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Autore: niallsoulkeepmesafe_    23/06/2013    1 recensioni
“…Conosco un’amica che è convinta che l’amore sia cosa da ragazzini e la cosa mi stupisce visto che è da poco entrata a far parte del mondo adulto. Sono sicuro che presto rinnegherà le sue idee, mi chiedo solo se il suo momento sia proprio adesso. Per ora devo lasciarvi, ma domani sarò ancora qui.”
E come al solito la sua trasmissione finisce con qualche perla di saggezza a me dedicata, come se fossi la sua vittima preferita o, semplicemente, pensa di farmi intenerire con cose del genere.
Come al solito mi ritrovo bloccata nel traffico londinese, la mia mente sta già pensando a qualche imprecazione coi fiocchi, ma il cellulare comincia a squillare: è Zayn.
- Ehi, come sta il mio speaker preferito? Ti diverti a raccontare di me, eh? – lo sento ridacchiare, segno che ha afferrato in pieno il mio velo di sarcasmo.
- Non apprezzi neanche le romanticherie, quante persone possono vantare di avere un migliore amico che lavora in radio e che per di più dedicano perle di saggezza?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SPEAK TO MY HEART.
5.
E poi, alle volte, si ha solo il bisogno di perdonare.

http://www.youtube.com/watch?v=TDEACugw2Qk




 
La luce del sole mi compisce dritto agli occhi costringendomi ad aprirli, mi sento disorientata, ancora stanca, come quando ti risvegli dopo essere stata presa a pugni allo stomaco. E’ una sensazione fastidiosa, odiosa, terribile.
Improvvisamente una mano mi si appoggia sul mio fianco, mi volto, Harry sta ancora dormendo affianco a me. Sembra quasi un angelo quando dorme, la sua bocca socchiusa, i suoi ricci sparsi per il cuscino e il suo respirare pesantemente. Senza neanche volerlo, la mia mano si posa sulla sua guancia accarezzandola, un piccolo sorriso spunta sul mio volto mentre i battiti del cuore accelerano d’un colpo. Mi torna alla mente il bacio della notte precedente e un rossore compare sul mio viso.
Nessuno è mai riuscito a farmi questo effetto, lui invece sì e non ha avuto nemmeno il bisogno di fare qualcosa per me, di portarmi ad uscire o di dirmi frasi particolarmente carine.
Forse è proprio lui a piacermi, forse è proprio Harry Styles a farmi battere il cuore e non quello che potrebbe fare per farmi innamorare di lui. Magari non ne avrebbe nemmeno bisogno…
All’improvviso la porta della stanza si apre mostrano un Louis in perfetta forma, già pronto per uscire che mi invita con la mano a seguirlo in soggiorno.
Sto per alzarmi quando il braccio del riccio mi stringe bloccandomi – Non andare, resta qui – sussurra con voce ancora impastata dal sonno. Lo guardo sorridendo e gli lascio un bacio sulla fronte – Torno subito – aggrotta le ciglia ma alla fine mi lascia andare.
 
Scendo le scale ritrovandomi in soggiorno dove Louis mi sta già aspettando al tavolo con la colazione pronta. Mi sembra quasi di essere tornata a casa mia, quando combinavo qualcosa di grave e mia madre mi aspettava fino a tardi per parlarmi o sgridarmi.
Mando giù un po’ di saliva convinta che voglia parlarmi del pugno dato la sera prima a Zayn, mi avvicino sedendomi di fronte a lui che mi sorride.
- Ti ho preparato le frittelle, non sapevo cosa farti ma di solito a Harry piacciono… - mi dice con voce roca. Io gli sorrido assaggiandone una, sono davvero buone. Dio mio!
Mi lascio sfuggire un mugolio sotto la risatina di Louis che mi guarda sconcertato.
- Sono buonissimi – borbotto a mia difesa.
Lui mi sorride tornando nuovamente serio, i suoi occhi sono fissi su di me mentre i miei fingono di guardare il piatto ormai vuoto. 
- Voglio essere completamente onesto con te Emily, io sapevo della storia tra Zayn e Hanna – sputa d’un fiato, alzo lo sguardo e i suoi occhi sono ancora fissi su di me.
Eppure con lui non riesco ad essere arrabbiata, sicuramente avrà cercato di coprire un amico.
Non dico niente, resto in silenzio, lascio che sia lui a continuare – L’ho scoperto due mesi fa, quando sono andato alla studio radiofonico di Zayn per fargli una sorpresa e li ho trovati che si baciavano… - sospira allungando una mano sopra la mia – Non volevano ferirti e avevano paura che tu non li capissi – i suoi occhi sputano onestà in tutti i sensi, io mi fido di lui, è di loro che non fido affatto. Ritraggo la mano nervosa – Che non capissi cosa, come un ventenne possa scoparsi una da poco sedicenne? Sì, non lo capisco ma se avessero almeno provato a spiegarmi sarebbe stato meglio – replico alzandomi dalla sedia.
Louis mi guarda dolcemente, quasi mi infastidisce adesso la sua tenerezza. Probabilmente gli faccio pena, faccio pena a tutti.
- Comunque non è con te che ce l’ho, ma con loro. Tu hai solo cercato di proteggere un amico – aggiungo stavolta con calma; alzo i tacchi e me ne torno in camera di Harry per riprendere le mie cose e tornare a casa.
 
 
 
Infilo le chiavi nella serratura, ho quasi paura ad aprire la porta della mia stessa casa. Paura di trovarli ancora, nudi su qualche mobilio a consumare le loro voglie, paura di trovare i loro vestiti sul pavimento e di rivedere i loro volti. Però non posso evitarlo o, almeno, non posso evitare mia sorella.
Entro silenziosamente, ma solo dopo mi accorgo che in piedi sulle scale ad aspettarmi c’è Hanna, a braccia conserte come se adesso voglia giocare a fare la matura. Certo.
Fingo di non vederla mentre poso la mia giacca sull’appendi abiti assieme alla borsa. Con la coda dell’occhio moto che è ancora lì a fissarmi, salgo le scale sfiorando la mia spalla con la sua, un senso di nausea mi riempie il palato.
- Emily, non puoi evitarmi per sempre, sono tua sorella – dice quasi in una supplica, mi volto per guardarla, i suoi occhi sono arrossati, probabilmente ha pianto tutta la notte. Un po’ mi sento in colpa perché grazie ad Harry sono riuscita a dimenticare per qualche ora il tutto.
- Hai ragione, ma posso evitare Zayn – il suo sguardo si abbassa, non sa cosa dirmi ed io non ho voglia di parlarle. Continuo a salire le scale finché la sua voce mi ferma di nuovo e mi costringe nuovamente a guardarla. Adesso i suoi occhi sono fissi nei miei.
- Io amo Zayn, come lui ama me – dice con tono fermo.
- Se lo ami davvero perché qualche settimana fa ti ho trovato a letto con un altro? – silenzio, di nuovo, non sa cosa rispondere e si ostina a guardarsi le scarpe.
- Emily…Io lo amo davvero e ho paura. Tu sai qual è il motivo per cui sono venuta a vivere con te ed è lo stesso motivo per cui tu hai deciso di andare via di casa. – la sua voce viene spezzata dalle lacrime – Ho paura di amare tanto una persona per poi ritrovarmi con quest’ultima che mi tratta di merda. Non voglio fare la fine di mamma con papà, non voglio… - quasi mi si spezza il cuore alle sue parole.
Sapevo che doveva essere stata dura per lei stare in quella casa senza nessuno che potesse sostenerla, ma adesso ho la conferma di ciò che immaginavo. Avere un padre in comunità e una madre depressa non è il massimo.
D’istinto la tiro verso di me e la stringo forte, vorrei farmi perdonare per tutto quel tempo in cui l’ho lasciata sola, vorrei che perdonasse anche gli errori dei nostri genitori o che almeno li superasse come ho fatto io. Ma so che è ancora piccola perché lo capisca.
- Scusami se ti ho lasciata da sola, ho pensato solo a me – le lacrime mi rigano il volto, mentre Hanna mi stringe a se e piangendo sulla mia spalla.
- Non volevo che m’impedissi di vedere Zayn, cosi ho preferito tenerlo nascosto…
- Non vi avrei mai impedito di vedervi se lo avessi saputo
– replico severa.
Continuiamo ad abbracciarci per qualche minuto finché non decido di tornarmene in camera mia per farmi una doccia e darmi una sistemata.
Quindi con mia sorella pace fatta, adesso sta riuscire a perdonare quella testa calda di uno speaker pachistano. Tutte le bugie…
Beh, se sono riuscita a perdonare Hanna perdonerò anche lui. Sicuro. E’ mio amico da troppo tempo. Anche se dopo il pugno, chissà come avrà reagito.
Entro in camera mia accendendo la luce e quasi non mi viene un infarto. Mi ritrovo quel coglione di Zayn seduto al bordo del letto mentre fumava una sigaretta, in camera mia. No, dico, in camera mia!
- Si può sapere come cazzo sei entrato? – sbotto.
Alza lo sguardo e mi indica la finestra, come al solito. Ogni volta che non aveva voglia di fare troppe cerimonie entrava dalla finestra ‘Perché cosi mi risparmio la fatica di salutare’ diceva.
Credo che la prima cosa che farò l’indomani sarà togliere quella fottuta scala da sotto la mia finestra e, soprattutto, tenerla chiusa.
Incrocio le braccia al petto fissandolo con nervosismo. Già il fatto che sia in camera mia mi urta da morire, che poi si permetti di fumare anche… Dio mio!
Più lo guardo più mi accorgo che non ha intenzione di spegnerla quella fottuta sigaretta, cosi in uno scatto mi avvicino a lui strappandogliela dalla bocca e la butto giù dalla finestra mentre lo sento brontolare.
- No scusa, non solo entri in camera mia come un ladruncolo e ti permetti anche di fumare? – chiedo con tono severo. Lui scrolla le spalle e per qualche secondo si diverte a giocare con le mie cose, poi ad un tratto incatena i suoi occhi nei miei, serio come mai prima d’ora.
- Da quando esci con Harry? – le sue mani si stringono in pugni mentre i suoi occhi sono sempre più fissi nei miei, quasi mi mettono a disagio. Ma non mi lascio intimidire, certo non da lui.
- Avrei dovuto dirtelo per caso? No, perché non mi pare che tu sia cosi ‘aperto’ con me – rispondo sarcasticamente.
- Smettila – mi ringhia contro.
E’ davvero patetico come due migliori amici debbano litigare per chi frequentano, anzi è davvero patetico che due migliori amici non riescano ad essere onesti tra di loro. Siamo davvero patetici.
- Avevo bisogno di parlare con qualcuno – aggiungo.
- Tu hai me!
- Ah davvero? Perché è da te che stavo scappando, Zayn
– il mio tono è quasi disperato – Ti rendi conto? Avevo bisogno del mio migliore amico che però mi aveva spezzato il cuore – la mia voce è rotta, ho un nodo alla gola, vorrei piangere ma sto cercando di trattenermi in tutti i modi.
Non voglio piangere di nuovo, non adesso.
- Sei tu che ne stai facendo una tragedia – mormora abbastanza forte da riuscire a sentirlo.
- Vuoi dirmi che io sono nel torto dopo che tu mi hai mentito per un anno… - non ho nemmeno il tempo di finire la frase che Zayn mi ferma.
- Non volevo perderla – sbotta – E non volevo perdere te – aggiunge quasi in un soffio.
Restiamo in silenzio per qualche minuto, incapaci di andare oltre. Io appoggiata al muro a braccia conserte, lui seduto di fronte a me sul bordo del letto che si tiene la testa fra le mani.
Il nostro respiro è affannato, come se avessimo lottato per ore.
- Ho baciato Harry – sussurro quasi ad aver paura che possa sentirmi.
Il suo sguardo si posa nuovamente su di me severo – Perché non me lo hai detto?
- E’ successo ieri sera – abbasso lo sguardo verso le mie scarpe.
- Non dovresti Emily, non conosci Harry – tutti che continuano a dire le stesse cose.
Perché, cos’ha di tanto male quel povero ragazzo oltre ad essere un coglione?
Non ha mica ucciso qualcuno, dio mio. Un senso di rabbia mi spinge a serrare i pugni, ma il ricordo di ciò che è successo la sera prima mi calma. Non volevo accadesse di nuovo. Non avevo mai picchiato il mio migliore amico, mai. Mi sentivo in colpa.
Il mio sguardo si posa sul suo volto, in particolare sul suo occhio destro: è nero, viola, rosso. Un misto di colori che mi fanno male, e che sicuramente fanno male anche a lui.
Zayn si accorge che sto fissando forse troppo insistentemente il suo occhio, cosi cerca di coprirlo con la mano.
- Mi dispiace, non volevo… - mormoro quasi senza voce, lui mi sorride e scrolla le spalle.
Poi si avvicina verso di me e afferra la mano con cui gli ho sferrato il pugno la sera prima: le mie nocche fanno ancora male e ho un livido su ognuna di essa. Le sue dita scorrono su di esse – E’ stata colpa mia, hai fatto bene – mi sorride – Però, che destro – esclama subito dopo generando le nostre risate. Non sarei mai riuscita a stargli lontano, non sarei mai riuscita ad odiarlo.
E’ troppo importante per poterlo perdere.
Dopo qualche minuto decide di andarsene, la sua trasmissione stava per iniziare senza di lui.
Scoppio a ridere nel guardare il modo buffo in cui cerca si scavalcare la finestra – Emily – mi chiama attirando la mia attenzione – La amo davvero – aggiunge sorridendo.
- Lo so, Zayn, lo so – rispondo compiaciuta.
Se le cose tra loro posso funzionare, non sarò certo io ad impedirlo.
 
 
Mezz’ora dopo mi ritrovo ad ascoltare Zayn parlare alla radio in uno dei suoi tanti monologhi:
 
“ …Penso che le cose brutte accadano per un motivo, che sia il destino a volte a farle accadere. Penso che le cose brutte a volte non siano del tutto brutte, che a volte possano riuscire a farti capire quanto tieni ad una persona. Sì, a volte devi rischiare di perdere qualcuno per capire quanto importante esso sia. A volte si ha il bisogno di mettere a dura prova un’amicizia per capire quanto forte essa sia, quanto essa sia vera. E poi, alle volte, si ha solo il bisogno di perdonare.” 







SPAZIO AUTORE: 

scusate se ci ho messo di più per questo capitolo. 
spero vi piaccia :) 

@_heihoran
  
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