ZAYN:
Ci dirigemmo verso la casa dei nostri vicini, arrivati bussammo un paio di volte. Dopo pochi minuti ci ritrovammo di fronte a noi una donna sulla quarantina con un sorriso a trentadue denti
–Buonasera, io sono Alyssa è un piacere conoscervi lui è il mio compagno Robert , prego entrate -. Ci fece cenno di sederci sul divano, e dopo qualche istante iniziò con le presentazioni:
-Lei è mia figlia Emma, e loro sono i figli di Robert Andrew e Abby-, mia madre più felice che mai rispose:
–E’ un vero piacere fare la vostra conoscenza, purtroppo siamo potuti venire solo io e Zayn ma appena mio figlio mi ha detto che ci avevate invitato per la cena ero entusiasta-.
-Bene Zayn perché non vai a chiamare Grace di sicuro è nella sua stanza appiccicata a quel computer, oggi vi siete conosciuti giusto?!- mi chiese Alyssa con un sorriso,
-Ehm.. si oggi è venuta lei a invitarci abbiamo parlato solo un po’, ma ci conoscevamo già, infatti siamo compagni di scuola - risposi,
-Oh ma è fantastico!, dai vai a chiamarla mentre noi finiamo di preparare-.
Non esitai nemmeno per un minuto e con passo veloce andai nel piano superiore , vidi una porta semichiusa e pensai che molto probabilmente fosse la stanza di Grace allora bussai nessuna risposta , entrai.
–WOW!- che visione, c’era lei solamente in intimo davanti al suo armadio con le cuffie alle orecchie, si muoveva con un ritmo che ti veniva voglia di saltarle addosso da quanto era maledettamente sexi, era solamente coperta da un reggiseno viola con dei merletti bianchi che le coprivano la parte superiore del seno e che faceva completo con gli slip che le avvolgevano perfettamente il sedere,era incantevole la sua pelle era cosi chiara senza nessuna imperfezione. Consapevole del fatto che lei non potesse ne sentirmi e ne vedermi mi sdraiai sul letto affascinato da quella visione celestiale.
GRACE:
Non avevo la minima idea di cosa mettermi e i vicini sarebbero arrivati a momenti ,optai per un vestitino blu e bianco che però si trovava sopra il letto quindi mi tolsi le cuffie e mi girai.
-Ma che cazzo ci fai qui tu?!- dissi stupita nel vedere Zayn coricato sul mio letto con una faccia da prendere a schiaffi
-Niente tua madre mi ha detto di chiamarti per scendere e quindi sono venuto!-,
-Ma bussare no e..?!- gridai,
-Ho bussato, ma qualcuno era troppo impegnato ad ascoltare musica e a muoversi in un modo dannatamente sexi per rispondere!- disse con un sorriso malizioso , mi squadrò da testa a piedi allora mi resi conto che ero solo in intimo
–Esci immediatamente fuori..!- sbottai cercando di coprirmi in qualche modo,
-E perdermi tutto il divertimento?!, non ci penso nemmeno!-
Lo vidi avvicinarsi a me e senza pensarci due volte mi allontanai per poi mettermi una maglietta trovata sulla sedia che fortunatamente mi arrivava al ginocchio.
–Che fai, scappi?!- mi sollevò da terra per poi poggiarmi delicatamente sulle morbide coperte del mio letto mettendosi sopra di me. Cercai di sfuggire al suo tocco ma invano
–Baciami!- mi soffiò all’orecchio,
-Non ci penso nemmeno!- sbottai girando la testa dalla parte opposta.
Spalancò gli occhi per poi dire –Noooo!!, tu hai detto di no a Zayn Malik?!-,
-Si e allora?!- Lo guardai scocciata.
-Bene, preparati alle conseguenze!- non feci tempo a rispondere che mi ritrovai a ridere e dimenarmi come una stupida a causa del solletico provocato dal tocco veloce delle dita di Zayn sulla mia pelle!
–Allora mi baci o no ?!- mi chiese lui senza fermarsi
–Non ci penso nemmeno!- risposi con le lacrime agli occhi,
-Sicura?!, posso continuare così per tutta la serata-, -Non mi interessa, io non ti bacerò accettalo!- dissi con poco ossigeno nei polmoni Perfetto allora io non la smetterò!- aumentò la velocità delle dita e vedendomi in difficoltà la sua risata risuonò in tutta la stanza
-Zayn, ti prego smettila non respiro più, smettila ti prego- lo supplicai con un filo di voce
–Tu baciami e io la smetto!- rise lui
–Ti ho detto di nooo!-
-E io non la smetto!-
-Ok ok ti bacio ma tu devi finirla intesi?- lo guardai con supplica
–Visto come ci capiamo subito io e te?!- mi ammiccò con l’occhio destro.
Si avvicinò di più al mio viso e in un millesimo di secondo mi ritrovai le sue morbide, calde, seducenti e delicate labbra appoggiate alle mie. Un’ ondata di emozioni mi inondò tutto il corpo, sobbalzai quando notai che stava cercando di sfilarmi la maglietta lo notò e sorrise , lo lasciai fare cosi mi ritrovai solamente in intimo. Si staccò da me, per poi guardarmi negli occhi mi ci persi, non so come, ma guardare quegli occhi mi faceva sentire felice, voluta aveva uno sguardo diverso dalle altre volte, quello era uno sguardo sincero carico di emozioni. Riposizionò nuovamente le labbra sopra le mie per poi far scivolare la sua mano dietro la mia schiena sfiorandomi la pelle con le dita che andava su e giù, mi venne la pelle d’oca. Staccò nuovamente le labbra dalle mie per concentrarsi sul mio collo, avvicinandosi sempre di più e lasciando una dolce scia di piccoli baci. Mi scappò un risatina causata dal solletico che mi provocavano quest’ultimi
–Perché ridi?- mi guardò perplesso il ragazzo
-Mi fai il solletico!- risposi nascondendo il viso nell’incavo del suo collo per l’imbarazzo.
-Sei diventata tutta rossa, mi piace questo!- mi lasciò un bacio tra i capelli ormai disordinati
-Invece a me no!- mi limitai a dire ancora più imbarazzata. Rimanemmo per qualche minuto in silenzio lasciando i nostri corpi avvinghiati l’uno all’altro,
Comunque non è giusto!- sbottai io
-Cosa?- mi chiese interrogativo Zayn
–Io sono solo in intimo, mentre tu sei completamente vestito!- non lo lasciai rispondere che subito gli sfilai la maglia di dosso
–Ecco così va bene!- conclusi io con un sorriso a trentadue denti.
–Sto molto meglio così, stava cominciando a fare caldo- riprese possesso delle mie labbra, mentre io fiondai le mie dita tra i suoi capelli nero carbone, per poi lasciare dei piccoli graffi lungo la sua schiena. Ero completamente in paradiso vedevo e sentivo solamente noi due e nessun altro.
–Grace, Zayn è pronto scendete!- ritornai alla realtà non appena sentii la voce familiare di mia madre chiamarci, mi vestii in fretta e con un po’ di imbarazzo dato che il moro seguiva con lo sguardo ogni mio movimento
–La smetti o no di fissarmi?!- gli chiesi infine
-Scusami ma non riesco a toglierti gli occhi di dosso, sei perfetta-
-Ma finiscila!- mi limitai a dire per poi prenderlo da un braccio catapultandoci giù in cucina.