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Autore: ehiimbo    23/06/2013    0 recensioni
Sarà stato il Martini, non lo so, ma qualcosa mi diede il coraggio di non tirarmi indietro. Si avvicinò a me, piano, e mi diede un bacio mentre la mia mano libera andava a sistemarsi dietro il suo collo.
— —
Vorrei chiarire che non in tutti i capitoli ci sono scene di violenza, solo in due o tre parti.
Vi lascio e per chi vorrà leggerla, buona lettura.
Marty
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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INTRO:

«Sto bene» glielo ripetevo di continuo. Non mi ascoltava.
«Lo trovo, stai tranquilla» anche questo le ripetevo per la centesima volta.
«Mamma l'ho trovato, ci vediamo piu tardi, ciao» parlai a razzo e riattaccai. Erano le 2:00 del mattino, cercavo mio fratello e tanto per cambiare una porta si aprì proprio mentre passavo. Mi spiego: Si aprì e venne dritta contro la mia testa.
«Ahio!» dissi portando la mano alla fronte.
«Marty!» disse mio fratello.
«Stavo arrivando. Dov'è la macchina?» continuò, tirandomi su dal marciapiede.
«Forse dove l'hai lasciata?» dissi mentre mi prese per il braccio e mi strattonò quasi correndo verso la macchina.
«Edo, calmo, mi fa male la testa..» dissi fermandomi.
«Stai bene?» lo guardai male come dire 'Mi prendi in giro?' e cominciò ad annuire .
«Ok, ho afferrato il concetto. Da mamma non andiamo così. Che le hai detto?» mi chiese mentre arivammo vicino alla macchina. Non la smetteva di guardarsi intorno.
«Continuava a chiedermi se stavo bene e di trovarti e..» mi fermai appena vidi che guardava fisso l'edificio da dove era uscito prima.
«Che c'è?» gli chiesi.
«Entra in macchina e qualunque cosa vedi non chiamare nessuno, capito?» stava usando la tattica film. Restai al gioco e annuii. Sembrava uno di quelle persone che si era messo contro la Mafia, ma non è che centrasse molto visto che, ora, eravamo a Willdenlow nel New Jersey. Nostra madre aveva deciso di cambiare stile di vita dopo che nostro padre se ne era andato ma qualcuno conosciuto come mio fratello, seguiva più l'istinto che altro. Come mio padre.

Un'uomo seguito da un buttafuori si avvicinò a mio fratello e gli diede un pugno. Lui ribattè ma il buttafuori intervenì e lo spinse contro la macchina. Uscii
«Hey tu! Scimmione, lascia in pace mio fratello, capito!?» dissi. Vidi Edoardo ridere e squotere la testa mente l'omone si avvicinava.
«Hey, Hey. È mia sorella, lei non c'entra niente in questa storia» disse Edo alzandosi impiedi. L'uomo a due centimetri da me disse
«Ringrazzia che le donne non le tocco» e poi si allontanò.
Anche se stavo morendo dalla paura cercai di non togliere mai il mio sguardo 'potente' fino a quando non si allontanarono dicendo
«E non provare nemmeno ad avvicinarti a lei». Andai da mio fratello che si pulì il sangue dal labbro.
«No, decisamente non ci andiamo da mamma così..» dissi facendolo salire in macchina.
«Dove sono le chiavi?» disse. Cominciammo a guardarci intorno e poi si ricordò
«Le ho lasciate sul tavolino.. alla festa» sospirammo e scendemmo dalla macchina.
«E ora che si fa?» chiesi.
«Lily le troverà. Era li imparte quando le ho appoggiate. Sa qual'è la macchina, le invio un messaggio e ce la riporterà a casa lei» spiegò mentre ci imcamminavamo verso una metropolitana vicina.
«E' per lei che ti hanno picchiato, vero?» gli chiesi. Mio fratello era un tipo romantico, ma troppo orgoglioso per ammetterlo. Lily era un modo per distrarlo, anche da tutto quello che era successo con nostro padre.
«Lily è Lily.. non si dimentica facilmente» disse sorridendo.
«No, tu non la dimentichi proprio» dissi sorridendo a mia volta e mettendomi a braccetto con lui.

Arrivammo all'entrata della metropolitana, scendemmo le scale e scavalcammo i cancelli. Salimmo subito sulla metropolitana e ci sedemmo sui posti liberi. Uno di fronte all'altro. Mio fratello incontrò un suo amico e si alzò allontanandosi per andare a parlarci, mentre io ero seduta imparte a un ragazzo con gli occhiali da sole che fingeva di leggere un giornale, al contrario.
«Che sole, ah?» dissi cercando di attirarne l'attenzione. Niente.
«Che dice di interessante?» tentai ancora. Niente.
«Se deve fingere di leggere il giornale almeno lo prenda dritto» dissi per ultimo. Controllò e sorrise, si stava per togliere gli occhiali e parlare quando mio fratello lo interruppe.
«Marty, andiamo» disse Edo mentre usciva dalla metropolitana.
«Arrivo» dissi. Uscii e guardai il ragazzo che prima era seduto imparte a me e le porte ''bianche'' – grige – mi si chiusero di fronte.

  
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