmo. Sempre così dannatamente sicuro di sé.

-Liam?-

Non prestò più attenzione al discorso che stava avvenendo nella cucina perché si trovò davanti due occhioni azzurri che lo fissavano incerti.

- Matthew.- si piegò sulle ginocchia per poter essere al suo stesso livello e gli scompigliò i capelli. - allora? ti sei divertito con John? Scommetto che non avete dormito tutta la notte per giocare con quel nuovo videogioco.-

- Dove sei stato?- sbatté per un attimo gli occhi quando vide il fratello, braccia incrociate, che lo fissava con un’espressione seria.

- D-Da Louis?- tentennò mentre una parte di lui s’innervosiva a dover dare spiegazioni ad un bambino.

- Lo sai che la mamma ha pianto tutto il giorno per colpa tua? La mamma piange sempre per colpa tua.-

- Dì a mamma e papà che sono tornato.- disse solamente Liam rialzandosi ed incamminandosi verso la camera.

- Papà dice che non meriti nemmeno una lacrima di mamma.-

Si bloccò sui suoi passi sospirando un -Lo so.- e poi si chiuse la porta alle spalle buttandosi nel letto, il profumo di menta che gli era rimasto sottopelle come un marchio.

 

 

 

 

 

 

Angolo Shine:

Come sempre, son qui.

In questo capitolo avete il solito fluff, ma non sono riuscita ad evitare l’angst della fine.

Non odiatemi, vi prego.

Vi dico subito, per farmi perdonare, che nel prossimo Zayn va a casa di Liam çmç

A mercoledì, grazie a tutti quanti.

   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Shine_