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Autore: kioppertoi    24/06/2013    7 recensioni
Ciao a tutti ^^
Questa è la mia prima fanfiction!
Spero che la leggiate e non giudichiate dai primi capitoli. Ho sbagliato perchè ho unito due storie completamente diverse ed è venuta fuori troppo lunga. Ma nell'ultima parte della storia mi sono impegnata di più ve lo assicuro. La storia parla a grandi linee di Pan e Bra all'inizio nemiche che diventano grandi amiche ed entrambe si innamorano rispettivamente di Trunks e Goten. Cinque anni dopo, il giorno dei festeggiamenti per la maturità di Bra, Goten e Goku spariscono per ben nove mesi. La ragazza cade un una crisi depressiva ma con l'aiuto di Pan e dal discorso fatto con Chichi (l'unica donna in grado di capirla, dato l'assenza perenne di Goku) si riprende e conosce un nuovo ragazzo: Tommaso. Perchè sono spariti i due Son e soprattutto,cosa succederà quando ritorneranno? Non vi resta che leggere.
Un bacio
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Goten, Pan, Trunks
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 33

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Nel salotto di casa Son erano riuniti tutti gli amici che scherzavano e ridevano allegramente, festeggiando l’arrivo  di Goku.

Bra inspirò profondamente e spalancò la porta di scatto.

Le risate cessarono immediatamente e tutti rivolsero uno sguardo interrogatorio su Bra.

Fissò Tommaso che era seduto anche lui insieme agli altri che festeggiavano l’arrivo dei Son, senza sapere il motivo dei festeggiamenti. Si sentiva di troppo ma cercava di non farlo notare.

“Bra, tesoro ti senti bene?” Bulma andò verso la figlia che, scansò la madre e prese l’amica per un polso trascinandola a forza in bagno.

Tutti guardarono la scena e Chichi interruppe il silenzio “Povera ragazza... non si merita di soffrire così”

“Scusate... Potrei sapere cosa è successo? Bra è  scesa improvvisamente dal treno senza dare spiegazioni ed è sparita!  Con me si comporta in modo strano. Non lo so, spiegatemi” Chiese Tommaso, preoccupato.

“Ti spiegherò tutto più tardi” intervenne Trunks.

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“Pan, io non ce la faccio più” confessò Bra, sedendosi per terra.

“Lo so Bra.. Giuro che lo ammazzo appena lo vedo” si sedette affianco all’amica “E adesso? Cosa pensi di fare adesso?”

“In che senso?”

“Come in che senso? Con Teodoro che farai? E con zio Goten?”

“Non lo so, non lo so. Io amo Tommaso, ma...”

“Ma ami di più Goten” finì la frase, Pan.

Bra scosse la testa, esausta. Era davvero una brutta situazione.

Non poteva piantare in asso Tommaso dopo tutto quello che aveva fatto per lei, in fondo la sua compagnia l’aveva fatta stare bene ed è solo grazie a lui che si è ripresa. Ma il suo orgoglio sayan le impediva di perdonare Goten. Si sentiva umiliata e sfiduciata e non le piaceva affatto questa cosa.

Le due ragazze si abbracciarono per tanto tempo.

Pan, era l’unica persona che riusciva a confortarla anche senza dire una parola.

“Pan, fammi un favore. Vai e spiega a Tommaso tutta questa storia. Spiegali che è Goten il ragazzo di cui li parlavo che se ne era andato e che adesso è ritornato..”

“Certo” le stampò un bacio sulla fronte e uscì dalla camera ‘’Ah Bra...’’

‘’Cosa?’’

‘’Ti voglio bene’’

‘’Anche io te ne voglio Pan’’ disse sorridendo.

Bra sospirò. Com’era stato strano rivedere Goten, era cambiato moltissimo sembrava più... uomo. Si chiedeva del perchè del suo ‘’viaggio’’ se così si può definire e voleva spiegazioni al più presto. Era tutta tremolante e agitatissima, come gli era mancato il suo Goten.

Si alzò da terra e decise di andare in camera sua a riposare, ne aveva bisogno. Passò davanti alla camera di Trunks e intravide Pan che parlava a Tommaso che era seduto sul letto e la ascoltava attentamente. Andò in camera e si chiuse la porta alle spalle.

Si buttò sul letto e crollò nel sonno.

Poco tempo dopo venne svegliata dal suono del campanello al piano di sotto. Sentì la porta che si aprì e le urla di gioia di tutti quanti.. Goten era andato a salutare sicuramente.

Non poteva negare a sè stessa di essere felice della sua presenza. Goku e Goten erano entrambi i più vivaci del gruppo e senza di loro non era la stessa cosa.

Doveva assolutamente sapere cosa aveva combinato Goten in quel tempo, ma doveva assumere per un po’ la figura dell’offesa.. doveva pur fargliela pagare in qualche modo o no?

Sentì bussare alla porta e le venne il cuore in gola.. non aveva voglia di parlare al ragazzo.

Non rispose.

Pochi secondi dopo sentì la porta spalancarsi violentemente e con sorpresa vide C-18 con un bicchiere di vino in mano.

‘’Mi spieghi qual è problema?’’ disse senza giri di parole sedendosi sulla scrivania.

Bra osservava la biondina di mezza età ma con l’aspetto da ventenne senza capire. Chissà perchè era venuta proprio lei a parlarle chissà cosa aveva da dirgli.

‘’Allora?’’ insistette.

‘’Non lo so, non so che fare adesso che è ritornato Goten.. Io non posso stare senza di lui, mi manca.. Ma c’è Tommaso... Voglio bene anche a lui.. E..’’ C-18 non la lasciò finire. ‘’Quanti problemi stupidi che ti fai ragazzina, magari io avessi questi genere di  problemi’’ disse sfacciatamente e Bra si infastidì molto, stava per risponderle ma si trattenne, forse aveva racone C-18.

Stettero un po’ in silenzio ‘’Bra, il tuo comportamento è stupido. Tu non sai cosa ha dovuto passare Goten e se davvero sei stata così male e davvero lo ami non capisco perchè ti comporti da bimba. Sei una donna ormai. Hai quasi vent’anni, non so se ami davvero quel Tommaso o se era solo un modo per passare il tempo quando Goten non c’era.. Poi, non so come faccia a piacerti uno smidollato simile.’’

‘’Non è uno smidollato, ha un gran cuore’’ intervenne secca.

‘’Un grande cuore..’’ ripetè la bionda cantilenando ‘’Non ti sto dicendo di rimetterti con Goten, solo tu devi decidere se ne sei davvero innamorata o ami di più quel marmocchio là’’ disse in modo dispregiativo ma Bra sorrise, C-18 era fatta così.

‘’Non farti mai dire dagli altri chi devi amare e chi devi odiare. Sbaglia sempre per conto tuo’’

Scese dalla scrivania e bevve tutto in un sorso il vino rosso che aveva nel bicchiere

‘’Anche se io tifo per Goten’’ disse con una specie di sorriso beffardo e uscì dalla camera sbattendo la porta, come suo solito.

Bra rimase per un po’ a fissare quella porta, attonita. Poi sorrise, aveva capito cosa doveva fare.

Passarono tre giorni e lei non vide nè Goten nè Tommaso, era stata sola a pensare.

Era nel letto con mille pensieri in testa poi scalciò la coperta d’improvviso ‘’Maddai, quante paranoie, io voglio Goten’’ disse ad alta voce senza rendersene conto. Era stanca di stare male, lo amava ed era decisa a riprenderselo.

Andò sui Monti Paoz, ma erano poco più delle otto, conoscendolo, stava ancora dormendo. Ma si affacciò comunque alla finestra per vederlo dormire ma, con sorpresa, lo trovò già sveglio che puliva la camera.

Non riusciva a credere ai suoi occhi non aveva mai visto Goten sveglio a quest’ora del mattino e tanto meno lo aveva mai visto pulire.

Il ragazzo si accorse della presenza di Bra e la guardò, lei imbarazzata indietreggiò ma lui aprì la finestra e la invitò ad entrare senza chiedere niente.

 

‘’Cosa ci fai sveglio a quest’ora? E come mai stai pulendo la camera?’’

Lui sorrise ‘’Non sono più abituato a dormire molto’’ tagliò corto, pensieroso.

Lei annuì.

Stettero in silenzio per tantissimo tempo senza neanche guardarsi. Appena il loro sguardo si incrociò Goten si avvicinò velocemente a lei e la baciò.

I loro cuori battevano all’impazzata ed entrambi tremarono dall’emozione. Bra non riuscì a respingere quel bacio.

Solo in quel momento si accorse cha Tommaso non le faceva provare niente a confronto di quello che le faceva provare il sayan.

Continuavano a baciarsi senza prendere nenche fiato e andarono verso il letto entrambi. Lui con le braccia possenti intorno alla sua vita fine e lei con le braccia avvinghiate al collo.

Entrambi volevano la stessa cosa: l’altro.

Bra tolse la maglia al ragazzo e lui sorrise ‘’mi sei mancata tanto Bra’’

Per un attimo si fermarono ma lei non disse niente e lo guardò negli occhi.

Ripresero a baciarsi. Avevano il fiatone, non volevano staccarsi l’uno dall’altra nemmeno per spogliarsi.

Quei piccoli gesti, quei delicati modi che avevano di toccarsi.. Lo avevano fatto per anni ma adesso sembrava così diverso. Sembrava più nuovo. Stavano scoprendo  un lato dell’altro che non conoscevano, la mancanza, la paura di non vedersi, il dolore, la distanza avevano cambiato entrambi ma non avevano cambiato quello che provavano.

Bra si svegliò che era mezzogiorno passato e appena aprì gli occhi notò che Goten era sveglio e fissava il soffitto con un’espressione rilassata.

‘’Sembra un sogno’’ bisbigliò lei.

Il ragazzo si girò  e le accarezzò il mento  ‘’Ho capito che senza di te non posso vivere, perchè non sono completo senza di te. Non posso vivere senza le nostre discussioni, senza i nostri litigi, senza i nostri baci, senza il tuo finto modo di far e l’arrabbiata quando non ti do troppe attenzioni, senza i tuoi consigli,senza la tua risata, senza le padellate che mi tiri sempre in testa’’ dicendo questo rise poi tornò serio ‘’senza la tua bellezza.. Ma la cosa che mi ha fatto più morire è non aver potuto guardare per quasi un anno i tuoi occhioni da bambina che amo tanto. Io.. Io amo tutto di te. Non sai quante volte ho pensato al fatto di essere il ragazzo più fortunato del mondo. Ho iniziato ad amarti a età giovanissima avevo appena quindici anni, ero un ragazzino. Le relazioni a quell’età non sono mai serie, invece la nostra sì e.. e guardaci! Ci amiamo e abbiamo una casa tutta nostra. Ma la cosa che mi ha fatto stare più male è il fatto di averti fatta soffrire... Bra, io ti amo ma è impossibile dire a parole quanto ti amo, è umanamente impossibile dimostrarlo e ho paura di non riuscire a dimostrartelo’’

La ragazza stava per aprire bocca ma improvvisamente le lacrime presero  il sopravvento e non riuscì a fermarle.

Non capiva del perchè stava piangendo. Forse per le belle parole del ragazzo, forse perchè aveva avuto la conferma che lui la amava davvero, o forse semplicemente perchè li era mancato talmente tanto che averlo accanto a lui sembrava un sogno.. un sogno bellissimo.

‘’N-non è che è un sogno?’’ ripetè singhiozzando ‘’Ho paura che sia un ennesimo sogno...’’

Lui sorrise, aveva l’aria di una bambina piccola e indifesa e le fece tenerezza. L’abbracciò forte e lei pianse sul suo petto.

“Devi raccontarmi tutto, dove sei stato e il perchè” disse guardandolo negli occhi.

“Lo farò Bra, ti chiedo solo di darmi tempo. Capirai tutto’’

Lei non disse niente.

‘’Che ne dici di farci una doccia? Per ricominciare da dove ci eravamo fermati l’anno scorso’’

Goten sorrise ‘’Sì, però prima avrei un certo languorino’’ disse strofinandosi lo stomaco.

Lei sorrise e scosse la testa. Era cambiato nell’aspetto, nel modo di fare ma infondo era sempre il solito Goten.

Li diede un bacio. ‘’Oggi colazione a letto Son Goten! Ti preparo i tuoi pancake che ti piacciono tanto’’

 ‘’Perfetto, così mi piaci Bra!’’ esclamò con un sorriso soddisfatto

‘’Si ma non prenderci l’abitudine’’ scese dal letto, si rivestì velocemente e andò in cucina. Conosceva quella casa più di quanto conoscesse la sua.

Trovò Chichi che stava preparando il pranzo.

‘’Buongiorno Bra’’ salutò sorpresa di vederla lì.

‘’Buongiorno Chichi’’ si rivolsero uno sguardo profondo, valeva più di mille parole. Era uno sguardo sollevato come per dire è andato tutto bene, i nostri uomini sono tornati.

‘’Ho deciso di portare la colazione a Goten, oggi si fanno i pancake!’’

‘’Oh cara, ma è mezzogiorno passato fra poco si pranza’’

‘’Hai ragione, abbiamo perso la coignizione del tempo stando.. insieme’’ arrossì a vista d’occhio e Chichi lo notò.

‘’Vabbè mangiate tranquilli, dopo anni di matrimonio e dopo aver allevato due figli ho capito che lo stomaco di un sayan non è mai troppo sazio’’

‘’Prendo le uova!’’

Mentre con la frusta mescolava gli ingredienti le venne in mente Tommaso, doveva spiegarli questa situazione e doveva trovare le parole giuste per mollarlo e non era affatto facile. Lo avrebbe fatto nel pomeriggio, si sarebbe scusata con lui ma le avrebbe spiegato che era innamorata solo di Goten e in quel periodo era solo confusa, era una verità dolorosa ma è meglio piangere su una verità che sorridere su una bugia.

I due fecero colazione e subito dopo pranzo. Com’era bello vedere Chichi che urlava contro Goku per il suo goffo modo di mangiare e Goten che toglieva il cibo di soppiatto al padre per mangiarselo. Le era mancata quella situazione.

Che strane le piccole cose. Spesso le diamo per scontate, o non le notiamo, finchè un giorno finiscono. Allora ci accorgiamo di quanto erano belle quelle piccole cose. Quando realizziamo che non le avremo più, il dolore nato da una piccola cosa persa è immenso. Solo adesso, che Bra aveva capito cosa voleva dire perdere una persona, se n’era resa conto e non avrebbe mai permesso che una cosa così sarebbe successa una seconda volta. Quelle piccole cose come i battibecchi in famiglia, le carezze, il modo in cui Goten si sporca la bocca di cioccolata come i bambini ogni volta che mangia la torta, l’ odore della lavanda che usava sempre Chichi fra le sue lenzuola, il loro modo di giocare, i loro bisticci per un niente, gli sguardi, il suo sorriso.. sono tutte cose di cui non noti l’importanza finchè ce le hai. Bra capì che deve  apprezzare quello che ha adesso, prima che il tempo le faccia apprezzare quello che ormai ha perso.

 

 

FINE. 

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ULTIMO ANGOLO AUTRICE (SPERO CHE LEGGIATE)

L' estate scorsa ho iniziato la storia e adesso l'ho finita! Quasi non ci credo. Mi ricordo che all'inizio pubblicavo un capitolo al giorno infatti  passavo tutta la notte a scrivere perchè sapevo che qualcuno avrebbe letto la mia storia e la cosa mi rendeva felice, come tutt'ora. Mai avrei immaginato che la mia storia prendesse una certa popolarità e sono davvero contenta :)

Non sono molto soddisfatta però della mia "opera" anche perchè la storia è troppo lunga. Ho iniziato il racconto con l'odio che c'era tra Pan e Bra, poi le ho fatte diventare amiche, si sono innamorate, cinque anni dopo Goten se n'è andato, Pan e Trunks hanno litigato, Bra si consulta con Chichi perchè è l'unica in grado di capirla, è arrivato Tommaso (detto Teodoro) nella vita di Bra , quando le cose vanno per il verso giusto ritorna Goten e POOF, addio Tommy e vissero felici e contenti.

No, no, no.. ho sbagliato tutto. Scommetto che neanche ricordavate le cose che erano successe all'inizio. Ho riletto la storia da capo giusto ieri e mi sono resa conto che non funziona. Ho unito due storie completamente diverse ma è stata la mia prima Fanfiction e come si dice, sbagliando si impara! E all'inizio non avevo mai scritto niente e non tutto è grammaticalmente corretto o esposto al massimo. Alcune cose sono spiegate troppo velocemente e su alcune mi sono soffermata troppo e non è il risultato che avrei voluto ottenere! Ho fatto molti pasticci e diciamo che anche quest' ultimo capitolo non è il massimo. Avrei voluto renderlo più interessante e più emozionante ma sono le uniche cose che mi vengono in mente anche perchè iniziavo a stufarmi di questa storia, ho voglia di iniziarne una nuova allora ho tagliato corto. Ci tengo molto però che voi leggiate bene l'ultimo pezzo perchè è stato il più difficile da scrivere per me. Diciamo che in questo momento sono dentro a una situazione non troppo bella quindi ho scritto parole che riguardano la mia vita. Dobbiamo saper apprezzare le più piccole cose finchè siamo in tempo..

Ma io mi pongo una domanda.. Non siete curiosi di sapere il motivo del perchè i Son se ne sono andati senza dire niente, senza voler l'aiuto di nessuno, dicendo che sarebbero bastati sette mesi precisi mentre ne sono passati nove emmezzo? Ebbene sì, come ho già detto, ci sarà la continuazione.. durerà non più di cinque capitoli. Devo ammettere che ho usato tutta la mia immaginazione anche perchè l'estate scorsa mi sono inventata sul momento la loro scomparsa, giusto per creare un po' di scompiglio alla trama troppo noiosa. Ma non amo lasciare le cose a metà e ci deve essere una motivazione logica alla loro scomparsa o no? Bene, non so quanti di quelli che avevano iniziato a leggere l'anno scorso ci sono ancora ma so che qualcuno di fedele è rimasto me lo sento. 

Inizierò una nuova storia, spero che qualcuno di voi passi a darle un' occhiata. Starò molto più attenta all'ortografia, al senso logico e a non renderla troppo lunga ma sopratutto che sia ben strutturata.

Oh mamma.. parlo davvero troppo eppure vorrei dire così tante cose! Spero che ci sia ancora qualcuno che legga questo capitolo e che non abbia lasciato la mia storia nel dimenticatoio. 

Grazie per aver letto la mia storia e per aver letto quest' ultima parte dell' ''angolo autrice'', che per me è molto importante che voi la leggiate. Grazie di cuore davvero! Spero di avervi soddisfatti almeno un minimo!

Alla prossima :') (sono quasi commossa, cavolo!)

Un bacio, kioppertoi <3

   
 
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