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Autore: _xonedssmile_    24/06/2013    6 recensioni
C'era una volta... e sempre ci sarà.
Una Cenerentola moderna, alle prese una una scoperta a dir poco 'scioccante'.
E sei voi foste nella sua situazione, cosa fareste?
[...]
Le favole non riguardano solo castelli e principesse: rappresentano tutti i desideri che vuoi appagare e il coraggio di lottare per le cose in cui credi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.
 
 
 

‘Allie, svegliati!’ gridò la mia matrigna dal piano inferiore, facendomi svegliare di colpo.
Guardai la sveglia:le 5:30.
Ero ancora annebbiata dei fumi del sonno, ma ormai ero abituata a lavorare a quell’ora.
‘Allie, datti una mossa, la colazione non si prepara da sola!’ continuò poco dopo Katherine.
Mi precipitai in bagno, indossando i soliti vecchi vestiti. Spostai il mio sguardo allo specchio poco distante, osservando la mia figura: una ragazzina di appena sedici anni, costretta ai ‘lavori forzati’ da una persona che di bene non ne ha mai avuto in cuor suo.
Raccolsi i miei capelli in una coda alta, lasciando che alcuni ciuffi castani sfuggissero al controllo dell’elastico, conferendomi un’aria ancor più trasandata
Aprii il rubinetto, passando una mano bagnata sul mio viso, giusto per mostrarmi sveglia.
‘Alla buon’ora.’ disse Katherine appena varcai la soglia della cucina.
‘Appena uscita da scuola devi andare subito al bar, Liam oggi ha molto da fare e tu devi aiutarlo.’aggiunse mentre sfogliava le pagine del giornale locale.
Comincia a preparare la colazione per le mia due sorellastre, era ormai un’abitudine che ripetevo ogni mattina da ben due anni a questa parte.
Il primo raggio di sole di quella giornata illuminò la cucina a poco a poco, donando una piacevole sensazione.
Gli uccellini cominciarono a cinguettare, seguiti dal gallo del signor Robinson della fattoria a fianco la nostra casa.
Abitavamo al confine della piccola cittadina di Doncaster, in un’area di campagna dalla quale si poteva scorgere in lontananza il centro abitato.
Era un luogo abbastanza piccolo, dove le poche persone che vi abitavano si conoscevano benissimo.
Di autobus non ne passavano molti, dato che la maggior parte di essi si concentrava nella zona ‘viva’ della città.
‘Hai finito di preparare la colazione? Non ho tutta la giornata.’mi rimproverò la matrigna, facendomi sobbalzare dallo spavento.
Donna più crudele di lei non ce ne era al mondo.
‘Ecco a lei.’le porsi le tazza contenente del caffè caldo e il piattino con un pezzo di crostata preparata il giorno prima.
Stessa cosa feci per le altre mie due ‘sorelle’.
Misi i piattini in un vassoio di acciaio e mi recai di nuovo al piano superiore.
‘Buongiorno Johanna,buongiorno anche a te Kate!’ dissi entrando nella loro camera, poggiai i due piattini sui loro comodini e andai a scostare le tende, facendo entrare un po’ di luce.
‘Allie, chiudi quei maledetti pezzi di stoffa.’ si lamentò Johanna dal suo letto. Possibile che qualsiasi cosa facessi non andava mai bene?
Sottostai ai suoi ordini, prima di uscire dalla stanza per recarmi nella mia e prepararmi per il primo giorno di scuola.
Volevo scappare da questo mondo, cambiare identità e non farmi più trovare per ricominciare una nuova vita.
Volevo, ma non ne avevo il coraggio.
Entrai nella doccia lasciando che il getto di acqua tiepida bagnasse il mio corpo e mi liberasse, anche solo per un attimo, di tutti quei pensieri.
Fui pronta in poco tempo, non mi importava tanto del mio aspetto, tanto neanche quella volta avrei dato nell’occhio.
Non mi definivo una di quelle ragazze che ‘lasciano il segno’, ero semplice e se c’ero o non c’ero alla gente non importava tanto.
Scesi al piano inferiore armata solo di uno zaino ormai vecchio, forse quella mattina le mie sorellastre avrebbero avuto un buon cuore e mi avrebbero accompagnato a scuola con le loro Range Rover.
‘Khristine, dove sono Johanna e Kate?’ chiesi con un leggero accenno di affanno causato dalla ‘corsa’ per le scale- nel quale, per miracolo, non avevo schiacciato la codina del gatto che si accucciava sempre ai piedi delle scale-.
‘Sono già uscite, ti toccherà andare con l’autobus.’  sospirò con finta aria dispiaciuta, ‘Come al solito d’altronde.’ aggiunse non appena fui davanti la porta.
Alzai gli occhi al cielo, imprecando qualche maledizione, ed uscii.
La brezza mattutina accolse il mio corpo in un piacevole ‘abbraccio’, che mi accompagnò fino a quando non arrivai davanti al cartello ‘Fermata del bus’.
Mi guardai intorno notando un giovane ragazzo che mi fissava insistentemente da dietro un grande albero.
Si nascose appena lo guardai, per poi ricominciare il suo ‘lavoro’.
‘Ma cosa vuole da me?’pensai, cominciando a preoccuparmi.
Odiavo ammetterlo ma speravo davvero che l’autobus passasse presto, e così fu: dopo non appena qualche minuto il grande mezzo di trasporto si fermò proprio davanti a me.
Entrai il più velocemente possibile.
Mi sedetti in fondo alla vettura, girandomi ancora in direzione del ragazzo, notando ancora che mi fissava.
Cercai di non pensarci accendendo il mio adorato mp3, impostando una canzone a caso.
Potevo definire la musica parte fondamentale della mia vita: c’era sempre stata, fin dalla mia più tenera età.
Era capace di trasportarmi in un altro mondo con una sola nota, capace anche di farmi dimenticare  tutti i problemi e la vita che conducevo.
Si, quella vita, la odiavo con tutto il mio cuore.
POV SCONOSCIUTO:
La guardai andare via, così presi il cellulare e chiamai la ‘Signora’.
‘Allora, l’hai trovata?’ mi chiese con aria impaziente e curiosa.
‘Si, si stà dirigendo verso la St.Andrew School.’ ero soddisfatto almeno per una volta nella vita avevo fatto qualcosa di giusto.
‘Bene, spia ogni sua mossa, devo sapere tutto.’ scandì bene le ultime parole.
‘Ma Signora, il prossima autobus passerà alle dieci.’ replicai, quasi implorandola.
‘Niente ma, voglio che tu segua quella ragazza.’disse per l’ennesima volta, prima di riattaccarmi in faccia.
Sarebbe stato difficile ma almeno, dopo un lungo periodo di ricerche, avevo finalmente trovato una della future donne più importanti di tutta Doncaster.

 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE:
Ciauz a tutte! (?)
Sono ritornata con un nuovo capitolo e beh, credo che non vi libererete facilmente di me lol.
Inizialmente i capitolo saranno molto corti, per poi allungarsi con lo sviluppo della storia.
Qui si presenta soprattutto la vita della nostra protagonista.
Chi sarà mai quello sconosciuto e quella ‘Signora’? OuO
Fatemelo sapere una recensione piccolina c:, mi farebbe davvero piacere
Colgo l’occasione per ringraziare quell’unica persona che ha recensito il ‘Prologo’ HAHAHAHAAHHAHA **
Ora devo scappare, ci vediamo alla prossima bella pimpe senzuali<3
Baci,Ale :)

  
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