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Autore: Danya    06/01/2008    9 recensioni
"Pai e Lory sono in un universo parallelo al loro. Le loro vite e le loro storie sono diverse, ma finiranno con l'incontrarsi in circostanze misteriose. Come un gioco particolare, del quale non si conosce la fine..."
Questa è per me come una fanfiction sperimentale…ora vi spiego come è nata…la mia compagna di banco ha appena finito di raccogliersi un manga di qualche tempo fa, e io, da brava amica, ho iniziato a scroccarli…una storia molto bella, non c’è che dire…poi, come succede in molti manga, c’èra un volume extra, cioè che non doveva per forza avere un filo logico con la storia. Qui ce ne erano tre…ho letto la prima, poi la seconda, poi la terza. Poi, la sera (i fumetti erano a casa mia XD) ho riletto la seconda storia. Poi, nella mia testa si è accesa una piccola lampadina…pensa e ripensa, ho confrontato i personaggi, e…puff! ecco che cosa ne è uscito! Ho deciso di centrarla su due personaggi che nell’anime e nel manga di Mew Mew hanno avuto poco spazio (Pie e Lory), ma anche per il fatto che sono due personaggi dalla personalità interessante e molto diversa, e poi perché ci sono pochissime fanfiction su di loro! Il titolo non avrà proprio un filo logico con la storia, ma è il titolo della storia da cui ho preso spunta. Che posso dirvi altro, se non augurarvi una buona lettura!? Buona Lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pai Ikisatashi, Retasu Midorikawa/Lory
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tre mesi dopo

Capitolo Finale

“Vite che si incrociano”

Un anno dopo.

Un anno era trascorso dalla morte di Lory.

Era primavera, ma faceva già abbastanza caldo, tanto che il giovane Pie indossava vestiti leggeri per la stagione.

Semplice maglia giallo scuro a maniche corte, di quelle col cappuccio, e jeans blu.

Solito taglio di capelli, con quel codino assurdo, stessa espressione corrucciata e modi freddi. In un anno non era cambiato molto. Sempre Pie. Genuino al 100%!Al massimo era diventato più alto!

Quel pomeriggio sarebbe dovuto uscire con Ryou, ma alla fine l’amicone l’aveva scaricato per la ragazza. Come dargli torto?

Passò davanti a una vetrina di una libreria, e vide il suo riflesso.

Vide una persona sola. Sola. Sempre sola.

C’era un vuoto al suo fianco, vuoto che avrebbe voluto colmare, ma che sarebbe rimasto vuoto, perché solo una persona l’avrebbe potuto prendere quel posto vicino a lui, e quella persona era scomparsa, per sempre.

Tornò a guardare diritto davanti a sé. Ormai si era rassegnato. Si era leccato le ferite.

Oltretutto nessuno si ricordava di quella ragazza con i capelli verdi.

Solo a lui era rimasto quel doloroso ricordo. Abbastanza doloroso da non farlo dormire la notte…

Ma certo che il destino era strano!

Se solo Pie si fosse fermato per qualche secondo in più, sicuramente si sarebbe scontrato con una ragazza mingherlina e con degli occhiali molto spessi.

-Sei sicura che quella borsa non sia troppo pesante?- chiese una voce squillante di una ragazza

-Vuoi una mano, Lory-chan?- chiese una seconda, apprensiva

Le due amiche si misero al lato della ragazza, che rispose imbarazzata –N…no! Posso farcela da sola!-

-Ma non devi fare troppo sforzi!-

-Posso farcela, tranquille!- sorrise pacata

-Tzè..dovresti trovarti un ragazzo…almeno avresti qualcuno che ti porta le borse- scherzò una.

Lory rise sotto i baffi.

Si specchiò nella vetrina.

Beh…non era proprio uno schianto di ragazza. Era troppo magra e gli occhiali non la miglioravano!

E poi era troppo introversa. Chi s sarebbe innamorato di lei?

Eh si…avete capito bene…

Purtroppo, Lory Midorikawa aveva scordato tutto. Non ricordava della sua avventura fuori dal suo corpo. Non ricordava di Yume, di Amal e di Pie.

Certo che il destino tira brutti scherzi…non trovate?

**

Su un alto palazzo.

Occhi profondi guardavano la città dall’alto. I capelli ramati erano mossi da una leggera brezza.

-Tu dici che si incontreranno mai in questa città enorme? Io sono leggermente (ma solo un poco,eh!) scettico-

-Nohal…non devi arrivare in questo modo silenzioso!- sobbalzò lei, scherzando, ovviamente. Ormai si era abituata.

Quello strano angelo appariva dal nulla, sempre di sorpresa, alle sue spalle.

Ma ormai…!

Nohal l’aveva aiutata a capire la situazione dei due ragazzi, e a cercare Amal.

Gli Angeli non muoiono. Rinascono.

E questo valeva pure per lui, perché per quanto diabolico, un tempo era stato Angelo.

Ma ora Yume iniziava a rassegnarsi. Credeva che Amal non sarebbe rinato, oppure che non l’avrebbe mai trovato. Il cuore di un Angelo ama sempre, e sempre può essere un tempo troppo lungo per piangere di dolore.

- Yume, l’ho trovato- disse calmo il bambino centenario.

A sentire quelle parole Yume sentì un brivido lungo la schiena –Ne sei sicuro?-

-Certamente. È lui-

-Portami da lui. Ti supplico - implorò lei, andandogli vicino, chinandosi per guardarlo negli occhi, mentre gli prendeva le mani candide.

-Come vuoi, seguimi – disse quello, abbassando lo sguardo

I due scomparvero, per riapparire nell’Altro Mondo.

Né Paradiso, né Inferno o Purgatorio.

Un posto bianco ovattato, con al centro un albero, l’Albero dell’Inizio e della Fine.

Infatti le anime più pure nascevano lì.

-Non posso crederci- Yume si portò le mani alla bocca, trattenendo le lacrime – Era qui- si voltò verso Nohal – Quando è nato?-

-Ieri. Vai a vedere. Lo riconoscerai senza dubbio-

Yume fece comparire le sue ali, e iniziò a levitare.

Non poteva calpestare il terreno dell’albero. Sarebbe stato come inquinarlo!

Fece un giro completo, posando gli occhi su ogni ramo dell’albero.

Alla fine, a circa di sei metri da quello che era il terreno, su un ramo isolato, lo vide.

Piccolo, paffuto e bianco.

Con un ciuffo di capelli neri.

Yume gli sfiorò la guancia.

Il piccolo aprì gli occhi. Occhi rossi.

-Amal- lo prese tra le braccia, facendo attenzione.

-Devi dargli un nome nuovo. Non è più Amal. Dopo essere stato purificato io Male dentro di lui è scomparso. Ora è una nuova identità angelica-

-Devo dargli un nome nuovo?- lo guardò bene.

Era piccolo e bianco –Bianchino?-

-Come no. Così poi diventa un Angelo imbianchino- ironizzò Nohal

-Mmm…Inu-

-Vuol dire “cane”- sulla testa di Nohal comparve un gocciolone enorme -Un Angelo segugi…-

-Cho-

-Questa è una farfalla, e sembra da femmina- secondo gocciolone –Ma non sei innamorata di lui?-

-Amoredellamiavita?-

Caduta. Sembrò che anche l’albero volesse cadere per terra.

-Spiritosa. Non sai trovare di meglio?-

-Sono una frana con i nomi!- confessò Yume, sbuffando

Nohal si avvicinò e sfiorò la ciocca dei capelli del bebè –Che ne dici di Yue? Luna nel linguaggio Cinese della Terra-

Yume guardò con gioia il bambino –Benvenuto, Yue-

Il piccolo allungò le braccia, sorridendo.

Nohal scomparve, lasciando Yume d asola col piccolo.

A dire la verità quall’Angelo gli piaceva particolarmente, ma non poteva farci niente.

“Al cuor non si comanda”

**

Pie camminava nelle vie di Tokyo, annoiato.

Era appena uscito da un appuntamento con Ryou, che era venuto con la ragazza, che si era portata dietro un’amica per Pie.

Per fortuna l’amica non sembrava molto convinta. Avevano fatto da “palo” ai due, che tubavano continuamente, e non si erano scambiati neanche una parola.

“Ryou…quanto rompi”

Sospirò.

Guardò un attimo il cielo terso, limpido.

Quanto sarebbe stato bello essere una nuvola…libera e indipendente, leggera, senza pensieri.

Purtroppo i suoi pensieri vennero interrotti perché fu investito alle spalle da una ragazza.

Sbuffò, irritato.

Tutti a rompere. Ora ci si metteva pure una cretina.

-M…mi scusi! Non guardavo dove andavo!-

La vide chinarsi per raccogliere alcuni libri.

Pie venne mosso da pietà, e l’aiutò.

Chissà perché, ma quella voce gli era familiare.

Molto.

Alzò un attimo lo sguardo, per guardarla in faccia.

Capelli lunghi e verdi, occhiali spessi.

“Non può essere” pensò, confuso.

Immobile, con una faccia da ebete continuò a guardarla. Era lei…era lì…

-Grazie- disse lei, rossa in volto.

Anche gli occhi….gli stessi…il comportamento.

Lei fece per alzarsi,ma Pie le afferrò un polso, trattenendola.

-Lory…?-

Lei lo guardò, confusa –Ci conosciamo?-

-Sono io…Lory-

-Lory?- chiese lei

-No…cioè…emh…sono Pie- rispose, balbettando.

Oddio…Pie che balbettava! Uno spettacolo!

Si alzò, rosso in volto.

Lei lo imitò, ma era pronta ad andarsene via, quasi a scappare.

Pie l’afferrò per una spalla, facendola girare, per poi abbracciarla forte.

-Sei qui…credevo che tu fossi…- Pie sussurrò all’orecchio di Lory, che avvampò.

Ma chi era quel pazzo!?!

-Mi spiace…devi avermi confusa con qualcun’altra-

Lei si divincolò.

-Non scherzare! Sono io! Pie!-

-Non ti conosco- disse sincera

Pie avrebbe preferito un pugno allo stomaco che sentire quelle parole.

Che non si ricordasse veramente di lui? Di loro?

Doveva stare calmo….altrimenti non avrebbe risolto niente.

- Ascoltami. Devo dirti delle cose che ti sembreranno assurde-

-Ecco…veramente sarei di fretta-

-Dammi dieci minuti- mise la mani in alto, e disse, scherzoso –Non sono un maniaco, giuro-

E così Lory fu trascinata quasi con forza in un bar vicino.

Pie ordinò un caffè, mentre Lory un the.

Era tesa. Chi era quello?

-Io sono Pie Ikisatashi-

-Io Lory Mido…- la ragazza fece per porgere la mano, ma una risatina di Pie la bloccò

-Lory Midorikawa, lo so- disse quello, ricomponendosi.

La ragazza, sempre più nervosa guardò la sua tazza con illiquido caldo.

Lo rigirò tra le dita sottili.

-So anche che hai avuto un incidente…e che sei stata in coma-

Lei alzò lo sguardo. Sapeva pure questo…

-Ti credevo morta. Sei morta sotto i miei occhi. Non pensavo che fossi…viva…il tuo cuore aveva smesso di battere, e i dottori…-

-Ho avuto una morte apparente per un paio di secondi. Misteriosamente il mio cuore è tornato a battere quasi subito-

-Deve essere stato difficile riprenderti-

-Un po’. Il cervello è rimasto senza ossigeno per un paio di secondi. Ho avuto problemi nel muovermi, i primi tempi-

Rimasero in silenzio.

Pie bevve il suo caffè.

Continuò a guardare Lory. Sapeva perfettamente che la metteva a disaggio, ma lui doveva ancora rendersi conto che la sua Lory era viva.

Ma il fatto che non ricordasse niente…lo rendeva nervoso.

-Senti, tu non ti ricordi proprio di me, vero?- le annuì forte –Ascolta, ora ti devo raccontare una cosa, anzi, una storia. Ti prego, non prendermi per pazzo. Fammi parlare con calma, poi mi farai tutte le domande che vorrai, okay?-

Il silenzio della giovane venne interpretato come un consenso.

Pie prese un bel respiro profondo.

Iniziò a raccontare la storia, la loro.

Di come si erano incontrati, il comportamento di Lory, il sospetto di Pie. Raccontò di Amal e Yume, degli ostacoli. Raccontò di quando la ragazza rimase a dormire da lui, il primo bacio, il secondo, il terzo…la gita all’acquario, il momento in cui Lory gli raccontò la verità. Il piano di Yume, la prigionia di Lory. Lo scontro con Amal, la sua disfatta.

La corsa all’ospedale, la morte della ragazza.

-E’ passato un anno- disse.

Pie aveva parlato per un’ora, e Lory era rimasta in silenzio, con occhi strabuzzanti e una faccia pallida.

-Tu stai vaneggiando- disse, piano –Non ti conosco, questo è impossibile…-

-Chiedimi quello che vuoi. Chiedimi di cosa hai paura, cosa ti piace. Posso rispondere- disse, tranquillo.

-Q…questo è uno scherzo…ne sono sicura- si alzò, e andò alla cassa, pagando il suo the, per poi uscire velocemente.

Pie pagò il suo caffè, e la rincorse.

-Lory! Aspetta!-

La raggiunse velocemente, affiancandosi a lei –Devi credermi-

-Non ti conosco neanche-

-Ti dico di si-

La ragazza teneva lo sguardo basso, e i libri premuti contro il petto

-Saranno pesanti, dammeli me, te li porto io-

Allungò una mano, ma lei si ritirò velocemente –Lasciami stare! Altrimenti chiamerò la polizia…-

Non fece in tempo a finire di parlare.

Pie le afferrò un braccio sottile, e la fece salire di forza su autobus.

-Ehy! Che cosa…mi lasci!-

-Zitta. Sempre che parli sei!- l’ammonì lui.

Lory lo scrutò con attenzione. Era serissimo in volto.

Si sedette su un sedile –Dove mi stai portando?- domandò, timorosa

-Arriveremo tra qualche fermata. Spero però che non ci becchi il controllore, visto che non ho i biglietti-

-…che cosa vuoi farmi?-

Pie non rispose, e si appoggiò al sottile palo, davanti alla ragazza, cingendolo col braccio, per non cadere.

Pochi minuti dopo arrivò la loro fermata.

Pie fece segno a Lory di scendere, ma dovette prenderla nuovamente dal braccio per farla camminare.

Alla fine arrivarono.

Il parco dove Lory lo aveva raggiunto la prima volta, e lo stesso parco dove lei era scomparsa la prima volta.

-Qui ci siamo parlati per la prima volta-

-Ti ho già detto che non ti conosco- ribatté lei, spaventandosi un po’.

Quel tipo aveva le rotelle fuori posto.

-Non importa. Ti sei innamorata già una volta di me. Perché non anche una seconda?-

-Cos…- non poté finire la frase, perché Pie le prese il mento tra l’indice e il pollice, baciandola sulle labbra.

Per un attimo la ragazza si congelò.

Quello era sicuramente un pazzo maniaco!

Lo spinse via, e si portò una mano alla bocca.

Per un attimo le era venuta in mente un’immagine un po’ sbiadita di due persone che dormivano nello stesso letto.

Ma quelli non potevano essere loro.

Corse via, lasciando solo Pie.

Lui guardò il cielo.

Respirò a fondo.

L’avrebbe riconquistata. A qualsiasi costo.

**

Lory uscì da scuola, e si guardò attorno.

Da due giorni ormai faceva così. Era terrorizzata dalla venuta di quello strano tizio!

Si affrettò lungo la strada, ma la figura all’angolo la spaventò, facendola arretrare.

-Guarda che ti ho vista-

Gocciolone.

-Ti ho già detto che non sono pericoloso

-Questo fallo dire a me!- disse lei, arrossendo, ripensando al bacio.

Dopo l’altro giorno faceva strani sogni, e purtroppo c’era sempre quel Pie!

Erano sempre vicini, e lei aveva sempre una espressione allegra, e lui aveva sempre stampato un sorrisetto di chi la sa lunga.

Pie si avvicinò.

Le spaventata lo colpì alla testa con la cartella, per poi superarlo velocemente.

Il ragazzo rimase a terra per due minuti buoni, cercando di riprendersi dalla botta.

-LORY!-

Prese a correre per quella strada. Meno male che era tutto in discesa.

E poi lei era lenta. Preda facile!

**

-LORY-

Lory si fermò di botto, sentendosi chiamare, per poi vendere afferrata da una mano molto grande, che le rese la mano, facendola girare.

La ragazza guardò il ragazzo davanti a lei.

Si era fatto proprio una bella corsa, per arrivare da lei, e fermarla.

“Perché mi capitano tutti i maniaci?!?” pensò, disperata.

Il ragazzo si tirò su, respirando a fatica.

La fronte si era imperlata di gocce di sudore, che scendevano per lo zigomo, fino a infrangersi per terra; istintivamente, lei gli porse un fazzoletto.

Sulle sue labbra comparve un sorriso dolce, e, inaspettatamente, arrossì.

Si tamponò la fronte, e mise il fazzoletto in tasca, continuandola a guardare.

Lory avrebbe voluto dire che il fazzoletto era suo, ma adesso non era quello la cosa più importante.

Non sorrideva più, ma il suo volto era sereno, e gli occhi gli brillavano.

-Si può sapere che vuoi?- chiese piano Lory, timida.

La presenza di quello strano giovane la metteva nel pallone.

-Non posso fare la stessa tua strada?-

-Non stai facendo la mia stessa strada, mi sta seguendo…e lo fai dall’altro giorno. Mi fai pure le imboscate- disse, raccogliendo un po’ di coraggio

-E tu mi tiri la cartella addosso- fece lui, calmo.

Lei avvampò –S-si può sapere chi sei?- balbettò. Confusa –Da come ti comporti, sembra che tu mi conosca, ma io non so niente di te-

Qualcosa, dentro il petto di Pie fece male “Si è dimenticata tutto”.

Sorrise, leggermente malinconico.

-Ti conosco…ti conosco-

-Ma tu…chi sei?-

Il ragazzo le prese la mano, e la strinse, attirandola a sé, finche la sua bocca non sfiorò l’orecchio -Pie Ikisatashi, piacere- disse, con voce bassa e calda.

Le labbra passarono alla guancia, schioccandole un piccolo bacio.

Lei, più che imbarazzata, non si mosse.

Lui si allontanò, guardandola diritto negli occhi.

Si voltò e ripercorse la stessa strada che aveva fatto corredo con passo calmo e monotono.

Lory si passò la mano sulla guancia, e infondo allo stomaco sentì una morsa.

Poi si ricordò del fazzoletto –E-ehy! Il…il mio fazzoletto!-

Pie si girò, guardandola divertito, e lo estrasse dalla tasca, mostrandoglielo –Lo rivuoi?-

Lei annuì

-Spiacente…questo è l’unico modo che ho per incontrarti di nuovo-

Lory rimase pietrificata da quella risposta sicura.

E non fece una piega, quando lui voltò l’angolo, scomparendo dalla sua vista

-Pie Ikisatashi- mugolò, poco convinta, ma non poté evitar di far nascere un sorriso dalle labbra.

**

naturalmente, a una scena così comica ci doveva essere almeno uno spettatore.

Beh, Lory e Pie ne avevano tre.

Yume, Nohal e il piccolo Yue.

-Povero Pie…- commentò Yume, stringendo il piccolo tra le braccia –Chissà quanto è stato male-

-Credo molto, visto il cambiamento che ha fatto-

-Tu dici che si innamoreranno ancora?- domandò Yume, guardando Nohal con occhi che brillavano.

Nohal la guardò. Piegò leggermente il labbro inferiore e un sopracciglio si alzò, pensando.

-Beh…credo che ormai si siano svegliati completamente-

-Che intendi dire?-

- Un anno fa…erano troppo presi dalla paura di Amal, e cercavano di stare sempre appiccicati, come due cuccioli di leone. Hai presente quei cuccioli? Si stuzzicano a vicenda e giocano sempre assieme, mai soli. Credo che che quando si sono separati qualche cosa è mutata per Pie. Per Lory no, tanto lei non si ricordava niente. Ma il ragazzo è rimasto un anno come un guscio vuoto, come un leoncino spaurito-

-Leone, al massimo-

-Sto parlando io =_= Se vuoi fare tu la morale me lo dici che ti lascio il posto-

-Nono! Va bene! Solo che chiamare Pie “leoncino” è buffo-

-Okay…va bene leone?-

-Perfetto!-

-Okay…dove ero rimasto? Ah si, come un leone spaurito-

-Dormiente-

Nohal si dovette trattenere da mandarla a quel paese –Perché?-

-Si è mai visto un “leone spaurito”?-

-Allora ci stava bene “Leoncino spaurito”-

-Ma “dormiente” è più delicato-

-Va bene (vena pulsante sulla fronte) era come un leone dormiente, ma ora si è svegliato- la guardò –Così va bene?-

-Perfetto!

…Nohal…?-

-Si, Yume?-

-Yue ha fatto la cacca…lo puoi cambiare tu?-

-…-

**

Con nota un po’ comica, chiudo la mia ff! che bello! È la prima ff che finisco! Una gioia per me! Mi sembra passato poco tempo da quando ho pubblicato il mio primo capitolo de Il Leone Dormiente. Chiedo scusa per questa spiegazione del titolo banale xD ma mi piaceva!

Devo ammettere che sono orgogliosa di me stessa! Le varie indecisioni sui capitoli sono passate tutte, e posso dire con orgoglio che la fan fiction è CONCLUSA.

Questo capitolo era pronto da molto, ma prima di pubblicarlo ho preferito correggere gli altri capitoli (forse se rileggerete troverete qualche piccola differenza, ma questo solo tra un po’, quando li posterò, massimo un mese xD).

Oltretutto ho trovato il mio stile, e vi assicuro che non è questo xD

Preferisco scrivere come in Apocalipse Now o Tutto per una scommessa.

In aggiunta grazie al Leone Dormiente ho capito quali sono le mie pecche.

Errori di battitura, qualcuno di sintassi ecc…bene, migliorerò!

Voglio diventare scrittrice e sono pronta a tutto per realizzare il mio sogno.

Riguardo allo stile…beh, non sono un tipo molto romantico…preferisco l’azione ai bacetti ecc (si vede che non ha il ragazzo xD ndKisshu) (*Danya colpisce Kisshu col martellone*) e la ff, anche se mi soddisfa non è che mi piaccia molto.

Se fosse stata una ff scritta da qualcun altro avrei commentato “Molto bella, mi ha preso ma in fondo non leggo cose del genere” o cmq qualche cosa del genere.

Non chiedetemi seguiti o roba del genere! Ora capisco perché molte ff vengono lasciate in sospeso…immaginate quello che volete, ma non credo proprio che scriverò un seguito.

1) sono troppo presa dalle altre ff (mi piace ammazzarmi di lavoro -.-)

2) Per quanto mi riguarda il seguito sarebbe abbastanza banale

3) Basta romanticismo! Ora passiamo al forte!

Però se volete possiamo fare una cosa…potete prendere il mio contatto di msn Ko_Neko_91@hotmail.t e potete scrivere i vostri seguiti. Un capitolo, quindi One-shot, e le raccoglierò per poi pubblicarlo come…mmm che so…”Il Leone Dormiente2-scritto dai lettori” xD che cosa banale xD cmq se volete potete farlo, e quando ne avrò raccolte quanto ne ritengo opportuno le pubblicherò…insomma, la mia è un’idea. Non toccherò lì capitoli per modificarli ecc, li lascerò come voi me li avete dati. Contattatemi, così vedremo!

Ora passiamo, per l’ultima volta, ai commenti

XLory06: vai Lory! Sempre più sclerotica! Ti ringrazio tanto per la pazienza che mi dedichi! Ti dovrei fare una statua solo per questo!

XMaryCry: che dici? Come è la tua bocca ora?

XMitsutsuki_chan: li hai letti tutti di fiato? Povera te xD! Sono bravissima!? Beh, cacciamo il superlativo e lasciamo “brava” perché per ora mi merito questo! Ma grazie di cuore!

E ora grazie a quelli che hanno letto la ff, anche se non hanno commentato sempre!

Grazie a:

Fedy

Lala_g

MewLeemy

Ria

Mia (che non credo abbia continuato a leggere, fannullona xD)

MewAlexandra

Mewlulu

Robertina92 (che questo capitolo l’ha letto in anteprima xD anche se poi ho apportato piccole modifiche)

Manu

*MaRiNa*

Andrea94

AyaCere

Grazie tante! E grazie anche a quelli che hanno letto e non hanno commentato mai! Oltretutto ho scoperto che qualcuno l’ha messa come ff preferita!

Grazie!

Altra cosa importante…se per caso qualcuno leggesse la ff anche dopo molto tempo dalla sua conclusione, vi chiedo di commentare lo stesso! Mi farebbe molto piacere!

Bene, e adesso, addio!

Addio a Yume, Nohal, Amal/Yue, questi personaggi a me molto affezionati!

E con voi lettori ARRIVEDERCI!

   
 
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