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Autore: Ilarix96    23/06/2013    1 recensioni
Pagine tratte dai diari di due ragazzi costretti ad andare a vivere in Afghanistan, Andry come soldato e Erika con la famiglia....Le loro vite si intrecceranno e i protagonisti dovranno superare delle difficoltà.
In questa parte il protagonista è Andry.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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3 luglio
Mi hanno detto che posso tornare a casa dai miei parenti per alcune settimane(2 non di più)e io colgo l’occasione al balzo, parto oggi stesso perciò questa pagina sarà molto breve, non vedo l’ora di preparare le valigie.
 
Kyle mi guarda con invidia ma la prossima settimana può partire lui, quindi sorride anche.
 Non ci posso credere finalmente rivedrò i miei amici e ….la mia ex fidanzata.
                                                                                                                         Andry
 
 
                                                                                                                      19 luglio.
Eccomi di nuovo qui,nell’esercito. Le settimane che ho passato a casa sono state le più rilassanti della mia vita. I miei, appena mi hanno visto tornare, mi hanno detto naturalmente: - Tesoro, sei fuggito? Perchè sei qui? Credevamo fossi in Afghanistan. Comunque siamo tanto contenti di rivederti!- Quando sono salito in camera mi sono preso un accidente. C’era un macello di roba, tutta nei pacchi da imballaggio. Mio padre mi ha detto che stavano sgombrando la camera perché c’era un gran casino e delle cose inutili. Pensavano di dare in beneficenza tutto, compreso il mio adorato stereo. I miei poster sui muri non c’erano più ed erano rimaste le macchie e le zone scrostate dei chiodi e degli scotchstaccati. Quella non era più la mia camera. Ho cercato di salvare il salvabile. Poster, i pochi libri che avevo, lo stereo…Il mio letto praticamente non si vedeva più. Ho chiesto a mia madre cosa ne voleva fare della mia camera e lei ha risposto semplicemente -Una camera per gli ospiti, no?-  Le ho chiesto dove sarei andato a vivere e lei mi ha risposto con semplicità -Beh,il prossimo anno compi 18 anni, quindi te ne andrai, no?- - Veramente li compio quest’anno, mamma- -Ah già,è vero!-.La serata è passata in silenzio, i miei cercavano di fare delle domande per interessarsi a me, ma tutti i tentativi erano inutili. Mi hanno chiesto che cos’era il pacco e io ho risposto che era un souvenir per me. Loro se la sono bevuta.
 
Il giorno dopo è stato fantastico:”Big J”, Luke e gli altri mi hanno organizzato una festa fantastica. Siamo andati a San Francisco in spiaggia, ci siamo divertiti e la notte siamo rimasti a dormire in un hotel. Ah, dimenticavo,ci siamo anche ubriacati. I miei non si sono neanche preoccupati più di tanto, anzi, se non ero io a telefonare, loro si sarebbero scordati completamente.
Abbiamo fatto la vacanza più bella della mia vita.
La mattina siamo andati in spiaggia a San Francisco, poi ci siamo trasferiti a Las Vegas, dove ci siamo giocati l’impossibile e poi a Los Angeles. Lì ci siamo rimasti tre giorni. Siamo andati in spiaggia, a Hollywood e luoghi varie. E tutto questo perché avevamo vinto 10000$ ciascuno a Las Vegas e dato che eravamo in dieci ci siamo goduti una lunga, bellissima vacanza.
Poi quando siamo tornati in città, ho incontrato Jessica che, appena mi ha visto ha abbassato lo sguardo. Lì con lei c’erano le sue amiche e un ragazzo, forse quello di cui parlava Jim. Aveva degli occhiali tondi da secchione e i capelli biondi e gli occhi marrone scuro.Sinceramente, era orribile.
Jessica ci ha guardati tutti e due  e ha detto qualcosa a lui.
Io ho distolto lo sguardo, prima che i nostri occhi potessero incrociarsi e sono andato per una via buia, una scorciatoia per andare a casa.
E pensare che pochi mesi prima mi scriveva cominciando con “amore mio”. Che coerenza. Comunque adesso ho i miei amici e poi chissà, potrebbe darsi che tra me e Erika si possa instaurare un buon rapporto.
I miei, quando mi hanno visto tornare, hanno fatto finta di fare i disperati, facendomi la solita ramanzina.(“Ci eravamo tanto preoccupati”,”abbiamo telefonato a tutto il quartiere”,”Non lo fare più””uno di questi giorni mi farai venire un infarto”,”Siamo felici che tu stia bene”.)
Così era passata una settimana.
La settimana dopo è stata più rilassante, ci trovavamo davanti al bar di Jim e poi andavamo al parco e facevamo quattro chiacchiere.
Facevamo anche i nostri soliti scherzi e ne architettavamo di nuovi.
Poi mercoledì ho incontrato Jessica, sempre con il suo fidanzato che la seguiva come un cagnolino. Io ho cercato di tirare dritto, ma ce li avevo davanti e mi era impossibile fare retromarcia, così mi sono rassegnato e gli sono andato incontro.
-Ciao,Andry- -Ciao,Jessica- abbassava gli occhi n continuazione -Sei tornato- -Parto sabato- A questo punto c’è stato un lungo silenzio, interrotto solo dal mugolare sommesso del suo fidanzato. Poi, tutto d’un tratto mi ha chiesto -Tu sei il fidanzato di Jess?- -Ero- -Già eri. Ma ti devo avvisare: se cerchi di farle del male, io ti uccido- Uh, vanno di moda queste battute al giorno d’oggi. La gente non ha un briciolo di originalità. Peccato che tutti quelli che abbiano provato a “uccidermi” sono finiti con qualcosa di rotto.
-Oh,ma che paura! Stai tranquillo, non ho nessuna intenzione di avvicinarmici più.- Questa era la verità. E Jessica mi ha guardato impanicata, poi è scoppiata a piangere. -No! mi dispiace! Io non volevo!- Lui ha continuato,evidentemente sorpreso
-Davvero? Nessun istinto di vendetta? Nessun tentativo di riconquista?-
-Ti assicuro che non m’importa più niente.-
Forse avevano organizzato quella recitina insieme. Si vedeva lontano un miglio! ”Ti avverto: se le vai ancora vicino ti uccido!”Devo dire che Jessica è poco originale nel fare le cose. Lei le vede nei film ed  è convita che tutto possa succedere anche nella realtà. Lei conta sempre che l’altro risponda come  nei film  ed è in questo che io l’ho sempre fregata. É così divertente vederle in faccia la delusione! Quando eravamo ancora insieme mi diceva sempre -Dai Andry! Vuoi sempre scombussolare i miei piani!-  Oh, quanto ci godevo!
Ma questa volta è stato proprio decisivo. Lei è corsa via piangendo e dicendo -Un tempo mi avresti steso i tappeti rossi! Cosa ti è successo? è la guerra,vero?-pensando che io le avessi risposto “No,io ti amo ancora!” , avessi pestato il suo nuovo fidanzato, le avessi dato un bacio e sarei andata via con lei in braccio, magari(ahahah!)e mi sarei dimenticato tutta quella storia, naturalmente. E bla ba bla….Ma questa era una parte del suo film preferito, non della realtà. Lui le correva dietro urlandole -Jess! Amore! Aspetta! Ci sono io qui con te!- Io sono rimasto fermo e mi sono fatto una gran bella risata.
Così anche questa faccenda è stata archiviata.
Dopo questo grande evento,  non è successo niente di speciale e la settimana è trascorsa velocemente.
La notte prima della partenza i  miei amici mi hanno fatto una fasta e alla fine mi hanno fatto dei regali per addolcire la mia”permanenza”. Mi hanno anche regalato dei CD della mia band preferita. Così sono andato a ripescare nel marasma della mia camera un lettore CD da portarmi dietro.
Mi hanno regalato anche un Ipod, una cosa nuova dove metti la musica che vuoi senza comprarei dischi. Mi hanno detto che ci sono due modi per ottenere le canzoni, onesto e disonesto: si usa il Computer per comprarle. Peccato che non abbia avuto molto tempo per mettercele, anche perché devo ancora capire come si fa.
Aspetterò di tornare a casa. E pensare che mi mancano ancora 238 giorni! Oh mio Dio,non so se ce la farò.
 Quando sono arrivato, il mio nuovo coinquilino era già partito e a me è toccato cambiare ancora. Jack era guarito e quindi sono tornato da lui. Gli ho raccontato tutto quello che mi era capitato, dai continui cambiamenti alla mia vacanza e lui mi ha raccontato cos’era successo da quando me ne sono andato.
Finalmente ho trovato un amico. Se mi cambiavano alloggio e io finivo con Kurt, me ne sarei andato, ma ho saputo da Jack che Kurt si è ammalato anche lui, quindi non avrebbero fatto entrare nessuno nella sua tenda. Si ammalano tutti qui. E chissà se è della stessa malattia!
Di questo sono molto felice, finalmente mi lascerà in pace per un bel po’. Il pacco è ancora intatto e anche quello che c’è dentro, almeno credo. Mi ha spiegato dove abita e farò in modo di avere una missione là, oppure ci vado io quando ho tempo.
                                                                                                                                            Andry
 
  
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