Fumetti/Cartoni americani > Batman
Segui la storia  |       
Autore: Anel    24/06/2013    1 recensioni
Rose e Gaia hanno 15 anni, e ormai sono nel pieno dell'adolescenza, ma allo stesso momento sono anche delle criminali. Riusciranno a tenere fuori la vita sentimentale da quella criminale?!?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il giorno dopo...



Dai Gaia, ti vuoi alzare?!? - Esclamò Harley, mostrando l'orologio, che segnava le undici e mezza, a sua figlia che era ancora nel letto.



No... Stai zitta... - Disse lei, stravolta.



Non sei neanche tornata tanto tardi ieri sera... Eppure sei ancora qui... - Disse ancora, Harley Quinn.



Fa niente... Io sono pigra... - Rispose senza forze, la ragazza.



Ok... Ma entro l'una ti voglio in piedi... - Disse Harley Quinn, per poi uscire dalla camera della figlia.



Dopo all'incirca mezzora, Gaia si alzò.



Dov'è il papà? - Chiese, appena giunta in cucina.



Sta ancora dormendo... - Rispose la donna.



Uff... Ma perchè lui non lo disturbi mai... E invece a me in continuazione... E poi che cos'hai fatto all'occhio? - Domandò lei, notando l'occhio viola.



Niente... Sono solo caduta dal letto. E poi ti ho svegliato perchè Cake ti ha chiamato già cinque o sei volte - Rispose la madre, con un dolce sorriso finale.



Perchè non me l'hai detto prima... - Disse lei, andando a cercare il suo cellulare.



Arrivata in camera sua, Gaia vide tutto il casino che c'era, e pensò "Meno male che ho una schiava che pulisce tutto". Anche se un pò le dispiaceva, perchè fin da quando aveva visto la sua casa, era stata abituata a pensare che qualsiasi casino faceva in casa, la madre avrebbe sempre pulito tutto, anche se la maggior parte delle volte, suo padre si arrabbiava sempre con lei, per qualche stupido motivo.



Dopo questa riflessione, Gaia allontanò il suo pensiero, e chiamò Alex.



Ciao Alex - Disse lei.



Ciao Gaia - Rispsoe lui.



Perchè mi avevi chiamato? - Chiese poi Gaia, sedendosi sul suo letto, e spostando la scatola di cereali, che era lì da due giorni.



Perchè... Sai mia madre... Ora non c'è più... E quindi ti volevo chiedere se potevo stare un pò da te... Solo finchè non trovo qualche lavoretto - Disse lui, sforzandosi.



Ah... Mi dispiace tantissimo... Cmq va bene... - Rispose Gaia, diventando triste.



Grazie... Allora ci vediamo dopo... - Disse Alex, per poi chiudere la chiamata.



A oggi pomeriggio... - Disse lei.



Gaia, andò da sua madre per dargli la notizia.



Mamma, il mio ragazzo ha avuto un problema e quindi starà qui per un pò - Annunciò lei tranquillamente.



E che problema ha? - Chiese, curiosa Harley.



Gli è appena morta la madre. Il padre è un drogato con diversi problemi, che non vuole lasciargli la casa, e quindi si ritrova da solo senza un posto dove andare... - Disse velocemente lei.



Ah... Mi dispiace per lui... Quando arriva? - Domandò poi la donna.



Oggi pomeriggio - Rispsoe lei.



Chi deve arrivare? - Domandò il Joker, mentre indossava solo una canotta e dei boxer colorati.



Il mio ragazzo ha avuto un paio di problemi, e per questo viene da noi per un pò - Rispose Gaia.



Assolutamente no... - Disse il Joker.



Ma papi... - Disse lei, per poi essere bloccata da lui, che ha ripetuto - No, vuol dire no! -



Ma Puddin, lui sta vivendo la tua stessa situazione... - Disse Harley.



Joker mollò Gaia, e si avvicinò ad Harley Quinn, afferrandola e tendo in mano un coltello, per poi dire - Ti ho detto mille volte non ricordarmi il mio passato... Vuoi che ti cavi l'occhio che ho già ferito? - Domandò lui.



Sei stato tu! - Esclamò Gaia.



Si, lei  è mia e posso farci quello che voglio! - Escclamò il Joker dandole un altro pugno, per poi farne proseguira ancora altri.



Smettila! Non fa ridere! Le fai male! Lasciala! - Esclamò Gaia piangendo, per poi tirare un pugno al padre.



Joker si bloccò per un attimo, e poi guardò Harley che stava sanguinando, e la mollò.



Gaia, chiuse gli occhi forti, e si preparò a ricevere un forte botta dal padre.



Hai paura di me? - Chiese lui.



Gaia, aprì gli ochhi lentamente, e poi si rese conto che stava letteralmente tremando.



Si - Disse lei dopo un pò.



Il Joker fece una delle cose che faceva molto raramente, cioè abbracciare sua figlia.



Gaia all'inizio stava sulla difensiva, ma dopo pochi secondi abbassò la guardia e ricambiò l'abbraccio del padre.



Il Joker sapeva quanto era brutto essere terrorizzati dal proprio padre, per cui abbracciò la figlia, nella speranza che la sua paura finisse all'istante.



Papà, mi prometti che non farai più niente alla mamma? - Chiese Gaia, avendo ancora il respiro pesante.



Si, te lo prometto - Disse dopo pochi secondi.



Grazie - Rispose lei, per poi mollare il padre, e andando ad aiutare la madre, che era per terra che agonizzava dal dolore,



Va tutto bene? - Domandò poi la figlia, dopo aver fasciato e incerottato la madre.



Si, mi passeresti il ghiaccio? - Rispsose Harley.



Si mami - Disse Gaia, per poi andare a prenderle il ghiaccio.



Grazie - Rispsoe l'altra, prendendo il ghiaccio e portandoselo sulla guancia.



Ora chiamo Alex e gli dico che non può venire... - Disse tristemente Gaia.



No, può venire - Disse il Joker, che si trovava in un altra stanza.



Grazie papi! Esclamò Gaia, per poi andarlo ad abbracciare.



Prego amore! - Disse lui, quasi ignaro di aver detto una cosa così... Strana, dal suo punto di vista.



Gaia, andò in camera sua, lasciando Joker e Harley da soli.



Scusa - Disse Harley.



Il Joker per un pò non aprlò, ma poi le Spiegò - Sai una cosa, oggi ho capito il vero significato della frase "Tu sei mia". Significa che tu possiedi qualcosa, e che non devi permettergli a nessuno di toccarla, ma se sei tu il primo a farle qualcosa, non ha senso -



Quindi vuol dire che non mi farai più niente? - Chiese lei, illuminando gli occhi.



Esatto, se no ti spacco, e non sarai più mia... - Disse lui.



Harley si alzò e raggiunse il Joker, per poi abbracciarlo e dirgli - Oh Puddin! Grazie! -



Joker, fece un' altra cosa rara, cioè ricambiare gli abbracci ricevuti da Harley.



Ora vado a preparare qualcosa da mangiare! - Disse lei, separandosi dal Joker.



Alle due del pomeriggio...

 


Mamma io esco fuori, che devo far vedere ad Alex, come si fa ad entrare - Disse Gaia.



Va bene... - Disse Harley, mentre metteva a posto la tavola.



Dopo dieci minuti...



Gaia mostrò tutto il passaggio per entrare nell'accaglieria ad Alex.



Che cos'hai? - Chiese poi, Gaia, vedendo che Alex si era bloccato prima di entrare.



Dici che piacerò ai tuoi? - Domandò Alex.



A mia madre piaci molto, invece con mio padre devi solo fare il simpatico e dimostrare che io ti piaccio veramente - Rispose Gaia.



Ok, ce la posso fare! - Si rassicurò da solo.



Appena entrato vide Harley che puliva e il Joker era sul divano che riposava.



Ciao ragazzi, andate di sopra piano, che il Joker sta dormendo - Disse a bassa voce, Harley.



I due, andarono sopra il più piano possibile, riuscendo a non svegliare il clown.



Arrivati in camera, Alex disse a Gaia - Gaia, ti dovrei dire una cosa... Io la notte non uso un pigiama per dormire... -



Ah... Meglio per me... - Disse lei ridendo e portandolo sopra il letto con lui.



Che bastarda che sei... - Disse lui, seguendola.



Grazie... - Disse lei.



Ti sei divertita ieri sera? - Domandò lui.



Si, tantissimo. Tu? - Domandò poi, la ragazza.



Si... Anche se avrei preferito che fossimo solo io e te - Rispsoe lui.



Anch'io avrei preferito così, ma l'ho fatto per far avvicinare di più Rose e David - Rispsose lei.



Dopo pochi secondi di silenzio, Alex disse - Che bravi che siamo... Dopo tutti questi anni ce l'abbiamo fatta a farli mettere insieme... Dopo dicono che siamo cattivi... -



Hai ragione - Disse Gaia, dandogli un bacio.



Ok, mi piace stare qui con te... Mi piacerebbe di più se me ne dassi un altro... - Disse lui, avvicinandosi alla ragazza.



Va bene... Ogni tuo desiderio è ordine - Rispsoe scherzosamente Gaia, per poi dargli un bacio.



Nello stesso momento entrò il Joker dalla porta, che vide i due ragazzi.



Ciao - Disse lui, stanco.



Buon giorno -  Disse Alex, mollando Gaia.



Non fare il buono e bravo ragazzo, perchè Gaia mi ha già raccontato tutte le cazzate che hai fatto... E mi stai più simpatico in quei momenti... - Disse il Joker.



Va bene... - Rispose repentinamente, Alex.


 


Ottimo, ciao a tutti - Disse il Joker, per poi andarsene.



Hai visto che non è successo niente?!?! - Esclamò Gaia, non appena il padre ebbe chiuse la porta.



Si... Non sono andato male... Quindi basta che faccio il cretino e andrà tutto bene? - Domandò lui, per poi riabbracciare Gaia.



Si... Non sarà difficile per te - Disse Gaia.



Alex non parlò per un pò, ma poi chiese - Ma è difficile fare il criminale? -



No, basta che tu abbia degli alleati e delle persone che ti procurano tutti le armi e il resto... - Rispose Gaia.



Allora voglio essere un criminale - Annunciò lui.



Va bene... Potremmo fare tipo i nostri genitori... - Disse Gaia.



Certo! Solo che noi saremo ancora più forti! O meglio "Epici" - Disse Alex.



Si! - Disse lei, abbracciandolo ancora più forte.



Ok, però ora mollami! - Disse lui.



Scusa... Ora chiamo Rose - Disse dopo un pò.



No... Non voglio che la chiami... - Si mise a frignaare, lui.



No, la devo chiamare, solo per salutarla! - Disse lei, prendendo il cellulare.


 


Ma voi criminali, non potevate usare cellulari... - Ribattè Alex.



Si, ma mio padre, ci ha fatto mettere dei codici che impediscono ai poliziotti di vedere i nostri tabulati telefonici - Disse lei, sorridendo e facendo partire la chiamata rivolta a Rose.



Ah... Uffa però - Sbuffò in fine Alex.



Ciao Rose! Come va? - Strillò Gaia, con la sua solita voce.



Bene...Domani esco con David! - Disse a bassa voce Rose.



Davvero?!? - Disse lei, con il sottofondo dei versi che faceva Alex, mentre origliava la telefonata.



Si, ma che cosa sono questi rumori? - Si accorse dei versi, Rose.



No niente... C'è Alex a casa mia, e sta facendo lo scemo perchè non vuole che io ti  telefoni - Disse lei e andando verso il bagno.



Ok, ora possiamo parlare tranquillamente, anche se Alex è fuori dalla porta che fa versi... - Aggiunse Gaia.



Alex stava ancora facendo versi, finchè il Joker non si avvicinò a lui, e gli chiese - Che cosa stai facendo? -



Io.. Bhè... Ecco... Io e Gaia stavamo scherzando... - Disse terrorizzato lui.



Io adoro gli scherzi! Su che cosa stavate scherzando? - Domandò con il suo tono terrorizzante.



No... Perchè lei voleva chiamare uan sua amica e non volevo che la chiamasse, per cui mi sono messo a fare versi, ma ora lei è entrata in bagno... E io me ne vado... - Rispsoe lui.



Quale sua amica? - Domandò lui, facendo una smorfia.



Rose... La figlia di Poison Ivy - Rispose lui terririzzato al 100%.



E perchè? Ti sta antipatica? - Domandò il Joker.



A dir la verità.... Si! Molto! - Si confessò lui, aspettandosi di diventare antipatico al Joker.



Al Joker gli si illuminò la faccia e poi disse - Vai avanti a fare versi! Dai che ti aiuto anch'io -



I due incominciarono a fare versi ancora più forte, tanto che li sentiva pure Harley, che si trovava in una delle stanza più distanti dal bagno.



Nello stesso momento...



E dove andate? - Chiese Gaia, cercando di ignorare i versi.



Niente di che... Andiamo a passeggiare di pomeriggio, poi mi ha detto che mi porta lui a mangiare in un bel posto, però non mi ha neancora detto dove - Rispsoe l'amica.



Che bello! Come sono felice per voi! Ma ai tuoi genitori l'hai detto che sei fidanzata? - Chiese in fine Gaia.



No, ma tra poco lo dirò... Però non so a chi dirlo prima... O se dirlo contemporaneamente ad entrambi - Rispose Rose.



Ti consiglio di dirlo ad entrambi contempo, contemporen... Hai capito...- Disse con una risatina finale.



Si... Comunque penso che glielo dirò domani... Tanto non penso che la prenderanno malissimo... - Disse Rose.



No...  Ora ti saluto, domani chiamami... Ciao! Buona fortuna! - Esclamò Gaia, in fine.



Ok, ciao!! - Esclamò lei, per poi chiudere la chiamata.



Gaia aprì la porta e vide suo padre e Alex che stavano ancora facendo i versi e gli disse - Guardate che ho finito di telefonare... -



Ah ok, ora andiamo in camera - Disse Alex afferrandola e portandola con se.



Ehi, guarda che c'è mio padre, non puoi fare così davanti a lui! - Esclamò lei.



Si che può, basta che non ti fa tanto male... E che ti tiene lontana da Rose - Disse il Joker.



Uff... Ma non è perchè la zia è antipatica, anche sua figlia lo deve essere! Anche se le assomiglia tanto...- La difese, Gaia.



Ma si vede da lontano un chilometro che loro sono uguali... Io perchepisco le persone antipatiche da lontano... E poi quella non è tua zia - Rispsoe il Joker.



Gaia, avrebbe davveero voluto dirgli tante belle cose, ma, visto che conosceva gli sbalzi di umore del padre, ha preferito dire, semplicemente - Va bene, a me sta simpatica... E poi, ho diritto ad avere dei parenti... -Rispose Gaia.



Nello stesso istante...



Con chi parlavi? - Chiese Poson Ivy.



Con la Gaia, ma la presenza di suo padre e del suo ragazzo hanno reso impossibile parlare - Rispose la figlia.



Capisco... Ma con chi devi uscire domani? - Domandò poi la madre.



Ehmm... Con un mio amico... - Rispsoe Rose, prendendo un frutto.



Ed è tuo amico o è il tuo fidanzato? - Domandò Ivy.



Lui è... Il mio... Fidanzato... Ma non dovevi ascoltare la mia conversazione! - Esclamò in fine, la ragazza.



Sua madre stesse zitta per un pò, ma poi le disse - Almeno è carino!? -



Certo! Non quanto il figlio di Batman o un modello, però la sua bella figura la fà anche lui! - Rispose la figlia.



E che cosa vorrebbe fare da grande? - Domandò Ivy.



... L'avvocato... Ma è troppo buono... Perchè mi ha detto che se fare l'avvocato gli vieta di stare con me, allora lascia tutto... Anche se è uno dei più bravi della classe - Disse la figlia.



Ah... Speriamo che dica la verità... Ma è lo stesso che mi avevate accennato te e la Gaia, quando siete venute per la prima volta ad Arkham? - Chiese Poison Ivy.



Si... Ha sofferto per tutti questi anni... Come la prenderò il papà? - Domandò abbastanza preoccupata, Rose.



Non penso che la prenderà come l'ho presa io... Dopo glielo dico io... - Disse Ivy.



Si, ma dov'è? - Chiese la figlia.



Lui è in camera, non so il perchè, ma era stanco... Ma domani dove andate? - Domandò poi, la madre.



All'incirca alle tre andiamo a fare una passeggiata, poi andiamo in un locale che non mi ha neanch'ora detto e poi mi accompagna a casa - Rispsoe lei.



Wow! Sembra più un escursione... Ma penso che vi divertirete... A che ora tornate? - Domandò Poison Ivy.



Massimo alle undici... Starò attenta, appena vedo qualche poliziotto esco subito e tento di non mostrare la faccia - Rispsose l'altra.



Bene... Te lo stavo per dire... Allora divertiti - Disse la madre, dandole uno schiaffetto.



Grazie... - Ora vado che mi sta richiamando la Gaia.






Ciao a tutti! Ecco finito il secondo capitolo! Avrei voluto proseguirlo, ma non ho avuto tempo, per cui vi scrivo queste poche parole e lo pubblico. Se vi è piaciuto mi potete fare una mini recensione, anche solo "E' abbastanza bella", solo per sapere chi la sta leggendo... Se non siete iscritti fa niente, oppure iscrivetevi, perchè è molto bello scrivere delle fic su qualcosa che vi piace! 


  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Batman / Vai alla pagina dell'autore: Anel