Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Ricorda la storia  |      
Autore: emmevic    24/06/2013    3 recensioni
Cit/: Si dice che ogni osso produca un rumore preciso, nel momento stesso in cui si spezza, e che subito prima che esso si frantumi sia udibile un leggero scricchiolio sinistro e poi, poi quando cede definitivamente e si frattura, c'è un suono tanto duro da far accapponare la pelle. [...] E tu, Marco, quando sei stato divorato dai titani in che modo hanno schioccato le ossa del tuo cranio e con quale strepitio la tua clavicola e il tuo braccio sono stati mozzati dal resto del corpo?
[ Jean/Marco Friendship; Jean centric--]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jean Kirshtein, Marco Bodt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Frattura 2
« Miss your voice, the touch of your hand
I long to know that you understand

My buddy, my buddy, your buddy misses you. »
• My Buddy dall'album Funeral degli Arcade Fire

F r a t t u r a
Prompt - bravo ragazzo


Si dice che ogni osso produca un rumore preciso, nel momento stesso in cui si spezza, e che subito prima che esso si frantumi sia udibile un leggero scricchiolio sinistro e poi, poi quando esso cede definitivamente e si frattura, pare ci sia un suono tanto duro da far accapponare la pelle.
Per ogni osso dicono ci sia un rumore particolare con una sfumatura che, se addestrati a dovere i sensi ed abituati a cogliere le più irrilevanti differenze, lo rende facilmente riconoscibile.
E tu, Marco, quando sei stato divorato dai titani in che modo hanno schioccato le ossa del tuo cranio e con quale strepitio la tua clavicola e il tuo braccio sono stati mozzati dal resto del corpo?

Ridicolo pensare che qualche fiamma, se curata nel modo adeguato e attizzata a dovere, basti a cancellare le tracce dell'esistenza di una determinata persona; brutalmente ridicolo.
Ma per quanto ridicolo questo vale anche per il cadavere di Marco, che in un attimo è stato inghiottito dal fuoco ed è diventato cenere ― polvere, come quella che invade le stanze delle case e che alberga nelle strade di campagna e di città, quella stessa che viene spazzata e ricopre in fretta ogni superficie.
E Jean è ancora lì, a denti stretti, con qualche goccia di sudore a colargli sul viso e le ultime scintille del falò che si spengono accanto a lui, guizzando come lucciole nella notte. Corruga le sopracciglia e si chiede come, quando, perché e si domanda freneticamente il motivo di tutto ciò, dato che l'ultima volta che l'ha incontrato, Marco era vivo – vivissimo, ben ricorda d'averlo visto correre da un tetto all'altro calpestando le tegole rosse con vigore e una certa dose di entusiasmo – e ora, a distanza di giorni dalla battaglia di Trost, di lui vi è solo un cadavere. Anzi, ora nemmeno l'ombra del suo cadavere rimane, dal momento che l'unica cosa che persiste è la cenere delle sue carni – quelle che il gigante non si è degnato di mangiare e ha lasciato lì, appoggiate ad una parete ad imputridire, vittima prediletta dei vermi.
Da quando Marco gli ha rivolto quel sorriso sincero, quello che gli aveva riservato su una delle panche in pietra del quartier generale e che, con tutta probabilità, nell'attimo della sua morte dev'essere stato soppiantato da una smorfia di terrore e dolore, gli sembra siano passati appena pochi minuti, anche se in realtà sono passati giorni ed è da ore che il cadavere dell'amico è stato bruciato, in seguito ad una veloce identificazione e dopo esser stato caricato assieme ad altre salme su carretti di legno intenti ad avanzare in una macabra processione; triste convoglio, il loro.
E il tempo per il lutto non c'è, Jean lo sa. Ci sono altri cadaveri da scovare, perché ce ne sono sicuramente altri che ancora aspettano di essere trovati e poi, poi bisogna decidere per il proprio futuro - sempre che così possa definirsi il drammatico destino che si prospetta innanzi.
« Ed ora cosa bisogna fare?¹ »
Disillusa domanda, la sua, e la pone più a se stesso che ad altri, mentre osserva il fuoco alzarsi in un'ultima estrema fiammata ingoiando così gli ultimi brandelli di morte.
D'altronde – quando la certezza che chiunque possa morire, anche i bravi ragazzi, quelli le cui ossa dovrebbero rimanere intatte tutta la vita e sui volti dei quali non dovrebbero comparire rughe di preoccupazione – ogni valore, ogni ideale, ogni progetto crolla e assume un significato diverso.
Forse per questo Jean, ancor prima di porre la domanda e di pronunciarla a viva voce, sa nel profondo che sceglierà di entrare nella legione esplorativa grazie a lui e al suo sacrificio.
Così, mentre riordina le idee e si sistema nuovamente il fastidioso panno sulla bocca, si appresta a prendere definitivamente la decisione e con un tocco di nostalgia tarda nell'incertezza e ripensa a quella volta in cui Marco, scherzando, gli ha tirato uno di quei pugni amichevoli che ci si scambia fra compagni o a quell'altra volta in cui, prendendolo in contropiede, lui stesso s'è preso gioco dell'amico a causa di quella spruzzata di lentiggini a parer suo davvero troppo femminile.
Nessuno dovrebbe morire a sedici anni, ragiona.
E la scelta con il senno di poi è quasi scontata, perché glielo deve, lo deve a Marco, ma Jean ancora non sa.
Legione esplorativa, sillaba mentalmente il ragazzo e d'un tratto tutto è chiaro e il buio che ha nella testa svanisce, quando lo colpisce come un pugno in pieno stomaco la consapevolezza che altri bravi ragazzi alla stregua di Marco aspettano il suo arrivo nella legione.
Ora la strada si delinea diritta innanzi a lui e non ci sono bivi che possano distrarlo: la scelta è presa.

E le tue ossa, Marco, le tue ossa che rumore hanno fatto quel giorno? E, dimmi, c'è forse differenza nel modo in cui si spezzano quelle di un codardo da quelle di un bravo ragazzo?



1. Questa frase la pronuncia Jean nel capitolo 18.
NdA - Se vi sembra OOC, fatemelo tranquillamente presente. Lo apporrò nelle note introduttive.
Grazie dell'attenzione ed un saluto! ♥

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: emmevic