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Autore: _Dark Side    22/06/2013    3 recensioni
Come evitarla? Theodora è ovunque, riesce sempre a trovarci. Ci sta alle calcagna. Ci toglie la dignità e si serve di noi per fare quel liquido che confeziona in provette da iniettare, con l'etichetta IVDI. Ci fa del male col nostro sangue. Così ai suoi occhi siamo noi gli artefici della nostra morte!
Genere: Introspettivo, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«A tavola! La colazione è pronta!»

Fui svegliata da quella voce insopportabile. Mi trovavo a Ingolstow, un paesello dimenticato da Dio. Quattro case e soltanto un negozio vecchissimo di alimentari. Erano passati solo tre giorni dall'arrivo in quella casa, durante i quali io e mio fratello stavamo sempre attaccati come cozze sullo scoglio. La donna, me la ricordavo bene, era quella che ci aveva presi dalle gabbie nella stanza bianca.

Tolsi un lembo di coperta dalla spalla di Rick e provai a svegliarlo, ma farfugliava e cacciava la testa sotto il cuscino.

«Siete sordi o cosa? Ho detto a tavola!»

Di nuovo quella cornacchia. Nei tre giorni passati non ci aveva risposto alle nostre domande e se parlava con noi, era soltanto per chiamarci a tavola. Si occupava solo del suo bel bambino biondo, che non aveva rivolto a me e mio fratello nemmeno uno sguardo. A giudicare dal visetto pallido e sereno aveva due o tre anni meno di me. Forse non andava nemmeno alle elementari, ancora. Non c'era un uomo, perciò avevo dedotto dal primo giorno che doveva trattarsi di una ragazza-madre, anche se dall'aspetto la donna era sulla quarantina.

 

«Forza Rick, alzati! Altrimenti quella viene e ci butta fuori dal letto»

Così riuscii a svegliarlo. Scendemmo le scale di mogano (avevo sempre odiato quelle a chioccola, perchè ogni volta che le facevo mi girava la testa).

Dalla cucina veniva un profumo di bacon fritto e pane appena tolto dal forno, ma c'erano due tavoli in cucina, entrambi da due posti: uno, quello in cui sedevano lei e suo figlio, e l'altro riservato per me e Rick. Il primo era pieno di succhi di frutta freschi, mele, pere, (quel bacon col pane tostato), tutto in piattini di porcellana verde. Nel nostro, invece, c'erano due pezzi di scottex a mo' di piatto, con appoggiate due tazze di latte freddo.

 

Ci sedemmo al nostro tavolo in silenzio. La donna e suo figlio ridevano, si lanciavano affettuosamente briciole di pane. Mio fratello prese la tazza, ma appena vicinata alla bocca, la riappoggò immediatamente sul tavolo e fece una faccia schifita.

 

«Dio, che schifo! Questo latte è andato a male!»

La donna smise di sorridere e fissò Rick con lo sguardo torvo.

«Senti, piccolo insolente. Vedi di berlo o non fai colazione»

«Ma chi sei per dirmi quello che devo fare! Dove sono i nostri genitori? E tu chi sei? Perchè siamo qui?» Rick aveva alzato sempre più il tono della voce, irritando la cornacchia.

«Bevi e stai zitto, altrimenti vedrai»

«Vedrò cosa, eh?»

 

Così la cornacchia si alzò dalla sedia e gli mollò un ceffone. Un rivolo rosso iniziò a colare dalle narici di mio fratello. Strappai un pezzo del mio scottex e glielo diedi per tamponarsi il naso.

«Vediamo se con te non dovrò fare come con gli altri»

«Gli altri chi?» Sbottai io, furibonda.

«Ne vuoi uno anche tu, pippicalzelunghe? Allora vedi di stare zitta e bevi il latte»

Feci per riaprire bocca, ma mio fratello mi fece “no” con la testa. Era meglio tacere. Ma sapevo già che lui stava elaborando un piano per fuggire di lì, perchè anche io mi stavo scervellando per trovare una soluzione. E insieme, ci saremo riusciti. Ne ero sicura.




Spazietto della scrittrice.
Come tutti gli "inventori di storie" vorrei con tutta me stessa che questo mio ennesimo lavoro sia di vostro gradimento! Innanzitutto vi ringrazio per aver anche solo aperto la pagina (compreso il prologo, intendo) e ancora di più per averlo letto! Un'ultima cosa... lasciate un vostro parere... che sia un "fa schifo" o "wow, bel lavoro" ...ma almeno avrei la forza di continuare a scrivere il seguito con l'aiuto dei vostri consigli! Grazie ancora per avermi dedicato un secondo della vostra esistenza :)

_Eva

  
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