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Autore: adamlevine    23/06/2013    6 recensioni
«Victoria!» urlava e lei voltò la testa indietro. Suo padre si sporgeva dalla finestra urlandole di tornare indietro, con il viso ribollente di rabbia. Tuttavia non si fermò.
Continuò a correre nel bel mezzo della strada e le macchine furono costrette a fermarsi bruscamente mentre Victoria gli passava davanti e i guidatori le rivolgevano più insulti che altro.
*
«Comunque io mi chiamo Victoria.» mormorò e gli sorrise.
«Sono Luke.» Victoria annuì e insieme aspettarono che Caroline la venisse a prendere.
Il tempo passava mentre si scambiarono una serie di occhiate fugaci e sorrisini e finalmente Victoria intravide l'elegante macchina grigia del padre di Caroline. Allora si avvicinò alla strada aspettando che la raggiungesse.
«Bhè io vado…ciao Luke.» salutò il biondo prima di entrare in macchina e lui ricambiò riprendendo a camminare mentre lei lo osservava allontanarsi dal finestrino della macchina.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando Victoria tornò a casa dell’amica Janet la invitò a mangiare e dopo aver pranzato le ragazze passarono il pomeriggio rinchiuse in camera di Caroline, chiacchierando animatamente.
«Ho due buone notizie.» rivelò Victoria sorridendo all’amica che le fece cenno di continuare.
«Allora la prima è che ho trovato un lavoro part-time e tra un po’ mi toglierò dai piedi e non scoccerò né te né tua madre.» Caroline sospirò leggermente contrariata ma sapeva che qualsiasi cosa avesse detto non sarebbe servita a niente data la testardaggine dell’amica.
«Ok e la seconda è che ti ho procurato una sottospecie di appuntamento con Ashton.» gesticolò Victoria e Caroline sgranò gli occhi facendo prendere alla bocca una perfetta forma ad “o”.
«Cosa? Quando?» Victoria rise per la reazione dell’amica e aspettò di riprendersi prima di risponderle.
«Già, preparati perché domani andiamo a casa di Calum dove ci saranno anche Luke e Ashton e in pratica passeremo una serata tutti insieme, Luke ha detto che ci saranno anche altri suoi amici e che guarderemo un film.» spiegò a Caroline che continuò a farle altre domande.

Il pomeriggio successivo entrambe cercavano disperatamente un outfit abbastanza decente per la loro serata.
Caroline scelse un vestitino estivo, rosa pallido con una decorazione floreale.
Victoria invece –nettamente in contrasto con lo stile della bionda- indossò una gonnellina rossa con delle calze nere e un maglioncino panna a strisce nere.
Quando uscì dal bagno fece un giro su se stessa facendosi ammirare da Caroline.
«Secondo te si vede qualcosa attraverso le calze?» chiese titubante alla bionda che la osservò prima di scuotere la testa.
«No, non si vede niente.- sorrise -Perché cosa dovrebbe vedersi?» chiese confusa.
Victoria sospirò e attese alcuni minuti prima di mormorare «Aspetta, ti faccio vedere.».
Si sedette sul letto e fece scivolare le calze nere giù per le gambe esili lasciandole andare solo quando si scontrarono col pavimento e si alzò in piedi per mostrare le gambe lattee ancora livide.
Caroline portò una mano davanti alla bocca mentre guardava sempre più sconcertata le chiazze che stonavano decisamente sulla pelle candida della rossa.
«Che diamine hai fatto?» chiese con voce stridula mentre si abbassava a sfiorare i lividi.
Victoria sobbalzava ogni volta che le dita sottili di Caroline si posavano su una delle dolorosissime macchie violacee sparse sulle proprie gambe.
«Sai perfettamente come e perché li ho.» la rossa si allontanò bruscamente da Caroline voltando le spalle in direzione della finestra e asciugando una lacrima traditrice che era sfuggita alla stretta delle ciglia.
«Mio Dio Victoria e tu hai lasciato che quello stronzo ti facesse tutto questo?» Victoria sospirò e voltandosi incatenò lo sguardo in quello dell’amica.
«Io…non potevo fare niente.» sussurrò e altre lacrime seguirono il percorso della precedente e quando Caroline se ne accorse l’abbracciò.
«Hey -la bionda richiamò l’attenzione di Victoria e le scostò alcune ciocche di capelli umide del suo pianto dal viso- è tutto finito, te lo prometto. Ora non ci pensare, finisci di prepararti e andiamo a divertirci ok?» continuò e la rossa annuì asciugandosi le lacrime e ringraziando l’amica non solo per averla confortata ma per tutto quello che faceva per lei.
«Toglile le calze, fa caldo.» Victoria guardò l’amica come se avesse detto chissà quale assurdità e si precipitò a scuotere con veemenza la testa.
«Non ci penso neanche, hai visto o no in che condizioni sono le mie gambe?» chiese retoricamente e attese che Caroline le rispondesse piegandosi all’angolo della stanza a prendere qualche abito che le piacesse dalla borsa.
«Si che le ho viste e se le avessi io le tue gambe non credo che metterei neanche dei pantaloncini. -parlò Caroline ravvivando i lunghi boccoli biondi- Le cose belle vanno mostrate no?» Victoria sorrise quasi amaramente mentre si dirigeva al bagno per cambiarsi un’ennesima volta.
Cercò di infilarsi i pantaloni cobalto che aveva scelto e una delle tante camice bianche che aveva.
Quando uscì dal bagno vide l’amica scuotere la testa sorridendo davanti alla sua testardaggine.
«Ora ti facciamo bella.» Caroline la trascinò davanti allo specchio del bagno e la truccò quel tanto che bastava per non risultare volgare.
«Ti faccio i boccoli?» la bionda aveva già preparato la piastra ma Victoria la fermò informandola che i boccoli proprio non le andavano a genio, infatti le piaceva portare i capelli lisci e morbidi sulle spalle.
Victoria ammirò il lavoro di Caroline allo specchio trovandosi per una volta davvero bella e attraente e si ritrovò a pensare a quanto fosse incredibile che un po’ di trucco la facesse apparire più carina di quello che già era.
Sorrise allo specchio compiaciuta della propria immagine riflessa e si diresse al piano di sotto dove la aspettava Caroline.
«Si può sapere allora dove abita questo Calum?» una volta uscite di casa Victoria rispose all’amica scrollando le spalle.
«Non ne ho la più pallida idea –sorrise colpevole-, però Luke aveva detto che avrebbe mandato un messaggio al tuo numero per farci sapere.»
Caroline controllò sbuffando il cellulare disperandosi quando non le venne segnalato nessun nuovo messaggio.
«Niente, nessun messaggio. -Caroline sbuffò una seconda volta- Dai cammina.»
«E dove andiamo?» le chiese confusa Victoria.
«Non lo so, ma andiamo.»
Camminarono lentamente per alcuni minuti fin quando il cellulare di Caroline vibrò due volte consecutivamente stretto nella sua mano.
«Sono Ash, sto arrivando fatevi trovare già giù :)»
Caroline lesse il messaggio ad alta voce facendo fermare sul posto Victoria.
«Torniamo indietro?» chiese la rossa.
«No dovrà per forza arrivare da lì, la strada è chiusa dal lato opposto.» spiegò e Victoria annuì.
Non attesero molto prima di vedere la macchina nera di Ashton avvicinarsi a loro sempre di più.
Entrarono in macchina salutando Ashton e per tutto il tragitto Victoria decise che fosse meglio restare in silenzio mentre Ash e Caroline chiacchieravano e ogni tanto il maggiore cercava di introdurre nel discorso anche Victoria che però gli rispondeva con monosillabi completamente imbarazzata.
Quando la macchina nera di Ashton si fermò davanti ad una villetta bianca Victoria osservò il giardino ben curato prima di scendere dall’auto e aspettare insieme a Caroline che il ragazzo le facesse strada alla porta d’ingresso.
Pochi minuti dopo che Ashton ebbe suonato il campanello un ragazzo moro e dagli occhi verdi aprì la porta e Victoria non poté fare a meno di pensare a quanto fosse attraente mentre sorrideva alla vista di Ashton.
Quando il ragazzo le si presentò il calore del suo corpo prese il sopravvento e le guance si colorarono di rosso mentre mormorava il proprio nome.
Zac –questo era il nome del ragazzo- la fece entrare sorridente e lei scappò a salutare Calum e Alison poi constatò di avere di fronte un ragazzo quasi del tutto identico a Zac e gli si presentò arrossendo una seconda volta.
Quando poi Zac affiancò il ragazzo intuì che Ian e Zac fossero gemelli, o almeno fratelli visto gli stessi lineamenti, gli stessi occhi verdi e lo stesso colore di capelli.
Victoria restò delusa quando –facendo vagare lo sguardo nella stanza- constatò che Luke non era lì.
Così si permise di avvicinarsi a Calum e chiedergli dove fosse il biondo.
«Ow Luke è di sopra, credo si stia cambiando. Se vuoi andare è la terza porta a sinistra.» le sorrise il ragazzo e lei si precipitò a salire le scale e a cercare la porta di cui aveva parlato Calum.
«Posso entrare?» chiese una volta davanti alla “terza porta a sinistra”.
Luke aprì la porta credendo fosse Calum e quando si ritrovò davanti la figura esile di Victoria le sorrise sorpreso.
«Hey.» la salutò facendola entrare nella stanza e lei ricambiò il saluto.
Quando si accorse del particolare che circondava l’occhio spinse il proprio corpo verso quello di Luke.
«Ma che hai fatto all’occhio?» articolò una frase affrettata poggiando un palmo sulla guancia del biondo e sfregando piano il dito contro il nero della sua pelle ma quando si accorse di Luke che la fissava e della sua posizione si allontanò di scatto scusandosi mentre il rosso le colorava le guance.
Luke le prese la mano e l’attirò a sé facendo scontrare il corpo caldo di Victoria contro il proprio e guardandola negli occhi poggiò le labbra sopra quelle morbide di Victoria che dovette alzarsi sulle punte dei piedi per arrivare all’altezza del biondo.
La ragazza schiuse le labbra lasciando che la lingua di Luke scivolasse nella sua bocca, lasciando mescolare la propria saliva con quella del biondo e facendo scontrare le lingue. Dimenticandosi quanto fosse in imbarazzo in quel momento pensò solo a godersi il primo vero bacio della sua vita.
Luke lasciò scivolare la mano su e giù per la schiena della rossa fin quando non la posizionò alla base della schiena.
Qualche secondo dopo però Victoria cominciò a sentire il dolore dei piedi che sostenevano il proprio corpo e quasi come se Luke le avesse letto nel pensiero portò una mano a stringere il fianco di Victoria, sollevandola.
Si staccarono per mancanza di ossigeno entrambi affannati ma sorridenti.
«Il tuo labbro inferiore sta sanguinando.» osservò la ragazza e Luke lo tamponò col dito cercando tracce di sangue.
«Hai dell’acqua ossigenata?» aveva chiesto Victoria e il biondo le ricordò che quella non era casa sua ma la invitò a cercare qualcosa nel bagno.
Quando Victoria fu soddisfatta della piccola bottiglia e dei batuffoli di ovatta che aveva trovato tornò da Luke che intanto si era seduto sul letto e gli si avvicinò sorridendo ancora per il bacio che si erano scambiati poco prima.
Gli si parò davanti tamponando il collo della bottiglia di plastica contro l’ovatta e si concentrò nel disinfettare la ferita della labbra non accorgendosi che Luke stesse fissando il suo volto serio.
Luke si mosse in fretta premendo le labbra su quelle di Victoria baciandola a stampo ancora una volta.
La rossa rise quando cercò di allontanarlo invano e gli intimò di stare fermo.
Nonostante tutto però Luke continuava a tentare di avvicinarsi alle sue labbra.
«Sul serio Luke, se continui a muoverti non riesco a disinfettare il tuo labbro.» Victoria gli poggiò una mano sul petto pronunciando la frase con un tono allegro ma allo stesso tempo intimidatorio e mentre sfiorava le labbra di Luke con l’ovatta non poté fare a meno di lasciar sgusciare un sorriso per una barriera d’intimità che avevano buttato giù.


Ok premetto che io volevo aggiornare ieri solo che efp ha iniziato a dare i numeri e non ho potuto fare niente.
Quindi in teoria non sono in ritardo lol.
Passando al capitolo: io lo trovo adorabile fjkdnsckl.
Capitolo booomba clap clap.
Si sono baciati aaaw.
Sto morendo di feelings peggio di quanto possa fare Victoria lol.
E poi volevo dirvi che siete state dolcissime a lasciarmi 7 recensioni (tutte letteralmente stupende djkfhc) al capitolo precedente.
Cioè ma quanto vi amo? Aw troppo<33
Ah e prima che mi dimentico:

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Questi sono Ian e Zac.
Io li ho immaginati come i gemelli Harries però voi potete immaginarli come volete lol.
Ian sarebbe Finn e Zac invece sarebbe Jack. (Per chi non li conoscesse Finn è quello con la maglia blu a puois, Jack quello col cappellino)
E poi io ho sempre avuto un debole per Jack perciò dovete subirvelo lol.
Si ok mi sto dilungando troppo.
Ciauuz. :)
   
 
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