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Autore: Juls_RaptorBVB    24/06/2013    3 recensioni
Odia gli One Direction. Li odia come cantanti e come persone. Qualcuno o qualcosa riuscirà a farle cambiare idea, almeno su una cosa?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo torniamo a casa, siamo tutti storditi dalla nottata passata a ballare. Cerco di rendermi presentabile mettendo un po’ di correttore qua e là, con scarsi risultati, e attendo che Harry sia pronto. Anche lui si prepara con la velocità di una lumaca e quando non ne posso più di aspettare mi avvicino e lo aiuto, per fare prima. Scendiamo controvoglia, senza nemmeno tenerci per mano. Nella hall decido di inserire io la mia mano nella sua, Harry la prende e la tiene lì, guardandomi di tanto in tanto. E’ così ogni mattina quindi non mi stupisco, quando si alza da letto sembra uno zombie, il problema è che gli zombie mangiano i cervelli mentre lui a malapena riesce ad andare in bagno a fare pipì. Sorrido a questo pensiero e lui se ne accorge.
-          “Niente, pensavo che sei troppo divertente appena sveglio.”
-          “Grazie. Non ho la forza di rispondere a tono, mi rifarò più tardi.” Pausa. “Beh, a pensarci bene anche domani va. Oggi non ne ho proprio voglia, non ho voglia di fare niente.”
-          “E’ la frase più lunga che tu abbia mai detto al mattino.”
-          “Piantala di prendermi per il culo.”
-          “Oh siamo nervosi stamattina.” Gli dico baciandolo.
Mi piace prenderlo in giro. Soprattutto quando è così addormentato, è più forte di me.
Finalmente ci raggiungono tutti gli altri e con mia grande sorpresa vedo Jen che arriva in coppia con Louis. La guardo a bocca aperta cercando spiegazioni e lei mi risponde a gesti dicendomi che rimandiamo a più tardi. Annuisco e faccio finta di nulla, poi arrivano mia cugina seguita da Zayn. Sembra che tra loro stia andando bene, si vede che Valery ha capito che non conta l’età, è il cervello che c’è sempre se c’è. Sorrido compiaciuta. Quindi tutti i membri della band sono accoppiati. Uno a zero per me. mancano all’appello Niall e Alexandra, l’altra mia amica. Che strano. Proprio mentre penso di andare a cercarli ci raggiungono. A quanto vedo si è formata una nuova coppia ancora. Ci dirigiamo verso l’uscita visto che a mia insaputa Harry aveva già pagato il conto della nostra camera. Ovviamente non mi ha detto niente perché sapeva che non avrei accettato. Sul treno crollano tutti, si addormentano profondamente. Io invece sono l’unica sveglia. Non sapendo cosa fare osservo Harry che è appoggiato con la testa sulle mie gambe, parla nel sonno quindi avvicino l’orecchio per capire cosa sta dicendo.
-          “Ti prego, non lasciarmi! Non te ne andare Juls, posso spiegare. Non posso vivere senza sapere che sei con me, c’è sempre una spiegazione!”
Credo proprio che sia un incubo. Sta sudando parecchio e si agita. Cerco di svegliarlo senza successo fino a quando non si sveglia lui di soprassalto urlando. Mi sposto in tempo prima di ricevere una testata nel naso. Si guarda intorno con gli occhi grandi di paura, terrorizzato.
-          “Harry che c’è? Che succede?”
-          “Io.. non.. era un incubo?”
-          “Direi di sì, urlavi.”
Di slancio si fionda addosso a me e mi stritola. Lo lascio fare accarezzandogli la schiena in silenzio.
-          “Shh.. sono qua, non ti preoccupare. Non vado da nessuna parte senza di te.”
-          “Non mi lasciare.”
-          “Non lo farò, stai tranquillo. Calmati.”
-          “Ho paura di perderti. Io ho sempre paura di svegliarmi al mattino e non trovarti. Come quella mattina in cui sei andata a fare una passeggiata e non ho letto il tuo biglietto. Pensavo te ne fossi andata.”
-          “Non sono così meschina, non farei mai una cosa del genere. Non sei l’unico ad avere queste preoccupazioni, io mi chiedo tutti i giorni come faccio ad uscire con te. Come fai ad accontentarti.”
-          “Non dire così, sei perfetta così come sei.”
-          “Già, lo dici perché sei di parte!”
-          “Forse, ma al momento non riesco a pensare a nessun’altra persona al mio fianco. Sei la prima ed unica che è riuscita a tenermi testa e a farmi cambiare.”
-          “Potrei dire la stessa cosa.”
Tutta la conversazione si è svolta con Harry che mi abbracciava, stretto alla mia maglietta. Decido che è il momento di mostrargli il mio tesoro più prezioso contenuto nella digitale.
-          “Sai quando tempo fa hai dormito nella mia stanza d’albergo?”
-          “Si, mi ricordo.”
-          “Ecco, mi piacevi già allora ma ero troppo spaventata per capirlo e per dirtelo. Sai come ho capito che mi piacevi?”
-          “Come?”
-          “Guardando queste.”
Dico piazzandogli sotto il naso le foto di lui mentre dorme. Mi sono resa conto dopo averle scattate che quelle immagini trasmettevano amore, qualcosa di forte. Ma avevo troppa paura di guardarle e non riuscire a controllarmi. Poi un bel giorno ho deciso, e ho capito tutto. Ho capito che lui era la persona con cui volevo stare e non mi interessava soffrire. Non dobbiamo pentirci di ciò che abbiamo fatto se quando l’abbiamo fatto eravamo felici. Io sono felice di aver aperto il mio cuore ad Harry, se non l’avessi fatto probabilmente a quest’ora sarei a casa mia a piangere perché lui non è con me, perché io ero troppo codarda per lasciarmi andare.
-          “Sono io? Quando me le hai scattate?”
-          “Te l’ho detto. Nella stanza d’albergo.”
-          “E cosa mi comunicano?”
-          “Beh, devi dirmelo tu.”
-          “Beh, io ci vedo.. amore. Ma non può essere, giusto? Non è da te.”
-          “Non è un qualcosa che si comanda, mi sono accorta che quello che nascondevo è venuto alla luce con queste foto.”
-          “Quindi cosa provavi per me?”
-          “Quello che provo adesso, solo che ora è più forte. Ora sono innamorata di te. Prima mi piacevi e basta.”
-          “Sei bellissima.”
-          “Cosa c’entra?”
-          “Niente, sei bellissima.”
-          “Anche tu.”
Più tardi in stazione, Jen mi mostra una foto che è stata scattata sul treno mentre io e Harry dormivamo abbracciati con le dita intrecciate e il sorriso sulle labbra. Arrossisco e Jen ride. Quando Harry riesce a strapparmi il telefonino di Jen dalle mani e la guarda le chiede se può prenderlo in prestito un momento. Lei incuriosita annuisce e lui si infila in un negozio per uscire un quarto d’ora dopo con in mano una stampa piuttosto grande della foto in questione, pronta per essere appesa in camera. Divento ancora più rossa e Harry mi abbraccia da dietro, ridendo come un matto. Quando sono stufa di farmi prendere in giro vado a passo di marcia verso l’uscita della stazione, dritta a casa. Harry mi segue di corsa per poi afferrare la mia mano e camminare con me. siamo ormai quasi arrivati e si mette a diluviare. Corriamo come matti ma poi ci ritroviamo bagnati fradici e cominciamo a ridere di gusto. Guardiamo verso il cielo e facciamo una danza della pioggia improvvisata, per poi rimetterci a ridere. Harry ha i capelli completamente appiccicati sulla fronte, io il trucco colato e sembro un panda, ma in quel momento ci sembra la cosa più bella del mondo. Continuiamo a danzare finché non smette di piovere, corriamo a casa e mia mamma ci guarda scioccata. Ci indica la doccia senza una parola e noi ridiamo ancora più forte per la faccia che fa quando facciamo finta di infilarci in bagno entrambi, insieme. Da bravo cavaliere, il mio ragazzo lascia andare prima me. una volta che sono pulita e profumata è il suo turno. Quando siamo pronti andiamo a sederci a tavola, io comincio a raccontare a mia mamma la giornata precedente estasiata. Sono sempre stata una chiacchierona, quando tornavo da scuola le raccontavo per filo e per segno tutto quello che era successo, comprese interrogazioni e verifiche, gite, situazioni divertenti con i compagni di classe, per cui con lei non ho segreti. Sa anche che la mia prima volta è stata proprio con Harry, l’avevo chiamata il giorno dopo per dirglielo. Credo che lo veda di buon occhio anche per questo, perché è rimasto dopo tutto questo tempo e le piace come persona.
Il giorno dopo decido di rimanere un po’ con lei, prima di ripartire per Londra. Harry mi lascia i miei spazi ed esce con i ragazzi. Anche loro è tanto che non escono tra loro. La giornata trascorre tranquilla, aiuto mia mamma con i lavori domestici, preparo da mangiare e anche una torta dolce. Per l’ora di pranzo torna anche Harry, mangiamo e circa un’ora dopo prendiamo le nostre valigie e ripartiamo. Saluto mia madre con un bacio e un abbraccio e le prometto che tornerò presto.
-          “Allora, che ne pensi dei miei?”
-          “Sono delle brave persone, ti vogliono molto bene.”
-          “Mia mamma dice che sei un bravo ragazzo.”
-          “Lo sono diventato, per stare con te non potevo rimanere quello che ero.”
-          “Certo che l’amore fa miracoli, io sono tutta smielata e tu sei diventato serio. Chi l’avrebbe mai detto? E io che non ci ho mai creduto.”
-          “Nemmeno io, ma se trovi la persona giusta probabilmente sei disposto ad essere te stesso in modo diverso da prima, ci tieni perché per te è importante davvero l’altra persona.”
-          “Hai ragione, però io continuo a preferire il  mio lato stronzo.”
-          “Anche io, altrimenti non c’è gusto a litigare con te.”
-          “Ehi! Io sono la persona più calma di questo mondo.”
-          “Certo, questa è buona!”
-          “Antipatico.. sai, non c’entra con il discorso, ma amo i tuoi tatuaggi.”
-          “Me l’hai già detto. Ma non ti piacevano i tenebrosi rock e tatuaggi?”
-          “Mi piacciono ancora, ma non mi dispiace un ricciolino occhi verdi che mi guarda come mi guardi tu.”
-          “Parli per caso di me?”
-          “Chi lo sa! Forse. Anche la tua voce non è male.”
-          “Ah si? Ti piace perché è bassa?”
-          “Si, da morire.”
-          “Sono perfetto quindi!”
-          “Ora non esagerare, non ti montare la testa che non ti conviene. Sei un bel tipo, ma la perfezione è troppo scontata, banale. Forse sei perfetto ai miei occhi, questo si.”








___Hola Girls! Come state? Io abbastanza bene, a parte le caviglie doloranti a causa del lavoro. Scusate per il mancato capitolo di ieri, ma davvero ero troppo stanca per scriverne uno decente. Che ne dite di questo? A presto___Juls
  
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