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Autore: LITTLETHINGS4    23/06/2013    4 recensioni
“Se mi baciassi in questo momento le probabilità di incontrarci aumenterebbero” gli dissi un po’ confusa dal suo discorso “Possibile – disse più a se stesso che a me – ma vuoi togliermi il piacere di conquistarti giorno per giorno?”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi avevano detto che stare insieme a te sarebbe stato uno spreco di tempo.
Mi avevano detto che stare insieme a te mi avrebbe fatto stare solo male.
Mi avevano detto che stare insieme a te sarebbe equivalso a non avere più rispetto di me stessa.
Mi avevano detto che stare insieme a te non mi avrebbe portato altro che guai.
Sai una cosa? Avevano ragione tutti quanti, ma non avevo fatto ancora i conti con le mie emozioni, il mio amore cieco, la mia dedizione a te, consideravo tutto quello che facevi come un piccolo prezzo da pagare. Stavo con te e non potevo essere più felice.
Stavo con te e mi sembrava di volare.
Stavo con te e mi sentivo una principessa.
Ma più stavo con te e più mi sentivo inghiottita da un buco nero.
Più stavo con te e più volevo stare lontana da te.
 
***
 
24 Dicembre 2012
Certo che era proprio una bella festa, Louis aveva proprio fatto del suo meglio per organizzare quel party per i suoi ventun anni.
Il problema era che non lo trovavo, avrei dovuto consegnargli il suo regalo che avevo custodito gelosamente da due settimane prima, non volevo lo scoprisse perché era una sorpresa, uno dei migliori regali che avessi potuto fare ad una persona. Sorrisi all’idea che quella persona speciale fosse il mio amore speciale, il ragazzo che tanto amavo.
Mi armai di forza e coraggio e per quanto odiassi la folla mi ci buttai dentro alla ricerca del mio ragazzo disperso. Passai in rassegna in ogni dove ma di lui non si riusciva a trovare nemmeno l’ombra.
Andai al piano superiore convinta che forse poteva trovarsi lì.
Errore più grande non potei fare.
Non mi sbagliavo, lui era lì, ma non si trovava da solo.
Ero la solita stupida, ero sempre la solita ingenua che si fidava delle sue promesse. Ci cascavo sempre, credevo sempre alle sue scuse, a tutto ciò che usciva dalla sua bocca.
Ti amerò per sempre, promesso.
Tu sei l’unica che abbia mai amato.
Non valgono niente le ragazze che mi porto a letto, loro sono un gioco e tu sei il mio amore.
Cazzate! Erano tutte stramaledettissime cazzate! Non mi avrebbe mai amata uno come lui. Se fosse stato vero il suo amore per me in quel momento non si sarebbe ritrovato per l’ennesima volta avvinghiato ad un’avvenente ragazza.
Era tutto così palese eppure tutto così distorto. Non volevo credere che tutto quel dolore potesse essere provato nello stesso momento, parevano aghi conficcati nello stomaco, nel cuore, in ogni millimetro del mio corpo.
Odiavo sentire quella sensazione, odiavo sentirmi una merda ogni volta che si scusava con me, odiavo sentirmi in colpa pensando che fosse sempre colpa mia, pensare che non gli dessi abbastanza e che quindi lui dovesse sfogare con le altre tutto quello che io non riuscivo a soddisfare.
Lo odiavo.
Scappai via in preda alla disperazione. Louis non si accorse della mia presenza tant’era impegnato con quella ragazza, lanciai via il cofanetto contenente il ciondolo a forma di bussola, come il suo tatuaggio preferito. E pensare che quel maledetto ciondolo era stato creato apposta per lui, era la riproduzione perfetta del disegno stampato sulla sua pelle. Solo allora notai che avevo sprecato solo il mio tempo. Era arrivato il momento di dire basta.
Andai fuori casa sua per respirare, respinsi le lacrime. Non avevo voglia di piangere, non volevo più mostrarmi debole agli occhi di nessuno “Hey” una voce si materializzò tra i miei pensieri, mi voltai e vidi un ragazzo con la sigaretta in bocca, faceva tanto uomo vissuto ma a me sembrava più un moccioso. Uno stupido moccioso che si credeva adulto, come tutti i ragazzi d’altra parte.
Non lo degnai di una risposta e continuai a camminare diretta a casa mia. Lui mi seguì “Vuoi un passaggio? Sono le tre” continuò imperterrito.
Sapevo benissimo che ore erano e non avevo bisogno della gentilezza di nessuno, volevo stare sola “No” dissi secca sperando in una sua resa.
Niente.
Come ti chiami?” Nonostante stessi andando a passo moderato lui riusciva a mantenere il mio ritmo e ciò mi snervava ancora di più.
Non capiva che volevo rimanere sola? “Ti prego lasciami sola” quando pronunciai quelle parole improvvisamente scoppiai a piangere, sconvolta da quel turbinio di emozioni che Louis mi stava facendo provare.
Quel ragazzo improvvisamente mi abbracciò e tutto per un momento sembrava fosse svanito, rabbia, tristezza, angoscia. Tutto.
Detesto vedere le persone piangere” concluse infine lui, mi asciugò le lacrime con il pollice e poi mi sorrise. Quell’odore di fumo passivo era così penetrante che mi fece tossicchiare “Oh, colpa di questa” portò all’altezza del suo viso la mezza sigaretta e la lanciò via.
Sorrise di nuovo.
Erano carini quei denti un po’ storti “Allora ricominciamo da capo – riprese a parlare – Piacere mi chiamo Niall e tu?” tese la mano verso la mia direzione.
Ero perplessa. Però quel viso aveva un nonsoché di rilassante. Tesi la mano a mia volta per poi stringergliela “Grace” liberai un fievole sorriso.
Molto piacere Grace, posso riaccompagnarti a casa?”
Volentieri” 



*spazio autrice*
Boh non so che scrivervi sinceramente.
Grazie se state leggendo, questa una ff che mi ha ispirata e che ho iniziato a scrivere.
Se vi piace potete lasciare una recensione che a me fa sempre piacere leggere :)
Vedremo se vale la pena continuare :)
per il momento vi lascio, a presto ma non per molto (?) Ale xx

  
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