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Autore: bluecoffee    22/06/2013    3 recensioni
Tre parole che descrivono la persona che ti piace.
Lui era diverso.
Lui era misterioso.
Lui era sempre pronto a farle la battutina quando entrava in negozio e che le strappava un sorriso.
Lui era lui stesso.
Tre parole che descrivono la persona che ti piace.
Lei era strana.
Lei era ancora una bambina.
Lei era sempre pronta a salutarlo con un piccolo inchino ed uno sguardo di rimprovero quando non spegneva la sigaretta prima di entrare.
Lei era lei stessa.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mi hanno sempre insegnato ad essere monotono, mi hanno insegnato che se una cosa alla fine ti piace ti abitui più facilmente, ma se non ti dovesse piacere una piccola risoluzione la trovi sempre.
E' difficile dire quando tutto ciò che vivo mi ha iniziato a non pesare più sulle spalle, quando alla fine della fiera non era un problema per me fare le stesse cose ogni giorno.  Alla fine mi sono abituato ed ormai non pesano, pesano di più quando non le faccio ogni giorno e pesano anche ora, perché sto distruggendo la mia monotonia mettendomi a scrivere una lettera anziché studiare. E ricordati di me, perché per colpa tua potrei prendere due voti in meno all'esame. 
La cosa della monotonia non mi infastidisce, mi solleva. Mi sento protetto quando alla fine faccio sempre la stessa scelta e non impazzisco per trovare qualcos'altro che mi distragga dalla precedente monotonia. Ricordo che un giorno ero rientrato a casa prima, perché dopo neanche mezz'ora in palestra mi ero già stufato, poi aveva iniziato a piove e senza rendermene conto mi ero messo a vedere lo stesso film di sempre. Però, circa a metà della mia scena preferita, era arrivata Samantha ed aveva cambiato dvd senza neanche rendersene conto e si era messa a vedere Dirty Dancing, perché la sua amica di corso glielo aveva prestato. Ed io mi sono chiesto se rompere la monotonia fosse stato difficile per un semplice film e la verità è che non sono riuscito a resistere: sono uscito di casa, sotto la pioggia, e mi sono diretto a casa di Louis, perché quando piove, se non guardo il solito film, vado a casa sua e insieme beviamo qualcosa mentre mi racconta della sua vita.
Ho sempre voluto cambiare, ci ho provato, ma non mi sono mai sentito soddisfatto.
Tu. 
Tu sei tutto ciò che non è monotonia. Sei una ventata improvvisa di vento che fa cambiare un intero programma giornaliero, sei esattamente ciò c'è prima di una tempesta. Ed è fastidioso ritrovarsi di fronte ad una persona sempre diversa come sei tu. E' fastidioso non solo perché sei sempre imprevedibile e non si è mai capaci di organizzare qualcosa senza il terrore che non ti vada bene qualcosa, ma è fastidioso perché sei sempre nuova. Sempre diversa e mai uguale. E per quanto io abbia sempre fatto finta di essere diverso, per convincermi che andava bene così, ma in fondo non sono capace di affrontare le novità. 
Tu. 
Tu mi hai dato una piccola spinta ed io ora sto navigando in un mare che non conosco. Mi hai dato la forza minima di rompere la mia monotonia scrivendoti una lettera. Scrivendo la mia prima lettera cartacea. La mia prima lettera in generale.
Un piccolo sgarro l'ho fatto. Ho rotto una piccola, ed insignificante, regola/non-regola. Sono uscito fuori dalla monotonia e mi sento perso, non all'altezza.
E non sono all'altezza neanche di affrontare te. Per lo meno non finché non so chi sei. Ed è più difficile di quanto credi, perché sei sempre nuova e di certezze non ne hai: un giorno potresti odiare il rosso ed il giorno dopo indossare solamente vestiti rossi perché saresti bellissima con quel colore addosso. E se non hai certezze non puoi raccontarmi di te, non puoi venire qui e dirmi "sono così". Non puoi per il semplice fatto che tu non sei così, non sempre, ed è snervante starti dietro. 
Tu sei snervante. E tutte le volte che entro in negozio e riesco ad intravedere i tuoi sbalzi d'umore, il tuo cambiamento improvviso di carattere e di gusto, mi verrebbe di prendermi la testa tra le mani e di piangere. Perché io voglio certezze, concretezze, e tu non sei fatta per darmele. Non ne saresti capace. Questo perché sei novità.
E mi sto maledicendo perché sono un fottuto coglione che non riesce a stare dietro ad una novità e si rifugia sempre nella sua monotonia. 
Non importa quanto tu ed io possiamo piacerci, non importa, perché alla fine io sceglierò sempre la via che mi sono spianato con gli anni e tu continuerai a scoprire nuove vie e nuovi rettilineo curvi che ti renderanno soddisfatta. Però, mentre tu starai percorrendo le tue curve nel tuo rettileo fatto di incroci, salite, discese e scorciatoie, io resterò immobile sul mio rettileo, veramente retto e piano, e ti invidierò perché sei stata capace di affrontare le novità e di guttarti e di provare qualcosa di nuovo e di diverso dal solito.
Tu non ti volterai mai a guardarmi indietro, mentre fisso il pallido della tua carnagione e le onde che creano i tuoi capelli dello stesso colore dei campi di grano delle campagne durante le estati più belle della vita. 
Non ti volterai a cercarmi con lo sguardo, perché la novità non cerca la monotonia. Così come tu non cerchi me.
Non cercherai me.
E non lo farai non perché sono stato una piccola parte di una cotta passeggera, forse anche importante, ma non ti guarderai indietro perché fondamentalmente non ti importerà. Magari ricorderai di essere inciampata in un angolo di monotonia, ma hai scoperto che alla fine non era il tuo luogo. Non faceva per te.
E se, invece, vuoi provare, io sono qui. Sono qui nella mia monotonia e nelle mie giornate sempre uguali. Sono qui a cercare una pagliuzza monotona sui tuoi occhi tanti profondi quanto belli. 
Se vuoi ti aspetto. Se vuoi me ne vado. Tu, in ogni caso, fatti sentire. Perché se la mia vita rimarebbe sempre monotona come ora, voglio almeno poter raccontare a qualche mio nipote della mia unica avventura al di fuori della mia bolla di vita. 
Potrei raccontare di piccoli fatti che mi hanno fatto crescere, ma io voglio raccontare anche della mia avventura fuori dalla monotonia. Quindi, aiutami tu a tirare fuori questa piccola avventura. Se vuoi, vivila insieme a me. Però, fammi almeno sapere se ci sei. 
Perché se ci sei io resto. E se non dovessi venire, io resto ugualmente. Perché in fondo sono sempre restato e la monotonia è sempre uguale.
Io resto. 
Tu scegli.
Zayn












scusate scusate scusate.
non mi ammazzate vi prego.
so che sono in ritardo e sono consapevole del fatto che questo potrebbe essere benissimo una cazzata al posto di un capitolo.
c'è un però!
è unitile per essere una cazzata.
in teoria doveva esserci l'idea di Samantha qui, ma visto che prima serviva questa lettera ho deciso di farci un capitolo apposta.
per questo è corto (ed è una cazzata).
comunque posso ufficialmente dire che mi piacciono da morire Zayn e Bente :)
cioè... ammiriamo la bellezza di questa ragazza  --->  aprire qui.
ragazze, capite in questo momento di sclero: non ho niente da fare e sono stata tutto il pomeriggio rinchiusa a casa - da sola - ad ascoltare gli Oasis.
a parte che domani devo sgobbare per pulire casa del mio papi, lunedì arriva a casa una mia amica per la sua vacanza alternativa ed io sono quando aggiornerò di nuovo!
esultiamooo!!
va be'. 
prima che do veramente di matto vi saluto.
peace and love. everyone, peace and love. 
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p.s. grazie a tutte quelle che tengono la storia tra preferita, seguita e ricordata :) I love you.
        grazie anche a chi recensisce <3 I love you so much :)



  
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