Basta,non si può continuare così come se nulla fosse accaduto,come se tutti i ricordi fossero stati cestinati per essere dimenticati. –pensai tra me e me-
Da una settimana andavo avanti come fossi un vegetale,di notte sprecavo le poche lacrime che erano rimaste,e di giorno cercavo di sorridere per non far preoccupare il mio fratellino.
Continuavo a staccare ogni chiamata che Harry  mi faceva, e cancellavo ogni messaggio che mi mandava. Ad un certo punto ero quasi tentata di fare ciò che mi aiutava nel momento del bisogno,ciò che mi rendeva libera da ogni male che questa vita sembrava volesse offrirmi,mi meravigliai da sola quando riuscì a riprendere il controllo di me stessa prima di rifare errori permanenti sulla mia pelle.
poi arrivai ad una conclusione, ci voleva un chiarimento faccia a faccia,anche se fui io a cacciare harry di casa il giorno della discussione.
Ci misi due ore prima di uscire, impiegai la maggior parte del tempo stesa sul divano a pensare le parole giuste da dire,ma non mi venne niente e così decisi di improvvisare una volta arrivata.
 
Bussai il campanello,ma non ci fu risposta,la casa sembrava vuota, mi ricordai che anne era partita
Così decisi di accomodarmi dentro .se me ne fossi andata proprio ora,non avrei più avuto il coraggio di tornare,entrai dalla porta sul retro e mi feci strada da sola in camera di harry.
Mi fermai sulla soglia della porta,e alla vista di quella stanza mi rivenne in mente ogni singolo momento passato con lui,passato in quella casa.
Ma a chi voglio prendere in giro, harry è più che il mio ragazzo, cioè ex ragazzo –mi corressi-
Lui è come un fratello,un migliore amico d’infanzia,un confidente,e colui che mi aiuta a rialzarmi da ogni delusione ,e sinceramente non avrei mai pensato di dover cadere per colpa sua e di dover soffrire senza che lui provasse a consolarmi,perciò non avrei mai dovuto iniziare questa fottuta maledetta storia che mi ha fatto perdere l’unica vera persona a cui voglio bene per davvero.
Mi  misi a piangere in piedi,in quella stanza,che sembrava un armadio di ricordi.
Ero diventata un salice piangente,e cercai di smettere prima di allagare  casa Styles,ma il mio tentativo fu invano.
‘Hei’
sentì qualcuno avvicinarsi e toccarmi la spalla.
Non era lui, non era Harry, la sua voce era roca,bassa, mentre quella sentita alle mie spalle era diversa.
Mi girai, e vidi due occhi che parevano avessero intrappolato tutti gli oceani,un colore indescrivibile,perché davvero non c’erano parole. Due guancie sfumate da un colore rosso acceso,e dei capelli biondi come il sole.
‘’un angelo’’ –dissi pietrificata-
il ragazzo si presentò,porgendomi la mano
niall: io sono niall,ma tu chi sei? , e cosa fai in casa del mio amico?
Io: N-niall?  Ma scherzi, sei davvero tu ? io sono emily
Mi ero completamente dimenticata dei ragazzi ,e del loro arrivo.
Niall: no , emy, non ci credo! –disse prendendomi in braccio e facendomi roteare-
Quando mi mise giù, iniziò a scrutare il mio viso,e io sperai che le lacrime fossero state assorbite magicamente dalla pelle.
Niall: ma aspetta un attimo cosa ti è capitato? Perché piangevi?
Io: niente –cercai di distogliere lo sguardo,e cercai di non scoppiare di nuovo in lacrime,ma oggi i miei tentativi erano più che inutili-
Non so ne come ne con quale coraggio,ma mi lasciai sprofondare tra le braccia di quell’amico che non vedevo da un po’ .
Niall: Emy non fare così  - disse in tono dolce,cercando di consolarmi.-
Ma non riuscivo a fermarmi giuro che avrei smesso volentieri. Il mio viso era bagnato le mie guance arrossate,e i singhiozzi fastidiosi avevano deciso di non lasciarmi stare. Mi sentivo davvero male,la vista offuscata e varie voci di pensieri provenienti dalla mia mente che rimbombavano in testa.
‘ti prego aiutami’ –gli implorai prima di vedere uno sfondo nero che mi circondava.-
‘Emily’ –senti una voce chiamarmi,nel buio che mi avvolgeva,era lontana ma si avvicinava sempre di più.-
‘Emily’ –i miei occhi lottavano contro le tenebre erano in cerca di luce,che dopo vari tentativi uscì fuori come quando dopo un blackout ritorna la corrente.-
C’era una sagoma al mio fianco,seduta sul letto,racchiudeva la sua mano intorno alla mia,fredda come l’inverno nonostante i numerosi gradi.
‘Oddio ti sei svegliata!, mi hai fatto preoccupare em’’
solo una persona mi chiamava in quel modo,solo una persona aveva quel tono di voce.
‘Harry’ –dissi facendo uno scatto veloce per sedermi sul letto dove ero adagiata.-
Harry: non ti muovere
Io: ma tu che ci fai qua? , prima c’era niall.
Harry: si lo so, è solo che si è molto preoccupato quando sei svenuta e mi ha telefonato così sono corso.
Io: aspetta, sono svenuta?
Harry: si em, non ti ricordi?
Io: no.
Dopo la mia fredda risposta,ci fu quell’attimo di silenzio,che sembrava infinito,e aveva la capacità di imbarazzare le persone.
Harry: Hai le mani che ghiacciate,senti freddo?
Io: in effetti, si un poco.  –dissi tutto d’un fiato-
Non so se si ha presente quel momento dove il cuore batte all’impazzata,pronto ad uscir fuori dalla gabbia toracica, Harry stava avvicinando il suo viso al mio, il suo respiro che sapeva di buono era sul mio collo,sentivo ogni vibrazione del suo corpo che combaciava perfettamente con il mio,poi ad’un tratto portò le sue labbra sulla mia fronte,e si allontanò velocemente,troppo velocemente,avrei voluto durasse di più,perché anche se ero terribilmente arrabbiata con lui ,ogni singola particella del mio corpo lo desiderava.
Harry: lo sai sei molto calda em  –esclamò preoccupato-
Lo vidi alzarsi, e mi senti letteralmente terrorizzata,non volevo che mi lasciasse da sola,non di nuovo.
Io: aspetta –dissi mentre mi alzavo dal letto barcollando-
Ero in piedi ma era come se non avessi un equilibrio stabile,vista da un altro corpo avrei fatto lo stesso effetto di un ubriaco fradicio,ma forse era solo la febbre forte,che mi giocava questi brutti scherzi.
Harry: hei ma che fai ! –disse avvicinandosi a me-
Lo so,lui aveva sbagliato,c’era un’altra,o almeno è quello che avevo letto nel messaggio,ma l’unica cosa che volevo era stare fra le sue braccia, o almeno era quello che il mio cuore mi stava implorando di fare, così un po’ per il giramento di testa improvviso un po’ per la voglia di sentire il suo corpo attaccato al mio, caddi .
Harry: vedi è decisamente meglio se non ti alzi.
Lo strinsi forte,potevo sentire il suo odore,quell’odore che avevo sognato nelle notti precedenti, era una settimana che non lo vedevo, ma sembrava un eternità, mi mancava.
Staccai il mio viso dalla sua spalla,e lo guardai dritto negli occhi.
Io: Harry –dissi abbassando lo sguardo sulla sua bocca-
La mia mano si alzò verso il suo viso,la mia mente era vuota,non pensavo a niente,riuscivo a sentire le pulsazioni forti e decise del mio cuore, e forse era la prima volta che riuscivo ad ascoltarlo,mentre mi consigliava cosa fare.
Iniziai a sfioragli qualche riccio che gli ricadeva su gli occhi,poi con l’indice ripercorsi il contorno delle sua bocca Lui era in silenzio,teneva le sue mani intorno alla mia vita,come se fossero una catena,come se era deciso a non lasciarmi andare.
Mi avvicinai e toccai le sue labbra con le mie, un bacio leggero,ma intenso,volevo fargli capire che in quel momento avrei potuto fare qualunque cosa,solo perché lui era al mio fianco.
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SPAZIO AUTORE

heiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii buonasera, 
volevo dirvi che finalmente sono riuscita a postarvi il nuovo capitolo e sono davvero entusiasta,
scusate se c'è qualche errore di ortografia,ma l'ho scritto velocemente.
Spero vi piaccia,e che lo leggiate immaginando la scena *^*.
comunque secondo voi fra emily ed Harry è tutto come prima?
mh non vi voglio anticipare niente.
arrivederci peoples 
<3