Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Sara Scrive    23/06/2013    60 recensioni
Sara Bennet è una giovane scrittrice inglese di Dover.
Ha iniziato la sua carriera a 17 anni, quando scrisse la sua prima Fan Fiction che in futuro , dato il grande successo, avrebbe attirato l'attenzione di una casa editrice che avrebbe deciso di farla diventare libro.
Essendo una storia su un gruppo di cantanti le era stato imposto di cambiare nome ai personaggi ma la sua decisione era irremovibile: voleva che la sua storia scritta nel 2011 conservasse i nomi originali : Harry, Louis, Liam , Niall e Zayn.
Decise di provare ad ottenere l'autorizzazione per i diritti d'autore e il permesso di pubblicare il libro.
Visto che la storia era particolarmente diversa dalle altre, e rispecchiava realmente i caratteri dei suoi idoli, il management degli One Direction decise di darle l'autorizzazione , ovviamente avendo la sua parte di profitti ricavati dalla vendita del libro.
In un anno 12.000.000 milioni di copie vendute , tradotto in 36 paesi.
Finchè più avanti, le viene fatta una proposta sempre dal management, che per guadagnare maggiormente le chiede il permesso per far diventare il suo libro un film.
-
Trailer:  http://www.youtube.com/watch?v=KCPiCa4cfEI
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 

 

<< Buon lunedì  >> mi salutò Carl prima di ripartire con l’auto e sparire in mezzo al traffico.
Era abbastanza inusuale che ci fosse una fila tremenda, di solito le persone preferivano prendere i mezzi pubblici, soprattutto se dovevano girare in quel quartiere.
Sospirai profondamente avvicinandomi all’entrata dell’Hotel. Quella mattina  ero abbastanza stanca perché ero andata a letto tardi per finire di completare un capitolo e la cosa strana era che avevo impiegato troppo tempo per scrivere solamente 3 pagine e mezzo.
Arrossii leggermente quando pensai che la colpa di tutta questa lentezza era dovuta ad Harry: avevo passato troppo tempo a pensare a quanto desiderassi abbracciarlo o stare con lui, anche solo per un minuto. Scossi la testa e chiusi gli occhi per scacciare via quei pensieri.“Niente Harry. Oggi si lavora”.
<<  Buongiorno  >>.
Era strano come  una sola parola pronunciata da quella persona potesse mandarmi in tilt. Non avevo mai pensato che Harry potesse innescare una serie di emozioni indefinite dentro di me.
<<  Ehi Harry  >> lo salutai con il tono più calmo e controllato che riuscissi a fare in quel momento.Dentro di me sentivo il cuore che martellava all’impazzata e quando i miei occhi incontrarono i suoi per un momento credetti di aver perso un battito.
“Ehi Sara – pensai – E’ Harry, il solito Harry di sempre, sta calma”.
Sì, lui era il solito Harry ma ero io che non ero più la stessa: da qualche tempo avevo iniziato a vedere le cose con un’ottica diversa, avevo cominciato a prendere in considerazione Harry non più come un amico ma forse come qualcosa di più. L’unica cosa che mi dispiaceva era  che avevo fatto passare troppo tempo prima di  iniziare a capirlo e a breve non avremmo avuto più così tante occasioni per stare insieme.
<<  Come siamo pensierose oggi  >> esclamò mentre ci dirigevamo sul set. Lui a differenza mia era già truccato e vestito per iniziare a registrare.
<<  Sono solo stanca  >> affermai con un mezzo sorriso posando la mia borsa sul divano  blu scuro davanti a me  per poi mettere sull’appendiabiti la mia giacchetta.
<<  Signorina Bennet! Perfetto… è arrivata!  >>.Esclamò una voce femminile sempre più vicina. <<  Io sono Angie. Oggi Jasmine non è potuta venire perciò la sostituisco io  >>  si presentò una tipa abbastanza bassina e grassottella , con i capelli neri e qualche meches bionda.
<<  E’ un piacere Angie  >> le sorrisi , cercando di mostrarmi cordiale.
<<  Bene! Allora…  appena ha finito di sistemare le sue cose mi trova in camerino alla solita postazione  >> rispose lei avviandosi lungo il corridoio.
<< Allora… tu sei seduta sul divano, ti alzi, ti avvicini alla televisione e ti comporti come se stessi cercando qualcosa. Okay? >> .
<<  Okay  >> ripetei concentrata.
<<  Ad un tratto si apre la porta ed entrano tutti i ragazzi. Questo passaggio è importante, perché inquadreremo te e dovrai comportarti come se fossi sorpresa. Quello che vedi davanti a te ti riempie di gioia, mi raccomando!  >>.Chris parlava a raffica, continuando a girare la testa da tutte le parti per osservare la gente che ci girava attorno, tutta indaffarata. Fece una pausa dal suo discorso e diede degli ordini a dei tecnici.<<  Fra  dieci minuti si gira - disse prima di allontanarsi. – Non posso credere che siamo al penultimo giorno di riprese. Vi voglio tutti scattanti!  >>.
Mi sedetti sul divano allestito per la scena e continuai a studiare il copione attentamente: se dovevo sembrare commossa dalla felicità, l’unica cosa che potevo fare era pensare a qualcosa che mi facesse venir da piangere.
“Pensa ad un cucciolo morto… cucciolo morto… cucciolo morto” mi ripetei più volte fin quando sentii il naso pizzicare. “Okay, basta cuccioli morti, altrimenti invece di avere gli occhi lucidi rischio di allagare l’hotel”.
<<  Su su, forza! Preparatevi  >> ripeté Chris varie volte finché non prese posto sulla sua sedia da regista.
Una donna mi si avvicinò, mi risistemò i capelli con un pettinino e le lasciai il copione in mano prima di tornare a guardare in direzione di Chris.
<<  Uno, due, tre… Azione!  >>.
<<  Epilogo, ciack uno!  >> sospirai profondamente e quando fui pronta mi alzai dal divano.
<<  Ragazzi? Ragazzi?  >> chiamai avvicinandomi alla televisione. Feci finta di cercare qualcosa  spostando qualche oggettino a portata di mano e dopo pochi secondi la porta si aprì.
“Cucciolo morto”.
Dopo poco i ragazzi entrarono in ordine da Louis a Niall, mi circondarono e mi abbracciarono ma subito dopo notai con la coda dell’occhio che l’inquadratura era cambiata e di conseguenza voltai di un poco la testa.
All’improvviso sentii delle dita sconosciute intrecciarsi alle mie. Spostai lo sguardo ed incrociai quello di Louis.
Tutto quadrava perché nell’epilogo la protagonista e Lou stavano insieme, ma non potevo evitare di sentire una strana sensazione, come se fosse un estraneo a toccarmi e ciò mi dava leggermente fastidio.
<<  E Stop!  >> urlò Chris e dopo che finì di dare alcune indicazioni ad alta voce per tutto il set riprese il  solito brusio post-registrazione.
                                                                   *                   *                * 
<<  Ta-tan  >> esclamò Harry sventolandomi  sotto il naso  una bustina con una specie di foglio.
<<  Cos’è?  >> chiesi sfilandogliela dalle mani e analizzandola.
<<  Voglio farti un tatuaggio!  >> esclamò fiero.
<<  Vuoi portarmi sulla cattiva strada riccioli d’oro?  >> chiesi inarcando un sopracciglio mentre osservavo le figure disegnate sul foglio.
<<  E dai – disse avvicinandosi – se ne va via dopo qualche giorno. Se vuoi me ne faccio uno anche io. Tu quale vuoi, madame? >>.
<<  Io voglio … >> m’interruppi di colpo quando  Harry poggiò innocentemente la sua testa sulla mia spalla e iniziò a guardare anche lui i vari tatuaggi.
<<  Io vorrei la stellina  >> risposi indicandola sul foglio plastificato.
Rimanemmo in silenzio per qualche secondo mentre ognuno di noi prendeva le proprie cose per uscire dall’Hotel.
<<  Casa mia  >> esclamai
<<  Casa tua  >> esclamò contemporaneamente.
 
<<  Sai…comincio a pensare che tu sia cercando delle scuse per venire a mangiare sempre da me  >> scherzai mentre aprivo la porta di casa.
<<  Be’ lo ammetto: sono stanco delle solite schifezze e sto cercando una brava cuoca  >> ghignò seguendomi.
Sparii in cucina ed aprii il frigo per vedere cosa potevo cucinargli di commestibile. Un conto era cucinare per me stessa,  un altro conto era cucinare per una persona che di sicuro non potevo utilizzare come cavia per i miei esperimenti culinari.
<<  Stasera mangiamo un po’ di minestra e i petti di pollo!  >> annunciai infilando la testa nel frigo.
Presi alcuni ingredienti e li disposi sul tavolo per iniziare a preparare la cena.
Intanto sentii i passi pesanti di Harry percorrere tutto il corridoio, fermarsi e dopo poco udii il rumore del rubinetto aperto.
<<  Dove tieni le spugne?  >> chiese ad alta voce.
<<  Harry, cosa vuoi fare?- chiesi- Non si gioca con l’acqua  >> aggiunsi ridendo.
Iniziai a preparare la carne, tagliando con cura le fette mentre con le orecchie cercavo di cogliere i movimenti di Harry.
<<  Dove lo vuoi il tatuaggio ? >> esclamò di colpo apparendo davanti la porta della cucina con una spugna rosa  in mano. << Ah, prendi una forbice così ritagliamo i disegni  >>.
Finii di mettere le fette su un piatto e dopo essermi pulita le mani lo seguii in corridoio sorridendo come un ebete. Il solo fatto di avere Harry intorno mi rendeva felice.
<<  Sulla spalla sinistra  >> risposi sedendomi sul bordo della vasca da bagno.
<<  Ma così non si vedrà  >> commentò mentre apriva la bustina con il foglio plastificato.
<<  Pensavo di farmi un piccolo tatuaggio vero sulla spalla sinistra. Adesso voglio farmi la stellina e metterla lì come prova. Se mi piace, me lo faccio davvero  >>.Lui si limitò a fare un cenno con la testa. 
<<  Tu mi accompagneresti a farlo? – Harry annuì – E mi terresti la mano?  >> chiesi di nuovo.
<<  Come i bambini piccoli?  >> sorrise intenerito.
<<  Come i bambini piccoli  >> ribadii ricambiando.
Harry aprì il rubinetto dell’acqua e si voltò verso di me aspettando qualcosa. In un primo momento non capii, ma poi mi resi conto che se doveva farmi il tatuaggio sulla spalla dovevo togliermi la maglietta a maniche lunghe che avevo addosso.
Misi una mano su un lembo e l’altra su quello opposto e tirai verso l’alto, rimanendo in una semplice canottiera bianca con le bretelline.
Harry arrossì lievemente sulle gote e rimase ad osservarmi per qualche secondo. Dal canto mio, io non capivo il perché di tutto quell’imbarazzo. Insomma, mi aveva visto tante volte in costume, adesso avevo anche la canottiera…!
Notai come Harry cercasse di non fissarmi troppo, decisamente a disagio. Sghignazzando silenziosamente decisi di interrompere quel momento di imbarazzo girandomi e mostrandogli la spalla.
Dopo poco sentii qualcosa di freddo e viscido premere sulla mia pelle nuda. Poi ancora mi toccò qualcosa di ruvido e bagnato, forse la spugna, ed infine una leggere pressione sul punto da tatuare che durò una manciata di minuti.
<<  Fatto - disse Harry soddisfatto – ti sta proprio bene  >>.
Mi alzai velocemente per avvicinarmi allo specchio ed osservare il risultato. <<  Non male  >> commentai con un sorriso continuando a guardare il mio riflesso.
<<  Ora tocca a me  >> esordì Harry sfilandosi la maglietta e  mostrando i suoi innumerevoli tatuaggi su tutto il busto.
<<  Vedo che hai scambiato il tuo corpo per un foglio da disegno  >> dissi sarcastica osservandolo attentamente.
<<  Oh andiamo… non farmi una predica! Parli come se quest’estate non ne avessi avuto neanche uno  >> sbuffò.
<<  Certo, ma durante le riprese a Los Angeles sei andato in varie occasioni con Zayn dal tatuatore  >> gli ricordai severa.
<<  Uffa...  >> borbottò Harry cercando di cambiare discorso. Era sempre più a disagio.
 <<  Harry… - mi voltai nuovamente verso di lui, improvvisamente più seria del solito - Lo dico per il tuo bene. Ora questi ci sono... va bene. Ma come ha chiesto anche tua madre… da adesso niente più tatuaggi senza senso, okay? >>.
<<  Okay  >> mormorò mogio sedendosi sul bordo della vasca.
<<  Bene – aggiunsi soddisfatta prendendo il foglio con i disegni – Il tuo lo scelgo io. Chiudi gli occhi >>.
Harry senza obbiettare fece quello che gli avevo chiesto, ritornando finalmente a sorridere. Le sue labbra erano bellissime quando sorrideva.
Alla fine scelsi una fragola, ritagliai attentamente il disegno e con cautela iniziai ad applicarlo sulla pelle fra la spalla destra e il collo, un po’ più vicino alla base di esso. Quando ebbi finito il mio lavoro lasciai che si specchiasse.
<<  Una fragola?  >> domandò inarcando il sopracciglio. <<  Cosa rappresenta?  >>.
<<  Rappresenta me. Lo sai che amo le fragole >> risposi facendogli l’occhiolino e infilandomi la maglietta.
                                                                             *                  *                  * 
<<  Harry ? >>.
Eravamo seduti sul divano, l’uno appoggiato all’altro. Stavamo facendo zapping sulla televisione senza riuscire a trovare nulla di interessante.
<<  Dimmi  >> rispose lui con la voce più roca del solito. Si fermò su un canale sportivo e appoggiò il telecomando sul bracciolo del divano.
<<  Quando le riprese finiranno…quando tutto il progetto del film finirà, tutte le interviste insieme… Noi  due, cosa faremo?  >> chiesi tutto d’un fiato.
<<  Cioè, continueremo a vederci come adesso? >> aggiungi ancora, visto che lui non rispondeva.
<<  Scusa se parlo a macchinetta e faccio tutte queste domande, ma tu ne sai più di me e già conosci gli impegni presi con la band. Io no. Non so nulla e...  >>
<<  Certo che continueremo a vederci. Ti pare che rinuncio a te?  >> mi interruppe regalandomi un  gran sorriso. D’istinto lo abbracciai  sedendomi sulle sue gambe e facendolo ridere.
<<  Tu devi solo scrivere il libro giusto?  >>.
<<  Sì  >> affermai annuendo con la testa.
<<  Bene… allora se tu vorrai io ti pagherò tutte le spese che vuoi, così potrai seguirmi in tour… – mi fece scappare un sorriso divertito per la sua idea folle –… e se vorrai tornare a casa, interrompo il concerto e vengo con te  >>.
<<  Sei pazzo…come vostra fan non te lo lascerò fare – scoppiai a ridere - Tutto questo per un’amica?  >> chiesi senza pensare.
Harry rimase interdetto a guardarmi per qualche secondo. Non so se avesse preso le mie parole come una frecciatina o per una frase su cui riflettere.
 Anche se avevo parlato a sproposito, quello che avevo appena detto mi fece pensare parecchio, un po’ preoccupata e sempre più agitata.
Io ero solo un’amica per Harry e viceversa? Era ovvio che no, e più ci pensavo, più mi chiedevo perché continuavamo a fingere di esserlo. Ma chi dei due si sarebbe fatto avanti? Forse avevamo bisogno di una spinta, magari il più presto possibile visto che il nostro tempo insieme stava per arrivare al limite.
 <<  Un’amica speciale  >> rispose infine Harry, sottolineando la parola speciale.
 
                                                            *               *               *
  
<<  Ciao a tutti!  >> esclamai con un  cenno mentre entravo  nel set.
Avevo praticamente passato dieci minuti buoni prima di entrare dalla porta principale dell’Hotel: solitamente c’era qualche curioso che provava ad intrufolarsi fingendosi un cliente, ma parliamo di una volta ogni tanto, quel giorno invece, oltre ai soliti impiccioni che venivano a disturbarci c’era anche un gruppo di giornalisti che ne stava inventando di tutti i colori per poter fare foto o riuscire a  scoprire qualcosa sul film.
<<  Ehi  >> mi salutò Zayn alzando le sopracciglia e sistemandosi il colletto della camicia.
Mi guardai attorno, quel giorno c’era parecchia confusione: tutti quanti correvano all’impazzata in varie direzioni, ognuno con un compito urgente da svolgere.
<<  Devo sistemare le luci  >> diceva qualcuno.
<<  C’è un fax da inviare allo studio del dottor Cowell ! Devo preparare i documenti per domani mattina  >> esclamava un’altra persona.
L’unica cosa che poteva spiegare il caos sul set e i numerosi pettegoli che cercavano di entrare era l’ultimo giorno di riprese. Forse Chris aveva sbagliato a rivelare in un’intervista che avremmo girato la scena più importante, e a mio parere più difficile, proprio alla fine.
Mi guardai attorno alla ricerca disperata di Louis, in quel momento dovevo parlare con lui, volevo un consiglio perché sapevo che in quella scena, quella del bacio, avrei dovuto concentrarmi per non fare figuracce e per non imbarazzarmi troppo. Mi ero persino lavata i denti dieci volte prima di uscire per evitare di avere un alito da ammazza-topi che potesse stenderlo davvero, anche se solitamente non avevo problemi di questo genere.
“Ma perché arrivo sempre in ritardo ?!?” chiesi  a me stessa quando cominciai ad andare nel panico perché non riuscivo  a trovare Louis in mezzo a tutto quel macello.
Quello che mi dava  maggiormente fastidio erano i sorrisetti immotivati che mi rivolgevano quasi tutte le persone presenti sul set. “Oddio” mi fermai davanti ad uno specchio “Forse ho qualcosa che non va”.
Guardai il mio riflesso ma non notai nulla, mi voltai bruscamente per riprendere la mia ricerca quando finalmente m’imbattei in Louis.
<<  Lou ! – esclamai come se lo stessi rimproverando – Dov’eri?  >>
<<  A parlare con Chris  >> e dopo aver pronunciato quelle parole alzò l’angolo della bocca, come per trattenere una risata.
<<  Mi spiegate cosa cavolo  trovate divertente  tutti quanti?  >> chiesi nervosa.
<<  Niente , niente. Mi veniva da ridere, così… - si giustificò passandosi una mano sui capelli mentre si guardava attorno – Dov’è Harry?  >> mi chiese infine guardandomi intensamente con quegli occhi azzurri che mi avevano rapito sin dall’inizio.
<<  Non credo sia ancora arrivato. Non l’ho visto in studio. Forse ha avuto delle difficoltà ad entrare visto che l’Hotel è circondato da paparazzi  >> ipotizzai gesticolando leggermente.
<<  Sì, è molto probabile.  Prima per entrare sono dovuto passare dalla porta sul retro, quella che passa per le cucine hai presente?  >>
<<  Sì, Sì .. so dov’è  >>                                                                                                            
<<  Bene… mi cercavi per qualcosa?  >> chiese alzando il sopracciglio e incrociando le braccia al petto.
 <<  Sì, ecco. Questa è l’ultima scena. La più importante… Oh andiamo Lou, sai che sto parlando del bacio. Cosa devo fare? >>
Lui allargò le braccia  << Cosa vuoi che ti dica, non ho mai baciato una  persona per finta.. ho avuto una piccola esperienza al Liceo, quando facevo Grease , ma li ho baciato quella ragazza a stampo … >>
Mi morsi il labbro attendendo una risposta, visto che non sapevo cosa dire.
<<  Quello che ti consiglio è essere naturale, comportati come se mi stessi baciando per davvero. Io farò lo stesso…Anche se questo bacio non conta  >>
Avrei voluto continuare ad ascoltare le sue piccole indicazioni, anche se erano abbastanza ovvie, ma in quel momento Jasmine, la mia truccatrice, mi afferrò per un braccio per trascinarmi nel camerino.
La tensione mi stava uccidendo ed io avevo bisogno di distrazioni. Parlare con qualcuno mi sembrava una buona opzione perchè la consapevolezza di dover baciare Louis, i paparazzi fuori dall’edificio e il set in subbuglio mi facevano innervosire sempre di più, perciò iniziai a chiacchierare con tutte le persone che mi passavano davanti.
Dopo un quarto d’ora arrivò Harry seguito dai soliti bodyguard, si scusò con Melissa per il ritardo visto  che Chris era impegnato a dare alcuni ordini.
Per quante volte avevo aperto il copione pagina 64 l’angolo in basso del foglio era quasi inesistente. Avevo scritto quella storia, eppure ogni volta che credevo di avere la certezza di essere all’altezza di quella scena, mi bastava una  minima distrazione per farmi prendere il panico.
Sarei andata da Harry, per parlargli, stare con lui prima di iniziare  a girare, ma ovviamente quel giorno la fortuna non era dalla mia parte e nell’istante in cui mi alzai dalla sedia Chris si avvicinò a me con Louis e mi fecero prendere l’ascensore.
Arrivammo all’ultimo piano dell’Hotel, salimmo un po’ di scale e sbucammo in una grande terrazza.
Mi guardai intorno incuriosita: sembrava davvero di trovarsi nel mio libro; Melissa, Chris e tutta la squadra avevano fatto davvero un buon lavoro, infatti l’ultima scena da registrare era ambientata la sera, esattamente la notte del 31 Agosto perciò quel giorno Chris aveva detto che io ed i ragazzi dovevamo venire il pomeriggio così la mattina il team di tecnici avrebbe allestito  un mini set nella terrazza dell’edificio.
<<  Be’ è molto semplice quello che dovete fare, le battute le sapete. Quando tutti i ragazzi usciranno di scena e vi lasceranno soli.. Quello è il momento, è la scena più importante quindi deve venire alla perfezione, l’unico consiglio che vi posso dare,  è quello di essere naturali. Svuotate la testa, penso che così sia più facile  >>
“Pff, più facile un corno”
<<  Bene ! – proseguì Chris notando che pian piano stavano arrivando anche gli altri. – allora in bocca al lupo  >> disse andandosi a sedere vicino al cameramen principale.
“Crepi”
 
Dopo aver avvicinato i bicchieri per il brindisi, bevvi lentamente lo champagne e l’inquadratura passò su Zayn.<<  Ragazzi, che ne dite di andare a chiedere quando attivano i fuochi d’artificio?  >>
“Ecco” pensai “Ci siamo”. Con quella scusa i ragazzi sarebbero dovuti sparire di scena , lasciando  da soli me e Louis.
Mi avvicinai al muretto della terrazza guardando il cielo di notte e cercando di svuotare la mente,  ero certa che dopo pochi secondi avrei sentito la voce di Louis e a quel punto mi sarei dovuta girare per iniziare a parlargli,  ma fu lì che accadde una cosa inaspettata.
Louis non parlava, non diceva la sua battuta. Passavano i secondi ed io cominciavo ad innervosirmi così alla fine mi girai e trovai… Harry.
Il mio sguardo contrariato passò dal ragazzo  confuso davanti a me , al volto sorridente di Louis vicino agli altri ragazzi a quello sereno di Chris.
Anche Harry pareva piuttosto sorpreso, fece una specie di cenno verso la regia e per tutta risposta ricevemmo un ‘ok’ e un invito a continuare.
Stupita e confusa,  decisi di saltare la battuta di Louis.
<<  Allora… come mai hai lasciato la tua ragazza?  >>
Harry si schiarì la voce tossicchiando <<  E’ stato per te  >>
<<  Per me? - ripetei evidenziando la parola me – Ma Harry.. come .. io  >>
<<  Perché è stato dal primo momento che ti ho vista, lì seduta su quella sedia  che ho sentito il mio cuore sussultare. E ogni volta che tu sorridevi scatenavi una serie di emozioni dentro di me e ancora non capisco come sono riuscito a controllarle a volte. E tutto quello che è successo da quando ti ho conosciuto mi ha fatto stare bene. Abbiamo passato così tanto tempo insieme che … penso di conoscerti da anni  >>
Sobbalzai sul posto, quella non era una battuta prevista nel copione: Harry stava improvvisando.
<<  Sono uno stupido, perché sto facendo un enorme giro di parole, ma sai non è facile trovare esattamente ciò che hai da dire, soprattutto se stai davanti alla persona che ti fa sentire le farfalle allo stomaco.  >>
Sentendo quelle parole il mio cuore cominciò a battere all’impazzata dentro al mio petto, come se volesse sfondarlo ed era strano che nonostante Harry parlasse io riuscivo a sentire il rumore che produceva ad ogni battito. Feci qualche passo avanti per avvicinarmi di più a lui e fu in quel momento che i nostri sguardi s’incontrarono e rimasero incatenati per tutto il tempo.
<<  E ora sto facendo la figura dello smielato , che usa frasi da film quando l’unica cosa che dovrebbe dire è solamente…  >>
<<  Ti amo  >>
Eliminai la distanza fra me ed Harry con un semplice gesto, il desiderio di stare fra le sue braccia , di toccarlo aveva avuto la meglio. Quando le mie labbra si poggiarono sulle sue mi sentii completa, come se tutto ciò che volevo si era compiuto in quell’istante.
Niente  in quel momento  aveva importanza, ogni emozione, ogni cosa che sentivo sembrava essere una sola cosa: Harry.
Le farfalle allo stomaco, le formiche sui polpastrelli  in quel momento provavo di tutto, mi sentivo così leggera che per un attimo credetti di volare.  Per approfondire il bacio gli cinsi il collo con entrambe le braccia,  affondando le mani nei suoi ricci mentre con la lingua giocavo con la sua.
Inizialmente mi accorsi che lui era abbastanza sorpreso dalla mia reazione, era rimasto immobile per qualche secondo, forse perché non si aspettava che io gli saltassi addosso per baciarlo, ma se credeva che io non provavo nulla per lui doveva essere proprio tonto come diceva Louis, perché era da un po’ che mi comportavo diversamente lasciandogli qualche “segnale”.
Quando Harry decise di svegliarsi, mi cinse la vita con le sue mani grandi ed in quel momento partì un applauso enorme da parte di ogni singola persona che assisteva alla scena.
Sorrisi leggermente imbarazzata interrompendo il bacio, poi senza farmi notare troppo baciai il collo di Harry nel punto in cui gli avevo tatuato la fragola e tornai a guardarlo.
Lui non aspettò troppo e avvicinò il suo viso al mio per darmi un secondo bacio, più dolce e meno passionale tenendo il mio viso fra le sue mani.
Ritornammo a guardarci per un tempo che mi parve infinito , potevo leggere una moltitudine di emozioni negli occhi di Harry: stupore, confusione , felicità … e ad un certo punto mi chiesi se anche lui, che mi conosceva abbastanza bene, era in grado di decifrare quel che provavo io.
<<  E stop!  >> urlò Chris applaudendo di nuovo.
Rimasi ancora imbambolata davanti ad Harry fino a quando Louis si avvicinò a me e un tecnico trascinò via il ragazzo che avevo appena baciato.
<<  Bene, adesso riprendiamo la scena da dove è stata interrotta  >> esclamò Melissa, comportandosi come se non ci fosse nulla di anomalo nel fatto che io avessi baciato Harry.
<<  Io e te facciamo i conti più tardi  >> mi rivolsi al sorridente Louis prima che Chris potesse dare il via, avevo capito che lui centrava qualcosa riguardo quello che era appena successo.
Scossi la testa per ritornare in me, in quel momento concentrai tutta la mia attenzione su Louis per iniziare a recitare la scena.
Arrivammo al punto del bacio senza problemi, entrambi conoscevamo benissimo quello che dovevamo fare perciò non ci furono improvvisazioni o cose del genere.
Guardai Louis mentre  avvicinava il suo viso al mio, anche in questa situazione sentivo il cuore martellarmi nel petto ma non perché finalmente stavo ottenendo ciò che volevo, ma perché mi sentivo in imbarazzo.
“Questo è l’unica occasione per fare chiarezza” dissi a me stessa chiudendo gli occhi.
Sì, quello era l’unico momento in cui avrei potuto capire se era davvero l’amore di Louis quello che volevo. Per tanto tempo avevo creduto che fosse lui la persona di cui mi ero davvero innamorata, convincendomi a poco a poco che il suo bacio era l’unica cosa che desideravo.
Mi sbagliavo, eccome se mi sbagliavo. Quando la sua bocca incontrò la mia fu piacevole ma molto deludente perché non era come mi aspettavo. Non c’era sentimento ne da parte mia ne da parte sua.
Cercai di rendere più vero quel bacio mettendogli la mano dietro la nuca, dopotutto stavamo recitando quindi dovevamo per forza sembrare due persone che si baciano perché provano qualcosa l’uno verso l’altro.
Quando la scena finì mi sentii sollevata,  perché  avevo fatto chiarezza dentro di me e di tre cose ero del tutto certa  : la prima, non ero innamorata di Louis come credevo, era solo attrazione fisica, la seconda, avevo sprecato troppo tempo per capirlo e la terza , ero  veramente pazza di Harry.
<< E stop !  >>
Dopo quelle ultime parole del regista  si levò un  altro applauso che coinvolse tutti, persino la sottoscritta  che anche se ancora persa nei miei pensieri riuscivo a muovere le mani.
Alla fine avevamo finito il film,  dopo mesi e mesi di lavoro ce l’avevamo fatta. Vedevo gruppi di persone che si abbracciavano, altri che si stringevano la mano e si sorridevano a vicenda.
E poi c’era lui, Harry, che non si era mosso di un centimetro da dove l’avevano trascinato e continuava a guardarmi.
<<  Sono arrivate le pizze!  >> esclamò Jasmine sbracciandosi per attirare l’attenzione di Chris.
Io ed Harry avevamo decisamente bisogno di parlare, infatti mi stavo dirigendo verso di lui quando tutti quanti si precipitarono ai piani inferiori per andare a mangiare, creando una folla impazzita che me lo fece perdere di vista.
Mentre seguivo le persone davanti a me , scoprii che era stata organizzata una specie di festa per tutto il cast  per la fine delle riprese. Ci ritrovammo in un’ampia sala dell’Hotel con tanti tavoli pieni di leccornie e drink colorati.
<<  Voglio proporre un brindisi – esclamò Chris mettendosi in piedi in una sedia – forza prendete tutti un bicchiere di champagne  >>
Subito Zayn, Niall, Liam e altre due persone presero delle bottiglie per stapparle e cominciarono a riempire i vari bicchieri per poi darli a tutti i presenti.
Durante quel momento di pausa riuscii a ritrovare Harry e cominciai a farmi largo fra le persone quando Chris iniziò il suo discorso. <<  Sarò sincero con voi, e inizio col dirvi che non ho la più pallida idea su cosa dire. Questo discorso avrebbe dovuto farlo Simon, ma poiché tornerà domani dagli studi di American Idol lo faccio io. -  Fece una pausa – davvero , non so che dire. Mi toccherà improvvisare. So solamente che siete stati una squadra fantastica, dal primo all’ultimo, abbiamo lavorato duramente per mesi per riuscire ad ottenere un ottimo risultato. Certo .. ne abbiamo viste di tutti i colori dall’incendio…alla guerra col cibo  >>
Fece una pausa e guardò Louis che ricambiò lo sguardo con un sorrisone e un occhiolino.
<< Ma ce la siamo sempre cavata perché abbiamo lavorato insieme. Vorrei fare un ringraziamento speciale alla nostra sceneggiatrice, con cui ho avuto l’opportunità di lavorare per la seconda volta – fece un cenno verso Melissa che ricambiò alzando il bicchiere – Che si è impegnata tanto per scrivere una sceneggiatura che rispecchiasse il fantastico  libro scritto dalla ragazza più intelligente che conosca  >>
Feci un sorriso mentre le persone davanti a me si spostavano di lato per farmi vedere meglio da tutti <<  Ho conosciuto così tante persone straordinarie quest’anno che potrei scrivere un libro enorme se dovessi ringraziare ed elogiare ognuno di voi.  Siete  fantastici e penso che sia tutto merito di questo film se vi ho conosciuto, se sono nate delle nuove amicizie, se è scoccata la scintilla fra qualcuno – e dicendo questo  trattenne una risata mentre il mio sguardo s’incontrava con quello di Harry  per poi tornare a guardare Chris – se siamo diventati una famiglia. Ed è per questa nuova e grande famiglia che vorrei proporre un brindisi  >>
Alzò il bicchiere per dire le ultime parole e tutti quanti, compresa me , si unirono a lui.
<<  Grazie ancora per questa esperienza, è stato un onore. Spero rimarremo sempre in contatto, sempre uniti. Alla nostra famiglia!  >>
<<  Alla nostra famiglia!  >> ripetei insieme agli altri prima di bere dal bicchiere.
 
<<  Dobbiamo parlare   >> fu l’unica cosa che riuscì a dire  Harry mentre mi trascinava  per mano in un angolo , dopo il discorso di Chris.
<<  Non era così che volevo succedesse – iniziò – Insomma, non potevo sapere che quel pettegolo-deficiente di Louis potesse architettare uno scherzo del genere …  >>
<<  Scherzo, quale scherzo? – chiese Louis divertito facendo qualche passo verso di noi – il mio scherzo? Oh non mi ringraziate, sono un grande  >>
<<  Idiota? - disse Harry dandogli uno spintone – non si origliano le conversazioni  >>
Louis scoppiò a ridere facendo innervosire il suo amico <<  Se io non  mi fossi intromesso  e non avessi coinvolto tutto il cast a farvi questo scherzo tu staresti ancora a casa a telefonarmi dicendomi ‘Louis, che posso fare? Secondo te le piaccio?’  >> sghignazzò imitando con una vocina femminile il suo amico.
Arrossii di colpo non potendo fare a meno di immaginare Harry che telefonava a Louis per chiedergli consigli di cuore su di me. <<  Pronto ? – l’interruppi – guarda che ci sono anche io  >>
Louis guardò me e poi Harry. <<  Vi lascio parlare…  >> disse allontanandosi.
Ci fu un momento di silenzio, evidentemente l’intervento di Louis aveva imbarazzato parecchio Harry , che rimaneva a guardarmi senza dir nulla.
<<  E così quel pettegolo ha orchestrato tutto questo a nostra insaputa ?  >> chiesi sorridendo.
<<  A quanto pare …  >> mormorò Harry guardando a terra.
<<  Ha mandato te , al posto suo. Così ho baciato te …  >> mi fermai un attimo lasciando cadere il discorso, da dove avevo preso tutta quella dimestichezza ?
<<  … Ma credo che se non fosse stato per quel deficiente – pettegolo non avrei mai avuto il coraggio di fare questo  >> esclamai prendendolo per mano.
<<  E questo  >> mormorai dandogli un rapido bacio a stampo e dando vita ad un’esplosione di emozioni dentro di me.
Harry sorrise  leggermente, fece per parlare ma si fermò subito dopo così rimasi ad osservarlo per qualche secondo, notando il lieve rossore sulle sue guance, la luce nei suoi occhi e le immancabili fossette agli angoli della bocca.
<<  Non era così che volevo dichiararmi , certo è stato abbastanza figo  dirti cosa provo  facendo finta di improvvisare in un film  >> esordì stringendomi più forte la mano.
<<  Ma io avevo immaginato di portati in un bel posto e mi sarei comportato da personaggio da film, risvegliando il ragazzo super romantico che c’è in me. Ti avrei regalato una serata fantastica  senza tutte queste persone attorno e senza imbarazzo, magari ti avrei cantato anche una canzone... ma devo ammetterlo, se Louis non ci avesse messo il suo zampino, conoscendomi non sarei riuscito a trovare tutto il coraggio che ho adesso.  >>
<<   Harry, a me non servono le serenate, le frasi da film ed i comportamenti super romantici, tu lo sai. A me piaci così come sei: tonto, che mangia schifezze, che rutta, pigro ma anche affettuoso, gentile, carismatico e sempre disponibile  >>
<<  Ora sei tu che ti comporti come in un film. Stai cercando di imitare la donna perfetta?  >>
 <<  pff – sbuffai – io non imito nessuno, io sono già perfetta  >>
<<  Torniamo seri – disse Harry invitandomi a sedere su  un divano – Cosa siamo noi due? E’ una questione di cui dobbiamo parlare senza impicci. Non penso che adesso sia una buona idea isolarci dagli altri per tutta la serata e non goderci la festa insieme ai nostri amici.  >>
<<  Tu cosa proponi?  >> chiesi
<<  Io vorrei chiederti di uscire. Domani e dopodomani ho degli impegni col lavoro…Ah, aspetta .. Venerdì dopo l’intervista , sali sulla mia auto ed insieme andiamo a cenare fuori in un ristorante che conosco.  >>
<<  Un appuntamento ?  >>
<<  Sì, così posso dirti che ti amo a modo mio  >>
              
                                                                 *                          *                         *
 
Giovedì.
Sbarrai la casella sul calendario col pennarello sulla mensola.
“Chissà se mi ha scritto” pensai guardando il cellulare sul tavolo.
Non trovando nessun messaggio decisi di ritornare  a finire di fare colazione per poi iniziare la giornata con le pulizie casalinghe.
Cominciai a spazzare in cucina, distraendomi ogni tanto a causa dei rumori che provenivano dalla strada.
Ad un tratto, sentii il campanello suonare e mi precipitai a rispondere, sperando stupidamente che fosse Harry.
<<  Chi è ?  >>
<<  Simon  >> disse una voce glaciale e cupa.   

  

 

 

 

#Spazio dell'autrice

Ecco il mio capitolo preferito, so che avevo detto che sarei stata più veloce, ma appunto perché questo capitolo è jfjkdsk che ho impiegato più tempo, è oltre che molto lungo anche impegnativo perciò ho deciso di andare piano e curare ogni aspetto.

Come al solito, sono sicura ci siano errori e vi chiedo di scusarmi  perché anche se vorrei essere perfetta non ci riesco. C’est la vie.
Vi giuro che dopo aver scritto la scena del bacio sono esplosa di gioia, perché sapete, quando ho inventato questa storia era proprio da qui che sono partita: Ho immaginato Harry che interpretava il posto di Louis nella mia fanfiction diventerai una star (In quella fanfiction avrei voluto che Harry si mettesse con la protagonista, ma la mia fissazione per Louis Tomlinson me l’ha impedito) e siccome volevo dare anche ad Harry una specie di vittoria ho cominciato ad immaginare questa storia. E devo dire che ne vado abbastanza fiera, soprattutto perché è originale!
Per prima cosa, vorrei ringraziare tanto Aurora, Silvia, Martina  e Mirea, che sono delle persone davvero straordinarie che mi aiutano sempre  ed è merito delle ultime due se sono andata avanti, perché mi hanno sempre sostenuto in modo particolare.
Ora sono qui in vacanza con una connessione scrausa e ringrazio il cielo se sono riuscita a postarvi il capitolo senza troppi impedimenti.
Dunque, vorrei iniziare a fare la solita riflessione sul capitolo, devo dire che il colpo di scena finale  un po’ stile The Vampire Diaries, quando a fine puntata si presenta sempre una grana da risolvere al più presto.
Certo, avrei voluto spostare questo inconveniente al capitolo successivo, per lasciare tutto rosa e fiori  ma volevo lasciarvi col fiato sospeso, così sarete maggiormente contenti quando arriverà il capitolo 19.
Non so quando farò una twitcam, ma di sicuro quando la farò spiegherò meglio il perché delle scelte che ho fatto.
Sono così felice che Harry e Sara si siano baciati, e vi giuro, che anche se sto scrivendo questa storia, ogni volta che scrivo i dialoghi che mi immagino in testa non posso fare a meno di sorridere come un ebete mentre il riporto al computer.
Bene, in questo capitolo la nostra scrittrice finalmente fa chiarezza nei suoi sentimenti,  e capisce che il suo “vero amore” è quel tonto di Harry Styles, che ha impiegato 18 capitoli prima di invitarla ad uscire ufficialmente.
Ok, io vi lascio, grazie ancora a tutti per l vostre recensioni, mi piacerebbe , soprattutto in questo capitolo che vi facciate sentire in tanti, perché ci tengo.
Ciaoo!!



 Video su Sara & Harry (http://www.youtube.com/watch?v=_oi_oo7jZ4g

 

 

 

 

Sito Web
Gruppo Facebook
Twitter : @Sara_Scrive
Pagina Facebook
Per parlare con Sara Bennet : qui ~
Per chi vuole aggiungermi su Facebook : clicca qui.



-Sara Scrive

   
 
Leggi le 60 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Sara Scrive