Rose e Gaia hanno 15 anni, e ormai sono nel pieno dell'adolescenza, ma allo stesso momento sono anche delle criminali. Riusciranno a tenere fuori la vita sentimentale da quella criminale?!?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Dai Gaia, ti vuoi alzare?!? - Esclamò Harley, mostrando
l'orologio, che segnava le undici e mezza, a sua figlia che era ancora
nel letto.
No... Stai zitta... - Disse lei, stravolta.
Non sei neanche tornata tanto tardi ieri sera... Eppure sei ancora
qui... - Disse ancora, Harley Quinn.
Fa niente... Io sono pigra... - Rispose senza forze, la ragazza.
Ok... Ma entro l'una ti voglio in piedi... - Disse Harley Quinn, per
poi uscire dalla camera della figlia.
Dopo all'incirca mezzora, Gaia si alzò.
Dov'è il papà? - Chiese, appena giunta in cucina.
Sta ancora dormendo... - Rispose la donna.
Uff...
Ma perchè lui non lo disturbi mai... E invece a me in
continuazione... E poi che cos'hai fatto all'occhio? -
Domandò lei, notando l'occhio viola.
Niente... Sono solo caduta dal letto. E poi ti ho svegliato
perchè Cake ti ha chiamato già cinque o sei volte
- Rispose la madre, con un dolce sorriso finale.
Perchè non me l'hai detto prima... - Disse lei, andando a
cercare il suo cellulare.
Arrivata in camera sua, Gaia vide tutto il casino che c'era, e
pensò "Meno
male che ho una schiava che pulisce tutto". Anche se un
pò le dispiaceva, perchè fin da quando aveva
visto la sua casa, era stata abituata a pensare che qualsiasi casino
faceva in casa, la madre avrebbe sempre pulito tutto, anche se
la maggior parte delle volte, suo padre si arrabbiava sempre con lei,
per qualche stupido motivo.
Dopo questa riflessione, Gaia allontanò il suo pensiero, e
chiamò Alex.
Ciao Alex - Disse lei.
Ciao Gaia - Rispsoe lui.
Perchè mi avevi chiamato? - Chiese poi Gaia, sedendosi sul
suo letto, e spostando la scatola di cereali, che era lì da
due giorni.
Perchè... Sai mia madre... Ora non c'è
più... E quindi ti volevo chiedere se potevo stare un
pò da te... Solo finchè non trovo qualche
lavoretto - Disse lui, sforzandosi.
Ah... Mi dispiace tantissimo... Cmq va bene... - Rispose Gaia,
diventando triste.
Grazie... Allora ci vediamo dopo... - Disse Alex, per poi chiudere la
chiamata.
A oggi pomeriggio... - Disse lei.
Gaia, andò da sua madre per dargli la notizia.
Mamma,
il mio ragazzo ha avuto un problema e quindi starà qui per
un pò - Annunciò lei tranquillamente.
E che problema ha? - Chiese, curiosa Harley.
Gli è appena morta la madre. Il padre è un
drogato con diversi problemi, che non vuole lasciargli la casa, e
quindi si ritrova da solo senza un posto dove andare... - Disse
velocemente lei.
Ah... Mi dispiace per lui... Quando arriva? - Domandò poi la
donna.
Oggi pomeriggio - Rispsoe lei.
Chi deve arrivare? - Domandò il Joker, mentre indossava solo
una canotta e dei boxer colorati.
Il mio ragazzo ha avuto un paio di problemi, e per questo viene da noi
per un pò - Rispose Gaia.
Assolutamente no... - Disse il Joker.
Ma papi... - Disse lei, per poi essere bloccata da lui, che ha ripetuto
- No, vuol dire no! -
Ma Puddin, lui sta vivendo la tua stessa situazione... - Disse Harley.
Joker mollò Gaia, e si avvicinò ad Harley Quinn,
afferrandola e tendo in mano un coltello, per poi dire - Ti ho detto
mille volte non ricordarmi il mio passato... Vuoi che ti cavi l'occhio
che ho già ferito? - Domandò lui.
Sei stato tu! - Esclamò Gaia.
Si, lei è mia e posso farci quello che voglio! -
Escclamò il Joker dandole un altro pugno, per poi farne
proseguira ancora altri.
Smettila! Non fa ridere! Le fai male! Lasciala! - Esclamò
Gaia piangendo, per poi tirare un pugno al padre.
Joker si bloccò per un attimo, e poi guardò
Harley che stava sanguinando, e la mollò.
Gaia, chiuse gli occhi forti, e si preparò a ricevere un
forte botta dal padre.
Hai paura di me? - Chiese lui.
Gaia, aprì gli ochhi lentamente, e poi si rese conto che
stava letteralmente tremando.
Si - Disse lei dopo un pò.
Il Joker fece una delle cose che faceva molto raramente,
cioè abbracciare sua figlia.
Gaia all'inizio stava sulla difensiva, ma dopo pochi secondi
abbassò la guardia e ricambiò l'abbraccio del
padre.
Il Joker sapeva quanto era brutto essere terrorizzati dal proprio
padre, per cui abbracciò la figlia, nella speranza che la
sua paura finisse all'istante.
Papà, mi prometti che non farai più niente alla
mamma? - Chiese Gaia, avendo ancora il respiro pesante.
Si, te lo prometto - Disse dopo pochi secondi.
Grazie - Rispose lei, per poi mollare il padre, e andando ad aiutare la
madre, che era per terra che agonizzava dal dolore,
Va tutto bene? - Domandò poi la figlia, dopo aver fasciato e
incerottato la madre.
Si, mi passeresti il ghiaccio? - Rispsose Harley.
Si mami - Disse Gaia, per poi andare a prenderle il ghiaccio.
Grazie - Rispsoe l'altra, prendendo il ghiaccio e portandoselo sulla
guancia.
Ora chiamo Alex e gli dico che non può venire... - Disse
tristemente Gaia.
No, può venire - Disse il Joker, che si trovava in un altra
stanza.
Grazie papi! Esclamò Gaia, per poi andarlo ad abbracciare.
Prego amore! - Disse lui, quasi ignaro di aver detto una cosa
così... Strana, dal suo punto di vista.
Gaia, andò in camera sua, lasciando Joker e Harley da soli.
Scusa - Disse Harley.
Il Joker per un pò non aprlò, ma poi le
Spiegò - Sai una cosa, oggi ho capito il vero significato
della frase "Tu sei mia". Significa che tu possiedi qualcosa, e che non
devi permettergli a nessuno di toccarla, ma se sei tu il primo a farle
qualcosa, non ha senso -
Quindi vuol dire che non mi farai più niente? - Chiese lei,
illuminando gli occhi.
Esatto, se no ti spacco, e non sarai più mia... - Disse lui.
Harley si alzò e raggiunse il Joker, per poi abbracciarlo e
dirgli - Oh Puddin! Grazie! -
Joker, fece un' altra cosa rara, cioè ricambiare gli
abbracci ricevuti da Harley.
Ora vado a preparare qualcosa da mangiare! - Disse lei, separandosi dal
Joker.
Alle due del pomeriggio...
Mamma
io esco fuori, che devo far vedere ad Alex, come si fa ad entrare -
Disse Gaia.
Va bene... - Disse Harley, mentre metteva a posto la tavola.
Dopo dieci minuti...
Gaia mostrò tutto il passaggio per entrare nell'accaglieria
ad Alex.
Che cos'hai? - Chiese poi, Gaia, vedendo che Alex si era bloccato prima
di entrare.
Dici che piacerò ai tuoi? - Domandò Alex.
A mia madre piaci molto, invece con mio padre devi solo fare il
simpatico e dimostrare che io ti piaccio veramente - Rispose Gaia.
Ok, ce la posso fare! - Si rassicurò da solo.
Appena entrato vide Harley che puliva e il Joker era sul divano che
riposava.
Ciao ragazzi, andate di sopra piano, che il Joker sta dormendo - Disse
a bassa voce, Harley.
I due, andarono sopra il più piano possibile, riuscendo a
non svegliare il clown.
Arrivati in camera, Alex disse a Gaia - Gaia, ti dovrei dire una
cosa... Io la notte non uso un pigiama per dormire... -
Ah... Meglio per me... - Disse lei ridendo e portandolo sopra il letto
con lui.
Che bastarda che sei... - Disse lui, seguendola.
Grazie... - Disse lei.
Ti sei divertita ieri sera? - Domandò lui.
Si, tantissimo. Tu? - Domandò poi, la ragazza.
Si... Anche se avrei preferito che fossimo solo io e te - Rispsoe lui.
Anch'io avrei preferito così, ma l'ho fatto per far
avvicinare di più Rose e David - Rispsose lei.
Dopo pochi secondi di silenzio, Alex disse - Che bravi che siamo...
Dopo tutti questi anni ce l'abbiamo fatta a farli mettere insieme...
Dopo dicono che siamo cattivi... -
Hai ragione - Disse Gaia, dandogli un bacio.
Ok, mi piace stare qui con te... Mi piacerebbe di
più se me ne dassi un altro... - Disse lui, avvicinandosi
alla ragazza.
Va bene... Ogni tuo desiderio è ordine - Rispsoe
scherzosamente Gaia, per poi dargli un bacio.
Nello stesso momento entrò il Joker dalla porta, che vide i
due ragazzi.
Ciao
- Disse lui, stanco.
Buon
giorno - Disse Alex, mollando Gaia.
Non
fare il buono e bravo ragazzo, perchè Gaia mi ha
già raccontato tutte le cazzate che hai fatto... E mi stai
più simpatico in quei momenti... - Disse il Joker.
Va
bene... - Rispose repentinamente, Alex.
Ottimo,
ciao a tutti - Disse il Joker, per poi andarsene.
Hai
visto che non è successo niente?!?! - Esclamò
Gaia, non appena il padre ebbe chiuse la porta.
Si...
Non sono andato male... Quindi basta che faccio il cretino e
andrà tutto bene? - Domandò lui, per poi
riabbracciare Gaia.
Si...
Non sarà difficile per te - Disse Gaia.
Alex
non parlò per un pò, ma poi chiese - Ma
è difficile fare il criminale? -
No,
basta che tu abbia degli alleati e delle persone che ti procurano tutti
le armi e il resto... - Rispose Gaia.
Allora
voglio essere un criminale - Annunciò lui.
Va
bene... Potremmo fare tipo i nostri genitori... - Disse Gaia.
Certo!
Solo che noi saremo ancora più forti! O meglio "Epici" -
Disse Alex.
Si!
- Disse lei, abbracciandolo ancora più forte.
Ok,
però ora mollami! - Disse lui.
Scusa...
Ora chiamo Rose - Disse dopo un pò.
No...
Non voglio che la chiami... - Si mise a frignaare, lui.
No,
la devo chiamare, solo per salutarla! - Disse lei, prendendo il
cellulare.
Ma
voi criminali, non potevate usare cellulari... - Ribattè
Alex.
Si,
ma mio padre, ci ha fatto mettere dei codici che impediscono ai
poliziotti di vedere i nostri tabulati telefonici - Disse lei,
sorridendo e facendo partire la chiamata rivolta a Rose.
Ah...
Uffa però - Sbuffò in fine Alex.
Ciao
Rose! Come va? - Strillò Gaia, con la sua solita voce.
Bene...Domani
esco con David! - Disse a bassa voce Rose.
Davvero?!?
- Disse lei, con il sottofondo dei versi che faceva Alex, mentre
origliava la telefonata.
Si,
ma che cosa sono questi rumori? - Si accorse dei versi, Rose.
No
niente... C'è Alex a casa mia, e sta facendo lo scemo
perchè non vuole che io ti telefoni - Disse lei e
andando verso il bagno.
Ok,
ora possiamo parlare tranquillamente, anche se Alex è fuori
dalla porta che fa versi... - Aggiunse Gaia.
Alex
stava ancora facendo versi, finchè il Joker non si
avvicinò a lui, e gli chiese - Che cosa stai facendo? -
Io..
Bhè... Ecco... Io e Gaia stavamo scherzando... - Disse
terrorizzato lui.
Io
adoro gli scherzi! Su che cosa stavate scherzando? - Domandò
con il suo tono terrorizzante.
No...
Perchè lei voleva chiamare uan sua amica e non volevo che la
chiamasse, per cui mi sono messo a fare versi, ma ora lei è
entrata in bagno... E io me ne vado... - Rispsoe lui.
Quale
sua amica? - Domandò lui, facendo una smorfia.
Rose...
La figlia di Poison Ivy - Rispose lui terririzzato al 100%.
E
perchè? Ti sta antipatica? - Domandò il Joker.
A
dir la verità.... Si! Molto! - Si confessò lui,
aspettandosi di diventare antipatico al Joker.
Al
Joker gli si illuminò la faccia e poi disse - Vai avanti a
fare versi! Dai che ti aiuto anch'io -
I
due incominciarono a fare versi ancora più forte, tanto che
li sentiva pure Harley, che si trovava in una delle stanza
più distanti dal bagno.
Nello stesso momento...
E
dove andate? - Chiese Gaia, cercando di ignorare i versi.
Niente
di che... Andiamo a passeggiare di pomeriggio, poi mi ha detto che mi
porta lui a mangiare in un bel posto, però non mi ha
neancora detto dove - Rispsoe l'amica.
Che
bello! Come sono felice per voi! Ma ai tuoi genitori l'hai detto che
sei fidanzata? - Chiese in fine Gaia.
No,
ma tra poco lo dirò... Però non so a chi dirlo
prima... O se dirlo contemporaneamente ad entrambi - Rispose Rose.
Ti
consiglio di dirlo ad entrambi contempo, contemporen... Hai capito...-
Disse con una risatina finale.
Si...
Comunque penso che glielo dirò domani... Tanto non penso che
la prenderanno malissimo... - Disse Rose.
No...
Ora ti saluto, domani chiamami... Ciao! Buona fortuna! -
Esclamò Gaia, in fine.
Ok,
ciao!! - Esclamò lei, per poi chiudere la chiamata.
Gaia
aprì la porta e vide suo padre e Alex che stavano ancora
facendo i versi e gli disse - Guardate che ho finito di telefonare... -
Ah
ok, ora andiamo in camera - Disse Alex afferrandola e portandola con se.
Ehi,
guarda che c'è mio padre, non puoi fare così
davanti a lui! - Esclamò lei.
Si
che può, basta che non ti fa tanto male... E che ti tiene
lontana da Rose - Disse il Joker.
Uff...
Ma non è perchè la zia è antipatica,
anche sua figlia lo deve essere! Anche se le assomiglia tanto...- La
difese, Gaia.
Ma
si vede da lontano un chilometro che loro sono uguali... Io perchepisco
le persone antipatiche da lontano... E poi quella non è tua
zia - Rispsoe il Joker.
Gaia,
avrebbe davveero voluto dirgli tante belle cose, ma, visto che
conosceva gli sbalzi di umore del padre, ha preferito dire,
semplicemente - Va bene, a me sta simpatica... E poi, ho diritto ad
avere dei parenti... -Rispose Gaia.
Nello stesso istante...
Con
chi parlavi? - Chiese Poson Ivy.
Con
la Gaia, ma la presenza di suo padre e del suo ragazzo hanno reso
impossibile parlare - Rispose la figlia.
Capisco...
Ma con chi devi uscire domani? - Domandò poi la madre.
Ehmm...
Con un mio amico... - Rispsoe Rose, prendendo un frutto.
Ed
è tuo amico o è il tuo fidanzato? -
Domandò Ivy.
Lui
è... Il mio... Fidanzato... Ma non dovevi ascoltare la mia
conversazione! - Esclamò in fine, la ragazza.
Sua
madre stesse zitta per un pò, ma poi le disse - Almeno
è carino!? -
Certo!
Non quanto il figlio di Batman o un modello, però la sua
bella figura la fà anche lui! - Rispose la figlia.
E
che cosa vorrebbe fare da grande? - Domandò Ivy.
...
L'avvocato... Ma è troppo buono... Perchè mi ha
detto che se fare l'avvocato gli vieta di stare con me, allora lascia
tutto... Anche se è uno dei più bravi della
classe - Disse la figlia.
Ah...
Speriamo che dica la verità... Ma è lo stesso che
mi avevate accennato te e la Gaia, quando siete venute per la prima
volta ad Arkham? - Chiese Poison Ivy.
Si...
Ha sofferto per tutti questi anni... Come la prenderò il
papà? - Domandò abbastanza preoccupata, Rose.
Non
penso che la prenderà come l'ho presa io... Dopo glielo dico
io... - Disse Ivy.
Si,
ma dov'è? - Chiese la figlia.
Lui
è in camera, non so il perchè, ma era stanco...
Ma domani dove andate? - Domandò poi, la madre.
All'incirca
alle tre andiamo a fare una passeggiata, poi andiamo in un locale che
non mi ha neanch'ora detto e poi mi accompagna a casa - Rispsoe lei.
Wow!
Sembra più un escursione... Ma penso che vi divertirete... A
che ora tornate? - Domandò Poison Ivy.
Massimo
alle undici... Starò attenta, appena vedo qualche poliziotto
esco subito e tento di non mostrare la faccia - Rispsose l'altra.
Bene...
Te lo stavo per dire... Allora divertiti - Disse la madre, dandole uno
schiaffetto.
Grazie...
- Ora vado che mi sta richiamando la Gaia.
Ciao
a tutti! Ecco finito il secondo capitolo! Avrei voluto proseguirlo, ma
non ho avuto tempo, per cui vi scrivo queste poche parole e lo
pubblico. Se vi è piaciuto mi potete fare una mini
recensione, anche solo "E' abbastanza bella", solo per sapere chi la
sta leggendo... Se non siete iscritti fa niente, oppure iscrivetevi,
perchè è molto bello scrivere delle fic su
qualcosa che vi piace!